Tag: ricette di torte di compleanno

La crostata di ricotta e visciole: la ricetta di mamma Giuliana

La crostata di ricotta e visciole: la ricetta di mamma Giuliana

La mamma dei Fratelli Mori alle prese con il dolce romano per eccellenza, il preferito dai figli e dai nipotini, che non può mai mancare sul carrello dei dessert della loro osteria

La crostata di ricotta e visciole è un’istituzione a Roma. In tutte le trattorie che si rispettino è presente nella carta dei dolci ed è metro di paragone fra ristoranti. Insomma, a Roma non basta saper fare amatriciana e carbonara, perché ci vuole sempre una degna conclusione. Lo sanno bene i Fratelli Mori, che nella loro osteria di Ostiense hanno ogni giorno la crostata di mamma Giuliana in bella mostra sul carrello dei dolci. Come racconta la mamma Giuliana, la sua è la ricetta della suocera, che si tramanda quindi da generazioni. Piccolo vezzo della famiglia Mori è l’utilizzo di ricotta di bufala, al posto di quella di pecora, più comune a Roma e nel Lazio in particolare. Una concessione, per un gusto più avvolgente.

La ricetta: Crostata di ricotta e visciole

Ingredienti

Per la frolla:

400 gr di farina 00

1 uovo intero + 3 tuorli

200 gr di zucchero

200 gr di burro a temperatura ambiente

1 grattugiata di limone

Per la farcia:

1 barattolo e mezzo di marmellata di visciole da 250 gr

– 600 gr di Ricotta di Bufala

– due cucchiai di zucchero

– 1 uovo

– 2 tappini di Rum

– zucchero a velo per decorare

Procedimento:

Per prima cosa si prepara la pasta frolla, facendo la classica montagna di farina sulla spianatoia, allargandola al centro per accogliere le uova, quindi il burro a temperatura ambiente e la farina. Si lavora velocemente e si prepara un panetto che va fatto riposare in frigorifero per almeno un’ora. Nel frattempo si prepara il composto di ricotta, zucchero, un uovo e rum, scolando bene la ricotta dal liquido di conservazione e montando il tutto con le fruste. Con l’aiuto di un mattarello e della carta da forno si stende quindi un po’ più della metà della frolla, tenendone un pezzo da parte per fare le striscioline. Si adagia quindi l’impasto sulla teglia e si farcisce prima con uno strato abbondante di marmellata (bisogna riempire per bene tutta la superficie), quindi vi si stende la farcia di ricotta con delicatezza, facendo due strati separati, senza far mischiare i due composti. Infine si decora con le striscioline di pasta tagliate con la rotella dentellata e si inforna 160° nel forno già caldo per 30 minuti e comunque fin quando la frolla non risulta dorata. Una volta raffreddata, spolverizzare la crostata con lo zucchero a velo.

Coronavirus, i negozi e le attività che riaprono da oggi

Coronavirus, i negozi e le attività che riaprono da oggi
Coronavirus, i prodotti alimentari più acquistati dagli italiani
Coronavirus, i prodotti alimentari più acquistati dagli italiani
Coronavirus, i prodotti alimentari più acquistati dagli italiani
Coronavirus, i prodotti alimentari più acquistati dagli italiani
Coronavirus, i prodotti alimentari più acquistati dagli italiani
Coronavirus, i prodotti alimentari più acquistati dagli italiani
Coronavirus, i prodotti alimentari più acquistati dagli italiani
Coronavirus, i prodotti alimentari più acquistati dagli italiani
Coronavirus, i prodotti alimentari più acquistati dagli italiani
Coronavirus, i prodotti alimentari più acquistati dagli italiani

La “fase due” non è ancora iniziata. Ma, da oggi, come prevede il decreto della Presidenza del Consiglio, riparte qualche attività e riapre qualche negozio. Le regole, però, non sono valide in tutta l’Italia: ci sono diverse eccezioni regionali.

I negozi

È prevista la riapertura di librerie, cartolibrerie e negozi di abbigliamento per neonati e bambini. Ma non dappertutto: in Piemonte la ripresa di queste attività non è permessa. In Lombardia non è concessa la riapertura di librerie e cartolerie: la vendita di libri, quaderni e pennarelli “è consentita esclusivamente negli ipermercati e nei supermercati”, e possono riaprire “con le consuete regole relative a igiene e distanziamento, i negozi per la vendita di articoli per neonati e bambini”, mentre è confermata, fino al 3 maggio, “la chiusura degli alberghi (con alcune eccezioni: gli hotel utilizzati per la degenza dei malati), degli studi professionali (che proseguono l’attività in smart working, salvo eccezioni per particolari scadenze) dei mercati all’aperto e di tutte le attività non essenziali”. Anche in Emilia-Romagna, nelle province Piacenza e Rimini, a Medicina e nella frazione di Ganzanigo, rimangono “sospese le attività di commercio al dettaglio di carta, cartone e articoli di cartoleria, di libri, di vestiti per bambini e neonati”. In Lazio è stata posticipata l’apertura delle librerie al 20 aprile per dare il tempo agli esercenti di poter organizzare le misure di sicurezza. Nemmeno in Campania riaprono librerie e cartolerie, e i negozi di abbigliamento per bimbi potranno rimanere in attività solo due mattine alla settimana, il martedì e il venerdì, dalle 8 alle 14. La produzione e la consegna del cibo da asporto rimangono bloccate.

Le attività produttive

Hanno il permesso di riprendere: l’uso delle aree forestali e la silvicoltura, la fabbricazione dei computer, la cura e la manutenzione del paesaggio, le opere idrauliche, il commercio all’ingrosso di carta e cartone. Alle aziende che non possono lavorare è consentita «la spedizione della merce in giacenza, l’accesso ai locali aziendali di personale dipendente o terzi delegati per lo svolgimento di attività di vigilanza, attività conservative e di manutenzione, gestione dei pagamenti nonché attività di pulizia e sanificazione».

Le regole per chi riapre

I negozi e le aziende dovranno rispettare il distanziamento, provvedere alla pulizia due volte al giorno, all’aerazione naturale e al ricambio d’aria, rendere disponibili e accessibili i sistemi per la disinfezione delle mani accanto a tastiere, schermi touch e sistemi di pagamento, garantire l’uso di mascherine negli ambienti chiusi e dove non si può garantire il distanziamento e l’uso dei guanti «usa e getta» nelle attività di vendita di alimenti e bevande. Nei locali fino a quaranta metri quadrati potrà accedere una persona alla volta, oltre a due operatori (al massimo), mentre in quelli di dimensioni superiori l’ingresso è regolamentato in base agli spazi disponibili, e, dove possibile, i percorsi di entrata e di uscita vengono differenziati.

Leggi anche

Coronavirus, sopravvive anche in frigorifero?

Leggi anche

Coronavirus, quante volte e come dobbiamo pulire lo smartphone?

Leggi anche

Coronavirus, come cambia il carrello della spesa degli italiani

Anna in Casa: ricette e non solo: Fette biscottate bicolore

Anna in Casa: ricette e non solo: Fette biscottate bicolore

Tante volte vi ho annoiato su quanto trovo sempre più difficile scrivere le ricette che preparo. Questo un po’ per mancanza di fantasia (soprattutto quando devo aggiungere la didascalia al post), un po’ perchè vorrei avere la capacità di spiegare il procedimento delle preparazioni in modo chiaro e semplice e un po’ per mancanza di tempo (non fraintendetemi, non è una lamentela, visto il difficile momento che stiamo vivendo). Se poi a questi blocchi si aggiunge blogger, cambiando all’improvviso le impostazioni di pagina, io quasi quasi mi arrendo.

Scherzo ovviamente, però l’altro pomeriggio ci ho messo circa 20 minuti per capire come impostare scrittura, data di pubblicazione, e scelta delle etichette.

Ma chi gestisce la piattaforma ha considerato che la settimana scorsa sono invecchiata e le difficoltà che già avevo 10 anni fa quando ho iniziato questa avventura, sono più o meno le stesse, anzi sono aumentate?

Per fortuna una volta capito, o almeno spero, mi sono presa un caffè, seduta e assaggiato una fetta biscottata preparata seguendo la linea guida di Antonia Speciallella una blogger che seguo da tanto e che ringrazio.

.

La ricetta prevede la preparazione con lievito di birra o lievito madre

.

Ingredienti

470 g di farina 0

15 g di lievito di birra 

      oppure 150 g di esubero di lievito madre 

70 g di zucchero semolato

115 ml di acqua a temperatura ambiente

115 ml di latte a temperatura ambiente

1 cucchiaino di miele

28 ml di olio d’oliva

5 g di sale

2 cucchiaino pieni di cacao amaro

Procedimento

Se si utilizza il lievito di birra i tempi di lievitazione sono meno lunghi.

L’impasto può essere fatto a mano oppure utilizzando la planetaria.

Io ho iniziato la preparazione il tardo pomeriggio e ho suddiviso i tempi in questo modo:

– ore 17:30 preparazione degli impasti

– successivamente ho lasciato lievitare l’impasto due ore circa

– ore 20:00 circa, ho messo i due impasti in frigorifero tutta la notte

– ore 8:00 ho tolto l’impasto dal frigorifero e ho atteso la lievitazione fino al raddoppio del volume degli impasti (io in forno con la luce accesa)

– ore 11:00 circa, le pieghe ai due impasti e rimesso a lievitare (sempre in forno con la luce accesa)

– ore 12:30 formato rotolo con impasti e rimesso a lievitare (stesso metodo precedente)

– ore 17:30  a lievitazione completata, cottura

Preparazione

In una ciotola pesare l’esubero 

(rinfrescato o meno) di pasta madre.

Se utilizzate il lievito di birra

pesate la quantità prevista negli ingredienti.

Versare nella ciotola della planetaria il latte e l’acqua,

aggiungere il lievito madre o il lievito di birra e con una forchetta

scioglierlo bene.

Aggiungere il miele e mescolare ancora.

A questo punto unire la farina,

lo zucchero e

il sale.

Iniziare a lavorare l’impasto a

 mano o con la planetaria.

Pesare la quantità di olio d’oliva e

poco alla volta, unirlo al composto in lavorazione.

Quando il composto risulta omogeneo, 

trasferirlo sulla spianatoia e lavorarlo un minuto.

Formare un salame e tagliarne 1/3 che

impasterete con il cacao previsto in ricetta.

Formare con i due impasti due panetti,

sistemarli in due ciotole, fare un taglio a croce su ognuno e

coprirli con pellicola trasparente non a contatto.

Mettere a lievitare a forno spendo con la luce accesa

fino al raddoppio.

Riprendere gli impasti e uno alla volta

stendere sulla spianatoia e fare due giri 

di pieghe seguendo le fotografie.

foto 1
foto 2
foto 3
foto 4
foto 5

Una volta fatte le pieghe, formare un panetto

e fare un taglio a croce.

Ripetere i giri di pieghe anche per l’impasto al cacao,

 seguendo gli scatti

foto 1
foto 2
foto 3

 Altro giro di pieghe,

formare un panetto,

fare il taglio a croce e

rimettere a lievitare sempre

a forno spento con la luce accesa per 1 ora e 1/2 circa.

Nel frattempo foderare due stampi da plum-cake 

(io ne ho due da 22×12 cm  con carta forno).

Trascorso il tempo della seconda lievitazione, 

riprendere gli impasti e uno alla volta

stenderli con il mattarello

a formare due rettangoli.

 il rettangolo al cacao ovviamente è 

più piccolo essendo meno la quantità di impasto.

Una volta stesi, sovrapporre i due impasti,

e pressarli con delicatezza utilizzando il mattarello.

A questo punto iniziare ad arrotolare, 

partendo dal lato più lungo,

fino ad ottenere un salsicciotto.

Dividere l’impasto

in due parti uguali e

posizionarli con l’apertura verso il basso.

Coprire e rimettere a lievitare sempre a 

forno spento con la luce accesa.

I miei impasti hanno lievitati per 3 ore circa.

Scaldare il forno a 160°C.

Spennellare la superficie con latte,

infornare e cuocere per 40-45 minuti,

 fino a quando la superficie risulterà dorata.

togliere dal forno e

mettere i due filoni su una gratella a raffreddare completamente.

A raffreddamento avvenuto, scaldare il forno a 130°C,

tagliare i filoni a fette spesse circa 1 cm 

e disporle sulle teglie precedentemente foderate con carta forno.

Infornare e biscottare le fette per una ventina di minuti

o fino a quando risulteranno croccanti.

Lasciare raffreddare completamente le fette biscottate 

prima di conservarle in una scatola di latta.

Proudly powered by WordPress