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La grandezza del sedano per Niko Romito

La grandezza del sedano per Niko Romito

Il sedano è l’ingrediente prediletto di Niko Romito. Lo chef abruzzese ci svela le tecniche e la ricetta del suo Sedano rapa e castagne, affidata all’allieva Gaia Giordano

A volte basta un brodino per capire la grandezza (nota) di uno chef e la grandezza (ignota) di un prodotto. Parliamo di Sedano, carota, cipolla: apre il percorso del Reale a Castel di Sangro, in poche parole uno dei migliori ristoranti italiani (il migliore per il Gambero Rosso) e nei primi 50 del mondo (29° per la The World’s 50 Best Restaurants) e probabilmente è il primo brodo nella storia della cucina italiana a diventare un signature dish – chiamato Assoluto e vedremo il motivo – che ogni gourmet conosce (e apprezza). Di carota e cipolla, in definitiva, sappiamo quasi tutto. Del sedano meno ed ecco perché abbiamo deciso di farcelo raccontare dall’autore del piatto, Niko Romito. «A me piace molto, lo utilizzo nella mia cucina sia come ingrediente di supporto in piatti amati dal pubblico sia come esaltatore di sapidità. Contiene un’altissima percentuale di sodio: essiccato e polverizzato sostituisce integralmente il sale conferendo oltretutto un aroma profumato, fresco e persistente che si presta a esaltare le preparazioni. Penso ai tortelli con pollo e sedano, per esempio», spiega il cuoco abruzzese.

La storia dell’Assoluto

Torniamo all’Assoluto, ecco come è nato. «All’inizio facevo brodi classici, applicando le nozioni che tutti conosciamo: si comincia con una base di acqua fredda e si aggiunge una parte vegetale ed eventualmente animale per estrarne sapori e umori in modo da trasferirli al liquido. Poi fiamma bassa e lunga cottura fino a raggiungere un’ebollizione appena visibile: lo si chiarifica – utilizzando albume d’uovo – e si filtra per eliminare le impurità e rendere il liquido limpido, rischiando però di indebolirne il sapore. Man mano che il mio gusto evolveva e cercava la purezza ho cambiato approccio e così è nato il lavoro sull’estrazione da vegetale cotto, ovvero il concetto di “assoluto”. Non potevo più chiamarlo “brodo” perché non si partiva da base acqua, anche se eliminando la polpa – del sedano nel caso specifico – e conservando solo il succo ottenevo un liquido con la stessa densità del brodo».

Le tre varietà

Ovviamente c’è sedano e sedano, fermo restando che deve essere buono. Questa è la visione di Romito: «Utilizzo il sedano verde come ingrediente nei brodi, come l’Assoluto, o per la sapidità. Come ingrediente crudo preferisco il sedano bianco, altrettanto profumato, ma meno fibroso, perfetto per marinature o centrifugati, mentre come protagonista di un piatto utilizzo il sedano rapa che ha una struttura e aromi più complessi e stratificati rispetto a quello classico. Di questo, dal punto di vista aromatico, mantiene la freschezza e la sapidità, ma ha anche note dolci e di terra, un sapore molto più intenso. La struttura è completamente diversa, classificabile tra una rapa e una patata, e questo dà modo di utilizzarlo come ingrediente principale con varie tecniche di cottura: alla brace, diretta, cottura a vapore in liquido, centrifugato, crudo e marinato».

Da usare interamente

Detto che il sedano fa parte della cucina tradizionale italiana (nei soffritti, nei brodi, negli stufati e negli arrosti), Romito ci offre i consigli finali. «Utilizzatelo nella sua totalità, sia crudo che cotto. La parte della costa, ha aroma più delicato, la parte delle foglie ha profumo più intenso e fresco. Se centrifugato è un ottimo ‘assoluto’, da consumare crudo come bevanda, da utilizzare cotto come ingrediente principale di una salsa per la pasta o come base per uno stufato di carne». E il regalo finale è la ricetta del Sedano rapa e castagne, che la sua allieva Gaia Giordano propone a Spazio Milano, il bistrot creato da Niko in Piazza Duomo.

Sedano rapa e castagne

Ingredienti per 4 persone e procedimento

Per il sedano
400 g sedano
olio extravergine di oliva
sale fino
zucchero
aceto di vino bianco

Togliere la buccia e tenerla a parte. Tagliare a cubi di 2 cm, condire con gli altri ingredienti e cuocere a vapore per circa un’ora. Raffreddare.

Per la farcia
200 g cappone del giorno prima tagliato a dadi
100 g mascarpone
50 g Grana Padano Riserva
50 g noce moscata
2 tuorli d’uovo

Mescolare il tutto sistemando con il sale e preparare i ravioli.

Per la salsa
buccia di sedano rapa
500 g di acqua
rosmarino

Tostare in una casseruola le bucce di sedano rapa con il rosmarino. Aggiungere l’acqua e lasciare andare a fiamma bassa fino a quando il brodo sarà ridotto della metà.

Per le castagne
300 g di castagne bollite
500 g di latte di soia
rosmarino

Mettere le castagne in un pentolino con il latte di soia e cuocere fino a quando il latte non sarà assorbito completamente dalle castagne. Setacciare.

Finitura

Mettere i cubi di sedano rapa in padella con poco olio extravergine. Tostare e aggiungere la salsa. Lasciare andare sino a quando la salsa avrà laccato i cubi di sedano. Mettere su un piatto piano la crema di castagne, aggiungere i cubi di sedano rapa. Finire con olio extravergine e qualche goccia di estratto di alloro.

I nostri migliori dolci con le mele

I nostri migliori dolci con le mele

Crostate, strudel, tarte tatin, crumble e molto altro ancora. I nostri dolci con le mele per lasciarsi sorprendere dal buon profumo della semplicità

La torta di mele è forse la prima che abbiamo cucinato. E ciò perché ci hanno spiegato sin da subito che questo frutto avrebbe avuto la capacità di correggere le piccole imperfezioni delle cotture e delle lievitazioni, regalando alla nostra preparazione una bontà inaspettata. E in effetti è proprio così, i dolci di mele sono sempre buoni e piacciono a tutti.
Ma sarebbe un peccato fermarsi alle ricette base: la consistenza e la delicatezza di questo frutto, ci consentono di giocare in cucina e creare dessert sorprendenti e rassicuranti al tempo stesso.
Variare nelle preparazioni, ci spingerà poi a consumarle più spesso, beneficiando delle numerose proprietà delle mele.

Un pieno di fibre

Mangiare una mela ci consente di assumere 4 grammi di fibre, circa un sesto della dose raccomandata quotidianamente. Ed è proprio grazie a questa buona presenza di fibre che le mele, pur essendo ricche di zuccheri, presentano un basso indice glicemico. Raccomandate in tutte le diete, sono un ottimo spezzafame o spuntino. Quindi mentre preparerete uno dei vostri dolci di mele, mangiatene una che avrete pulito e tagliato a spicchi. Beneficerete anche del suo buon contenuto di vitamine.

Le vitamine nelle mele

Rispondono all’appello delle vitamine presenti nelle mele la A, la B1, B2, B3 e la C. Ma il frutto è ricco anche di sali minerali tra cui principalmente potassio e sodio, ferro, calcio e magnesio in quantità minori.

Un dessert light e naturale

Oltre ai dolci di mele, con questo frutto possiamo preparare un dopocena semplice, salutare e stuzzicante. Provate a prepararlo privando le mele del torsolo con uno scavino, lavandole e infornandole a 200°C per 30 minuti circa. Prima di farlo però, sistematele su una teglia che avrete rivestito di carta da forno e inumiditele con una bagna di acqua, limone e zucchero di canna. I più golosi, una volta sfornata, amano spolverarla di zucchero a velo ma… è buonissima anche così!

Le nostre 30 ricette di dolci con le mele

Ricetta Toast con tonno, cipolla rossa e pomodorini

Ricetta Toast con tonno, cipolla rossa e pomodorini
  • 120 g filetti di tonno sott’olio
  • 90 g formaggio fresco spalmabile
  • 30 g spinaci novelli
  • 6 fette di pancarré ai tre farri
  • 1 cipolla rossa
  • pomodorini secchi sott’olio
  • maionese
  • sale
  • olio extravergine di oliva

Per la ricetta del toast con tonno, cipolla rossa e pomodorini, sbucciate la cipolla e tagliatela a rondelle spesse circa 5 mm. Arrostitele in padella come bistecchine, con un filo di olio e un pizzico di sale, per circa 2 minuti per lato.
Spalmate tutte le fette di pane con un po’ di maionese.
Voltatele e spalmate 3 fette con il formaggio. Proseguite con un ciuffo di spinaci, il tonno, la cipolla e 4 pomodorini per ciascun toast.
Chiudete i toast e rosolateli in padella per circa 2 minuti per lato a fuoco medio, finché non si forma una crosticina croccante.

Ricetta: Joëlle Néderlants, Testi: Laura Forti; Foto: Riccardo Lettieri, Styling: Beatrice Prada

Ricerche frequenti:

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