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Coronavirus, vietato vendere la pastiera in Campania

Coronavirus, vietato vendere la pastiera in Campania

Scafati è stato il primo comune a proibirne la commercializzazione da parte dei panifici e dei negozi di generi alimentari. È successo anche per le zeppole

Quest’anno la pastiera toccherà imparare a farla in casa: a Scafati, in provincia di Salerno, così come in altri Comuni campani che hanno seguito il suo esempio, è stata vietata la vendita del dolce simbolo della Pasqua e della tradizione partenopea. Le pasticcerie (così come i ristoranti, i bar, i pub e le gelaterie) sono chiuse per l’emergenza coronavirus? E allora il sindaco Cristoforo Salvati ha deciso che «panifici, salumerie e i negozi di generi alimentari» (rimasti aperti perché vendono merce di prima necessità) non faranno loro concorrenza: non potranno commercializzare «prodotti di pasticceria fresca».

«Il provvedimento si è reso necessario alla luce di numerose richieste pervenute alla mia attenzione circa la possibilità di vendita da parte dei panifici di dolci con crema ed altri prodotti di pasticceria», ha spiegato il primo cittadino nella sua ordinanza, «considerando che, con l’approssimarsi delle festività della Santa Pasqua, è tradizione consumare particolari tipi di dolci come zeppole e pastiere di grano». I panifici, le salumerie e i negozi di generi alimentari sono autorizzati a produrre solo pane, grissini, pane biscottato, taralli: tutti i prodotti, insomma, considerati di prima necessità. E i trasgressori potranno essere puniti con una sanzione fino a 500 euro.

La Campania, rispetto al resto dell’Italia, ha una diversa posizione, più rigida, riguardo alle consegne a domicilio: secondo Vincenzo De Luca, presidente della Regione, possono essere «strumenti di diffusione del contagio».

Gli altri cibi vietati

Il divieto aveva già colpito le famose zeppole di San Giuseppe, che vengono preparate per la festa del papà e che sono state dichiarate «non di prima necessità» in diversi comuni campani: quattro pasticcieri di Marano di Napoli sono stati denunciati dai carabinieri, che hanno scoperto il laboratorio di pasticceria aperto e una rete di vendita a domicilio.

D’altra parte, a Roma la stretta riguarda la pizza: i fornai non dovrebbero commercializzare quella farcita, ma solo la semplice pizza rossa (con pomodoro e olio) e quella bianca (condita con olio e rosmarino), almeno in base alla circolare inviata agli agenti della Polizia Locale di Roma Capitale. Non si tratterebbe di una vera e propria imposizione, ma di un “consiglio” per evitare assembramenti: secondo l’ufficio di Studi Normativi, infatti, un certo tipo di pizza, quella con la mozzarella, la verdura, i formaggi, il prosciutto, le patate, ad esempio, potrebbe invogliare le persone a consumare all’interno del locale e a creare pericolosi assembramenti.

Cuscino di brioche con crema nocciole

Cuscino di brioche con crema nocciole

Non voglio lamentarmi e non voglio contare i giorni.
Per carattere sono una che si attiene alle regole, probabilmente per l’educazione militare ricevuta, se poi queste servono per emergenza comunitaria, non esistono i se e i ma.
Una cosa che in questi giorni mi ha fatto pensare, è l’uso continuo della frase “andrà tutto bene”.
Sono combattuta quando la sento o la ripeto: come, quando e per chi?
Certo che ci riprenderemo, a fatica ma lo faremo, su questo sono ottimista, ma di continuo penso alle persone che hanno perso qualcuno, alle persone che non hanno salutato i loro cari, mancati per l’epidemia o per altro. Penso al loro dolore che piano piano sta diventando anche il mio dolore, perchè ogni vittima ormai fa parte della nostra famiglia.
Allora, alla fine, se devo dire che andrà tutto bene lo faccio pensando che uniti nelle regole, uniti nel combattere e uniti nel dolore, possiamo diventare davvero una grande famiglia italiana che si rialza.
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Non sarà certo un dolce a cambiare le cose ma mettere le mani in pasta mi aiuta a non pensare troppo.

Ingredienti

500 g di farina 0
50 g di burro morbido
300 ml di latte intero a temperatura ambiente
60 g di zucchero
20 g di lievito di birra
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
1 cucchiaino di pasta d’arancia
                     o scorza grattugiata di una arancia
1 pizzico di sale
3-4 cucchiai di crema di nocciole fatta in casa
1 tuorlo
2 cucchiai di latte
zuccherini

Preparazione

In una tazza versare il latte con 1 cucchiaino di zucchero, tolto dal totale previsto in ricetta, e sciogliere il lievito. Successivamente aggiungere al liquido la vaniglia e la scorza dell’arancia.
Nella ciotola della planetaria o in una ciotola capiente se lavorate l’impasto a mano, versare la farina (meno un cucchiaio da tenere da parte fino a quando si sarà formato il panetto, nel caso fosse troppo morbido andrà aggiunto, caso contrario verrà lasciato da parte)  con il resto dello zucchero.
Iniziare ad impastare versando il composto di latte e quando gli ingredienti hanno formato un composto omogeneo unire il burro. Se una volta incorporato il burro il composto dovesse essere troppo morbido, unire il resto della farina tenuta precedentemente da parte.
Trasferire l’impasto sulla spianatoia, formare un panetto, tagliare la superficie a croce e mettere in una ciotola, coperto, a lievitare fino al raddoppio del suo volume (io nel forno con la luce accesa per 1 ora e mezza).

A lievitazione avvenuta, riprendere il panetto, tagliarlo in panetti dello stesso peso (la quantità dipende da quanto grandi preferite i panini) e formare dei dischetti.

Su ogni dischetto posizionare una quantità di crema di nocciole.
Chiudere sigillando bene i bordi e formare delle palline.

In una teglia quadrata foderata con carta forno, posizionare le palline a formare un cuscino.
Rimettere a lievitare per 30 minuti.
Nel frattempo scaldare il forno a 180°C.

Spennellare la superficie delle briochine con il tuorlo sbattuto mescolato con il latte e cospargere con gli zuccherini.
Infornare e cuocere per 20-25 minuti, controllando la superficie.

Vongole veraci, le nostre ricette più buone

Vongole veraci, le nostre ricette più buone

Abbiamo preparato gli spaghetti con le vongole veraci, ma anche pizza, passatelli, paccheri e un’imperdibile frittata. Che fame!

Le vongole veraci sono uno dei nostri ingredienti preferiti per preparare spaghetti da leccarsi i baffi. Pochi ingredienti, sempre gli stessi gesti e un risultato impeccabile che non stanca mai. Ma se sono così buone con gli spaghetti, perché non assaggiare le vongole veraci in altre ricette creative e gustose?

Vongole veraci: come eliminare la sabbia

Prima di pensare a cucinare le nostre bellissime vongole veraci, dobbiamo eliminare ogni residuo sabbioso. Per farlo lasciamole a bagno in acqua fredda salata e riponiamole in frigorifero per circa due/tre ore. Poi facciamole cadere nel lavandino, sciacquiamole ancora con acqua fredda corrente ed eliminiamo tutte le vongole che hanno il guscio rotto.

Spaghetti alle vongole, la ricetta classica

Ingredienti per 6 persone

spaghetti alla chitarra g 500, pomodori maturi g 600, vongole veraci g 400, cipolla g 200, vino bianco secco g 80, basilico, aglio,  olio extravergine d’oliva, sale, pepe

Come fare gli spaghetti alle vongole

Lavate le vongole in più acqua per eliminare ogni residuo sabbioso poi fatele aprire in una padella con due cucchiaiate di olio caldo, aromatizzato da uno spicchio d’aglio. Sgusciatele e filtrate accuratamente il liquido di cottura. Tritate finemente la cipolla insieme a 2 spicchi d’aglio e fateli appassire in 5 cucchiaiate d’olio. Unite quindi le vongole con tutto il loro liquido: fate sobbollire per 3′ poi pepate abbondantemente e spruzzate la preparazione con il vino. Dopo che sarà evaporato, aggiungete nel recipiente i pomodori passati al passaverdure con il disco fine, 8 foglie di basilico e una puntina di zucchero. Mescolate, aggiustate di sale e fate sobbollire, semicoperto, per un’ora circa, smuovendo di tanto in tanto il sugo perché non si attacchi. Lessate gli spaghetti, scolateli al dente e conditeli con il sugo, un filino d’olio extravergine d’oliva crudo, una cucchiaiata di prezzemolo tritato e un’abbondante macinata di pepe. Mescolate bene la pasta perché si insaporisca, quindi servitela subito, calda.

Nella gallery in alto, altre gustosissime ricette con le vongole veraci!

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