Tag: ricette di patate

» Genovese di seppie – Ricetta Genovese di seppie di Misya

Misya.info

Innanzitutto mondate le cipolle e tagliatele a fettine sottili.

Mettetele in una pentola ampia con sale e olio e lasciatele appassire a fiamma dolce per 10-15 minuti, quindi sfumate con il vino, coprite di acqua, e lasciate cuocere per 2 ore, rabboccando con qualche cucchiaio di acqua bollente quando necessario: alla fine le cipolle dovranno iniziare a sfarsi, creando quasi una crema.

Pulite le seppie (qui la guida per farlo al meglio) e tagliate le teste a tondini o listarelle e le grinfie in 4 parti, quindi, quando le cipolle saranno pronte, unitele nella pentola e cuocete per altri 40 minuti (aggiungendo acqua se necessario).

Nel frattempo spezzate gli ziti, cuocete la pasta e scolatela al dente, quindi aggiungetela nella pentola, aggiustate di sale, pepe e prezzemolo e fate insaporire velocemente.

La genovese di seppie è pronta, non vi resta che servirla aggiungendo del pepe macinato al momento.

Ricetta Roast beef con salsa al coriandolo

Ricetta Roast beef con salsa al coriandolo
  • 1 Kg roast-beef
  • 230 g pasta sfoglia stesa
  • 1 mazzo di prezzemolo
  • 1/2 peperoncino jalapeño
  • 1/2 mazzo di coriandolo
  • senape
  • rosmarino
  • timo
  • origano fresco
  • aglio orsino
  • olio di arachide
  • burro
  • olio extravergine di oliva
  • sale
  • pepe

Per la ricetta del roast beef con salsa al coriandolo, pulite il pezzo di roast-beef, salatelo e pepatelo, legatelo con lo spago per tenerlo in forma e spennellatelo con circa 30 g di senape.
Rosolatelo in una casseruola adatta al forno, in un fondo di olio di arachide caldo, in modo da creare una crosticina su tutta la superficie, per circa 10 minuti.
Unite 40 g di burro, rosmarino e timo e infornatelo a 220 °C per 15 minuti, voltandolo ogni 5 minuti.
Sfornatelo e ponetelo a riposare su una griglia finché non sarà tiepido.
Avvolgetelo poi nella pellicola e mettetelo in frigorifero a raffreddare completamente, per almeno 2 ore.
Togliete la pellicola e lo spago e tagliate la carne a fettine sottili.
Preparate la salsa: frullate il prezzemolo pulito, 3 o 4 rametti di origano fresco, il coriandolo pulito, qualche foglia di aglio orsino (in alternativa, una lamella di aglio) e il peperoncino con 150-200 g di olio extravergine di oliva e una presa di sale, ottenendo una salsa verde.
Ritagliate nella sfoglia stesa piccoli rettangoli con una rotella dentellata.
Spennellateli di olio extravergine e infornateli su una placca a 200 °C per 15 minuti.
Servite il roast-beef con la salsa e i cracker di sfoglia, decorando a piacere con bastoncini di peperoni.

Ricetta: Alessandro Procopio, Testi: Laura Forti, Foto: Riccardo Lettieri, Styling: Beatrice Prada

Ricerche frequenti:

i ristoranti e i bagni a Fregene, Ostia e Fiumicino

i ristoranti e i bagni a Fregene, Ostia e Fiumicino

Ostia, Fiumicino e Fregene: sulle spiagge dei romani si mangia bene. Ecco i migliori ristoranti e i bagni per un pranzo o una cena di pesce, vista mare

Piatti di pesce o della tradizione romanesca, ma anche pizza a bordo spiaggia: non mancano i ristoranti e i lidi che offrono da mangiare nelle principali località di mare a un passo da Roma.
Ostia, Fiumicino e Fregene sono le più vicine alla città e le preferite dai romani per una fuga veloce.

Ostia

Il posto più vicino a Roma è Ostia, peccato che spesso file e ingorghi sulla Pontina rendano il raggiungimento quasi impossibile. Superato l’ostacolo e trovato non senza difficoltà il parcheggio – magari in infrasettimanale – non mancano i posti interessanti dove fermarsi per un pasto di pesce e non solo. Fra i classicissimi, La Vecchia Pineta, in una palazzina anni Trenta, è un vecchio “bagno” quasi da film. È uno di quei posti dove i romani vanno a mangiare il pesce quando escono dalla città, con grandi classici in menù. La novità dell’estate 2021 è invece la presenza di Pier Daniele Seu nello stabilimento Il Capanno. Qui il giovane pizzaiolo, che di Ostia è originario, ha portato la sua linea Tac (Thin and Crunchy), che strizza sempre più l’occhio allo stile di pizza romana, appunto bassa e croccante. Sempre al Capanno, per l’estate ha traslocato anche Simone Curti di Molo Diciassette, che ha momentaneamente trasferito la sua linea di cucina di mare sulla terrazza del lido (a stagione finita tornerà nel suo ristorante, sempre a Ostia). Da segnalare anche l’iniziativa di due giovani e intraprendenti imprenditori, Matteo Serravalli e Andrea Castelmare, che hanno deciso di portare “on the beach” la loro Friggitoria. Basta scaricare l’app della Friggitoria per farsi portare con un clic i piatti espressi a base di pesce direttamente sotto l’ombrellone. La scelta è fra burger, panini di mare, insalate o pesce fritto, che naturalmente si possono mangiare anche nel punto vendita a due passi dal mare.

Fiumicino

Da quando anche Lele Usai si è trasferito a Fiumicino, si può dire con certezza che la località balneare a due passi dall’aeroporto sia diventata il polo gourmet della cucina di pesce laziale. Cominciamo proprio da Lele Usai, che da Ostia ha trasferito il proprio ristorante stellato Il Tino all’interno dello Yacht Club Nautilus Marina di Fiumicino, affiancandolo al Quarantunododici (il nome cita le coordinate geografiche), che è la versione bistrot. Stella immediatamente riconquistata e grande favore di pubblico, per il gioiello di Lele Usai, che fa concorrenza – in amicizia – all’altro maestro del pesce laziale, Gianfranco Pascucci, con il suo Pascucci al Porticciolo. Stellato anche lui, Pascucci è un grande divulgatore del buon mangiare di pesce e del trattare la materia prima con rispetto. Un altro indirizzo da non perdere a Fiumicino è l’Osteria dell’Orologio di Marco Claroni, che qualcuno ha definito il “norcino del mare”. Non è un caso, visto che nel suo menù si possono trovare prodotti come la bresaola di tonno, la pancetta di spada, le coppiette di palamita e così via. Più recente di apertura, ma ugualmente interessante, è Allure Restaurant Pâtisserie, pasticceria e bistrot inaugurata appena un anno fa dal giovane chef di origini cinesi Giampaolo Zhan. Esperienze alla Pergola e la consulenza del pastry chef di Heinz Beck, Giuseppe Amato, per la linea di pasticceria, da Allure si va sia per un dolce delizioso sia per un pranzo o una cena nel bistrot, per assaggiare la cucina moderna di Giampaolo. Infine, un indirizzo per mangiare un’ottima pizza al taglio, Sancho, dal soprannome del suo patron, Franco Di Lelio. Qualche tavolino fuori, ma fondamentalmente si tratta di un posto per una pausa veloce, fra pizze classiche e ardite creazioni di Sancho, che non lesina in condimenti e si diverte spesso a farcire la pizza, con risultati sorprendenti.

Fregene

Fregene è il posto giusto per mangiare a bordo spiaggia, tanto che nei weekend estivi non solo è obbligatoria la prenotazione, quanto consigliato ricordarsi qualche giorno prima. Sono diversi, infatti, i lidi che si contraddistinguono per la qualità del pesce che offrono ai loro clienti. Fra questi c’è Rosario all’Albos Club, la terrazza anni Cinquanta con vista sul mare del famoso Rosario Malapena, che passa agevolmente dai crudi freschissimi a piatti di pesce elaborati, ma non troppo. Altro personaggio mitologico di Fregene è Benny, patron di La Baia, che è il place to be per i gourmet della Capitale. Non perché abbia pretese gourmet, ma più che altro perché Benny è una certezza di buon pesce e di una cucina corretta, non troppo ardita, rispettosa del prodotto. C’è anche l’opzione Chiosco per chi non vuol rinunciare ai piedi nella sabbia, ma qui la proposta è più veloce. Last but not least, c’è la Scialuppa da Salvatore, dove da qualche anno Fabio Di Vilio, romano di origini campane, ha preso il comando della brigata di cucina del ristorante di famiglia. La sua cucina approfitta dei prodotti dell’orto, sempre di famiglia, situato nella vicina Maccarese, e li mescola con il pescato del giorno, sempre freschissimo. Crudi e sushi di accompagnamento per chi, invece, vuole limitarsi a un aperitivo pomeridiano, dalle 18.

Proudly powered by WordPress