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I dessert di Sanremo 2024? Due fiori da mangiare. Le ricette

La Cucina Italiana

Il capolavoro dolciario del maestro pasticcere Riccardo Bellaera è una combinazione di eleganza e sapore. La mousse al cioccolato, impreziosita dal vibrante gusto di lampone, avvolge delicatamente il palato, offrendo una squisita fusione di dolcezza e intensità. Al cuore di questa creazione culinaria, uno strato di gelée di lampone e lime. All’interno, il financier alle mandorle aggiunge un elemento croccante e aromatico, donando consistenza.

Ingredienti per il gelée di lampone

  • 250g purea di lampone
  • 50g zucchero
  • 36g massa di gelatina
  • 2g succo di limone
  • 1g zest di lime

Procedimento

Scaldare una parte di purea con lo zucchero e la gelatina, aggiungere la restante purea, il succo di limone e le buccia grattugiata di lime. Colare nello stampo pomponette e abbattere.

Ingredienti sablé alle mandorle

  • 400g burro
  • 150g mandorle macinate
  • 500g farina
  • 175g zucchero a velo
  • 50g albumi
  • 2g sale
  • 1 baccello di vaniglia

Procedimento

Sabbiare il burro con la farina, le mandorle macinate e la vaniglia. In altro contenitore mixare gli albumi, lo zucchero e il sale. Unire i due composti e impastare finché non si forma un impasto omogeneo. Mettere in frigo per un paio d’ore prima dell’uso. Stendere tra due fogli di carta forno allo spessore di 2mm. Congelare e coppare con il tagliapasta a forma di margherita. Cuocere a 180 per 15 min.

Ingredienti cuore morbido alla vaniglia

  • 130g farina di mandorle
  • 20g amido di mais
  • 150g zucchero
  • 2g baking
  • 3 bacche di vaniglia
  • 130g panna 35
  • 95g uova
  • 40g tuorli

Procedimento

Setacciare le polveri, aggiungere panna, uova e tuorli, colare nello stampo pomponette e cuocere 180 per 10 minuti a valvola aperta.

Ingredienti mousse leggera inspiration lampone

  • 250g purea di lampone
  • 28g massa di gelatina
  • 320g panna UHT 35%
  • 205g cioccolato al lampone

Procedimento

Scaldare la purea di lamponi a 55 gradi ed aggiungere la massa di gelatina.
Versare a poco a poco la purea calda sulla copertura di lampone sciolta.
Mixare appena possibile per rendere omogenea l’emulsione. Portare il composto a 35-40°C, versare sulla panna semi
montata.

Ingredienti gel di lampone

  • 200g purea di lampone
  • 20g zucchero
  • 20g succo di limone
  • 12g crystal mais

Procedimento

Mescolare zucchero e crystal mais, aggiungere alla purea di lamponi ed emulsionare.

Composizione

Dopo aver colato la mousse al lampone inserire, il gelee al lampone e successivamente il cuore
morbido alla vaniglia, abbattere, Spruzzare con velvet spray rosso e star dust ruby. Utilizzando un cucchiaio decorare il piatto con il gel di lampone.

Chi è Riccardo Bellaera

Riccardo Bellaera nasce a Modica e all’età di 14 anni inizia il suo cammino nel mondo dolciario, lavorando presso una della più antiche e famose pasticcerie del suo paese, “Pasticceria Bonomo”, dove acquisisce la conoscenza della lavorazione della mandorla e dei numerosi dolci tipici siciliani.

Nei vari anni trascorsi nella sua terra collabora con diversi laboratori, per migliorare le sue conoscenze sull’arte dolciaria, ricevendo aiuti e consigli preziosi dal Maestro della Pasticceria Italiana Iginio Massari.

Continuando a coltivare questa passione, si specializza in Svizzera anche nella lavorazione dello zucchero tirato e soffiato, con il Maestro Otmar Fassbind. Spinto dalla curiosità di conoscere nuove culture e nuovi luoghi nel 2001 inizia a lavorare come Capo Pasticcere a bordo delle navi da crociera Princess Cruises.

Green Food Week: a Milano arriva (anche) il risotto rosa

La Cucina Italiana

A mangiare sano si comincia da piccolissimi: parte anche da qui la Green Food Week, la settimana dedicata alla sostenibilità in cucina ideata dall’associazione Foodinsider e dedicata alla refezione scolastica, universitaria e aziendale. Appena cominciata, e sempre molto attesa, è un’occasione per riflettere sull’impatto del cibo che mangiamo, alla quale il Comune di Milano e Milano Ristorazione partecipano puntualmente con grande entusiasmo. Quest’anno – nell’ambito del progetto Horizon 2020 School Food 4 Change – hanno pensato (anche) a un modo particolarmente invitante per coinvolgere i piccolissimi il prossimo 8 febbraio.

La Green Food Week nelle scuole di Milano

L’8 febbraio sarà infatti il giorno dedicato alle scuole della Green Food Week, con menù inediti nelle nelle primarie in tutte le città che hanno aderito. Il piatto simbolo ideato dal Comune di Milano e Milano Ristorazione è un “barbarisotto”. Un nome divertente e intrigante per il risotto alla barbabietola: un piatto sano e a basso impatto fatto con ingredienti locali e di stagione per dimostrare ai più piccoli quanto possa essere gustoso e divertente mangiare cibi che fanno bene a noi all’ambiente, e anche quanto sia importante conoscere ciò che si mangia.

L’iniziativa infatti non si limiterà al pranzo: educatori e insegnanti, con tanti spunti utili forniti da Foodinsider, il Comune e Milano Ristorazione, mostreranno agli alunni come nasce il cibo, da dove arriva, perché è importante scegliere ingredienti che provengono da posti il più vicino possibile e che siano il più vegetale possibile. Il riso usato per il risotto, per esempio, è coltivato nella Cascina Battivacco, nel quartiere Barona, a un passo dal centro città, mentre lo yogurt arriva dalla Cascina Campazzo, nel parco del Ticinello. Tutto questo i bambini potranno riportarlo a casa e rivivere l’esperienza con i propri genitori anche grazie ad altri consigli utili e pratici messi a disposizione per gli adulti su foodpolicymilano.org. Ci sono anche le ricette, facilissime. Per provare, in calce a questo articolo, trovate la ricetta del barbarisotto.

L’impegno del Comune di Milano per un’alimentazione sostenibile

«Anche quest’anno aderiamo alla Green Food Week con una attenzione speciale a raccontare la cura per il cibo e l’ambiente che caratterizza le scelte nelle nostre mense: lo facciamo in modo sano e divertente, colorando di rosa il menù più verde dell’anno» spiega Anna Scavuzzo, vicesindaco con delega alla Food Policy e all’Istruzione del Comune di Milano. «Ognuna delle pietanze proposte» prosegue, «racconta l’impegno nel progettare, cucinare, distribuire, somministrare e valutare i pasti per i bambine e le bambine della città. A partire dalla scelta di materie prime attente all’ambiente e alla salute: prodotti biologici, a filiera corta e km0 sono ormai una presenza fissa nel menù e questo ha consentito di ridurre le emissioni di CO2e di oltre il 34% in pochi anni, tra il 2015 e il 2022. Tutte queste azioni possono diventare ancora più efficaci se diventano patrimonio comune, partendo da chi vive le scuole ogni giorno».

Il menù dell’8 febbraio, per la Green Food Week

Il menù dell’8 febbraio è esemplare: i bambini mangeranno mele biologiche per la merenda di metà mattina, per pranzo – dopo il risotto alla barbabietola – polpette con soia biologica e carote bio di contorno, altra frutta fresca e pane a km 0 con farina bio. Infine, per merenda, yogurt naturale a filiera corta e Km 0 in barattolino di carta. Un menù buono, sano, amico dell’ambiente: l’impatto complessivo del menù scolastico nella giornata Green Food Week è 140 TonCO2e contro una media di 222 TonCO2e del menù ordinario.

Un trend, bene sottolinearlo: Milano Ristorazione ha sviluppato un cambiamento negli acquisiti delle materie prime che ha portato, nel periodo 2015 – 2022, a una diminuzione del 34% delle emissioni di CO2 equivalente. Un tema su cui il Comune di Milano lavora da tempo: aderisce all’iniziativa Cool Food Pledge, promossa dal centro di ricerca internazionale World Resources Institute, che coinvolge il settore pubblico e privato nel monitoraggio dell’impatto ambientale dei menù della ristorazione collettiva. Per questo, insieme ad altre città come Copenhagen, New York e Toronto, il Comune valuta i risultati dei graduali cambiamenti apportati ai menù dal 2015 a oggi, in particolare riguardanti la promozione di proteine di origine vegetale, attraverso l’introduzione di maggiori verdure e legumi.

La ricetta del “barbarisotto”

Ingredienti per 4 persone

Procedimento

  1. Sciacquate il riso in una ciotola di acqua fresca, scolate e lasciate riposare.
  2. Lavate il sedano fresco, sbucciate le carote e le cipolle per la preparazione del brodo, unite il dado vegetale.
  3. Tagliate a pezzi le barbabietole, frullatele aggiungendo il liquido se presente e una parte del brodo.
  4. Con il quarto di cipolla tritata preparate il soffritto e aggiungete il riso, tostatelo per poi bagnare con il brodo aggiungendolo quando necessario durante la cottura.
  5. A metà cottura aggiungete il frullato di barbabietola e continuate a cuocere, mescolando di tanto in tanto.
  6. Lasciate il riso al dente e mantecate con parmigiano reggiano.

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Torta di cornetti – Ricetta di Misya

Torta di cornetti

Innanzitutto sciogliete il lievito nel latte appena intiepidito, quindi versatelo sulla farina insieme con zucchero e vaniglia e iniziate a lavorare.

Unite il sale e metà del burro a pezzetti; una volta completamente incorporati unite anche il restante burro, sempre a pezzetti.
Coprite la ciotola con un panno pulito e lasciate lievitare per circa 2 ore o finché non sarà almeno raddoppiato di volume.

Una volta completamente lievitato, riprendete l’impasto: per comodità io l’ho diviso in 2 parti, in modo che fosse più agevole il lavoro, vi suggerisco di fare lo stesso, ma non è obbligatorio.
Stendete il primo pezzo di impasto in una sfoglia abbastanza sottile (3-4 mm) e dividetela a metà in verticale, poi di nuovo a metà in orizzontale e poi nuovamente in obliquo dai due lati, in modo da ottenere 8 spicchi.
Mettete 1 cucchiaino di nutella dal lato largo e arrotolate l’impasto sulla farcitura fino ad arrivare alla punta.
Procedete nello stesso modo per formare tutti gli 8 cornetti e poi analogamente con il secondo pezzo di impasto, in modo da ottenere alla fine un totale di 16 cornetti.

Una volta sagomati tutti i cornetti adagiateli in uno stampo rivestito di carta forno: lo stampo deve essere abbastanza grande da contenerli tutti lasciando un pochino di spazio tra l’uno e l’altro, ma non troppo grande, in modo che dopo la lievitazione si uniscano (il mio forse era leggermente troppo piccolo).
Lasciate lievitare ancora per ancora 1 oretta in un posto caldo e, quando saranno belli gonfi, cuocete per circa 25 minuti in forno statico preriscaldato a 180°C.

La vostra torta di cornetti è pronta, non vi resta che lasciare intiepidire, decorare con zucchero a velo e servire.

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