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Le migliori pizzerie di Torino: 7 indirizzi da provare ora

Le migliori pizzerie di Torino: 7 indirizzi da provare ora

Se siete nel capoluogo piemontese e avete voglia di pizza, eccovi l’articolo da salvare subito in memoria: qui le migliori pizzerie di Torino da segnarvi.

Simbolo della cucina italiana nel mondo, la pizza festeggia il suo World Pizza Day e si conferma come uno dei piatti più amati di sempre. Una ricerca fatta da Just Eat, leader nel mercato del
digital food delivery, testimonia come nel solo 2023 siano stati ordinati quasi 5,5 milioni di chili di
pizza per un totale che, se calcolato in distanza, arriverebbe a toccare i 5mila 800 chilometri.
Insomma, la pizza mania alimenta il cuore degli italiani con tendenze nelle scelte che si
differenziano da nord a sud Italia.

Dalla pizza al padellino alla tonda classicaa fino alla gourmet, andiamo a conoscere quali sono le migliori pizzerie di Torino tra novità e punti fermi della gastronomia cittadina.

Le migliori pizzerie di Torino in 7 indirizzi

Pasta ’ncaciata, la ricetta di Francesca Sette

La Cucina Italiana

Si chiama “Pasta ’ncaciata” la ricetta della nostra lettrice in redazione. Non teme i grandi numeri Francesca Sette, che con la sua energia e il suo sorriso contagioso ha riempito la nostra cucina di brio. Nata a Torino da mamma messinese e papà della provincia di Cuneo, appassionata di lingue (ne parla cinque), è responsabile Relazioni esterne della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, un osservatorio-laboratorio che dal 1995 scopre e rilancia tendenze artistiche e nuovi linguaggi culturali. «Adoro cucinare, ho imparato a farlo con mia mamma, sempre considerando anche il lato estetico. Lei ha insegnato Storia dell’arte e il suo occhio allenato nota sempre tutto. E poi mi piace avere tanti amici intorno alla tavola, anche con inviti improvvisati, spesso più riusciti perché affrancati dalle formalità». Le dosi per questa ricetta lo dimostrano. Gli ingredienti, disposti con ordine, rispecchiano le due anime di Francesca: la precisione piemontese e l’esuberanza siciliana. Procede a spron battuto, la pirofila va in forno ed è chiaro che potrebbe guidare con mano imperturbabile una numerosa brigata. «Nella ricetta tutti gli ingredienti devono essere ben distinguibili nella forma e nel colore, solo con il primo boccone si fondono armonicamente. È questo il segreto». Francesca sforna, porta la pasta ’ncaciata sul set, dopo la foto la distribuisce nei piatti, poi ce li passa dicendo: «Sono felice! Ecco la con ferma che le tradizioni del cuore non si perdono mai!».

Pasta ’ncaciata alla Elena, la ricetta

Impegno: medio
Tempo: 1 ora e 20 minuti più 30 minuti di riposo

Ingredienti per 10-12 persone

  • 750 g pasta corta tipo rigatoni 
  • 700 g sugo di pomodoro 
  • 300 g piselli freschi sgranati 
  • 300 g polpa di manzo macinata 
  • 300 g caciocavallo a dadini 
  • 200 g fagiolini 
  • 4 uova sode
  • 2 melanzane 
  • 1 cipolla 
  • aglio 
  • 1 grossa mozzarella di bufala 
  • Parmigiano Reggiano Dop 
  • mollica di pane grattugiata 
  • sale – pepe – vino bianco secco – olio di arachide basilico – olio extravergine di oliva

Procedimento

  1. Affettate e rosolate la cipolla nell’extravergine per 1-2 minuti, unite la carne macinata, sfumate con 1 bicchierino di vino, fate evaporare e proseguite finché la carne non sarà cotta. Salate e pepate alla fine.
  2. Sbollentate i fagiolini, poi rosolateli con olio e 1 spicchio di aglio privato dell’anima; trasferiteli in una ciotola e nella stessa padella cuocete i piselli con olio e aglio
  3. Sbucciate in parte le melanzane, affettatele per il lungo, spolverizzatele di sale grosso e fatele riposare per almeno 30 minuti. Tamponatele e friggetele in olio di arachide bollente fino a doratura; scolatele su carta da cucina. 
  4. Tagliate le uova a fette, conservatene alcune per decorare e sbriciolate le altre. 
  5. Tagliate la mozzarella in tocchetti. 
  6. Tostate la mollica in padella senza grassi, poi mescolatela con i fagiolini in modo da ricoprirli bene.
  7. Cuocete la pasta in acqua poco salata e scolatela molto al dente; conditela prima con olio, poi «sporcatela» con poco sugo. 
  8. Ungete con extravergine una pirofila grande (oppure due) e distribuitevi qualche cucchiaio di sugo, foglie di basilico spezzettate, dadini di mozzarella e di caciocavallo, piselli, carne rosolata, fagiolini, melanzane sfilacciate per il lungo, pasta e abbondante parmigiano. Ripetete in questo ordine fino a terminare gli ingredienti.
  9. Decorate con le uova a fette e infornate a 180 °C per 20 minuti.

Fabrizio Galla: dalla pasticceria mignon alla torta Jessica

La Cucina Italiana

La pasticceria di Galla segue il corso delle stagioni e per il periodo estivo parte da ciliegie, lamponi e mirtilli per arrivare ad albicocche e pesche che diventano protagoniste dei dessert. Quindi la cheesecake con mango fresco, lime e frutti esotici e poi i fichi utilizzati per mignon e monoporzioni. «In questo periodo – aggiunge il pasticcere torinese – stiamo valutando anche di inserire in gamma, a partire dall’autunno, dolci che rappresentino l’Italia: una proposta al mese rivisitata secondo il mio pensiero ma capace di testimoniare la grande ricchezza di questo settore che racconta di prodotti straordinari dal nord al sud della nostra penisola». 

Chi è Fabrizio Galla

Classe 1973, Galla nasce a Chivasso in provincia di Torino, frequenta la scuola di Arte Bianca, negli anni partecipa a concorsi internazionali e realizza esperienze significative all’estero tra cui quella a San Francisco dal 2012 al 2014 come Ambasciatore della Cacao Barry. Nel 2016 inaugura il suo primo punto vendita a San Sebastiano da Po dove, anni prima, i genitori gestivano il ristorante Tre Colombe. Qui, nel grande laboratorio che affaccia sulle colline della zona, realizza prodotti per il bar annesso alla pasticceria, ma anche gelati, torte, mignon, cioccolato, biscotti, brioche, creme spalmabili per ogni occasione. Ottiene, negli anni, importanti riconoscimenti: è uno dei pochi italiani a far parte dei Relais Desserts, associazione dei 100 pasticceri migliori al mondo blasonata a livello internazionale, poi Ambasciatore del Bergamotto 2020 e riconosciuto Pasticcere dell’Anno 2020 da Gino Fabbri. Nel 2022 apre il pop up del suo secondo punto vendita nel cuore di Milano, in Corso Matteotti, da quest’anno luogo fisso del dolce a vocazione piemontese sotto la Madonnina. È nella classifica Tre Torte nella guida Pasticceri&Pasticcerie di Gambero Rosso ed è associato APEI (l’associazione che riunisce gli Ambasciatori Pasticceri dell’Eccellenza Italiana fondata da Iginio Massari). Galla è anche autore di tre libri di successo: La Confetteria Moderna (2021), Delizie al Cioccolato (2013) e Virtuosismi sul Cioccolato (2010).

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