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Anna in Casa: ricette e non solo: Fusilli fatti in casa

Anna in Casa: ricette e non solo: Fusilli fatti in casa

Per me, che sono una casalinga disperata, la fase due non ha portato grandi cambiamenti ma ieri finalmente ho potuto “riabbracciare” a distanza mio figlio Michele, che non vedevo dalla seconda metà di febbraio. 

Voi siete riusciti a rivedere i congiunti?

Ingredienti

per la pasta

300 g di semola rimacinata di grano duro

150 ml di acqua a temperatura ambiente

per il condimento

Procedimento

Pesare tutti gli ingredienti e

in una ciotola mettere la farina e versare l’acqua al centro, iniziare ad impastare, prima con l’aiuto di una forchetta e poi, mano a mano quando l’impasto inizia ad amalgamarsi, continuare con le mani.

Trasferire poi il composto sulla spianatoia e lavorare bene fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo. Avvolgere il panetto in un foglio di pellicola trasparente e mettere a riposare per una mezz’ora circa.

Una volta trascorso il tempo di riposo, tagliare l’impasto in 4 tocchetti e uno alla volta formare dei cilindri dello spessore di circa mezzo centimetro. Tagliare ogni cilindro in alla lunghezza di circa 8 cm.

Con uno stecco da spiedino o un ferro da calza ben pulito, iniziando da una delle estremità del cilindro, arrotolare premendo leggermente fino a avvolgere l’impasto intorno allo stecco.  Sfilare a questo punto il fusillo e

metterlo ad asciugare su una superficie leggermente infarinata.

Una volta preparati tutti i fusilli, portare a bollore dell’acqua salata e preparare il condimento.

Lessare i fusilli, scolarli e ripassarli in padella nella salsa prima preparata.

Colomba di Sara senza canditi

Colomba di Sara senza canditi

Quest’anno è importante per me sostenere le nostre grandi aziende italiane e quindi una delle colombe dolci di casa sarà rigorosamente confezionata. 

Mai come adesso dobbiamo diventare, ma poi rimanere, sostenitori della nostra economia, quindi compriamo, mangiamo e viviamo italiano, è molto importante. 

La spesa facciamola scegliendo i nostri prodotti, che tanti ci invidiano e molti ci copiano. Del resto noi italiani avremo tanti difetti e tante pecche, ma nessuno e nulla può negare che la nostra cucina sia la più apprezzata al mondo.

Ho iniziato con la colomba confezionata ma ce ne sarà anche una fatta in casa da me e mi affiderò alla collaudata ricetta di Sara, titolare del blog cucinaconsaretta.

Seguo Sara da tanto tempo e con lei ho anche la fortuna di aver instaurato un bel rapporto di amicizia purtroppo solo virtuale.

Se desiderate potete aggiungere all’impasto finale i canditi o gocce di cioccolato.

Ingredienti per 2 stampi colombe da 750 g 

                      o 3 stampi colombe da 500 g

per il primo impasto

180 g di lievito madre attiva e pronta all’uso 

          (potete anche utilizzare quella in vendita, seguendo le istruzioni riportate sulla confezione)

520 g di farina (io Mulino Dallagiovanna)

205 g di burro a pomata

140 g di zucchero

80 g di tuorli

240 ml di acqua

per il secondo impasto

tutto il primo impasto

115 g di farina

20 g di miele d’acacia

5 g di sale

40 g di zucchero

80 g di tuorli

40 g di burro a pomata

30 g di mix aromatico

per il mix aromatico

20 g di zucchero

20 ml di acqua

1 g di sale

20 g di miele d’acacia

20 g di glucosio 

65 g di d’arancia candita

35 g di limone candito

1 baccello di vaniglia Bourbon

per la glassa (io non l’ho preparata e ho ripiegato su zucchero a velo, zuccherini e mandorle)

300 g di farina di mandorle

250 g di zucchero a velo

100 g di maizena

200 g di albumi

1 cucchiaio di farina di mais bianca

q.b. zuccherini

q.b. di mandorle

q.b. zucchero a velo

Preparazione della pasta madre attiva con tre rinfreschi eseguiti in giornata e che danno la possibilità di iniziare l’impasto la sera. 

Ho seguito i consigli di Sara e

– alle ore 08:00 primo rinfresco con 50 g di pasta madre, 50 g di farina e 25 g di acqua

– alle ore 12:00 secondo rinfresco con 60 g di pasta madre, 60 g di farina e 30 g di acqua  

– alle ore 16:00 terzo rinfresco con 120 g di pasta madre, 5120 g di farina e 65 g di acqua

Dopo 3 ore e 1/2 -4 ore dal rinfresco delle 16:00 il lievito deve raddoppiare il suo volume (tenendolo ad una temperatura di 28°C) .

– alle ore 08:30 preparazione del mix aromatico 

– alle ora 20:30 circa si inizia la preparazione del primo impasto

Mix aromatico

In un pentolino sciogliere nell’acqua, fino ad ottenere uno sciroppo, lo zucchero, il miele, il glucosio e il sale.

Versare lo sciroppo ottenuto nel bicchiere del frullatore, aggiungere il limone candito e l’arancia candita, i semi della bacca di vaniglia e frullare.

Conservare il mix in una ciotola, coprire con la pellicola trasparente e tenere da parte fino al momento dell’utilizzo.

Preparazione del primo impasto

Come prima cosa sciogliere nell’acqua lo zucchero.

Nella ciotola della planetaria spezzettare il lievito madre attivo e mescolarlo con i tuorli per 5 minuti.

Poca alla volta aggiungere l’acqua e zucchero , alternandola con la farina e portare l’impasto ad incordatura* (ci vorranno circa una decina di minuti)

Ad impasto incordato aggiungere poco per volta il burro a pomata.

Una volta assorbita tutta la quantità di burro prevista, l’impasto dovrà risultare liscio, omogeneo, incordato. Potete fare la prova tirando leggermente l’impasto che deve risultare elastico e trasparente, come nello scatto.

A questo punto trasferire l’impasto sulla spianatoia e prelevarne un pezzetto che utilizzerete come prova lievitazione.

Pirlare leggermente il composto aiutandovi con il tarocco.

Mettere l’impasto in un contenitore, io ho utilizzato la ciotola della planetaria perchè abbastanza capiente da contenere l’impasto una volta triplicato il suo volume. In un contenitore graduato mettere il pezzetto di impasto prelevato precedentemente. Coprire i contenitori con pellicola trasparente e mettere a lievitare in luogo caldo (io forno spento e luce accesa) fino a quando il composto non sarà triplicato, ci vorranno circa una decina di ore (se trascorse le ore l’impasto non è completamente lievitato, attendere ancora, non accelerare i tempi che comprometterebbero il risultato).

* l’impasto risulterà incordato quando si sarà completamente attaccato al gancio e le pareti e il fondo della ciotola saranno ben puliti

Preparazione della glassa

Nel frullatore unire la farina di mandorle, lo zucchero a velo, l’amido e gli albumi e frullare.

Il composto risulterà morbido, coprirlo con pellicola e conservarlo fino all’uso, in frigorifero.

Quando l’impasto lievitato, sgonfiarlo e metterlo in frigorifero per 40 minuti.

Dopo il raffreddamento, riprendere l’impasto e rilavorarlo aggiungendo la farina e lo zucchero, fino ad incordare. (circa 10-15 minuti).

A incordatura raggiunta unire poco alla volta i tuorli, facendo assorbire la dose prima di aggiungere la successiva.

Dopo che il composto ha assorbito completamente l’ultima parte di tuorli, aggiungere  il miele e il mix di aromi precedentemente preparato.

Raggiunta nuovamente l’incordatura, unire il sale ed infine poco per volta il burro a pomata.

Incordare di nuovo e controllare l’impasto facendo la prova velo, come fatto in precedenza con il primo impasto.Trascorso questo tempo, riprendere l’impasto e dividerlo a pezzature, io 2 pezzi da 750 g per gli stampi da 750 g (oppure tre pezzi da 500 g per gli stampi da 500 g).

Dare una forma regolare ai due (o tre) panetti, pirlare e lasciare all’aria per 15 minuti. (formerà così una leggera pellicina).

Dividere i panetti pesati in due ulteriori parti.

Prendere i panetti e formare il tronco centrale e le due ali che sistemerete negli stampi. 

Coprire con pellicola trasparente e rimettere a lievitare sistemandole già sulla griglia del forno (questo per evitare di doverle spostare una volta lievitate e compromettere il risultato). Questa ultima lievitazione richiederà dalle 4 alle 6 ore.

A lievitazione completa, scaldare il forno a 160°C.

A questo punto possiamo glassare la colomba, cospargerla con zuccherini e con mandorle intere.

Infornare le due colombe da 750 g per 45-50 minuti ( 35-50 minuti per le colombe da 500 g), potete fare la prova cottura con il termometro, che deve raggiungere i 94°, o con uno stecchino, che deve essere ben asciutto.

Una volta che le colombe sono cotte, infilzarle con dei ferri, anche da calza, capovolgerle e lasciarle raffreddare completamente.

Se volete conservare al massimo la freschezza, , metterle negli appositi sacchetti alimentari precedentemente spruzzati con alcool alimentare lasciato evaporare.

Buona Pasqua 

L’Italia siamo noi: il nuovo numero di Vanity Fair a sostegno delle imprese italiane

In edicola da domani, 8 aprile, il terzo atto nella trilogia di Vanity Fair dedicata all’emergenza Covid-19: nel primo un messaggio da Milano all’Italia e al mondo; nel secondo una celebrazione degli “eroi” impegnati in prima linea in questa lotta globale; in quest’ultimo un manifesto a sostegno delle imprese italiane, con le visioni su cosa servirebbe per superare la crisi causata dal virus e gli interrogativi sui mercati di domani.

La copertina è un’opera creata in esclusiva per Vanity Fair dall’artista Francesco Vezzoli, in omaggio a Lucio Fontana: ritrae una tela tricolore con un taglio che rappresenta una ferita ma anche uno spiraglio. L’opera verrà messa all’asta e il ricavato sarà devoluto in beneficenza a sostegno delle imprese.

Il titolo scelto è #L’Italiasiamonoi, hashtag che vuole celebrare quell’unità e quella creatività italiane che hanno da sempre permesso a questo paese di trarre il meglio dalle peggiori situazioni che ha storicamente dovuto affrontare.

 

All’interno del numero, invece, Vanity Fair ha chiamato all’appello la voce autorevole di Premi Nobel, filosofi, amministratori delegati, presidenti delle filiere italiane più importanti insieme a poeti, artisti e designer per interrogarsi sul mondo che ci aspetta dopo il virus e su come affrontare l’emergenza economica che segue quella sanitaria.

Tra i tanti i personaggi: il Premio Nobel per l’economia Joseph Stiglitz che descrive la sua nuova visione dello stato nel mercato globale post virus; l’economista ed ex ministro Enrico Giovannini che analizza la situazione economica italiana; il filosofo Silvano Petrosino che parla del nuovo senso del tempo; i designer Mariagrazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli che scrivono due lettere di riflessione sullo stato e sul futuro della moda; l’esperta Li Edelkoort che descrive le tendenze a venire nella creazione e produzione di beni; il Presidente del Salone del Mobile, Claudio Luti, che parla direttamente al Governo; il regista Luca Guadagnino che analizza il mondo del cinema e il futuro dell’intrattenimento; il cantautore Tommaso Paradiso che scrive dell’importanza di conoscere il passato per comprendere il domani.

Nel numero speciale, ci sono anche interviste a personaggi chiave nel mondo dell’automobilismo, dell’hotellerie, del food, del beauty e delle tecnologie per capire come gli investimenti nel digitale potranno essere, tra gli altri fattori, la chiave per il futuro.

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