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» Pasta al forno con tonno e mozzarella

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Innanzitutto preparate un bel sugo al tonno: fate soffriggere aglio e olio, aggiungete la passata e lasciate cuocere per almeno 15 minuti con coperchio a fiamma bassa.
Quindi unite anche olive denocciolate, tonno sminuzzato e basilico spezzettato, aggiustate di sale, chiudete con coperchio e lasciate insaporire per qualche minuto ancora.

Lessate la pasta in abbondante acqua salata e scolate ben al dente.
Condite con il sugo e mescolate bene.

Versate in una pirofila, aggiungete la mozzarella a pezzetti e cuocete per circa 20 minuti in forno ventilato preriscaldato a 200°C.

La pasta al forno con tonno e mozzarella è pronta, servitela subito.

Ricetta Sogliola alla mugnaia – La Cucina Italiana

Ricetta Sogliola alla mugnaia - La Cucina Italiana

Scopri come realizzare una gustosa sogliola alla mugnaia, seguendo i consigli di La Cucina Italiana per pulirla e rifinirla nel modo migliore

  • 4 pz Sogliole da 300 g cad. eviscerate
  • 150 g Burro
  • Farina
  • Prezzemolo
  • Limone
  • Sale
  • Pepe

Spellate le sogliole: incidete la pelle, sul lato dove è più scura, alla base della coda, sollevatene un piccolo lembo, afferratelo e tiratelo, tenendo la coda con l’altra mano, fino a strappare tutta la pelle. Voltate la sogliola sull’altro lato, dove la pelle è bianca, e procedete nello stesso modo. Rifilate le sogliole con le forbici, per livellare i bordi frastagliati. Tamponatele con carta da cucina e infarinatele su entrambi i lati.

Sciogliete in padella 80 g di burro e, quando è spumeggiante, cuocetevi le sogliole per 3’ da un lato e 2’ dall’altro, voltandole una volta sola. Togliete le sogliole dalla padella e appoggiatele su un piatto caldo. Fate fondere altri 70 g di burro e cuocetelo finché non diventa color nocciola. Condite le sogliole con succo di limone, sale e pepe, un ciuffo di prezzemolo fresco e il burro nocciola. Servite subito, caldissimo.

Consigli per una sogliola alla mugnaia perfetta
Alcuni usano marinare le sogliole nel latte per 10’, specie gli esemplari più grandi, per ammorbidirne la polpa e accentuare la doratura, per effetto della caramellizzazione del lattosio.

Non salate la sogliola prima di infarinarla: il sale causa il rilascio dei liquidi, che farebbe distaccare l’infarinatura dopo la cottura.
Setacciate la farina prima di infarinare il pesce: molti ritengono inutile questo passaggio che è invece fondamentale. Asciugate inoltre la superficie della sogliola in modo omogeneo, per evitare che la farina si concentri in alcuni punti più che altrove. Oltre che uniformemente, la sogliola va asciugata a fondo, per evitare che la farina si intrida di acqua: il che abbasserebbe la temperatura del burro, rallentando così la rosolatura.

Scegliete, poi, una padella commisurata alle dimensioni della sogliola, in modo che il burro sia sufficiente a coprire tutta la superficie della padella con uno strato di 5 mm. Regolate la fiamma in modo che il burro non arrivi mai a bruciare: per trasferire il suo sapore, deve “spumeggiare” ma non annerire. Per controllare la temperatura muovete il burro in cottura e versatelo con un cucchiaio sulla superficie del pesce. Se vedete che il burro tende ad annerire, correggetene la temperatura unendo un altro po’ di burro freddo.

Volendo invece di irrorare la sogliola con il limone e il burro separatamente, potete mescolarli insieme nella padella di cottura del pesce, completando la salsa con il prezzemolo.

Ricerche frequenti:

La polenta maritata abruzzese – La Cucina Italiana

La polenta maritata abruzzese - La Cucina Italiana

Un alimento completo che fa bene allo spirito e riempie gli occhi. Parliamo della polenta, piatto unico perfetto per i mesi invernali e molto amato dagli appassionati di montagna che lo scelgono dopo una giornata di sport open air

A base di farina di mais, ricca di fibre che rallentano l’assorbimento degli zuccheri contribuendo a mantenere bassi i livelli di glicemia, sui monti abruzzesi la polenta diventa “maritata”, ovvero condita in vari modi secondo le antiche ricette delle nonne. C’è quella con peperoni e salsicce, quella con i fagioli bianchi di montagna lessati e le costine di maiale, quella al ragù di cinghiale, dal gusto deciso e robusto. Fra gli indirizzi dove gustare la polenta maritata, segnaliamo a Pretoro (CH) La Maielletta, a Scanno-Passo Godi (AQ) Lo Scoiattolo, a Pettorano sul Gizio (AQ) Il Torchio.

«Era la pietanza tipica delle giornate fredde, quando si trascorreva molto tempo in casa, davanti al camino. Ed è un piatto che sazia», racconta Giovina Santella, da oltre 40 anni ai fornelli del ristorante di famiglia, Lo Sciatore a Pescocostanzo, tappa d’obbligo per tutti gli sciatori che scendono dalle piste innevate dell’Aremogna. «La versione classica è quella con il ragù e le spuntature di maiale (dette anche costatine o tracchiole, ndr), ma proponiamo anche una polenta maritata bianca che utilizza alcune eccellenze del territorio circostante».

Ecco la ricetta della signora Giovina, abruzzese appassionata che, in sala e in cucina è aiutata dalle figlie e da un manipolo di giovani cui trasmette i suoi saperi. E i suoi sapori.

Ingredienti per 4 persone

300 g polenta di mais setacciata, 1 kg cime di rapa o broccoletti, 3 spicchi aglio rosso di Sulmona, 2 scamorze locali passite, 300 g salsiccia, parmigiano reggiano, olio extravergine d’oliva Aprutino-Pescarese Dop, peperoncino.

Procedimento

Lessate la verdura e ripassatela in padella con aglio, olio e peperoncino. Preparate la polenta di mais (deve cuocere almeno un’ora). Quando è ancora calda, versatela in una teglia o in tegamini singoli e conditela con la verdura, la scamorza a pezzetti e la salsiccia sbriciolata. Cospargete di parmigiano reggiano e gratinate 30 minuti.

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