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» Patate novelle glassate – Ricetta Patate novelle glassate di Misya

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Innanzitutto lavate bene le patate (specialmente se sono con la buccia) e lessatele per circa 10 minuti in acqua salata, quindi scolatele.

Senza fare raffreddare le patate, fate sciogliere burro e zucchero in una padella antiaderente, insieme alla salvia, mescolando.
Non appena saranno sciolti (e prima che inizino a scurirsi), aggiungete le patate e un pizzico di sale e fatele cuocere a fiamma vivace, mescolando spesso per farle caramellare in maniera uniforme.

Le patate novelle glassate sono pronte, servitele subito, con un po’ di salvia fresca.

Polpette per i bimbi che possono mangiare (anche) i genitori

Ricetta Polpette di cavolfiori - La Cucina Italiana

Quando in casa ci sono bambini molto piccoli anche il menù di mamma e papà deve essere un po’ rivisto. Prepariamo delle buonissime polpette, perfette anche durante lo svezzamento

I bambini vanno matti per le polpette perché sono rotonde, facili da mangiare anche con le mani e piccoline. Anche durante la fase dello svezzamento, dagli 8-10 mesi in poi, si possono portare a tavola delle polpette sane e leggere che piaceranno tanto anche ai grandi della famiglia.

Senza uova

Se non avete ancora introdotto le uova nell’alimentazione del vostro bambino non c’è nessun problema perché si possono preparare delle deliziose polpette anche senza. Il segreto è aggiungere qualcosa che tenga insieme tutti gli ingredienti. Potete quindi mettere nell’impasto una patata bollita e schiacciata oppure potete preparare un mix di mollica di pane e erbe aromatiche da frullare con un filo di olio e da aggiungere agli ingredienti morbidi un poco alla volta fino a raggiungere la consistenza perfetta.
Dopo l’anno, comunque, potete introdurre anche l’uovo se il vostro pediatra è d’accordo e se non riscontrate particolari intolleranze.

Cottura leggera

Le ricette che stiamo per proporvi prevedono quasi sempre una cottura in forno per evitare di utilizzare troppi condimenti grassi. Potete anche cuocere le vostre polpette al vapore, ma in questo caso vi sconsigliamo la panatura di pangrattato. In alternativa cuocetele in padella con poco olio e un pochino di acqua o brodo per mantenerle morbide e non friggerle e sfumatele con del succo di limone.
Dopo gli otto mesi potete anche cuocere le polpette in un sugo di pomodoro fresco, ma ricordate di sbollentare prima i pomodori e di privarli della pelle. Il sugo ovviamente va passato prima in un passaverdura.

Tenete d’occhio i vostri bambini

I bambini devono imparare a mangiare da soli già da piccolissimi. Lasciateli liberi di utilizzare le mani e di sporcarsi perché solo in questo modo possono prendere confidenza con il cibo, scoprendo nuove consistenze e sapori. Attenzione, però, nel caso delle polpette o di tutte le altre preparazioni in pezzi che devono essere masticate, fate in modo che il boccone sia piccolo e facilmente deglutitile. Un bambino non deve portare un’intera polpetta in bocca perciò tenete sempre presente che la dimensione ideale di ogni polpetta non deve essere mai come quella che si preparerebbe per un adulto. Fatele molto piccole in modo che ogni polpetta possa essere quasi un boccone o molto grandi e aiutate i bambini a mangiarle.
In ogni caso non lasciateli mai da soli quando mangiano.

Polpette di manzo

La carne di manzo è ricca di proteine ed è ottima durante lo svezzamento, dai 10 mesi in poi. Per preparare queste polpette bisogna per prima cosa lasciare in ammollo nel latte un po’ di mollica di pane (circa 100 gr). Una volta morbida, va strizzata e mescolata con 200 gr di carne di manzo macinata finemente e una manciata di parmigiano. Potete aggiungere anche degli odori come prezzemolo e timo tritati al coltello. Formate poi delle piccole polpette e passatele nel pangrattato. Sistematele in forno e cuocetele a 180° per circa 20 minuti condite con un filo di olio.

Polpette di fagioli cannellini

Un’ottima soluzione per far mangiare i legumi ai bambini. Frullate i fagioli cannellini una volta cotti insieme ad una patata bollita e aggiungete della mollica di pane morbida tritata con del prezzemolo fresco. Per dare più sapore alle vostre polpette di legumi potete anche aggiungere un pezzettino di cipolla (sempre tritata). Salate quanto basta e aggiungendo pan grattato se necessario formate delle polpette da rotolare poi nel pangrattato. Cuocetele in forno a 180° per circa 20 minuti oppure in padella antiaderente con un filo di olio. Al posto dei cannellini potete utilizzare le lenticchie o i ceci.

Polpette di ricotta

Queste polpette piacciono molto ai bambini perché sono leggere e molto morbide. Per prepararle dovete mescolare 300 gr di ricotta con un uovo sbattuto, del parmigiano grattugiato, del prezzemolo tritato e del pangrattato. Lasciate riposare questo composto in frigorifero per un’ora e poi lavoratelo con le mani formando delle polpette. Passatele nel pangrattato e cuocetele in forno o in padella con un sughero di pomodoro fresco. Se non volete aggiungere l’uovo abbondate con la mollica di pane.

Polpette di sogliola

La sogliola è un pesce che piace molto ai bambini ed è perfetta per la preparazione delle polpette. Preparatela in padella con poco olio e un po’ di acqua e poi eliminate tutte le spine. Frullatela con una patata bollita, del prezzemolo e della mollica di pane morbida (o pangrattato) e poi realizzate delle piccole polpette da cuocete in padella con poco olio oppure in forno a 180° per circa 20 minuti. Anche in questo caso potete aggiungere del pangrattato come panatura esterna.
Se volete sostituire la sogliola con un altro pesce provate il merluzzo.

Cosa mangiare per dormire bene: 6 ricette

Cosa mangiare per dormire bene: 6 ricette

Il cibo influisce sulla serenità delle nostre notti. Una esperta nutrizionista spiega perché e ci accompagna con saggi consigli dalla cucina ai guanciali

Cosa mangiare per dormire bene? Per rispondere a questa domanda ci siamo affidati ai consigli di Eliana Liotta, scrittrice, giornalista e divulgatrice scientifica. E alle ricette contro l’insonnia pensate appositamente dai nostri chef: le trovate nella gallery in alto!

Cosa mangiare per dormire bene?

«Un campo che ha riposato dà un raccolto abbondante», scrisse Ovidio. Vale anche per noi. Quando la coscienza cede e sprofonda nel mistero del sonno, il cervello si disintossica. Ripulisce cumuli di spazzatura chimica, puntella le informazioni apprese di giorno. Ma per dormire bene bisogna mangiare bene.

Come spiego anche nel mio libro Prove di felicità, nato in collaborazione con l’Università e l’ospedale San Raffaele di Milano, la possibilità di abbandonarci serenamente alla notte dipende anche da una serie di composti che assumiamo a tavola, come fossero mattoncini molecolari necessari per erigere i pilastri delle nostre disposizioni d’animo.

Produciamo due ormoni, in particolare, che favoriscono il rilassamento: la melatonina, che regola il ritmo sonno-veglia, e la serotonina, detta neurotrasmettitore della gioia. Per fabbricarle è necessaria una sostanza che il nostro organismo non sintetizza e che si deve assumere con l’alimentazione. Si chiama triptofano e altro non è se non un tassello delle proteine, un amminoacido. Dove si trova questa sorta di sonnifero naturale? Nella frutta a guscio, in primis gli anacardi e i pistacchi, nei legumi, nel pesce, nel latte e nei formaggi, nella carne bianca. Non solo, nel tripudio festoso di molecole che convivono nel cacao. Il cioccolato è un happyfood, sotto ogni punto di vista un cibo che rende felici il palato e i neuroni. Contiene il ferro, essenziale per la costruzione della serotonina, e fornisce anche carboidrati e vitamine del gruppo B, che facilitano l’assorbimento del triptofano. È il fondente, almeno al 70%, a essere salutare per il cuore, oltre che per il piacere di vivere.

Cosa mangiare per dormire bene… e quando?

Intendiamoci, non sto parlando di ingredienti che vanno assunti come fossero farmaci, prima di stendersi a letto: l’organismo ha bisogno del suo tempo per costruire le molecole del relax. Le sostanze implicate nella biochimica del riposo vanno assunte nei vari pasti, servite sul grande vassoio tramandato dalla tradizione, la dieta mediterranea. Questo regime alimentare, che è una gloria italica ed è patrimonio dell’umanità, si basa sul consumo prevalente e quotidiano di frutta, verdura, cereali (meglio integrali o semintegrali) e prevede un consumo ridotto di carne e moderato di latticini in favore del pesce e dei legumi come fonti proteiche. L’olio extravergine di oliva è il condimento principale. Basterebbe seguire le abitudini degli antichi per ricavare i micronutrienti della buona notte: le vitamine del gruppo B (per esempio, nei broccoli), il magnesio (dai semi di zucca alle verdure verdi), due minerali implicati nel rilassamento neuro-muscolare quali il potassio (sovrano in frutta, funghi e ortaggi) e il selenio (dai cereali integrali alle patate arricchite).
Importanti anche le regole del quando e del quanto: non sedersi a tavola tardi la sera, per avere il tempo di digerire prima di coricarsi, e non appesantirsi. Cena frugale e sogni d’oro.

Allora, cosa mangiare per dormire bene? La risposta è nella gallery in alto, con ben 6 ricette pensate dai nostri chef che vi permetteranno di inserire gli ingredienti giusti nel vostro menu, senza rinunciare al gusto.

Testi di Eliana Liotta

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