Tag: ricette di verdure

» Pasta con pomodorini gialli e ricotta

Misya.info

Mettete in una ciotola ricotta, pecorino, basilico tritato e pinoli e amalgamate (volendo potete aggiungere anche un po’ di pepe).

Cuocete la pasta e scolatela ben al dente, conservando un pochino di acqua di cottura.
Fate cuocere i pomodorini con aglio, olio e sale per una decina di minuti, quindi togliete l’aglio e aggiungete la pasta: fatela insaporire nel condimento e mantecate con la crema di ricotta, aggiungendo acqua di cottura se serve.

La pasta con pomodorini gialli e ricotta è pronta, servitela calda, tiepida o anche fredda.

Come si mangia a La Palta, il ristorante di Isa Mazzocchi, Chef Donna 2021

Come si mangia a La Palta, il ristorante di Isa Mazzocchi, Chef Donna 2021

Un’ex-osteria che diventa meta gourmet, in una frazione del Piacentino. L’ennesima bella storia di provincia, firmata questa volta da Isa Mazzocchi: cuoca cresciuta sul territorio ma attenta al mondo. Ci siamo seduti alla sua tavola. Ottima

La grandezza della cucina italiana è in provincia. Ci sono ottimi ristoranti anche nei maggior centri urbani – a partire da Milano – ma è nei fuori porta (più o meno lontani) che si trova l’eccellenza. Quella storica, quella creativa ma soprattutto quella che riesce a rispettare il passato ma lo porta nel futuro. «In chiave critica e non nostalgica» sottolineerebbe Massimo Bottura che su questa visione ha costruito inizialmente la sua incredibile carriera. E figlia dell’Emilia è anche Isa Mazzocchi, vincitrice del premio Michelin Chef Donna 2021 by Veuve Clicquot. Entra in un albo d’oro importante, a 53 anni: anche questo ha un forte significato, perchè appartiene alla generazione ‘di mezzo’ a differenza dei talenti che l’hanno preceduta come Marianna Vitale o Martina Caruso e hanno trovato una strada meno impervia. Lei invece si è costruita una valenza di cuoca quando era un lavoro poco dignitoso, spesso ereditato da madri o nonne per casualità. L’unico riferimento erano miti lontani come Nadia Santini, Annie Feolde e Luisa Valazza: oggi le giovani possono crescere in ben 42 locali stellati al femminile. Non c’è paragone, a pensarci bene.

Allieva di Georges Cogny

Altra peculiarità: Isa è arrivata alla fama lavorando dal 1989 in una minuscola frazione di Borgonovo Valtidone, in provincia di Piacenza. Storia di provincia, italianissima: l’osteria di famiglia, riferimento per Bilegno perchè vendeva (e vende tuttora) sali e tabacchi, che si trasforma stagione dopo stagione in un ristorante di livello, senza slegarsi dal territorio anzi esaltandolo. Aiutata dalla ‘sua’ famiglia: la sorella Monica che regna sulla sala, il marito Roberto che vigila su una delle migliori cantine emiliane: 800 etichette dai Colli Piacentini al mondo. Perchè a La Palta si è sempre guardato fuori e avanti, anche e soprattutto per il carattere anticonformista di una cuoca che sostanzialmente ha fatto un solo passaggio importante, quello alla scuola di Georges Cogny. Un francese innamorato del Piacentino e grande protagonista della scena culinaria, negli anni ’80 con l’Antica Osteria del Teatro. Per la cronaca, ci è passato pure Bottura.

Cucina di grande personalità

Il menu de La Palta rispecchia il carattere della Mazzocchi: un’alternanza di creatività, tradizione reinterpretata con un tocco di irriverenza e solidi piatti di una volta. Una cucina senza regole se non quella del rispetto per il suo territorio, le materie prime e l’equilibrio dei sapori. Nei suoi piatti c’è la terra piacentina, unita a uno sguardo sul mondo e ai suoi influssi: per capirsi, nella carta del momenti ci sono i Tortelli Piacentini con la coda al verde di stagione e i Ravioli di riso tra Oriente e Occidente. Entrambi intensi, ugualmente eleganti. «Vedo la mia cucina come una follia, quella di poter offrire e presentare portate particolari e impensabili, osservando con piacere che la clientela continua ad appoggiare le mie scelte. Tante volte in passato abbiamo visto i clienti sedersi al tavolo e rialzarsi poco dopo aver consultato il menu, sorpresi di non poter mangiare una cucina tipica. Oggi non è più così» spiega la chef-patronne.

Chef Isa Marzocchi (ph Andrea Moretti)

Stellata dal 2012

La stella Michelin è arrivata nel 2012, una conquista giorno per giorno. E’ una stella estremamente godereccia, lo si capisce quando arriva – immancabile – un assaggio di una clamorosa Coppa di San Carlo, stagionata 16 mesi. I suoi primi signature dish sono stati i Tortei di pisarei ripieni di anolini o il Ravioli di ravioli in sei stagionature di Parmigiano Reggiano (foto in apertura). Ma è pure una cucina che presenta piatti ricercati nella preparazione, negli accostamenti, nei giochi cromatici, ma dal sapore pieno e corposo che non scivola mai nell’esercizio di stile. Attenta al pesce d’acqua dolce (il Toast di pesce gatto arrostito, cotto, crudo e gelato di piselli o il Filetto di trota con pisarei al gusto di gamberi di fiume e spinaci) come alle carni nobili o povere: Petto di faraona “Mille spezie” con carote nostrane alla senape ma anche una sorprendente Asina marinata al pepe, radicchio, pere ghiacciate e grissini bruciati.

Sei nelle mie mani

Nei piatti c’è anche la ricerca del contrasto piacevole (Tagliolini lumache e ortiche, Risotto asparagi e limone candito, Lingua alle fragole) come la golosità finale della serie di dessert: Morbido ai 3 cioccolati, frolla salata, erbe e fiori di campo; Girella ai fiori di sambuco con stracciatella agli asparagi e melissa; Zuppa di nespole con gelato al Vin Santo di Vigoleno e tortelli fritti al latte… Si sceglie alla carta o ci si affida al sorriso di Isa che vuole raccontarsi nel degustazione a mano libera che ha un nome simpatico quale ‘Sei nelle mie mani’: sei piatti a 85 euro (e pure su questo, complimenti). Morale, starete benissimo a La Palta dopo questo meritato premio come si stava benissimo sino a ieri. E’ il regno di una ‘signora’ che ama ristorare nel senso totale della parola, è l’Italia del buon gusto (non solo a tavola), è la nostra provincia che non passerà mai di moda. Per fortuna.

Festival Franciacorta: arriva la nuova Digital Edition

Festival Franciacorta: arriva la nuova Digital Edition

A Giugno 2021 arriva la prima edizione digitale e internazionale dei Festival Itineranti

Il Festival Franciacorta, dopo aver viaggiato per tutta Italia ed aver toccato le più importanti città internazionali, da Londra a New York, da Monaco di Baviera a Tokyo, da Zurigo a Edimburgo, per la prima volta diventa anche digitale e globale. Nel mese di giugno si terranno, su diverse piattaforme digital e social, una serie di eventi che raggiungeranno esperti e appassionati del vino in tutto il mondo, per scoprire di più sul mondo Franciacorta.

Si partirà il 7 giugno con un seminario di approfondimento in lingua inglese su Franciacorta Satèn, Rosé e Dosaggio Zero dedicato ai professionisti del vino; a partire dal 9 giugno, ogni lunedì e mercoledì May Matta-Aliah, ambassador di Franciacorta in USA, intervisterà in diretta Facebook diversi produttori franciacortini parlando di storia, di biodiversità e delle diverse tipologie di Franciacorta.

Per quanto riguarda i wine lover italiani, ogni martedì del mese ci saranno delle dirette Instagram con Nicola Bonera, sommelier già insignito del titolo di Migliore Sommelier d’Italia, che dialogherà con importanti esperti del food – Chiara Maci, Gnambox e Lorenzo Biagiarelli – per trovare i migliori abbinamenti, mentre il 17 giugno si parlerà di storia con la presentazione in diretta Instagram del libroLe origini del Franciacorta nel Rinascimento italiano”.

Un palinsesto internazionale per la prima edizione digitale del Festival Franciacorta. Il programma completo si può consultare online su www.franciacorta.net

Proudly powered by WordPress