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Antipasto con tortillas chips e simil-maionese e ……. comunicazione

In estate si cercano sempre delle ricette veloci da fare, ma che siamo ugualmente stuzzicanti.

Qui oggi non è proprio un giorno estivo, però mi sa che quest’anno ci dobbiamo proprio abituare ad un’estate strana, quindi non ci resta che coccolarci con delle splendide Tortillas chips al forno della bravissima Elena, accompagnate da una sfiziosissima simil maionese e a delle deliziose olive del Corno di Nago ………….. le mie olive per capirci

Tortillas chips

vi riporto la ricetta di Elena, io le ho fatte al forno più leggere, ma si possono anche friggere

Dosi per 4 persone:
200 g di farina di mais integrale (o altra farina per polenta)
100 g di semola di grano duro (o farina 0 – o per celiaci fecola di patate)
130-140 g di acqua (a seconda dell’impasto)
10 g di olio evo per l’impasto e qualche goccia per ungere la teglia
sale aromatizzato
Semi di cumino (o altre spezie a piacere)
Accendere il forno in modalità ventilato a 200°C. 
Rivestire con carta forno le teglie che useremo e ungerle leggermente con una spruzzata d’olio.
Impastare le farine con acqua, 10 g di olio e un pizzicotto di sale fino ad ottenere una pasta granulosa ma malleabile e affatto molliccia.
Dividere in 2-3 o 4 parti l’impasto a seconda di quanto siamo in grado di stenderne alla volta. Io l’ho fatto in 4 volte. 
Prendere una palla di impasto e stenderla con un matterello sottilmente fra due fogli di carta forno. Lo spessore finale dovrà essere di un mm o poco più (già 2 mm è troppo). 
Si possono stendere in un rettangolo o se si vogliono più sfiziose formare con un coppapasta tanti cerchi di diametro indicativo di circa 12 cm o altre misure a piacere
Incidere quindi la sfoglia, in diagonale se a cerchio o a quadratini se stesa in rettangolo.
Trasferire la pasta stesa sulla teglia rivestita e unta. Spruzzare un velo l’olio vaporizzato misto ad acqua e infornare per 5 minuti circa, la cottura è breve controllatele potrebbero scurirsi troppo e ogni forno è diverso.
Toglierle da forno e gustare a piacere.
Simil-maionese 
Tengo a precisare che non è una maionese, assomiglia solo come aspetto e consistenza 
1 tazzina di latte (intero o parzialmente scremato) 
olio d’oliva
curcuma (o altri aromi a piacere)
Riscaldare il latte a 40-45° circa, poi trasferirlo in un bicchiere alto e con un robot ad immersione iniziare a frullare il latte da solo, dopo un po’ inizierà a montarsi a questo punto continuando a frullare aggiungere a filo un po’ d’olio d’oliva e gli aromi scelti. 
Io questa volta ho aggiunto un po’ di curcuma, ma si può aggiungere anche del finocchietto, origano …….
Continuando a frullare dopo un po’ il latte con l’olio monterà creando una mousse della consistenza della maionese, appena avrà raggiunto la consistenza desiderata, smettere di frullare ed è pronta per essere assaporata, meglio se si fa riposare e raffreddare un po’ in frigo
Per un antipasto sfizioso servire le tortillas chips con la simil maionese e qualche oliva
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A proposito queste buonissime tortillas con simil-maionese nonle ho fatte solo per questo antipastino, ma per un altro piatto estivo che vi presenterò nei prossimi giorni
Grazie Elena per queste sfiziosissime tortillas chips e per l’improvvisata di ieri mattina

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Fideuà …. dai monti al mare …. con sarde cozze e vongole

Ci sono ricette che corteggi da una vita, che ti riproponi di farle appena possibile, ma sono sempre li ad aspettare il loro turno ……………….. 
poi c’è MTC che ogni mese ti sfida a metterti in gioco e sembra sempre sapere quale sia la ricetta che stai aspettando. 

Questo mese la protagonista della sfida è la FIDEUA’ di Mai, una ricetta veramente interessante che come ci racconta Mai nasce nella cambusa di un peschereccio nel 1915 dove il riso viene sostituito con la pasta creando un piatto strepitoso. 


La fideuà è la sorella minore della famosa paella, ma solo perché meno conosciuta (almeno io non la conoscevo) e non per il gusto. 
Prima della ricetta però permettetemi un pizzico di “sana invidia” per quel bellissimo mercato del pesce visto nel video del post di Mai …………….. 
un mercato del pesce così qui è proprio un sogno, al massimo possiamo tuffarci nel banco del pesce del supermercato e che ammettiamolo pure in questi ultimi anni è notevolmente migliorato, quindi pur ligia alla ricetta la mia fideuà sarà un po’ montanara, forse meno ricca ma sicuramente gustosa. 
Ingredienti per 4 persone: 
400gr. spaghetti spezzati a 2/3cm (o “fideus”) 
2 pomodori maturi 
400gr. sarde 
200gr gamberi 
500gr vongole e cozze 
1/2 cucchiaino di curcuma 
sale olio extra vergine 
acqua di cottura di vongole e cozze 
+ brodo di verdura 
1 cipolla media 
1 carota 
sedano 
acqua, sale 
salsa simil verde 
prezzemolo tritato 
olio oliva 
succo limone 
Procedimento… 
In una padella larga e bassa (o “paella” se l’avete) scaldare un filo d’olio, versarci gli spaghetti spezzati (o fideus) e farli tostare il più omogeneamente possibile senza bruciarli, poi metterli da parte. 
Aggiungere olio nella padella poi cuocere le sarde, salare e quando sono quasi cotte (bastano pochissimi minuti) metterle da parte e coprirle per mantenerle calde. Poi cuocere i gamberi e mettere anch’essi da parte. 
Quindi mettere nella padella cozze e vongole e cuocerle fino ad apertura delle stesse, toglierle dalla pentola e metterle con l’altro pesce
Quando anche le vongole e le cozze sono cotte, aggiungere i pomodori a cubetti e l’aglio e soffriggete leggermente, quindi aggiungete il liquido di cottura delle vongole allungandolo con un po’ di brodo di verdure che avremmo fatto in precedenza e in cui avremmo sciolto anche mezzo cucchiaino di curcuma. 
Il brodo deve essere sufficiente a coprire leggermente la pasta senza sommergerla e quando bolle aggiungeremo la pasta che andrà cotta, aggiungendo se serve altro brodo. Un po’ alla volta aggiungere anche il pesce tenendo presente la cottura della pasta, il mio essendo un pesce molto tenero l’ho aggiunto ad alcuni minuti dal termine della cottura amalgamando delicatamente per i tre minuti restanti. Regolare di sale e lasciare qualche cozza da parte per poterla aggiungere alla fine. 
Ho accompagnato la fideuà con una simil salsa verde, fatta amalgamando del prezzemolo tritato con un po’ di limone e dell’olio d’oliva.

Piatto strepitoso ha riscosso un gran successo nonostante in casa, da buoni montanari siano sempre un po’ titubanti di fronte alle novità e poi vedendo questa padella in cui continuavo ad aggiungere e togliere ingredienti il loro scetticismo era veramente aumentato.
E’ stato spazzolato tutto non è rimasto nemmeno uno spaghettino

Complimenti come sempre alle ragazze di MTC e a Mai per la scelta di questa meravigliosa Fideuà
Grazie  

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Torta salata simil pasqualina

In cucina anche l’ingrediente più povero può essere il protagonista di un piatto veramente superbo e le torte salate sono sicuramente capaci di questo trasformismo e più l’ingrediente è semplice più ne risulterà esaltato dalla preparazione. 

La torta Pasqualina proposta da Vitto per Mtc di settembre è proprio una splendida torta salata avvolta in una splendida pasta che rende il piatto ancor più sontuoso. 


Unico problema il tempo, sempre tiranno e anche questa volta sono arrivata sul filo di lana, però non potevo assolutamente mancare. 
Se mi conoscete un po’, sapete che per cucinare uso principalmente i prodotti dell’orto, avrei preferito farla con i porri, però quest’anno sono stati il pranzo preferito di una talpa e così ho usato le bellissime biete foglie e coste comprese, che con quest’estate pazza sono veramente splendide. 
Per la ricetta vi consiglio di guardare il bellissimo post di Vitto 
300gr farina 0 
30gr olio 
75gr vino bianco secco 
75gr acqua 
Ripieno 
biete 
200gr ricotta 
grana grattugiato 
2 uova 
Sale e pepe 
Noce moscata 
Amalgamare tutti gli ingredienti della pasta fino ad avere un impasto morbido ma non appiccicoso, poi mettere a riposare coperto per circa 2 ore. 
Prima di stenderla dividere l’impasto in 5 porzioni. 
Mentre la pasta riposa cuocere le biete, separando le foglie dalle coste (cuocendole separatamente manterranno integro il loro colore) e poi saltarle in padella con un po’ d’olio per farle asciugare, quindi aggiungere un po’ di noce moscata, una bella manciata di grana grattugiato, regolare di sale e pepe e mettere a raffreddare. 
Ungere una teglia da 24cm e poi foderarla con una sfoglia sottile ottenuta stendendo una pallina di pasta
La pasta si stende in maniera meravigliosa con il mattarello e poi si assottiglia con le mani leggermente infarinate …………….da Vitto vedete anche le foto ………….. per questa volta credetemi sulla parola (durante la preparazione non avevo la macchina fotografica disponibile) però è un po’ come tirare la pasta dello strudel 
Una volta foderata la teglia con una sfoglia, ungetela con un filo d’olio e poi stendere sopra un’altra sfoglia. 
Versate dentro il composto di biete e poi sopra la ricotta che avremmo mescolato con le uova e un pizzico di sale e noce moscata. 
Adesso bisogna stendere le ultime tre sfoglie con cui copriremo la nostra torta salata facendole debordare un po’, quindi prima di aggiungere la seconda spennellare con un filo d’olio, poi appoggiare la seconda sfoglia e ungere bene, appoggiare al bordo una cannuccia per soffiare aria tra uno strato e l’altro, quindi appoggiare l’ultima sfoglia e ungerla. 
Chiudere bene i bordi a cordoncino soffiare l’aria e quando è bella gonfia a palloncino togliere rapidamente la cannuccia e sigillare l’apertura. 
Infornare a 180° per circa 40-45 minuti. 
Appena tolta dal forno spennellarla delicatamente (ecco questo passaggio io l’ho proprio dimenticato), però posso assicurarvi che è favolosa. 
Lasciarla raffreddare prima di tagliarla
Io l’ho mangiata oggi con delle fettuccine degli ultimi peperoni dell’orto.
Veramente ottima scelta come sempre e geniale il trucco della cannuccia
grazie Ale, Dani e Vitto a voi spetta adesso l’ardua scelta 

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