Tag: ricette dolci di pasqua

» Focaccia con fiocchi di patate

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Unite fiocchi e farina in una ciotola, aggiungete anche il lievito e mescolate.
Incorporate acqua e latte e cominciate a lavorate, poi unite sale e olio e lavorate fino ad ottenere un impasto omogeneo e ben incordato.

Lasciate lievitare in un posto caldo per circa 3 ore o finché non sarà più che raddoppiata.

Riprendete l’impasto, trasferitelo nello stampo leggermente unto (io ho usato uno stampo da 28 cm, ma è venuta davvero troppo alta, quindi negli ingredienti vi ho scritto di usarne uno da 32 cm: a voi la scelta).
Abbassate delicatamente l’impasto con la punta delle dita, lasciando dei fossetti e ungete la superficie con un po’ di olio, quindi cuocete per circa 20 minuti a 200°C, in forno ventilato già caldo.

La focaccia con fiocchi di patate è pronta, lasciatela almeno intiepidire prima di tagliarla a fette e servirla.

Ricerche frequenti:

Vaccino anti-covid: cosa non mangiare prima e dopo

Vaccino anti-covid: cosa non mangiare prima e dopo

I consigli del medico per arrivare preparati al doppio appuntamento con la vaccinazione. A partire dai cibi e dalle bevande da evitare

Non c’è bisogno di chissà quale dieta speciale per arrivare preparati alla data del vaccino anti-covid. Quel che conta è farsi trovare il più possibile in forma e, soprattutto, con il sistema immunitario in buono stato. Affinché questo avvenga, esistono alcuni alimenti e bevande da evitare durante le settimane pre e post vaccinazione. Vediamo insieme quali con i suggerimenti di un esperto.

Vaccino anti-covid: No ai cibi pro infiammazione

Come sottolinea Riccardo Midolo, medico specializzato in nutrizione e direttore sanitario di Lab Quarantadue Milano, prima di preoccuparsi del vaccino anti-covid, occorre partire da un assunto fondamentale, che è poi la chiave della nostra salute: «Nell’intestino è contenuto il 70% del nostro sistema immunitario. Da qui, la necessità di un’alimentazione “gut friendly”, per far sì che l’intestino stia bene e, in particolare, le pareti intestinali siano protette e in ottimo stato. È qui, infatti, che risiedono le cellule del sistema immunitario».

Dunque, cosa evitare in fase pre e post vaccino anti-covid? «A partire da un paio di settimane prima dell’appuntamento medico, e considerando lo stesso lasso di tempo per il post vaccino, evitate con cura i cibi che causano infiammazione. Si parla di Food Map in riferimento agli alimenti nemici dell’equilibrio batterico intestinale, dunque da ridurre al minimo sindacale. Appartengono a questa categoria i carboidrati raffinati, contenenti zuccheri a catena corta, di difficile assorbimento per il nostro intestino e causa di infiammazione. Evitate, prima e dopo il vaccino covid, di consumare latte e derivati, che potrebbero portare a una condizione di disbiosi intestinale, vale a dire un’alterazione della flora batterica che inficia la risposta immunitaria (tra le altre cose). No a dolciumi, ma anche no a dolcificanti e frutta zuccherina, ad esempio fichi, mango, anguria, pesche. Da evitare gli alcolici, altamente infiammatori, fatta eccezione per il vino rosso, purché consumato in moderate quantità. Evitate anche cibi fritti e intingoli, nemici dell’intestino e della digestione».

Vaccino anti-covid: Sì ai cibi ad azione “pompiere”

Passiamo ora ai via libera, capendo cosa portare in tavola in questa delicata fase post vaccino anti-covid. «Nel pre e post vaccino covid, consiglio di consumare gli alimenti “pompiere”, così chiamati per la loro capacità di spegnere l’infiammazione in corso e riportare equilibrio nell’intestino, facendo sì che il nostro sistema immunitario funzioni alla perfezione». Gli amici dell’intestino sono i primis i cibi ricchi di sostanze antiossidanti, a partire dall’olio extravergine di oliva a crudo, seguiti da noci, frutti di bosco (more, lamponi, mirtilli, ribes), ortaggi di stagione, pesce azzurro e salmone fresco. Portare in tavola questi alimenti equivale a proteggere e fortificare le pareti intestinali, rendendo il sistema immunitario reattivo ed efficace. Non dimenticate, infine, l’idratazione: bere almeno 2 litri d’acqua al giorno è fondamentale per la buona salute».

come si usa in cucina e come coltivarlo a casa

come si usa in cucina e come coltivarlo a casa

Il crescione è un’erba aromatica leggermente piccante che si usa per insaporire insalate, panini e zuppe. Ecco come pulirlo, usarlo in cucina e coltivarlo a casa

Il crescione è una pianta aromatica e ne esistono tre tipi diversi: d’acqua, dei prati e inglese. Il primo cresce lungo ruscelli e fossati dalle acque molto pulite, fiorisce in estate ma gli steli più teneri si raccolgono in inverno e in primavera. Il crescione dei prati cresce selvatico nelle piane soleggiate, e si raccoglie durante la stagione più calda. Quello inglese ha stelo più lungo e piccole foglie alla sommità: si coltiva spesso anche in casa. Tutti hanno un sapore piuttosto aspro e minerale, a volte piccante, specie il crescione dei prati.

Come si usa in cucina il crescione?

Le foglie, leggermente piccanti, sono impiegate in cucina per insaporire insalate, bruschette e panini, salse o cotto in zuppe e ottime vellutate

Come coltivare il crescione in casa

Si presta per essere coltivato in qualsiasi tipo di terreno e non necessita di particolari cure. Soffre il caldo, quindi è bene tenere i vasi lontani da fonte di calore e dai raggi diretti del sole, va anche bagnato spesso: il terreno deve essere sempre un po’ umido.
I semi vanno sparsi e la germinazione avviene nel giro di 10 giorni.  Una volta cresciute le figlie possono essere raccolte per qualche mese fino a quando non produrranno dei piccoli fiorellini. Dopo la fioritura si formeranno dei piccoli baccelli con i semi che possono essere riutilizzati per la prossima semina.

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