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» Favette triestine – Ricetta Favette triestine di Misya

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Le favette triestine sono una ricetta tipica dei mesi di ottobre e novembre in Friuli e Veneto (anche se la versione veneziana tendenzialmente è fatta con i pinoli al posto delle mandorle) Si tratta di piccoli dolcetti a base di albumi, mandorle e zucchero che dopo essere stato lavorato,

viene suddiviso e colorato diversamente, prima della cottura, di solito utilizzando il cacao e il colorante rosa per ottenere le palline nei colori tipici, ovvero neutro, marrone e rosa .
La loro origine è antica: questi dolcetti simboleggiano infatti la commemorazione dei defunti (infatti vengono chiamate anche favette dei morti) in sostituzione delle fave mangiate in epoca romana sulle tombe dei propri cari e ai banchetti funebri. Talvolta, infatti, le fave dei morti  invece che a palline vengono anche sagomate a tocchetti, in modo da ricordare ancora di più il legume. L’unica parte antipatica sono i tempi di attesa, perché servono 12 ore sia per far riposare l’impasto che per il raffreddamento: ecco perché vi pubblico la ricetta un po’ in anticipo rispetto al giorno dei morti: in modo che possiate organizzarvi per tempo 😉

Mettete farina, zucchero e vaniglia in una ciotola e mescolate, quindi incorporate l’alcool

Dividete l’impasto in 3 parti uguali, lasciatene una da parte e aggiungete alle altre 2 (separatamente) cacao e colorante (e, se volete, l’alchermes), in modo da creare un panetto rosa e uno marrone.
Avvolgete ogni impasto con pellicola trasparente e lasciate riposare per 12 ore circa a temperatura ambiente.

Riprendete i panetti e, aiutandovi con un po’ di zucchero a velo, iniziate a creare delle palline di circa 1-2 cm di diametro (come una grossa nocciola), cercando di farle tutte delle stesse dimensioni (in modo che cuociano in maniera uniforme).
Man mano che sono pronte, disponetele sulla teglia rivestita di carta forno e cuocete per circa 10 minuti a 130°C, in forno ventilato già caldo: vi accorgerete che sono pronte perché inizieranno a creparsi in superficie.

Le favette triestine sono pronte: lasciatele raffreddare per almeno 12 ore prima di servirle.

Come cucinare le barbabietole – La Cucina Italiana

Come cucinare le barbabietole - La Cucina Italiana

Lessate, al vapore, al gratin e persino arrosto: un’infinità di soluzioni in cucina per presentare sempre qualcosa di diverso

Lessate, al vapore, fritte. Cucinare piatti a base di barbabietole può diventare un ottimo esercizio per sbizzarrirsi ai fornelli in tantissimi modi.

Barbabietole arrosto

Ad esempio si possono preparare arrosto. Ci servono semplicemente quattro barbabietole non troppo piccole, olio d’oliva e, a piacere, sale e pepe. Si comincia pulendo innanzitutto gli ortaggi dalle foglie, a loro volta utili per diventare un buon contorno ad un altro piatto, pronto in pochi minuti. Una volta staccate le foglie, bisogna lavare bene le barbabietole sotto l’acqua corrente e poi tagliarle a fette. Nel frattempo si preriscalda il forno a 200 gradi e si adattano, ancora umide e cosparse di un po’ di olio, le fette di ortaggio in una teglia, da ricoprire poi con un foglio da alluminio. Eventualmente, prima, si provvede anche a condirle con sale e pepe. Si tiene tutto in forno per circa cinquanta minuti, controllando, di tanto in tanto, che le barbabietole non rinsecchiscano. In tal caso, si consiglia di versa pochi millilitri di acqua. Per controllarne la cottura ci si può aiutare con una forchetta, così da testarne la resistenza. Dopo averle tirate fuori dal forno e fatte raffreddare qualche minuto, è necessario pelarle, facendo attenzione a non ustionarsi. In teoria, se l’ortaggio è perfettamente cotto, non dovrebbero esserci difficoltà. Una volta eliminata la pelle esterne, si può servire in tavola accompagnati da una bella insalata verde o con l’avocado.

Al vapore

Anche per cucinare le barbabietole al vapore si usano gli stessi ingredienti appena ricordati. Una volta lavate e tagliate a spicchi, è sufficiente lasciarle bollire a fuoco vivace per una quindicina di minuti, aiutandosi con il cestello apposito per la cottura a vapore. Il tempo consigliato è di un quarto d’ora, ma se necessario potrebbe esserci da attende anche qualche minuto in più: l’importante è terminare la cottura solo quando le barbabietole non saranno perfettamente tenere. Raggiunto questo traguardo, si passa rapidamente il cestello sotto l’acqua fredda, si eliminano le bucce con un panno umido e si serve in tavola, magari condite con un filo d’olio: ecco un altro contorno classico ma saporito.

Barbabietole al gratin

E delle barbabietole al gratin ne avete mai sentito parlare? Per questa ricetta basta farne bollire quattro o cinque, liberale della buccia e affettarle a rondelle spesse mezzo centimetro. Poi si informa tutto in una teglia con olio a 300 gradi. Nel frattempo si mescola con una frusta una ciotola con due uova, mezza tazza di latte, uno spicchio d’aglio e 200 grammi di groviera grattugiato. Successivamente si versa il composto nella teglia, sopra le barbabietole. Si lascia tutto in forno per un’altra mezzora e poi, prima di servire, si devono attendere soltanto altri 10 minuti prima di poter assaggiare le barbabietole in una maniera decisamente originale.

Lessate

Per un contorno con barbabietole lessate, invece, bisogna come sempre partire da un loro lavaggio completo per eliminare ogni traccia di terriccio. Poi si tagliano gli ortaggi a cubetti, eliminando prima la buccia. Si versano così in una pentola d’acqua già in ebollizione e si aspetta almeno venti minuti. Infine si scolano e si bagnano le barbabietole sotto acqua fredda. A questo punto bisogna solo scegliere: condirle in un’insalata con altre verdure o schiacciarle e servirle in purea con il burro?

Foglie di barbabietole

Tutte le foglie di barbabietole messe da parte finora si possono riutilizzare, come detto. Magari saltandole in padella. Basta procurarsi anche 2 spicchi d’aglio schiacciati, 2 cucchiai d’olio extravergine d’oliva, sale e pepe. Servono davvero cinque minuti: si lavano le foglie e si elimina la parte del gambo più dura. Poi si fa rosolare olio e aglio in padella e dopo poco si aggiungono le foglie, da mescolare in modo uniforme. Si fascia cuocere fino a che le foglie appassiscano ma non del tutto (è bene che restino croccanti) e alla fine condisce a piacimento con sale e pepe. Insomma, della barbabietola non si butta proprio nulla.

In gallery e di seguito le 10 ricette per sperimentare in cucina con la barbabietola

Le 10 ricette più cucinate di settembre

Le 10 ricette più cucinate di settembre

Quali sono state le ricette che avete cucinato di più a settembre? Ecco la nostra top 10

Settembre è il mese delle ripartenze e noi possiamo dire con certezza che avete ricominciato a cucinare tantissimo! Al ritorno dalle vacanze è tornata anche la voglia di dedicare più tempo ai fornelli e con le temperature lentamente in calo siamo riusciti a goderci di più alcuni piatti che avevamo messo da parte a luglio e agosto.

Cosa avete cucinato di più in questo mese di transizione fra l’estate e l’autunno? Uno dei trend in questo periodo è di prolungare la bella stagione con ricette che ricordano il mare, questa volta in primis l’insalata di polpo, ma tanti si sono già proiettati in avanti portando in tavola pietanze inaspettate, come la farinata di ceci. Scopriamole insieme!

L’ingrediente del mese: l’avocado

A settembre vi siete cimentati nell’uso dell’avocado, che può essere declinato in modi diversi. È stato protagonista delle insalate light per i buoni propositi di settembre, ma si è anche trasformato in crema per gli aperitivi con gli amici. Il guacamole è facilissimo da preparare, ma in questa ricetta vi piacerà ancora di più, perché l’abbiamo unito allo yogurt.

I grandi classici: le ricette della tradizione

Le star del mese sono sicuramente i primi piatti. La pasta è finalmente tornata in tavola in tutto il suo splendore senza tempo, soprattutto gli spaghetti alla carbonara, gli spaghetti cacio e pepe e la pasta e fagioli.

E a proposito di grandi classici, ora che accendiamo di nuovo il forno senza remore, la torta di mele è piombata in cima alla lista dei dolci più cucinati.

Da provare subito

Menzione speciale per un secondo piatto molto cercato nelle ultime settimane: stiamo parlando del pollo al curry, che vi proponiamo in una versione nuova e croccante, grazie al tocco italiano dei taralli. Qui la ricetta da provare subito!

Trovate tutte le altre ricette della top 10 di settembre nella gallery in alto.

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