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» Crema al rum – Ricetta Crema al rum di Misya

Crema al rum
Montate in una ciotola di vetro i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere una crema chiara e spumosa. Aggiungete la farina, poi la buccia grattugiata di limone, il latte, la panna fresca ed il rum.
Mettete il composto ottenuto in un pentolino e cuocete sul fuoco a fiamma bassa e mescolando con un cucchiaio di legno fino a quando la crema non diventa densa e corposa. Poi togliete il pentolino dal fuoco.
Tagliate a cubetti il pandoro, poi sbriciolate grossolanamente e mettete in un pentolino con le mandorle a lamelle, il burro e lo zucchero di canna.

Prendete ora delle coppette, mettete sulla base un paio di cucchiai di cubetti di pandoro, poi versateci sopra la crema al rum.
In ultimo decorate con il composto di pandoro avanzato.


Servi subito la crema al rum.

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Prosciutto arrosto con porto, arancia e glassa di ribes

Prosciutto arrosto con porto, arancia e glassa di ribes

Stanchi di bollito e cappone? A Natale festeggia con una ricetta diversa: il prosciutto al forno irlandese

Nelle famiglie si è sempre servito lo stesso menù di Natale quasi per generazioni, ma oggi sono sempre di più i giovani che cercano nuove ispirazioni, anche per i secondi piatti. Di vera tendenza, torna l’arrosto: sontuoso, da condividere, facile da preparare e super festivo.

Perfetta la ricetta classica irlandese, un piatto da fare con carne rigorosamente “Irish”, Grass Fed, ossia derivata da animali allevati secondo la più autentica tradizione irlandese, pascolando in piena libertà per circa 10 mesi all’anno e alimentandosi per oltre l’80% di erba fresca – che si sente nel gusto e della struttura della carne.

Prosciutto con porto, arancia e glassa di ribes

Ingredienti per 20 persone

Tempo di cottura: 3 ore e mezza circa
Una coscia di maiale
1-2 carote tritate
1-2 gambi di sedano tritati
Una cipolla tagliata
1 cucchiaio di pepe in grani
1 foglia di alloro
1 cucchiaio di chiodi di garofano

Per la glassa
Scorza e succo di mezza arancia
Scorza e succo di mezzo limone
¼ di cucchiaio di pimento
4 cucchiai di gelatina di ribes
2 cucchiai di zucchero muscovado light
2 cucchiai di porto
1 stecca di cannella

Preparazione

Posizionare il prosciutto, le verdure, il pepe in grani e la foglia di alloro in una pentola. Coprire il tutto con dell’acqua fredda e mettere un coperchio. Quando raggiunge il bollore, abbassare la fiamma e far bollire per circa 3 ore. Conservare il brodo che verrà usato successivamente.

Mentre il prosciutto cuoce, preparare la glassa. Mettere tutti gli ingredienti per la glassa in una pentola a fuoco lento finché lo zucchero non si scioglie. Bollire per un paio di minuti fino ad ottenere una consistenza sciroppata. Togliere dal fuoco e lasciar riposare in modo che tutti i sapori si leghino tra di loro.

Quando la pelle si staccherà facilmente dalla carne, il prosciutto sarà pronto. Preriscaldare quindi il forno a 200°C. Trasferire la carne dalla pentola a una teglia da forno. Con l’aiuto di un coltello ben affilato togliere tutta la pelle e praticare sul grasso delle incisioni quadrate. Mettere un chiodo di garofano al centro di ogni quadrato. Togliere la stecca di cannella dalla glassa e spennellare la superficie del prosciutto con la glassa. Aggiungere un mestolo di brodo precedentemente preparato per mantenere il prosciutto umido e succoso. Cuocere per circa 30 minuti fino ad ottenere una superficie dorata.

Consigli utili

Congelare il brodo avanzato in piccole porzioni e usarlo per preparare zuppe e salse.

I 7 migliori maritozzi di Roma

Li abbiamo mangiati tutti, e questi per noi sono i 7 migliori di Roma. Classici, innovativi, persino salati: tutti da provare. E da festeggiare, perché il 1° dicembre è il Maritozzo Day

Come preparazione atletica alle maratone gastronomiche delle feste natalizie, il 1° dicembre a Roma si celebra il Maritozzo Day. Un modo per affermare che il dolce capitolino – che nella versione quaresimale peraltro è tipico della Pasqua – è diventato uno dei must per chiunque viva a Roma. E, per festeggiare, decine di locali hanno risposto all’invito di Tavole Romane, che ha organizzato la manifestazione, proponendo i loro maritozzi gratis (bisogna però scaricare il coupon dal sito). Per i pochi che non lo sapessero, il maritozzo è una brioche allungata, spaccata al centro e farcita solo con panna. Salvo poi decidere che in quella brioche ci si può mettere quel che si vuole, comprese le farciture salate e mangiarla in qualsiasi momento della giornata, dalla colazione all’aperitivo, passando per pranzo e cena. Così dai locali storici come Regoli che non derogano dalla tradizione e propongono solo il maritozzo classico con panna e quello quaresimale con l’uvetta, si è passati ai format monotematici come il Maritozzo Rosso, che si divertono a creare nuovi abbinamenti. Ma quali sono i maritozzi da non perdere a Roma? Ne abbiamo selezionati sette e nella gallery ci sono un po’ di idee sulle farciture (specialmente quelle innovative) che propongono, magari per ispirarsi anche per il menù di Natale.

Regoli

Il maritozzo di Regoli è probabilmente il più conosciuto di Roma e si trova in zona piazza Vittorio. Classicone con la panna o queresimale con l’uvetta: dalla tradizione non si scappa. Per la maggior parte dei romani è praticamente il metro di valutazione per tutti gli altri.

Romoli dal 1952

Anche qui andiamo sul classico, in una pasticceria storica di Roma che è molto amata sia dal quartiere Africano in cui si trova sia dal resto della città. Qui però qualche deroga alla tradizione è concessa e all’ora dell’aperitivo il maritozzo si trova anche in versione salata. Da provare.

Bompiani

Pasticceria di ispirazione francese, ma con qualche deroga in onore della città in cui si trova. La più evidente è proprio il maritozzo, con una fresca crema Chantilly alla francese, ovvero panna addizionata solo con zucchero e tanta vaniglia vera, quella con i pallini. Etereo.

Bonci

Il re dei lievitati non poteva non cimentarsi anche nel classico dei classici della pasticceria romana: il maritozzo. La sua versione, che si può trovare sia nel panificio vicino Trionfale sia nel punto vendita al Mercato Centrale, segue la tradizione, è un classico dalla forma perfettamente allungata e con una generosa farcitura di panna. Goloso.

Cafè Merenda

In zona Marconi, da un paio d’anni Chiara Caruso, già food blogger specializzata in dolci ma non solo, delizia il quartiere dalla colazione all’aperitivo. E se trovate al banco i suoi maritozzi potete ritenervi più che fortunati. Lei è bravissima e in uno spazio limitato riesce a fare cose impensabili.

Il Maritozzo Rosso

È quando finalmente in piena Trastevere è arrivato il “monotematico” dedicato ai maritozzi che questo dolce romano è stato consacrato definitivamente. Dolci e salati, perfino gourmet e da abbinare ai cocktail, qui da Maritozzo Rosso meglio hanno interpretato la filosofia del maritozzo come panino morbido, come tavolozza su cui scatenare la fantasia.

Madre e Up Sunset Bar @ La Rinascente

Fra i primi a proporre il maritozzo salato è stato Riccardo Di Giacinto, lo chef stellato di All’Oro che sia nella sua pizzeria gourmet a due passi da Monti che nella nuova Rinascente ha i suoi indirizzi eleganti ma pop, dove il maritozzo, ribattezzato Maritozz’Oro, si può degustare sia a colazione che in versione salata, magari al bancone con un aperitivo.

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