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Ricetta Cartoccio di pescatrice alle verdure

  • 4 tranci di pescatrice
  • 200 g patata
  • 100 g zucchina
  • 70 g verza
  • 20 olive verdi snocciolate
  • aglio
  • prezzemolo
  • vino bianco secco
  • olio d’oliva
  • sale

Per la ricetta del cartoccio di pescatrice alle verdure, private i tranci di pescatrice di eventuali scarti: lavateli e asciugateli. Tagliate le foglie di verza a striscioline. Spuntate la zucchina e riducetela a rondelle; sbucciate la patata e fatela a fettine. Sistemate su una placca un ampio foglio d’alluminio sul quale preparerete una base con tutte le verdure già preparate.
Aggiungete anche le olive e uno spicchio d’aglio, a fettine sottili. Su questo letto verde, adagiate i tranci di pescatrice. Salate e irrorate con 4 cucchiaiate d’olio e un terzo di bicchiere di vino. Coprite la preparazione con un secondo largo foglio d’alluminio che congiungerete a quello sottostante ripiegandoli insieme lungo i bordi.
Passate nel forno già a 200 per circa 30′. Sfornate, disponete il cartocci parzialmente aperto su un piatto da portata e servite con un pizzico di prezzemolo tritato.

tutti i motivi per cui fa bene all’organismo

Gustosi e versatili in cucina, i suoi chicchi sono ricchi di nutrienti preziosi per la salute e per la linea. Scoprite quali sono e in che modo sfruttarli al meglio a tavola. E tante ricette per piatti squisiti

Sugli scaffali dei supermercati oltre ai chicchi bianchi classici se ne trovano oramai di diversi tipi, tra cui il riso nero, conosciuto anche come riso Venere. Originario della Cina, è coltivato da tempo anche in Italia, specialmente nella zona della Pianura Padana, in particolare in Lombardia e in Piemonte. Profumato e saporito, è una varietà di riso integrale molto pregiata ricca di tante proprietà benefiche. Viste le sue virtù, può essere considerato un vero e proprio integratore naturale. È ricco, infatti, di vitamine, minerali, antiossidanti e altri nutrienti, utili per il buon funzionamento dell’organismo. Con l’aiuto della dottoressa Valentina Schirò, biologa nutrizionista specializzata in Scienza dell’alimentazione, vediamo quali sono e perché conviene portarlo in tavola.

Cosa contiene

Il riso nero è uno scrigno di benessere. «Dopo la cottura e il suo raffreddamento fornisce “amido resistente” che si comporta in maniera simile alle fibre: aiuta a mantenere e sviluppare la flora batterica intestinale, favorendo la crescita dei batteri “buoni”. Ha, poi, il vantaggio di non contenere glutine, quindi può essere consumato tranquillamente anche da chi soffre di intolleranze», ci spiega. Inoltre, è amico del buonumore. «Grazie alla sua ricchezza di vitamine del gruppo B, di minerali come il magnesio e il potassio e di triptofano, contrasta la stanchezza e lo stress, favorendo il benessere psicofisico».

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Cos’ha di diverso rispetto alle altre varietà

«Rispetto a quelli bianchi e a quelli semintegrali, i suoi chicchi neri dalla forma allungata e tondeggiante, racchiudono per esempio una maggiore percentuale di antiossidanti, tra cui gli antociani e gli acidi grassi essenziali, che hanno proprietà antinfiammatorie. Rispetto ai chicchi bianchi, hanno poi meno zuccheri e più fibre, che aiutano a stabilizzare i livelli di glicemia nel sangue e a evitare i picchi di insulina, responsabili degli attacchi di fame, favorendo il mantenimento del peso forma. Inoltre, assicurano quantità superiori di ferro, un minerale prezioso per contrastare debolezza e anemia» spiega l’esperta.

Come prepararlo

Versatile in cucina, può essere mangiato sia caldo che freddo, prestandosi a tante ricette gourmet. Dai risotti alle insalate, passando per le torte salate e per quelle dolci. Per lasciare intatto il sapore e tutte le sue proprietà benefiche, l’ideale suggerisce l’esperta «è non risciacquarlo sotto l’acqua e cuocerlo al vapore. In questo modo si preservano minerali e vitamine idrosolubili come quelle del gruppo B, che in acqua si disperderebbero».

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un comfort food un po’ dolce e un po’ salato

Chissà cosa direbbe il famoso contadino di queste pere al forno ripiene di formaggio, da servire con granella di nocciole e miele di castagno?

Questa è una ricetta molto semplice, ma di grande effetto. Portate a tavola le pere al forno come antipasto, come secondo o anche a fine pasto e lascerete tutti senza parole perchè è un piatto bello da servire e buonissimo da gustare.
Il contrasto tra la dolcezza e croccantezza delle pere e la cremosità dal gusto intenso ed erborinato del gorgonzola rende straordinario un piatto di per sé povero e non troppo elaborato.
È scontato dirlo, ma ovviamente la qualità delle materie prime fa la differenza quando gli ingredienti sono pochi.
Il nostro consiglio, quindi, per preparare questo piatto è partire da una spesa accurata.

Ricetta delle pere al forno ripiene di formaggio

Tagliate le pere a metà nel senso della lunghezza senza sbucciarle e con un coltellino scavate la parte centrale che contiene torsolo e semini.
Condite con miele e pepe e infornate per circa 15 minuti a 180°.
Estraete le pere dal forno e mettete in ognuna un cucchiaino di gorgonzola.
Infornate per pochi minuti ancora e poi servite con miele di castagno e granella di nocciole.

pere-con-il-formaggio

Quale pera scegliere

Le pere williams e le kaiser sono le migliori per preparare questo piatto perchè mantengono bene la cottura senza perdere consistenza. Non sceglietele troppo mature o ammaccate altrimenti rischiate di disfarle o annerirle durante la cottura.
La buccia che è la parte fibrosa del frutto resta e va mangiata insieme a tutto il resto.

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Quale formaggio scegliere

Vi abbiamo suggerito di utilizzare un gorgonzola dolce, ma se amate i sapori decisi potete optare anche per un roquefort, un formaggio di pecora francese particolarmente erborinato e dal gusto intenso.
Per dare più cremosità al ripieno potete aggiungere una parte di mascarpone.
Se volete renderlo leggero e delicato utilizzate al posto del gorgonzola la ricotta e il parmigiano.
Se volete una maggiore “scioglievolezza”, invece, tritate al coltello taleggio e fontina.
In pratica, potete farcire la pera con i formaggi che preferite, anche se il gorgonzola e tutti i formaggi erborinati sono l’abbinamento ideale.

Primi piatti con il gorgonzola

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L’importanza del miele

Oltre alla dolcezza delle pere è necessario aggiungere un po’ di miele a contrastare il gusto del formaggio.
Il miele caramella leggermente le pere penetrando nella polpa e rendendole più saporite.
Mettetene un po’ sulle pere crude prima della cottura e altro prima di servire.
Noi vi abbiamo proposto un miele di castagno perchè ha un retrogusto particolarmente aromatico e deciso che sta bene con i formaggi, ma se utilizzate un ripieno delicato optate per un miele di acacia.

Un po’ di croccantezza

L’effetto crunchy non dovrebbe mai mancare quando un piatto è troppo morbido o cremoso come questo.
Le nocciole stanno bene con le pere e il formaggio, ma anche le noci e le mandorle.
Potete utilizzare un mix di frutta secca e vi consigliamo di tostarla prima di tritarla grossolanamente e cospargerla sulle pere, in questo modo rilascerà tutto il suo profumo.

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