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Iginio Massari per il ddl “Maestro dell’arte della cucina italiana”

La Cucina Italiana

Iginio Massari, il grande Maestro Pasticciere nonché Presidente APEI, potrebbe diventare rilevante anche a livello legislativo in Italia. Arriva infatti dal SIGEP 2024 la notizia che sta facendo il giro degli organi di comunicazione nazionali secondo la quale siamo al rush finale dell’iter per l’approvazione finale del disegno di legge “Maestro dell’arte della cucina italiana”, che da oggi viene ribattezzato dal Ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, come “Legge Massari”.

Da Rimini, il Ministro Lollobrigida ha illustrato il provvedimento che andrà a riconoscere i mestieri di pasticciere, chef e artigiano del cibo al pari di quanto avviene già in altri Paesi, come Francia, Belgio e Spagna.

Accanto a lui, il leggendario Iginio Massari, che ha spiegato: «In Italia non è mai stata coniata ufficialmente la definizione di un mestiere. C’è una differenza sostanziale tra il professionista e l’artigiano che con l’intelligenza delle mani è in grado di dar vita a prodotti belli e buoni. Questa legge ci equipara ad altre Nazioni, partendo oggi dal cibo, ma con l’auspicio che possa allargarsi man mano a tanti altri mestieri d’eccellenza».

Babka – Ricetta di Misya

Babka

Mettete in una ciotola la farina setacciata e il lievito e mescolate, poi unite al centro zucchero, vaniglia, sale, uova e acqua e iniziate a impastare.

Aggiungete quindi il burro in più riprese, un pezzo per volta, senza aggiungerne altro finché non è stato incorporato completamente il precedente.
Alla fine dovreste ottenere un impasto omogeneo ed elastico, ben incordato.

Trasferite in una ciotola leggermente imburrata, coprite con pellicola per alimenti e lasciate lievitare in frigo per tutta la notte.

Preparate la crema al cioccolato: fate sciogliere burro e cioccolato a bagnomaria, poi incorporate cacao e zucchero a velo, lavorando molto bene con le fruste per eliminare eventuali grumi, poi lasciate raffreddare: dovreste ottenere una crema spalmabile super cioccolattosa e piuttosto densa..

Tritate grossolanamente le nocciole.

Riprendete l’impasto e stendetelo sul piano di lavoro leggermente infarinato fino a formare un rettangolo da circa 30×40 cm.
Spalmate tutta la superficie con la crema, lasciando liberi solo 1-2 cm lungo i bordi, cospargete con nocciole e zucchero e arrotolate partendo dal lato lungo.

Con un coltello affilato, tagliate il rotolo a metà per il lungo, quindi intrecciate tra di loro le 2 metà, cercando di mantenere le parti tagliate verso l’alto.

Adagiate la brioche nello stampo e lasciatela lievitare nuovamente fino al raddoppio in un posto caldo, quindi cuocete per circa 25 minuti o fino a lieve doratura in forno ventilato preriscaldato a 180°C.

Intanto preparate uno sciroppo versando acqua e zucchero in un pentolino e portando a ebollizione, poi lasciate raffreddare.

Spennellate con lo sciroppo fino ad usarlo tutto, poi lasciate raffreddare completamente.

La babka è pronta, non vi resta che servirla e gustarvela.

Brodo di polpo per la Befana: 5 indirizzi a Napoli e ricetta

Brodo di polpo per la Befana: 5 indirizzi a Napoli e ricetta

1. A figlia do’ Marenaro

Via Foria, 180/182. Tel. +39081440827
Se il locale nasce con il brodo di polpo, ai tempi di Papucc ‘o Marenaro, quando nel 1943 iniziava a vendere in zona Porta Capuana o’ bror e’ purp nelle tazze, oggi il ristorante è diventato un luogo con pretese anche di raffinatezza oltre misura. Ma il brodo di polpo qui resta una prelibatezza, così come la zuppa di cozze.

2. Chiosco di Raffaele ’O Mericano

Via Foria. Cell. 333 834 0932
A lato della lunga strada nel centro storico di Napoli, c’è questo piccolo chiosco gestito da Raffaele ‘o mericano. Protagonista in bella vista il pentolone fumante dove bolle o bror e’ purp con le ranfetelle (tentacoli di polpo). Caldo e saporito e anche con un tocco piccante.

3. Pescheria Addo’ Figlio e Carlucciello

Via Cesare Rosaroll, 140. Tel. 0810335053
Ormai vanno di moda le pescherie con cucina, e questa è una di quelle più spartane e veraci in città. Qui si mangiano fritti e uno squisito brodo di polpo.

4. Cca’ sta’ a figlia d’o Luciano

Piazza Enrico de Nicola, 38. Tel. 081293302
Per alcuni avventori quelli da provare sono il polpo alla luciana e la zuppa di cozze. Provate a chiedere anche il brodo di polpo, e vi sarà dato. Sperando che ci sia, perché, ahinoi, non è molto richiesto.

5. È pronto ‘o mangià

Via Cesare Rosaroll, 65. Tel. 0810098833
La cucina casereccia prevede piatti a base di carne e pesce, ma sono i fritti e, come si legge, il polipo all’insalata, polipo “co russ” (ovvero piccante) e, su richiesta, bror e’ purp.

Il bancone della Pescheria Addo’ Figlio e Carlucciello (foto @FaceBook).

La ricetta del brodo di polpo

Oltre alla ricetta originaria che qui sotto condividiamo, c’è qualcuno che serve il sugo di polpo anche come zuppa, con fette di pane casareccio abbrustolito o fritto e arricchito da qualche cozza.

O’ bror e’ purp

Ingredienti

  • 2 kg di polpo
  • 500 ml di acqua
  • sale
  • pepe nero macinato fresco
  • 1 mazzetto di prezzemolo

Procedimento

  1. Pulite il polpo e versate in una casseruola l’acqua, con un pizzico di sale, abbondante pepe nero macinato fresco e il prezzemolo spezzettato grossolanamente. Portate a bollore.
  2. Tenendo il polpo dalla testa immergete per pochi secondi i tentacoli nell’acqua, ripetendo l’operazione per almeno 3 volte.
  3. Immergete completamente il polpo nell’acqua e fatelo cuocere per circa 50 minuti.
  4. Lasciate il polpo nella sua acqua di cottura per circa 5 minuti e versate l’acqua di cottura del polpo nelle tazze. Provate ad aggiungere i tentacoli del polpo a pezzi così è più gustoso.

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