Tag: secondi piatti veloci

» Torta salata alle castagne

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Innanzitutto pulite le castagne, castratele (qui la guida per scoprire come fare) e lessatele per almeno 40 minuti (anche meno, se le avete tenute a mollo in acqua e sale prima).
Una volta ben cotte (potete testare la cottura con i rebbi di una forchetta, come si fa con le patate), scolatele ed eliminate buccia e pellicina interna.

Nel frattempo che le castagne cuociono, però, potete dedicarvi ale bietole: mondatele, lavatele bene e fatele appassire in casseruola, ancora grondanti d’acqua, con un po’ di sale e il coperchio.

Una volta pronte sia le bietole che le castagne, procedete con la preparazione della torta salata: fate rosolare speck a dadini e castagne spezzettate in una padella antiaderente, quindi aggiungete anche le bietole (dopo averle strizzate delicatamente) e fate insaporire.

Assemblate la torta salata: disponete la sfoglia sullo stampo rivestito di carta forno; preparate un battuto di uovo con latte e formaggio; distribuite uniformemente il ripieno con le bietole, poi versateci sopra il battuto d’uovo.

Ripiegate i bordi di sfoglia sul ripieno e spennellateli con un po’ di latte, quindi cuocete per circa 40 minuti in forno ventilato preriscaldato a 180°C.

La torta salata alle castagne è pronta: servitela calda o tiepida.

il nuovo progetto “Taste the Future”

il nuovo progetto "Taste the Future"

I più prestigiosi esponenti della ristorazione italiana, intervistati da Paolo Vizzari, si raccontano sui canali digital di Santa Margherita Gruppo Vinicolo. E ci svelano come sarà la ristorazione di domani

Uno degli slogan di Santa Margherita Gruppo Vinicolo è “Esploratori del gusto”. Una frase che calza a pennello all’azienda fondata nel 1935 da Gaetano Marzotto, che in 85 anni di vita annovera oggi dieci tenute nelle zone più vocate dell’enologia italiana, mantenendo intatta l’identità dei territori e facendo conoscere a un vasto pubblico di appassionati l’espressione più vera ed elegante dei vini locali, con marchi prestigiosi quali Santa Margherita in Veneto, Ca’ Maiol in Lombardia, Kettmeir in Alto Adige, Lamole di Lamole in Toscana e Cantina Mesa in Sardegna. Grandi marchi che sono anche grandi ambasciatori dell’Italia nel mondo, secondo la stessa filosofia che guida la nostra rivista dal 1929 e che ci ha portato a proporre all’Unesco la candidatura della tradizione gastronomica italiana come Patrimonio dell’Umanità.

Uno per tutti, tutti per uno

La reputazione dei brand di Santa Margherita Gruppo Vinicolo si è accresciuta nel tempo anche grazie al fatto che i vini compaiono nelle carte dei ristoranti più prestigiosi, a fianco di piatti creati da chef che nel corso del tempo sono diventati amici, oltre che affezionati clienti. È stato dunque naturale che durante i mesi difficili che stiamo vivendo l’azienda abbia pensato di manifestare la propria vicinanza al settore della ristorazione, duramente colpito dagli effetti della pandemia: così nasce “Taste the Future”, un nuovo digital format che vuole interrogare attori di spicco della ristorazione italiana sul futuro del gusto, della tradizione italiana e della ristorazione stessa, offrendo contenuti originali, interessanti e soprattutto attuali.
Condivisi attraverso i canali digital dei brand del Gruppo coinvolti nel progetto – Kettmeir , Santa Margherita , Cà Maiol , Lamole di Lamole e Cantina Mesa – questi golosi video post vedono protagonisti Paolo Vizzari – uno dei più giovani e preparati critici gastronomici d’Italia – e diversi attori di rilievo del settore della ristorazione italiana: dai tristellati Norbert Niederkofler e Niko Romito, da Filippo La Mantia a Giancarlo Morelli , da Pipero a Claudio Sadler , da Viviana Varese a Valeria Piccini, e tanti altri. L’attenzione è rivolta al futuro del mondo food&beverage targato Made in Italy: dalle prospettive alle sfide, dai format nascenti alle nuove tipologie di clienti, dall’alta ristorazione all’importanza della professionalizzazione di settore.
Potete guardare alcuni passaggi delle interviste nel nostro video e ascoltarle integralmente sui canali social delle tenute di Santa Margherita Gruppo Vinicolo. Buona visione!

 

» Polpette di tacchino – Ricetta Polpette di tacchino di Misya

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Innanzitutto fate ammollare il pane in acqua o latte, quindi strizzatelo delicatamente e mettetelo in una ciotola con macinato, pangrattato, uova, buccia di limone grattugiata, prezzemolo tritato, sale e pepe.
Mescolate fino ad ottenere un composto omogeneo: se vi sembra troppo morbido, aggiungete ancora un po’ di pangrattato.

Con le mani umide, ricavate le polpette, quindi passatele tutte nella farina, ricoprendole in maniera uniforme.

Fate dorare l’aglio in un po’ di olio, in una padella antiaderente, quindi aggiungete le polpette e fatele rosolare, infine sfumate con brodo e succo di limone e portate a cottura, girandole spesso, delicatamente.

Le polpette di tacchino sono pronte: servitele con il fondo di cottura rimasto e un po’ di limone e prezzemolo freschi.

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