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Ricette con i funghi

Ricette con i funghi

Gli abbinamenti più curiosi che esalteranno il sapore degli amati funghi e 15 semplici ricette tradizionali per scoprire se li conoscete davvero

Una delle gioie dell’autunno sono i funghi. Un piccolo tesoro del bosco più democratico del tartufo (a proposito, avete mai assaggiato le trombette dei morti?), ma altrettanto godurioso e capace di trasformare ogni piatto in un concentrato di piacere per il palato. E sebbene si prestino a infinite preparazioni, finiamo per acquistarli solo per preparare insalate, risotti e spezzatini. Sicuri di non poter fare di più?

Prima di scoprire tutte le ricette che un vero appassionato di funghi deve provare almeno una volta nella vita, pensiamo agli abbinamenti insoliti cui potremmo affidarci per stravolgere le nostre abitudini. E coccolare il palato.

Con il dragoncello: se amate l’anice, vi piacerà questo abbinamento che dona freschezza ai funghi orecchioni. Saltateli in padella con olio e aglio, salate prima di finire la cottura e lasciate intiepidire. Li farete andare ancora un paio di minuti con panna acida e drangoncello.

Con la menta: in Toscana è tradizione, ma per noi può essere la più golosa delle scoperte. Provatela tritata sui porcini che avrete cotto in padella con olio e aglio.

Con l’albicocca: ideale con i finferli, può essere utilizzata con questi per preparare farce agrodolci per selvaggina, lepre, quaglie. Ma anche aggiunti alla carne macinata di agnello per preparare hamburger esotici e interessanti.

Con il formaggio di capra: per assaporare questo abbinamento, scegliete gli champignon freschi e farciteli con una crema a base di erbe e caprino dopo averli cotti in forno.

Con il bacon: grigliate le morchelle e il bacon e gustatele su una fetta di pane grigliata e condito con olio e sale. Sarà la grigliata d’autunno più buona di sempre!

Con l’uovo: questo abbinamento, esplorato in tutto il mondo, regala un aroma intenso alla più semplice delle frittate. Preparatela con un misto di funghi in padella, tanto pepe e un tocco di formaggio grattugiato.

Con i frutti di mare: dimenticate i gusti accesi dei piatti mari e monti delle trattorie e dedicatevi ad abbinamenti più ricercati come vongole e gallinacci, gamberi e volvarie, ma anche porcini e cozze.

Lo sapevate già? Allora li conoscete proprio bene!
L’ultima (golosa) verifica che rimane da fare a questo punto è contare quante delle ricette nella gallery qui sotto avete già assaggiato. Se non siete arrivati a 10 non preoccupatevi: avete tutto l’autunno per correre ai ripari.

Porri: ricette perfette per farne piatti squisiti

Porri: ricette perfette per farne piatti squisiti

Più delicati delle cipolle e meno saporiti dell’aglio. Parliamo di porri: come cucinarli con le nostre ricette e i nostri consigli

Porri e cipolle non sono esattamente la stessa cosa, anche se spesso vengono confusi.
In effetti hanno più o meno la stessa versatilità in cucina. Sono simili nel gusto anche se la cipolla ha un sapore più intenso, e tutti e due si possono utilizzare per insaporire molte pietanze. Il porro è un ortaggio lungo e tubolare con un bulbo bianco all’estremità e le foglie verdi e dure.

Il porro contiene il 90% di acqua e per questo è ipocalorico e particolarmente indicato nelle diete dimagranti. 100 g contengono appena 61 calorie. Ricco di vitamine A, B e C, il porro contiene anche molti minerali come il ferro, il magnesio che fa bene al cuore, la silice che fa bene alla pelle e il calcio per rinforzare le ossa.
Grazie alle sue proprietà toniche, diuretiche, lassative e antisettiche viene impiegato per la cura di alcune malattie come le dispepsie, le anemie, l’artrite e la gotta e per problemi come emorroidi, stipsi e infezioni urinarie.

Come si puliscono i porri?

Il modo più semplice per pulirli è tagliare le foglie verdi e sistemare la parte bianca intera all’interno di un colino immerso in acqua fredda per rimuovere bene lo sporco. Per una maggiore igiene potete aggiungere anche un pizzico di bicarbonato. Si conserva in un luogo fresco oppure tagliato a pezzi e congelato.

Come si cucinano i porri?

Del porro si mangia solo la parte bianca, più fresca e profumata, mentre le foglie vengono scartate, anche se sempre più spesso ultimamente vengono utilizzate anche dai grandi chef per dare croccantezza a zuppe e vellutate.
Il porro si può cucinare in tanti modi. Può insaporire piatti di ogni genere proprio come la cipolla, ma è molto buono anche da solo, gratinato in forno o stufato.

10 ricette con i porri

I migliori gin tonic di Puglia

I migliori gin tonic di Puglia

Semplice, rinfrescante e, se si capita nel posto giusto, divertente: il gin tonic è il drink del momento. Elementare e godurioso, si è impadronito delle drink list internazionali. Anche chi è a digiuno di mixology può prepararlo a casa. Ma attenzione: la differenza si gioca tutta sulla materia prima. Cocktail perfetto per le sere d’estate, il gin tonic è anche il candidato ideale per accompagnare una cena leggera, magari vicino al mare. Tra le regioni che stanno sperimentando una vera e propria ascesa del drink c’è la Puglia. Ecco una mappa dei 10 migliori locali da provare per bere un gin tonic fatto a regola d’arte.

Provincia di Foggia

Gintoneria Uvarara (Troia)

La Gintoneria di Uvarara si trova a Troia. Ha aperto i battenti il 9 agosto 2019, arricchendo la sua carta gin con 70 referenze. Tra questi c’è il Gin di Puglia, creato da Ettore Pacilli, Valentina Delli Carri e Pellegrino Riccio. Ad accompagnare la preparazione del gin tonic c’è una lista di 10 toniche italiane, tra cui la Orsini. Il gin tonic è servito per cena. Quello preparato con Gin di Puglia, acqua Orsini, foglie d’ulivo e timo limonato, viene servito con un tacos a base di tartare di pesce crudo.

Via Regina Margherita, 91 – Troia (FG)

Hostaria U’Vulesce

U’Vulesce di Cerignola è una tappa obbligata per chi si prepara a esplorare la provincia di Foggia. Qui Rosario Didonna, oltre al ristorante, ha pensato di creare una specie di “negozio di giocattoli” per appassionati di gastronomia e gin tonic. Il trucco? Sfruttare la salumeria di famiglia per un aperitivo creativo. Per tutta l’estate ci si può fermare qui e godersi miscelati di altissima qualità. Il gin tonic nasce dalla ricerca di referenze capaci di lasciare il segno, come il Gin Brusco o il Sabatini. Didonna ne ha selezionate 12. La filosofia che ispira questo appuntamento è quella di suo padre: «Se è buono lo mangi, se è meglio lo offri». Il gin tonic si può gustare anche nel ristorante.

Via Cesare Battisti, 3 – Cerignola (FG)

Provincia di Bari

To Beer, Corato

To Beer nasce nel maggio 2013 con l’idea di diventare un punto di riferimento nel mondo delle birre artigianali. Poi l’anima di mixologist che da sempre vive in Aldo Acella lo ha portato a mettere in carta distillati e drink. La bottiglieria oggi è molto imponente e il To Beer ha allargato la prospettiva. Oggi qui si può mangiare spaziando tra burger e bao tze, si può bere al banco, scegliendo tra birre artigianali e vino. Le bottiglie destinate al gin tonic variano in base all’ispirazione del momento, ma restano sempre su circa 30 referenze. Tra quelle più particolari c’è il Malfy gin rosa, che trasferisce il suo aroma di pompelmo al drink. Tra i gin tedeschi più famosi, una menzione speciale per il Monkey 47. Le toniche che accompagnano questi distillati sono la Fever Tree Indian e la Mediterrean, ma anche lì le antenne sono sempre dritte per captare nuovi segnali.

Piazza di Vagno, 23 – Corato (Ba)

Speakeasy, Bari

Lo Speaskeasy di Enzo Mazzilli va in una direzione totalmente opposta rispetto alla maggior parte dei locali che celebrano il gin tonic nelle sue mille sfumature. La selezione di gin è molto classica perché secondo Mazzilli «i gin di nuova generazione non sono più conformi al vero gusto di questo distillato, se ne discostano troppo». Per questo non si va oltre le 15 referenze, abbinate da sempre alle toniche Fever Tree. La parola chiave è autenticità ed equilibrio, caratteristiche che Mazzilli ritrova nei gin giapponesi. Da Speakeasy è possibile pasteggiare con diversi drink. La chicca: ogni ricetta ha il nome di una serie tv.

Largo Giordano Bruno, 32/34 – Bari

Provincia di Brindisi

CiPorti Cocktail & Soul, Torre Canne

Giorgio Baccaro è da sempre un grande appassionato di gin. Grazie a suo figlio, che lavora all’estero, è riuscito a creare un’avanguardia della mixology in due punti: a Fasano e a Torre Canne. Qui si trova il CiPorti soul e cocktail. Si può scegliere tra circa 40 referenze, tra i grandi nomi e piccole chicche come il gin A Muerte. Per chi vuole sapere cosa c’è nel futuro della gintoneria, CiPorti è il posto giusto: qui è già possibile assaggiare il Tanqueray Ten con pompelmo rosa e rosmarino, che in Italia ancora non c’è. Tra le toniche, si può scegliere tra tutte quelle della linea Fever Tree, più qualche ricetta particolare come Malafemmena. Il pairing con le portate del locale è possibile su richiesta.

Via Eroi del Mare, 109 – Torre Canne (Br)

Pharmacy Bar, Cisternino

Per capire che tipo di locale è il Pharmacy Bar di Cisternino, si può iniziare dal World Cucumber Day. Il 14 giugno Nicola Guarini e il suo team ha offerto un gin tonic grais a chiunque si fosse presentato al bancone con un cetriolo. Per gli appassionati di gin tonic ci sono 80 referenze tra cui scegliere. Tra queste non può mancare il Pharmacy Gin, una ricetta che armonizza la carota di Polignano e la mandorla di Toritto al distillato. Tanche anche le tonica in carta, tra cui la Indian tonic della Fever tree e Aqua di Monaco. È allo studio anche una tonica targata Pharmacy. Covid permettendo, vedrà presto la luce.

via San Quirico, 51/a – Cisternino (Br)

Provincia di Taranto

Ginetto, Taranto

Ginetto nasce dall’idea di due amici che fanno i bartender da tanti anni e che si sono appassionati al gin tanto da farlo diventare il punto focale della propria attività. Dietro questo progetto c’è tanta ricerca, passione e dedizione e il prossimo passo nel breve futuro sarà la creazione di un gin che rappresenti la storia del locale. Al momento, 80 referenze impreziosiscono la carta gin, cui si aggiungono 10 di tonica, destinate a crescere questo inverno. Il gin tonic e gli altri drink vengono accompagnati con tapas, friselle e taglieri di salumi e formaggi.

Via Pitagora, 51 – Taranto

ANTO concept restaurant (Taranto)

Eleganza, raffinatezza, tendenza: sono le tre coordinate per leggere il progetto Anto concept restaurant. Ricerca di vini, champagne e spirits pregiati è all’ordine del giorno. A servirli accanto ai piatti in carta, il bartender Angelo De Luca. «Con 150 gin vado comunque sempre alla ricerca di gin nuovi, tecniche di distillazione, botaniche Whitney nill (oltre alle botaniche utilizzano scorze di cedro e frutta, ndr). Mi piace il gin fruttato profumato, fiori. Toniche: 3 Indian Fever Tree, Fentimans, oppure l’aromatizzata al gelsomino della fever tree che mi dà spazio per giocare con altri gin. Cerco di fare pairing per pasteggiare vino con infusione di carciofi, salvia, alcol puro e cipolla rossa di tropea, associato a gin speziati gin mare o gin wasabi, con parmigiano pepe rosa e mentuccia».

Via Lucania, 72 – Taranto

Provincia di Lecce

Quanto Basta, Lecce

I BarAwards 2015 hanno incoronato il Quanto Basta di Lecce miglior cocktail bar d’Italia, ma questo non è solo un locale per esperienze blasonate. Tra i 70 gin in carta, per lo più di origine inglese, c’è tanto materiale per sognare. Il cocktail regala emozioni sempre diverse grazie all’ampia scelta e alla rotazione di tre toniche. Niente food pairing al Quanto Basta: il luogo ideale per i duri e puri del gin tonic.

Via Paladini, 17 – Lecce

Roger65, Galatina

Il Roger65 di Carlo Liuzzi è un cocktail bar dalla doppia anima. Nel micro laboratorio annesso vengono preparate bevande e prodotti a marchio che utilizziamo per la preparazione dei drink. Tutti i prodotti finali sono etichettati a norma di legge e realizzati nel pieno rispetto delle normative Haccp. Di giorno si produce a porte chiuse. Di sera il locale si trasforma in cocktail bar con delle regole ben precise: si usano solo i prodotti del laboratorio e distillati o liquori di qualità, fatti senza aromi o coloranti sintetici. Non si utilizza nessuna tipologia di succo concentrato industriale. Non vengono servite bibite: «Le utilizziamo solo per il servizio dei grandi classici come per esempio Cuba Libre, Moscow Mule e il Gin Tonic. Per questi drink utilizziamo tutta la linea Fever Tree e una tonica italiana, la Imperdibile». E qui inizia il bello. Le referenze disponibili al Roger65 sono una ventina, ma attentamente selezionate. Tra queste: Brooklyn, Ferdinand’s, Glendalough, Sabatini, VL92, Marconi, Bobby’s. Non c’è pairing perché Roger65 non serve cibo.

Via Vittorio Emanuele II, 17 – Galatina (Le)

Testo di Stefania Leo

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