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Weekend a Venezia tra antiche vigne, pinot grigio e cicchetti stellati

Weekend a Venezia tra antiche vigne, pinot grigio e cicchetti stellati

Il Pinot grigio Santa Margherita compie 60 anni e festeggia nel cuore della Serenissima, in un convento-capolavoro. Ecco come visitarlo e qualche indirizzo ad hoc 

Se siete a Venezia questo weekend seguite il nostro percorso: vi portiamo a scoprire una  vigna di 800 anni, un vino italiano famoso nel mondo, le opere di giovani designer e le delizie della cucina locale. Un piccolo itinerario, nell’estate di celebrazione deo 1600 della Serenissima.

La più antica vigna urbana, tra le calli

Prima tappa: San Francesco della Vigna, nel Sestriere Castello, un complesso che ospita il convento dei Frati Minori, l’Istituto di studi ecumenici e la Biblioteca, il cui patrimonio librario consiste in un fondo antico composto da circa 30mila volumi e di un fondo moderno di circa 80mila opere. Qui, in uno dei tre chiostri, è ospitata appunto una vigna, come ci rivela il nome stesso del complesso monastico che, dal 2019, è curata dagli agronomi di Santa Margherita che hanno sostituito le vecchie viti di Teroldego, con cui i Frati Minori producevano circa 2000 bottiglie l’anno, con Glera e Malvasia, più adatti al terreno veneziano, e impiantato le viti con l’antica tecnica ad alberello. Un luogo incantato, che ospita anche un piccolo frutteto e un orto rigoglioso. Una preziosa produzione in divenire che si aggirerà sulle 2500 bottiglie. Più che altro, un’opera che celebra la memoria attraverso la riqualificazione: «Il recupero dei vigneti urbani è una delle iniziative più importanti che il mondo del vino può, e deve, fare oggi per mantenere saldo e vivo il legame con la propria storia e le proprie tradizioni. È motivo di grande orgoglio per Santa Margherita poter intervenire per la tutela del patrimonio storico e architettonico proprio qui a Venezia: poco meno di un secolo fa, mio nonno, il conte Gaetano Marzotto, scelse l’entroterra veneziano per dare avvio a una vera e propria rivoluzione nell’agroindustria italiana», racconta Gaetano Marzotto, presidente di Santa Margherita Gruppo Vinicolo.

Pinot Grigio: una mostra polisensoriale 

E se l’antico vigneto e il complesso monastico si può visitare su prenotazione, fino al 4 luglio si può ammirare Off the Skins, mostra multisensoriale curata da Current e realizzata in collaborazione con i giovani studenti dell’Istituto Europeo di Design (IED) di Venezia e celebrativa del 60° anniversario del Pinot Grigio Santa Margherita: 14 serie di etichette che celebrano le sei decadi del vino-icona dell’azienda vitivinicola. Tra i temi illustrati, le icone del design italiano o alle figure femminili che hanno rivoluzionato la storia. Il visitatore può godere, oltre che della bellezza del chiostro veneziano dove è ospitata, anche della colonna sonora creata appositamente dalla sound artist Yilin Zhu ispirata ai suoni della fermentazione, della lavorazione, dell’imbottigliamento e quello (molto sottile) del vino versato nel bicchiere. Nell’aria: i profumi fruttati e freschi del Pinot Grigio, nebulizzati appositamente. Un’incentivo alla creatività, ma anche una reale opportunità per gli studenti: una parte delle opere dei ragazzi saranno riprodotte sulle etichette della limited edition-anniversario di Pinot Grigio Santa Margherita. Una curiosità: il titolo Out of the skins ovvero “fuori dalla buccia” riprende con il nome la rivoluzionaria tecnica di vinificazione detta “in bianco” che permise al conte Gaetano Marzotto e al suo team di enologi di trasformare un’uva dalla buccia ramata che dava un vino dall’aspetto torbido, in un vino bianco brillante, elegante e intenso che debuttò nel 1961 e oggi è apprezzato in 90 Paesi.

Cicchetti, cocktail o piatti d’autore? Gli indirizzi 

Per celebrare i 60 anni Santa Margherita ha coinvolto un’eccellenza italiana: i fratelli Alajmo, celebri per la cucina stellata di Le Calandre (a Sarmeola di Rubano, PD). Nel menù anche focaccina veneziana con baccalà mantecato e scampi crudi con panzanella di pomodoro e origano. Siete curiosi? Ecco dove trovare i locali degli chef patavini, a Venezia: in piazza San Marco c’è l’eleganza del ristorante stellato Quadri, del bistrot Quadrino e del Grancaffè Quadri. Nel Fondaco dei Tedeschi, a due passi dal Ponte di Rialto invece, c’è Amo, bistrot e cocktail bar ispirato alle cicchetterie veneziane, con una proposta di pizze, piatti tipici veneziani rivisitati e piccoli burger. Per una pasta alle vongole e un frittino di laguna invece c’è il ristorante con enoteca Oniga, che in menù ha anche le “sepe col nero”, seppie col loro nero e le classiche sarde in saor.

Dormire come… Casanova

Comodissimo per chi arriva a Venezia (a due passi dalla stazione di Santa Lucia e da Piazzale roma), c’è Cà Riza, piccolo b&b in un’antica dimora veneziana di Riza el venezian, nel Sestriere di Santa Croce, in calle del Forno 68. Poco distante, la bellissima chiesa dei Frari e la scuola Grande di San Rocco. Poche camere, il Cà Riza è un luogo romantico: non a caso da qui sembra transitò anche Giacomo Casanova, nelle sue peregrinazioni notturne.

Il souvenir fatto con le bricole

Recuperano gli antichi pali veneziani (le bricole), vecchi pontili e pezzi di legno galleggianti e li trasformano in divertenti pezzi di design anche per la tavola: sono i designer del collettivo Pieces of Venice, virtuosa impresa sociale nata nel 2017, è stata premiata anche con il Compasso D’Oro (una sorta di Oscar del Design). Insomma veri e propri “pezzi di Venezia” dai cui introiti, in parte si sovvenziona la manutenzione e la pulizia da vandalismi e graffiti di una delle città più amate al mondo. Un progetto che nasce come Impresa Circolare, ideato da Luciano Marson e sviluppato insieme alla moglie Karin Friebel, nato «dall’amore per la città di Venezia».

le migliori ricette per torte soffici e gustose

le migliori ricette per torte soffici e gustose

Sapete che sio può cucinare una torta nel forno a microonde in soli tre minuti? Se non avete un microonde forse è il caso di acquistarne uno.

*Tutti i prodotti sono selezionati in piena autonomia editoriale.
Se acquistate uno di questi prodotti potremmo ricevere una commissione.

Scommettiamo che non avete voglia di accendere il forno per preparare una torta perché fa troppo caldo. Allora fatela nel microonde. Lo sapete che ci vogliono al massimo 10 minuti?

La torta è pronta in pochi minuti

La torta al microonde è il dolce dell’ultimo minuto, la ricetta della salvezza quando hai ospiti inaspettati e quando hai voglia di un dolce, ma non hai tempo di cucinarlo.
Si può cuocere in uno stampo da torta classico oppure in tazza, dosando gli ingredienti per ottenere un’unica porzione.
Quest’ultima è, tra l’altro, un’ottima soluzione anti-spreco.

Ecco le nostre ricette semplicissime e veloci e qualche consiglio per prepararle.

Come fare una torta semplice nel microonde

Ingredienti: 2 uova, 50 g di burro sciolto, 130 g di farina 00, 1 bustina di lievito, 170 g di zucchero, 100 ml di latte, 20 g di cacao amaro

Preparazione: Montate molto bene le uova con lo zucchero e poi aggiungete il burro e il latte. Mescolate e poi versate nel composto la farina e il lievito setacciati con il cacao.
Imburrate e infarinate uno stampo da torta da 24 cm adatto alla cottura in microonde e riempitelo. Cuocete per 6 minuti alla massima potenza e poi lasciate raffreddare. Se necessario prolungate la cottura di un minuto. Lasciate raffreddare la torta nel microonde.
Potete decorarla una volta fredda come volete: con zucchero a velo sulla superficie o confettura e mandorle a lamelle. Potete anche arricchire l’impasto con gocce di cioccolato, granella di frutta secca o frutta fresca.

Variante bianca

Se non volete una torta al cacao, semplicemente non aggiungetelo nell’impasto. Aromatizzate la torta con scorza di limone o vanillina, e se vi piace miscelate la farina 00 con due cucchiai di farina di mandorle, nocciole o cocco.

Mug cake: la torta al microonde facilissima

Come dicevamo, questa è una soluzione molto divertente e anche super pratica per tutte quelle volte che si ha voglia di un dolce, ma non si ha tempo di prepararlo. L’idea arriva dagli States e si tratta della famosa mug cake, che in italiano è una torta in tazza.
Per prepararla mescolate direttamente in una classica tazza da latte, mug appunto, 1 uovo, 1 cucchiaio di zucchero, due di farina 00, un pizzico di lievito, un cucchiaio di olio di semi e un goccino di latte.
Aromatizzate con la vanillina o la scorza di limone e mettete la tazza nel microonde per 3 minuti alla massima potenza. Ecco pronta la tortine più veloce del web.
Durante la cottura la vedrete lievitare e poi abbassarsi di continuo. È tutto normale. Una volta estratta dal microonde sarà super soffice, ma dovete consumarla subito perchè tende a seccarsi un po’.

Mug cake vegana

Si può preparare una torta in tazza anche senza le uova. Mescolate direttamente in una tazza una banana matura con un cucchiaio di farina 00 e uno di farina integrale, un pizzico di lievito e poco latte vegetale. Potete aggiungere a questo punto anche delle gocce di cioccolato se vi piacciono. Cuocete alla massima potenza per 3 minuti e decorate con lo zucchero a velo una volta pronta.
Per un cuore cremoso mettete al centro dell’impasto e della tazza un cucchiaio di crema di nocciole al cioccolato o del burro di arachidi, oppure un cubetto di cioccolato.

Must have: il microonde

A questo punto, non vi resta che procurarvi tutta l’attrezzatura per la preparazione di queste torte. Partiamo dal principio: avete un microonde?
Quello che vi proponiamo è uno dei più amati e acquistati del web e si tratta del Candy CMXG25DCS con 40 programmi automatici e un ricettario da 40 ricette nella Candy Cook-in App.
Cuoce, gratina, riscalda e scongela e grazie alla combinazione di microonde e grill può essere utilizzato per cucinare di tutto. Il rapporto qualità prezzo davvero super!

Stampi di silicone

Per la cottura in microonde è importante utilizzare gli stampi adatti e ce ne sono diversi per le torte.
Il set da 4 Cosyland in silicone è la soluzione più pratica ed economica perché potete fare di tutto con queste 4 forme.
Sono stampi in silicone che vanno semplicemente spennellati con poco olio o burro prima della cottura per una massima antiaderenza e resistono alle alte temperature.
Sono resistenti, antiaderenti e si possono comodamente lavare in lavastoviglie.

Stampo di vetro

Se preferite gli stampi rigidi, optate per lo stampo classico da crostata in vetro con i bordi smerigliati di O Cuisine.
Potete utilizzarlo nel microonde, ma anche nel forno, e potete servire la torta senza trasferirla su un piatto da portata perché lo stampo è già molto bello da vedere. Il diametro misura 27 cm.

Monoporzioni

Per delle tortine monoporzione ci sono le classiche Cocottes.
Le più carine sono quelle di Malacasa, 12 pezzi, bianche e rotonde adatte sia per la cottura in forno che in microonde e molto versatili. In Ceramica-Porcellana, possono essere utilizzate anche per servire aperitivi o dolci al cucchiaio.

Tazze MUG

Infine, per preparare la mug cake, dovete avere delle belle mug, cioè delle tazze da latte da circa 200 ml, resistenti e con il manico per essere più facilmente trasportate anche da calde.
Ne trovate di ogni genere, ma noi vi suggeriamo un set molto semplice di ceramica di Excelsa Eclipse: 6 tazze da 230 ml di diversi colori: bianco, nero e grigio.

Ricetta Costata classica – La Cucina Italiana

Ricetta Costata classica - La Cucina Italiana
  • 2 costate con osso alte 5 cm
  • 1 L birra scura stout
  • rosmarino
  • aglio
  • salsa di soia
  • olio extravergine di oliva
  • pepe
  • sale

Per la ricetta della costata classica, fate marinare la carne per almeno 2 ore con abbondante rosmarino, uno spicchio di aglio tagliato finemente, qualche cucchiaio di olio e di salsa di soia, sale e pepe e la birra. Sciacquate le costate marinate, tamponatele con carta da cucina e cuocetele a circa 15 cm di distanza dalla brace, che non deve essere troppo accesa. Toglietele dalla griglia quando avranno preso un colore bruno intenso su entrambi i lati e lasciatele riposare per 3 minuti. Tagliate le costate a fette e servitele accompagnando con insalata a piacere.

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