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Crostata agli amaretti con crema pasticcera

Crostata agli amaretti con crema pasticcera

Un abbinamento insolito per una crostata dal sapore delicato ed elegante, perfetta per un fine pasto e da accompagnare con un passito di Pantelleria come il Ben Ryé

Volete un’idea per una crostata insolita che vi dia grande soddisfazione, fatta con ingredienti semplici e soprattutto veloce da realizzare? Allora la ricetta della crostata alla crema pasticcera con una base di amaretti è quello che fa per voi. Anche per chi non ama il sapore degli amaretti: in questo mix con la crema pasticcera si crea, infatti, un connubio delicato e armonioso.

Prepariamo la crema

Per la crema pasticcera dovrete montare 5 tuorli con tre cucchiai rasi di zucchero di canna. Unite un cucchiaio di farina. Una volta che il composto sarà spumoso, aggiungete 500 ml di panna fresca e mescolate bene per evitare che si formino grumi. Unite poi un baccello di vaniglia e trasferite tutto in un pentolino. Fate scaldare la panna, senza che prenda bollore, continuando a mescolare. Una volta che si sarà addensata, togliete dal fuoco, levate il baccello di vaniglia e tenete da parte.

E la pasta frolla

In una ciotola mescolate 300 g di farina 00, 110 g di zucchero, la scorza grattugiata di un limone non trattato, un pizzico di sale e 150 g di burro fatto a pezzettini. Iniziate ad impastare con la punta delle dita sino a ottenere un composto dall’aspetto di un crumble. A questo punto unite un uovo e un tuorlo e finite di impastare velocemente. Avvolgete il panetto di pasta in un foglio di pellicola e lasciate riposare in frigo per almeno 30 minuti. Una volta trascorso questo tempo, stendete su una spianatoia infarinata la pasta frolla aiutandovi con il matterello. Trasferitela in una teglia imburrata e infarinata.

Come comporre la crostata

Sbriciolate sulla base della pasta 12 amaretti piccoli e stendeteli in modo che tutta la superficie ne sia ricoperta. Versateci sopra la crema pasticcera e infornate a 180° per 30 minuti. Prima di sfornare la vostra crostata alla crema pasticcera e amaretti, fate la prova dello stecchino, che dovrà uscire dalla torta completamente asciutto. Servite il dolce accompagnato da un passito di Pantelleria come il Ben Ryé.

Nel tutorial qualche consiglio per una crostata al top!

Cibi mal di testa, amici e nemici

Cibi mal di testa, amici e nemici

L’emicrania si cura anche a tavola: alcuni alimenti, dalle patate allo zenzero, possono aiutare a sconfiggerla. Altri invece, come salumi e formaggi, ne rendono i sintomi più fastidiosi

Il mal di testa può essere un fastidioso compagno di viaggio che si alza con noi al mattino e non ci abbandona fino al termine della giornata. Ne esistono diverse tipologie, causate da svariati fattori, tra cui lo stress, la carenza di sonno o l’affaticamento della vista. Anche l’alimentazione però può giocare un ruolo importante: alcuni cibi contengono sostanze in grado di scatenarlo (in questo caso si tratta di emicrania, dolore pulsante e localizzato in una parte del capo), altri possono invece alleviare il dolore.

I cibi da evitare

Premettendo che ognuno di noi è sensibile in modo diverso all’influenza dell’alimentazione sul mal di testa, ci sono diversi alimenti e sostanze da cui chiunque dovrebbe stare alla larga per schivare le cefalee. In primis l’alcol, che accelera il flusso sanguigno e rilascia tossine dannose: un mal di testa prolungato è non a caso il ricordo più frequente di una serata ad alta gradazione alcolica. Ma ad aumentare la pressione contribuiscono anche tiramina e feniletilamina: non bisogna quindi esagerare con formaggi stagionati, yogurt e insaccati. I salumi e le carni rosse, inoltre, sono fonte di nitrati, conservanti in grado di stimolare il mal di testa. Un po’ a sorpresa, attenzione anche al cioccolato: il cacao è un concentrato di istamina, che ha più o meno lo stesso effetto. Da prendere a piccole dosi il glutammato monosodico: una sostanza che abbonda nei dadi da cucina, nella salsa di soia (diffusissima nella cucina orientale) e nei formaggi. Al netto delle cefalee improvvise causate dall’ingestione di alimenti freddi (meglio bere acqua a temperatura ambiente e mangiare il gelato lentamente), un buon consiglio legato all’alimentazione è quello di non saltare mai la colazione né restare a digiuno a lungo: spesso è la mancanza di glucosio nel sangue a provocare il dolore.

Mal di testa, cibi amici e cibi nemici LEI

Gli alleati contro il mal di testa

Al contrario, mangiare determinati alimenti può aiutare a combattere i sintomi del mal di testa. Si parte dalle patate (meglio se mangiate con la buccia): i carboidrati complessi in genere favoriscono il relax dei nervi rilasciando serotonina ed energia a lunga gittata, mentre il potassio è ottimo per i vasi sanguigni. Così come il magnesio, che insieme alla salicina rende le mandorle uno dei migliori rimedi naturali alla cefalea. Agiscono contro il dolore anche il peperoncino, grazie alla capsaicina, le banane, gli spinaci e i semi di lino e sesamo. Ma il vero toccasana in questi frangenti è lo zenzero, spezia utilizzata fin dai tempi antichi come analgesico: una tisana o una caramella possono avere gli stessi effetti dei medicinali tradizionali. È importante anche bere molto: un litro e mezzo d’acqua al giorno, associata al consumo di frutta e verdura fresche, tiene lontana la disidratazione, una delle principali cause del mal di testa.

Caffè, ma non troppo

Il caffè, invece, è un’arma a doppio taglio, perché può rientrare in entrambe le categorie: la caffeina è infatti un pronto rimedio capace di diminuire il dolore provocato dal mal di testa, ma al tempo stesso, se assunta in grandi quantità, provoca dipendenza. Bere più di tre caffè al giorno può dunque sortire l’effetto opposto e provocare dolorose emicranie da astinenza quando si salta l’appuntamento con l’espresso.

Ricetta Zuppa di cicoria e fregula

Ricetta Zuppa di cicoria e fregula
  • 500 g cicoria mondata
  • 500 g brodo vegetale
  • 150 g fregula
  • 2 uova
  • un gambo di sedano
  • una cipolla
  • peperoncino
  • prezzemolo
  • timo
  • maggiorana
  • olio extravergine d’oliva
  • sale

Per la ricetta della zuppa di cicoria e fregula, affettate la cipolla e soffriggetela in un velo di olio con il sedano a bastoncini e un peperoncino. Saltatevi poi la cicoria, sminuzzata, lasciandola insaporire nel soffritto per qualche istante. Unite il brodo, correggete di sale, coprite e fate cuocere per 40′ circa. Aggiungete infine anche la fregula, già lessata per 5′, e completate la cottura lasciando la zuppetta sul fuoco per altri 5′. Al momento di servirla suddividetela nelle singole fondine e servitela con una porzione di uova strapazzate in un velo di olio con le erbe aromatiche tritate e un pizzico di sale.

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