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7 buone abitudini per ridurre lo spreco alimentare

7 buone abitudini per ridurre lo spreco alimentare

Un italiano su tre utilizzerebbe delle app per comprare prodotti alimentari invenduti, imperfetti o prossimi alla scadenza, salvandoli dalla spazzatura e soprattutto risparmiando denaro. Ecco cosa ci raccontano i risultati di una ricerca

È uno studio condotto da Ipsos in collaborazione con Waste Watcher International Observatory a rivelare che circa 4 italiani su 10 (il 39%) sono attenti a limitare lo spreco di cibo e questa buona abitudine si sarebbe rafforzata nel periodo successivo al lockdown: gli under 35, invece, sarebbero i cittadini più impegnati a prevenire gli sprechi.

«Il lockdown ha imposto agli italiani un corso accelerato di educazione alimentare e di economia domestica, ma dimostrano di aver ben compreso anche le implicazioni dello spreco alimentare per la salute dell’ambiente e la propria», osserva Andrea Segrè, direttore scientifico dell’Osservatorio Waste Watcher International e fondatore della campagna Spreco Zero, che conclude: «È questa l’eredità positiva della pandemia, che tuttavia fra le sue tragiche conseguenze include anche la drammatica accentuazione del food divide: il divario alimentare che si aggiunge alle diseguaglianze economiche, educative, digitali, di genere. Restituire valore al cibo e garantire il diritto per tutti i cittadini resta la strada maestra per colmare questo squilibrio, in Italia e nel mondo».

A confermare ulteriormente questi dati, inoltre, è una ricerca recente pubblicata dell’Osservatorio Reale Mutua e dedicata all’agricoltura e alle nuove abitudini d’acquisto dei nostri connazionali che afferma che il 48% degli intervistati investe tempo per stilare una lista della spesa mirata ad acquistare solo gli alimenti necessari e uno su tre sfrutterebbe le applicazioni che offrono la possibilità di comprare (a prezzi inferiori) prodotti agroalimentari invenduti, imperfetti o prossimi alla scadenza, risparmiando denaro e salvandoli dalla spazzatura!

Sull’argomento, è il team di Phenix, startup che facilita la donazione degli alimenti in scadenza da parte di supermercati e industria, a fornirci indicazioni utili per evitare che le nostre abitudini quotidiane errate possano generare un enorme quantitativo di rifiuti alimentari: «Ogni anno, gli italiani sono sempre più attenti alla questione dello spreco alimentare: dall’ultimo rapporto Waste Watcher, infatti, è emerso che oltre il 57% della popolazione è più sensibile al tema, grazie alla diffusione delle indagini sullo spreco. Nel 2020, gli sprechi alimentari si sono ridotti del 25% rispetto all’anno precedente, passando dai 6,6 ai 5 euro a settimana per persona. Una diminuzione significativa che però genera ancora 6,5 miliardi di euro di sprechi ogni anno. Questi pochi (ma importanti) numeri ci portano però ad affermare che, sebbene il percorso verso l’obiettivo #ZeroWaste sia ancora lontano, siamo sulla buona strada», spiega Julien Fanara, country manager di Phenix Italia.

Con l’app Phenix è possibile acquistare, quindi salvare dai rifiuti, una box con i prodotti invenduti della giornata dei negozi più vicini a casa nostra. Così, oltre ad aiutare le piccole attività di quartiere e risparmiare denaro, si contribuisce a ridurre emissioni di CO2 nell’atmosfera: basterebbe pensare che ogni box salvata equivale a 2,5 kg di CO2 in meno.

7 consigli utili per evitare di sprecare cibo

1. Siate “locavori”

Questo termine deriva dall’unione di locale e onnivoro e sposa la filosofia del buon cibo, ma a km zero. Essere locavori, oggi, è di fondamentale importanza per ridurre l’impatto ambientale ed evitare sprechi: è buona abitudine dare priorità ai cibi di stagione, magari prodotti da piccole aziende agricole del territorio così da ridurre massicce emissioni di anidride carbonica.

2. Non giudicate dall’aspetto

È sbagliato scartare un mela dall’aspetto poco curato perché la sua forma non è quella “convenzionale”, tantomeno una banana se presenta qualche macchia scura: è solo più matura e dolce. Al giorno d’oggi siamo abituati a buttare via del cibo solo perché lo giudichiamo (erroneamente) dall’aspetto, ma un morso può fare la differenza.

3. Pianificate

Sembrerà banale, ma pianificare i pasti e fare sempre una lista spesa oculata è la chiave per consumare in modo responsabile e attento. Con un po’ di fantasia e organizzazione, riempire il frigo con i giusti alimenti per la settimana sarà un gioco da ragazzi.

4. Comprate “alla spina”

Date priorità ai prodotti sfusi e comprate solo ciò di cui avete realmente bisogno. Acquistare alimenti sfusi ci consente non solo di evitare rifiuti alimentari, poiché acquistiamo solo le quantità necessarie, ma anche quelli degli imballaggi.

5. Le date di scadenza

Sebbene numerosi alimenti si possano consumare anche dopo la data di scadenza indicata sulla confezione, è buona norma consumare i cibi in tempo e tenere d’occhio le date è fondamentale per ridurre gli sprechi. Tuttavia, è una buona idea quella di acquistare cibi prossimi alla scadenza soprattutto se stiamo facendo una spesa che andrà consumata in tempi brevi.

6. Organizzate il frigorifero

La giusta conservazione degli alimenti è fondamentale per evitare che questi possano deteriorarsi rapidamente e quindi che vadano nella spazzatura. È importante che all’interno del frigorifero i cibi vengano riposti negli spazi più idonei. Ad esempio: nella parte superiore possiamo conservare i dolci e i formaggi; nel ripiano di mezzo i cibi cotti, gli affettati e i sughi; in quello inferiore, la carne, pesce e i cibi crudi.

7. Parlate con i negozianti

Chiacchierare con il salumiere può aiutare a evitare che del cibo ancora buono vada a finire nei rifiuti. Ad esempio, possiamo chiedere al negoziante quali sono gli alimenti prossimi alla scadenza per portarli a casa, magari risparmiando, e mangiarli prima che vadano a male!

Foto di Anna Shvets da Pexels.

» Torta salata con pane carasau

Misya.info

Rivestite uno stampo con carta forno bagnata sotto l’acqua e strizzate (in modo che non si bruci in cottura), lasciandola un po’ lunga oltre i bordi, così che sia più agevole tirare fuori la torta salata dopo la cottura.
Per ogni strato, inumidite prima il pane carasau nel brodo.

Iniziate a creare i vostri strati: pane carasau (inumidito nel brodo), prosciutto, scamorza, pomodorini, basilico e parmigiano.

Continuate con gli strati, concludendo in cima con pane carasau e scamorza, condendo poi con pepe e olio.
Cuocete per circa 20 minuti a 180°C, in forno ventilato già caldo.

La torta salata con pane carasau è pronta, non vi resta che tirarla delicatamente fuori dallo stampo, eliminare la carta forno e servire.

Ricetta Pappardelle con crema di cipolle, finferli e triglie

Ricetta Pappardelle con crema di cipolle, finferli e triglie
  • 500 g cipolle di Tropea
  • 300 g finferli
  • farina 00
  • 8 triglie sfilettate
  • 4 tuorli
  • 2 uova
  • uno spicchio di aglio
  • maggiorana
  • timo
  • pimpinella
  • vino bianco secco
  • olio extravergine di oliva
  • aceto di vino bianco
  • sale

Per le pappardelle impastate la farina con le uova, i tuorli e un pizzico di sale e lasciate riposare l’impasto coperto per un’ora. Infarinate il piano di lavoro e stendete la pasta, ottenendo una sfoglia di un mm di spessore; tagliate la sfoglia con un coltello, ottenendo delle pappardelle di circa 3 cm di larghezza.
Per la crema di cipolle, sbucciate le cipolle, tagliatele a fettine, conservando qualche falda come guarnizione finale, e cuocetele in una casseruola con 3 cucchiai di olio e un pizzico di sale per 5-6 minuti, quindi unite una tazzina di vino bianco e una di aceto e proseguite la cottura per altri 10 minuti. Sfogliate 4 ametti di maggiorana e unite le foglioline alle cipolle, mescolate, lasciate insaporire per un minuto, poi spegnete la fiamma. Frullate le cipolle con una tazzina di acqua, regolando di sale.
Per i finferli, mondateli e tagliateli a tocchi. Cuoceteli in una padella con un cucchiaio di olio, sale e l’aglio con la buccia per 4-5 minuti.
Per le triglie, eliminate eventuali lische dai filetti (usate una pinzetta) e conditeli con un filo di olio. Tagliate a pezzetti la metà dei filetti e cuocete gli altri, interi, in una padella antiaderente per un minuto, regolando di sale. Unite ai funghi i filetti di triglia a pezzetti e lasciate insaporire per 1-2 minuti. Rosolate in una padella con un filo di olio e un pizzico di sale le falde di cipolla tenute da parte per un paio di minuti.
Cuocete le pappardelle in abbondante acqua bollente salata, finché non saranno venute a galla, scolatele con un mestolo forato e trasferitele nella padella dei funghi; aggiungete mezzo mestolo di acqua di cottura delle pappardelle, qualche fogliolina di timo limone e di pimpinella e lasciate insaporire per 2-3 minuti.
Distribuite nei piatti qualche cucchiaio di crema di cipolle, quindi adagiatevi le pappardelle e guarnite con 2 filetti di triglia spadellati, qualche goccia di crema di cipolle e le falde rosolate.

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