Tag: torte rustiche

Appuntamento con la ricetta che celebra la dieta mediterranea

Appuntamento con la ricetta che celebra la dieta mediterranea

Barilla e Future Food Institute ci invitano a partecipare alla masterclass del 2 luglio dove la dieta mediterranea è protagonista, insieme a uno sguardo consapevole al futuro

Il modo migliore per celebrare 10 anni di nomina della dieta mediterranea a patrimonio UNESCO? Esplorarne la grandezza! Per farlo, Barilla ci aspetta il 2 luglio alle 18.30 con la masterclass “Dieta mediterranea: La ricetta del benessere” moderata da Sara Roversi e con la partecipazione di Mariangela Rondanelli, Professore Associato in Scienze e Tecniche Dietetiche presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Pavia, Marcello Zaccaria, Executive Chef di Academia Barilla e José de la Rosa, Gastronomy Scientist di Future Food Institute.

Durante l’appuntamento, al quale potremo partecipare attraverso i canali di Future Food Institute,  lo chef Marcello Zaccaria ci guiderà nella preparazione delle sue Mezze Maniche su crema di ceci al rosmarino, con coda di rospo. Un piatto dal quale partire per riflettere sull’importanza della dieta mediterranea nella nostra vita.

“Abbiamo deciso di creare questa ricetta per celebrare i 10 anni della Dieta Mediterranea, perché ci ha dato l’opportunità di applicare in modo efficace e soprattutto tangibile i principi fondamentali di questa dieta” spiega Marcello Zaccaria, chef del Gruppo Barilla. “In questa ricetta, infatti, possiamo trovare la pasta, la base della piramide alimentare della dieta; ceci, quindi legumi che dovrebbero essere mangiati almeno due o tre volte alla settimana; il rosmarino, che sottolinea l’importanza delle erbe aromatiche essiccate; e il pesce, che rappresenta per noi una fonte di salute molto importante”.

“La Dieta Mediterranea è spesso sinonimo di cereali, un ingrediente che negli ultimi mesi di lockdown ha assunto un ruolo ancora più importante”, dice Mariangela Rondanelli, Nutrizionista e Professore Associato in Scienze e Tecniche Alimentari presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Pavia. “Le preparazioni fatte in casa di pasta, pizza e pane sono diventate rapidamente una sorprendente realtà quotidiana che ci ha permesso di riscoprire la socievolezza. Alla base della piramide alimentare della Dieta Mediterranea, oltre agli elementi puramente nutrizionali, c’è anche un aspetto che riguarda i rapporti umani. Ha infatti sottolineato come la convivialità, quindi il piacere di condividere il buon cibo con i nostri cari,
rappresenta un importante momento di benessere, nel senso più ampio del termine”.

 

» Torta salata con fiori di zucca

Misya.info

Innanzitutto pulite i fiori: lavateli, asciugateli, quindi eliminate la base e il pistillo interno.

Srotolate la sfoglia e stendetela su un piano, sulla sua stessa carta forno, quindi farcitela con la mozzarella e il pecorino (e, se volete, anche un po’ di pepe).
Iniziate a sistemare i fiori di zucca a raggiera sopra la sfoglia (a voi la scelta se lasciare o meno il cornicione più libero).

Se volete, condite con un pizzico di sale (tenete presente che il pecorino è piuttosto saporito, quindi mettetene poco), quindi cuocete per circa 15-20 minuti o finché i bordi e il fondo non saranno belli dorati, in forno ventilato preriscaldato a 220°C.

La torta salata con fiori di zucca è pronta, lasciatela appena intiepidire e poi servite.

Agriristoro a Milano, da T’imo pranzo aromatico in cascina

Agriristoro a Milano, da T'imo pranzo aromatico in cascina

Il primo agriristoro di Milano si chiama T’imo, si trova all’interno di Cascina Sant’Ambrogio ed è perfetto per un pranzo (aromatico) in compagnia degli amici

Tra l’Ortica e Forlanini, da qualche giorno è nato T’imo. Il primo agriristoro di Milano si trova all’interno della fattoria urbana di CasciNet, nel quartiere Cavriana. I palazzi a specchio in stile anni 80 rimangono sullo sfondo insieme al gasometro, simboli del passato di una città lontana dal centro, ma altamente produttiva, sotto i quali oggi invece dominano il verde e i rumori della campagna. Perché agriristoro non un bar o un ristorante? Perché è un posto dove non si va solo per mangiare, ma anche per ristorarsi, riposarsi, rilassarsi. E perché quello che si assaggia viene in parte prodotto nella Food Forest che circonda Cascina Sant’Ambrogio, soprattutto le erbe aromatiche, le stesse che risuonano nel nome.

Agriristoro in città perfetto per un pranzo con gli amici

Man mano che si “segue il sentiero”, si ha la sensazione di essere arrivati a casa di amici o di essere capitati nel bel mezzo di una festa contadina, di quelle che forse non si trovano più così facilmente neanche in campagna. Se vi sentite persi, fatevi guidare dalla musica. Se dovete decidere come andare, scegliete la bicicletta: il piacere di sedersi all’ombra di un fico sarà maggiore. Se siete amanti dello yoga, programmate la vostra visita in concomitanza con una delle tante attività che popolano il calendario estivo. Se ricongiungervi con degli amici che non vedete da tanto tempo questo è il posto ideale per una bella tavolata.

Cos’è una Food Forest (e perché è importante saperlo)?

Se vi siete chiesti cos’è una Food Forest, la risposta è più semplice di quanto si possa immaginare: si tratta di un ecosistema di alberi, arbusti da piccoli frutti, erbe officinali, acqua, api, insetti, piccole strutture realizzate con materiali naturali. Un bosco sviluppato seguendo i principi della permacultura che i ragazzi di CasciNet hanno scelto come opzione per rigenerare uno spazio semi-abbandonato della città.

Agriristoro, per CasciNet T’imo punto d’arrivo e non di partenza

CasciNet nasce infatti come associazione senza scopo di lucro per generare un ambiente in cui cultura, comunità e agricoltura siano in sinergia. Al fianco dell’associazione è stata poi costituita anche la Società agricola di Impresa Sociale. L’agriristoro è l’esito di un percorso che non aveva come obiettivo l’inaugurazione di un locale, ma il desiderio di costruire per Milano un punto di incontro con profonde radici storiche (anche se può sembrare strano, Milano è sempre stata una città fortemente votata all’agricoltura e oggi è il secondo comune agricolo d’Italia dopo Roma). Le persone che ne fanno parte si stanno prendendo cura dell’edificio e del suo circondario da ormai diversi anni. Tra i vari progetti, oltre alla Food Forest e l’Agriristoro ci sono anche una community garden di ortisti, l’Asilo nel Bosco e un apiario condiviso.

T’imo in Cascina Sant’Ambrogio

Da monastero a cascina agricola, la Cascina Sant’Ambrogio ha una storia millenaria. Nel tempo ha ospitato monache e agricoltori, famiglie e migranti. Mai abbandonata, agli inizi del 2000 le attività agricole si erano interrotte e la cascina ha iniziato a soffrire la mancanza di energia nuova così, nel maggio 2012, dieci giovani milanesi, tra cui il nipote di uno storico abitante, hanno iniziato a ripulire ed aprire al pubblico gli spazi cascinali: l’aia, il porticato, l’ex fienile. Gli stessi dove oggi si può venire a pranzo all’ombra di alcune vele issate a mo’ di ombrelloni o delle fronde degli alberi (dalle 12.00 alle 14.30). Dalle 18 alle 22.30 è il momento dell’aperitivo, tranne il venerdì perché quello è il giorno della cena sociale (al momento, per evitare assembramenti, è sempre necessario prenotare).

Il pranzo aromatico è servito

Da T’imo il pranzo aromatico è fatto con ingredienti stagionali e valorizzati dalla selezione di odori che arrivano direttamente dall’orto: santoreggia, santolina, levistico, timo arancio, dragoncello e tante altre. A comporre i piatti sarete voi, scegliendo un carboidrato (riso Carnaroli Classico della Cascina Battivacco), due verdure di stagione, e due proteine (c’è anche l’opzione vegetariana). All’aperitivo, insieme alla birra artigianale o ai cocktail si possono ordinare dei piattini misti con assaggi dell’orto e della fattoria oppure panini farciti fatti con un pane casereccio croccante fuori ma morbido dentro, perfetto per assorbire gli umori dei suoi ingredienti. A chi partecipa alla cena sociale (un “buon” modo per sostenere le attività di CasciNet) vengono proposti piatti vegetariani con verdure dell’azienda Agricola Vitalba o dei campi di Vettabbia coltivati direttamente dai soci. Per quanto riguarda le materie prime animali, ci tengono a far sapere che provengono esclusivamente da allevamenti etici.

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