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Panbrioche con gocce di cioccolato e panbrioche neutro

Panbrioche con gocce di cioccolato e panbrioche neutro

Difficile scegliere quale dei due panbrioche pubblicare così la cosa più ovvia è stata quella di metterli insieme nello stesso scatto.
E’ stato anche difficile scegliere quale dei due panbrioche fosse più buono quindi ho portato in tavola quello neutro da gustare durante il pasto e quello con le gocce di cioccolato come dolce.
Esito in entrambe i casi assolutamente positivo.

Ingredienti

550 g farina 0
          io una farina per lievitati W 350
15 g di lievito fresco di birra
40 g di zucchero
230 ml latte a temperatura ambiente
1 uovo
1 cucchiaino di sale fino
50 ml di olio d’oliva
2 cucchiai di gocce di cioccolato
per rifinire
1 tuorlo
2 cucchiai rasi di latte

Procedimento

In una ciotola sciogliere nel latte lo zucchero e il lievito.
Nel frattempo nella ciotola della planetaria ( ma potete anche impastare a mano, ci vorrà solo un po’ più di tempo) versare la farina e in un angolino unire il sale.
Sciolto il lievito nel latte, aggiungere al liquido l’olio e l’uovo; mescolare bene e unire il tutto alla frina.
Impastare bene, fino ad ottenere un composto liscio, omogeneo e ben incordato.
Trasferire l’impasto sulla spianatoia, formare un panetto e metterlo in una ciotola, coperto, a lievitare fino al raddoppio (io nel forno con la luce accesa).
Una volta che l’impasto ha raddoppiato il suo volume, trasferirlo sulla spianatoia e ricavare 2 pezzi di impasto dello stesso peso.
Per il panbrioche neutro
Tagliare l’impasto tre pezzi dello stesso peso, ricavare dei salsicciotti e formare la classica treccia.
Per il panbrioche con gocce di cioccolato
Stendere con le mani l’impasto a formare un rettangolo, cospargerlo con le gocce di cioccolato. Chiudere su se stessa “la sfoglia” e lavorarla per qualche secondo in modo che le gocce si distribuiscano.
Formare un rotolo e tagliarlo in tre pezzi dello stesso peso; ricavare dei salsicciotti e formare la classica treccia.
Posizionare le trecce in due stampi da plumcake (io 11×20 l’uno) rivestiti con carta forno, coprirli e mettere a lievitare di nuovo una trentina di minuti.
Scaldare il forno a 180°C.
Prima di infornare spennellare la superficie con il tuorlo e il latte della rifinitura, precedentemente mescolati.
Infornare e cuocere per circa 30 minuti, controllando che non si scurisca troppo la superficie, nel caso coprire con un foglio di alluminio.

Come fare il risotto ai funghi perfetto

Come fare il risotto ai funghi perfetto

Di certo è’ uno dei primi piatti più amati, perfetto da preparare con i porcini ma anche con i finferli, freschi o secchi

Il risotto ai funghi è uno di quei primi piatti (invernali) che scalda subito il cuore, perfetto da condividere in un pranzo di famiglia o per un tenero tête-à-tête. Un piatto dall’intenso sapore di bosco, facile da preparare, in cui il riso si sposa benissimo con l’aroma dei funghi, che possono essere sia freschi sia secchi.

Risotto ai funghi: quale varietà scegliere

I più indicati sono senza dubbio i porcini, con quell’aroma di sottobosco, la consistenza e la resa, una volta cotti. Il porcino (Boletus edilis il nome in botanica) è da sempre considerato il re dei funghi, il più nobile, il più bello visivamente (sembra disegnato), il più saporito in cucina. Costituito da un gambo bianco e tondeggiante e da una cappella più scura, ha carni sode e compatte, un profumo intenso e gradevole e un sapore delicato. Se decidete di utilizzarli secchi, sappiate che hanno un profumo molto più intenso e che vanno ammollati per almeno 30 minuti in acqua fredda prima di utilizzarli, e che la loro acqua può essere poi filtrata e aggiunta al brodo, per aumentarne ancora di più l’aroma. Un altro tipo di fungo adatto per il risotto è il finferlo, dalla consistenza molto compatta e dura, caratteristiche conservate anche dopo la cottura. I finferli hanno un sapore abbastanza particolare, piuttosto dolce e intenso che ben si sposa con il riso.

E il riso? Quale il più adatto per il risotto ai funghi?

Tra le tante varietà di riso, quelle più indicate per la preparazione di un risotto sono le “semifini” o “superfini”. Del primo gruppo i migliori sono il Vialone Nano e il Rosa Marchetti, mentre del secondo, il Carnaroli e il Roma. Si tratta di risi con chicchi lunghi, ricchi di amido, che tengono bene la cottura e adatti a una mantecatura perfetta.

Ecco la ricetta per un risotto ai funghi davvero speciale

Ingredienti

320 g riso Carnaroli, 500 g funghi porcini (o un misto di porcini e finferli), 1 l brodo vegetale, 1/2 cipolla dorata, 60 g burro, 1 spicchio di aglio, prezzemolo.

Procedimento

Per prima cosa pulite i funghi. Se sono freschi, spazzolateli delicatamente con un pennellino, per togliere eventuali tracce di terriccio. Poi sciacquateli velocemente sotto l’acqua e asciugateli con un foglio di carta assorbente. Tagliateli a fettine e fateli soffriggere in una padella con metà del burro e lo spicchio di aglio pelato. Una volta pronti, frullatene un terzo (unendo un mestolo di brodo) con un mixer e lasciate da parte gli altri. Nel caso utilizziate funghi secchi, ammollateli per 30 minuti, poi strizzateli e fate come con i funghi freschi. In una padella ampia fate soffriggete la cipolla affettata sottile e quando sarà dorata aggiungete il riso e lasciatelo tostare per due o tre minuti. Aggiungete poco alla volta il brodo vegetale caldo e mescolate bene. Unite a questo punto i funghi frullati e quelli interi e mescolate, aggiungendo di volta in volta il brodo, sino a cottura ultimata. Il risotto deve risultare cremoso e al dente. Una volta cotto, mantecate con una noce di burro e una manciata di prezzemolo e poi servite.

Il risotto ai funghi versione Instant Pot

Non volete rinunciare a un buon risotto ai funghi, ma non avete tempo per prepararlo? La Instant Pot vi verrà in aiuto e potrete così gustarvi il vostro riso preferito, senza perdere tempo! Premete il tasto sautè per preriscaldare la pentola, quando il display segnerà hot aggiungete una noce di burro, la metà di una cipolla tritata, i funghi porcini mondati e fatti a fettine e poi il riso. Aggiungete il brodo vegetale nel rapporto 2:1 con il riso (es. 2 bicchieri di brodo vegetale per ogni bicchiere riso). Chiudete il coperchio e premere il tasto Manual,  impostando il tempo di cottura su 6 minuti. Al termine aprite la pentola con il metodo “decompressione rapida”, unite una noce di burro, il prezzemolo e servite.

Ricerche frequenti:

» Zeppole sarde – Ricetta Zeppole sarde di Misya

Misya.info

Disponete la farina a fontana in una ciotola, fate un buco al centro e versateci succo e buccia di arancia e il lievito sciolto nel latte appena tiepido.
Iniziate ad impastare (con una frusta/cucchiaio, non a mano in quanto sarà un impasto molto morbido), quindi aggiungete anche sale e liquore.

Una volta ottenuta una pastella densa e liscia, coprite la ciotola con pellicola trasparente e lasciate lievitare per almeno 2 ore in un posto caldo.

Quando la pastella sarà ben lievitata, piena di bollicine in superficie, versatela in una sac-à-poche e, non appena l’olio è ben caldo, iniziate a formare le frittelle direttamente nella padella, una per volta, iniziando dal centro e proseguendo in maniera lenta e costante verso l’esterno in modo da ottenere delle spirali regolari.

Una volta finita la spirale (cercate di fare almeno 2 cerchi concentrici completi), mettete da parte la sac-à-poche e proseguite la cottura finché non vedrete che sotto la frittella è ben dorata, a quel punto giratela delicatamente aiutandovi con una paletta (di quelle adatte al calore) e fate dorare anche il secondo lato.
Man mano che sono pronte sollevatele con una schiumarola e lasciatele asciugare su carta assorbente, quindi proseguite con le altre.

Mentre cuociono le frittelle successive, passate quelle già pronte nello zucchero, in modo che si attacchi per bene.
A questo punto le zippulas sarde sono pronte, servitele calde, tiepide o fredde, come preferite!

Ricerche frequenti:

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