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La tiella di Gaeta. La ricetta

La tiella di Gaeta. La ricetta

Gaeta, dove la tradizione del mare incontra quella di terra in una specialità locale: la tiella

I suoi colori sono il bianco e il rosso. Conta 100 chiese e 7 meravigliose spiagge che hanno regalato da alcuni anni alla città la Bandiera Blu.
Gaeta, quasi al confine fra Lazio e Campania, ha un centro storico di origine medievale raggiungibile a piedi attraversando il Lungomare Caboto: la cattedrale, non lontana dal porto, presenta contaminazioni di stili orientali e occidentali mentre salendo verso il Tempio di San Francesco, ai piedi del Monte Orlando, è possibile godere di un panorama suggestivo.
Addentrandosi fra vicoli, ripide scalinate, botteghe e trattorie si viene rapiti da una scia profumata: è quella del piatto tipico di Gaeta, la tiella, con le sue varie declinazioni.
Qui, a differenza di altre zone d’Italia come la Puglia o il teramano, il termine tiella indica una pizza ripiena. Ma davvero molto speciale. Intanto va detto che abbraccia terra e mare perché a Gaeta è sempre stata intensa l’economia di scambio fra pescatori e contadini: il golfo è un vivaio di polpo verace mentre le campagne circostanti, a sud del cosiddetto Agro Pontino, forniscono olive, pomodori, zucchine, cipolle, scarola. Tutte queste materie prime del territorio vanno a farcire la doppia sfoglia della tiella che, nel tempo, ha visto ridotto il suo spessore a vantaggio della digeribilità. E anche della praticità dato che ha rappresentato nel corso dei decenni una sorta di street food da consumare a spicchi.
La regola base seguita da chef e pizzaioli è quella di lavorare a crudo con del sale le verdure, in modo da far uscire per osmosi l’acqua in eccesso.
Particolarmente adatta per la stagione estiva, la ricetta della Tiella di Polpi.

La ricetta della Tiella di Polpi

Ingredienti

500 g di farina
20 g di lievito naturale
3 cucchiai di olio d’oliva
200 ml di acqua tiepida
1 kg di polpi
100 g di olive di Gaeta snocciolate
100 g di pomodori pelati
Prezzemolo
Peperoncino
Sale q.b.

Procedimento

Mettere il lievito con il sale e l’olio in una ciotola. Aggiungere a mano a mano la farina fino a ottenere un impasto omogeneo. Avvolgere l’impasto in uno strofinaccio e farlo lievitare per almeno 30 minuti. A parte, preparare il ripieno tagliando a pezzetti i polpi bolliti e conditi con olio d’oliva, prezzemolo, peperoncino e pomodori pelati. Aggiungere le olive snocciolate. Prendere una metà dell’impasto e stenderlo con un matterello fino a ottenere una sfoglia dello spessore inferiore a un centimetro. Ungere una teglia rotonda e foderarla con un disco di pasta. Mettere il ripieno e ricoprire con il secondo disco di pasta premendo i bordi. Infornare la tiella a 180 gradi per almeno 30 minuti fino a quando non diventa dorata. Servire tiepida.

Come si fanno gli strascinati, i cugini delle orecchiette

Come si fanno gli strascinati, i cugini delle orecchiette

Attenzione: non sono la stessa cosa, in Puglia ci tengono alla differenza. Ecco di cosa si tratta e come prepararli in casa

Cosa c’è di meglio della pasta fresca fatta in casa? Intanto è buona: solo ingredienti di prima qualità, che tutti abbiamo sempre in casa. Poi è divertente: mettere le mani in pasta è un’attività rilassante e soddisfacente, creare qualcosa con le proprie mani entusiasma sempre sia grandi che piccini. D’accordo, ci vuole del tempo, ma il risultato ripaga di ogni fatica.

Oggi per esempio vi proponiamo gli strascinati: ne avete mai sentito parlare? Tipo di pasta originario della Puglia e della Basilicata, è simile alle orecchiette, ma dal formato più grande. Si chiamano così proprio perché le dita “trascinano” il pezzetto di pasta, fino a dargli la tipica forma oblunga e concava.

Se volete cimentarvi nel prepararli, leggete i passaggi della ricetta qui sotto; nella gallery, invece, troverete qualche consiglio su quali condimenti abbinare per gustarli al meglio.

Come fare gli strascinati

Ingredienti

Per fare in casa gli strascinati, vi occorrono: 400 gr di farina di grano duro, acqua tiepida e sale qb.

Procedimento

Sulla spianatoia formate la fontana di farina, nel cratere versate pian piano l’acqua tiepida, impastando per circa un quarto d’ora, ottenendo un composto liscio e omogeneo. Mettete a riposo il panetto coperto da un panno di cotone per circa mezz’ora. Poi, staccate dall’impasto dei blocchi, dai quali con l’aiuto delle mani, creerete dei lunghi serpentelli, che taglierete a tocchetti di 3 cm ciascuno. Ora arriva la parte divertente: prendete un tocchetto e con indice, medio e anulare, trascinatelo fino a stenderlo del tutto. Non premete troppo per non creare buchi nella pasta. Prima di lessarli, gli strascinati vanno fatti riposare per un quarto d’ora. Poi tuffateli nell’acqua bollente: quando salgono in superficie, sono pronti per essere scolati e serviti.

Ora vanno conditi: per scoprire quale sugo si sposa meglio con gli strascinati, dai un’occhiata alla nostra gallery!

Frozen coconut mojito: tre cocktail in uno

Frozen coconut mojito: tre cocktail in uno

Menta, lime, cocco e rum. Non si shakera. Si frulla!

Il cocktail dell’estate è un incrocio tra un mojito, un frozen margarita e una pina colada.
Si chiama Frozen coconut mojito e siamo pronti a prepararlo con voi.

Lime, menta e cocco

Questi tre ingredienti sembrano avere poco in comume.
Il lime è un agrume molto aspro e leggermente amaro.
La menta un’erba aromatica balsamica e profumatissima.
Il cocco dolce e avvolgente.
Metteteli insieme e scoprirete la magia di questo mix straordinariamente esotico, fresco ed estivo.

Come preparare il Frozen coconut mojito

Ingredienti

120 ml di acqua
100 g di zucchero
120 ml di rum bianco
120 ml di acqua di cocco
240 ml di latte (crema) di cocco
succo di 2 lime
foglie di menta fresca
6-7 cubetti di ghiaccio

Procedimento

Il primo passaggio è la preparazione di uno sciroppo di zucchero.
Cuocete quindi in un pentolino lo zucchero e l’acqua e qualche foglia di menta, poi lasciate raffreddare.
Versate in un mixer tutti gli ingredienti, compreso lo sciroppo dopo aver eliminato le foglie e aggiungete qualche cubetto di ghiaccio e altre foglioline di menta fresca.
Servite il Frozen coconut mojito subito, quando è ancora ghiacciato e cremoso decorando con menta e fette di lime.
Con queste dosi otterrete circa due porzioni.

Latte di cocco in lattina

Quando parliamo di latte di cocco intendiamo la crema, quella che in genere si trova confezionata in lattina, molto densa e cremosa perché ricca di grassi e non filtrata. 
Questo tipo di latte di cocco non ha nulla a che vedere con quello che si trova vicino ad altri tipi di latte vegetale. È molto più gustoso, saporito e profumato e monta come la panna fresca quindi ha una consistenza molto particolare negli smoothies e nel frullati.
Nei supermercati trovate le lattine di cocco nel reparto dei prodotti etnici.

Versione ghiacciolo

Perché non trasformare questo cocktail freschissimo in uno stecco goloso?
Prepariamo quindi dei ghiaccioli semplicemente frullando lo sciroppo di zucchero con il latte e l’acqua di cocco, il succo di lime e la menta.
 Potete anche non aggiungere la parte alcolica così da ottenere uno snack per i bambini.
Versate il composto in uno stampo per ghiaccioli e lasciate in freezer per tre-quattro ore.
Se invece volete un cocktail da passeggio aggiungete anche il rum, ma meno di quello previsto nella ricetta perché l’alcool non ghiaccia facilmente.

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