Tag: zafferano

Zara: un itinerario enogastronomico e naturale speciale

Zara: un itinerario enogastronomico e naturale speciale

Andare a Zara per le cozze affumicate, l’eccellente olio “sottomarino” affinato sott’acqua, ma anche per assaggiare il branzino frollato e uno zafferano sorprendente. D’altronde, la regione sulle coste dalmate, al centro dell’Adriatico orientale, è celebre per i prodotti resi eccellenti anche dalla natura selvaggia che la circonda.

Un luogo ideale per un percorso di turismo enogastronomico, complice anche l’ingresso della Croazia nell’eurozona. La regione di Zara, capitale della Dalmazia, è celebre per le riviere di Nona, Biograd, Paklenica, e poi per l’isola di Pago (Pag) e per l’arcipelago delle Incoronate che dal 23 al 25 giugno ospita il Blue Fish Festival a Kali (o Calle) sull’isola di Ugljan, celebre per la pesca e l’allevamento ittico. Si tratta di una rassegna gastronomica sul pesce azzurro adriatico, al centro di molti piatti della cucina e dell’economia locale. Non a caso nel 1994 nasce Marfish, azienda celebre per il suo dry-aged branzino, il branzino frollato in acqua «ottenuto dopo 27 anni di lavoro in maricoltura» ed altri pesci allevati nelle acque, fortemente ossigenate, grazie alle correnti, delle isole Incoronate.

Nikola Matic

I prodotti e i ristoranti tipici

Un caleidoscopio di sapori tra prodotti locali e ristoranti che sta attirando negli ultimi anni sempre più un turismo legato ai sapori.

Interessante l’interazione con la costa, nelle produzioni locali. Il territorio, affacciato sul mare e sferzato da venti costanti, ha un fil rouge che lega le delizie per cui è celebre: il sale. Che siano le erbe aromatiche, i formaggi o l’extravergine, qui tutto assume un interessante retrogusto minerale, che aumenta la profondità del sapore.

Il risotto allo zafferano del designer Piero Lissoni

La Cucina Italiana

Così esordisce, parlando del risotto allo zafferano, l’architetto e designer Piero Lissoni: «Certamente questo è ispirato al risotto che preparava mia nonna: era indimenticabile, condito con affetto e realizzato con grazia rituale (anche se, a mia memoria, rimaneva attaccato ai muri)». Forse in quel risotto vedeva già il suo futuro nel mondo dei progetti. Senza esitazioni afferra una cipolla: «Scelgo sempre le cipolle bianche perché danno un tocco di dolcezza ai piatti senza inficiarne la cromia», prosegue mentre la taglia in modo magistrale, in fette sottili (poco più di un velo). «Ho un debole per le pentole e soprattutto per i coltelli. Mi affascinano anche gli elettrodomestici che avvicinano la cucina di casa a quella tecnologica degli chef, sottovuoto, abbattitore, piano a induzione… 

L’architetto e designer Piero Lissoni. Qui il nostro ospite prepara le verdure per il brodo mentre Angela Odone, di spalle, prende gli appunti per scrivere la ricetta. Foto di Riccardo Lettieri

Proprio sull’induzione lavoro da anni e a Eurocucina 2022 ho presentato per Boffi un progetto innovativo che rivoluziona non solo la meccanica ma anche l’estetica del piano cottura», ci spiega Lissoni con trasporto. «Immaginate una superficie di lavoro, perfettamente liscia sulla quale cuocere o lavorare senza differenziare le zone e senza “scalini”, perché il sistema a induzione è inserito al di sotto di un unico grande piano di ceramica (disponibile in qualsiasi colore e con qualsiasi disegno). Quello che mi interessa di un progetto non è tanto l’elemento formale quanto la tecnologia e l’ingegno che ci sono dietro. Vogliamo parlare di sostenibilità (a volte un concetto svuotato di significato)? Per me c’è un solo modo per esserlo davvero, disegnando intere cucine come una singola casseruola: far sì che ogni nuovo lavoro sia il più longevo possibile, che sfidi senza timori il passare delle decadi».

Risotto allo zafferano, la ricetta

Foto di Riccardo Lettieri

Ricerche frequenti:

Ricetta Spada allo zafferano e briciole al nero

Ricetta Spada allo zafferano e briciole al nero
  • 1,5 kg 1 trancio di pesce spada
  • 1 Kg cozze
  • 8 friselle
  • 5 albumi
  • 2 limoni
  • 2 bustine di zafferano in polvere
  • 1 spicchio di aglio
  • 1 bicchiere di vino bianco
  • maggiorana
  • timo
  • alloro
  • prezzemolo
  • nero di seppia
  • olio extravergine di oliva
  • sale
  • pepe

PER LE BRICIOLE AL NERO
Tostate le friselle in forno a 180 °C per 10 minuti.
Sfornatele e frullatele con 2 cucchiaini di nero di seppia.
Montate gli albumi a neve e incorporatevi le friselle frullate. Spalmate il composto ottenuto in una placca coperta con carta da forno e infornate a 180 °C per 15 minuti.
Sfornate e spezzettate in briciole.

PER IL PESCE SPADA
Rosolate il trancio di spada, intero, in una padella con un velo di olio e una presa di sale, finché non si sarà colorito su tutti i lati.
Trasferitelo quindi in una placca foderata con carta da forno, unite qualche fogliolina di maggiorana, timo, prezzemolo e alloro e i limoni tagliati a metà e infornatelo a 180 °C fino a raggiungere la temperatura di 50 °C al cuore (circa 20 minuti).
Rosolate in una padella l’aglio con un filo di olio e qualche rametto di prezzemolo. Aggiungete le cozze, bagnate con il vino bianco, coprite e fate aprire i molluschi, togliendoli via via dalla padella.
Filtrate il sughetto di cottura e unitevi lo zafferano e il pepe.
Sfornate il trancio di spada e lasciatelo riposare per 10 minuti.
Servitelo con il sughetto di cozze e le briciole al nero.

Ricetta: Marco Cassin, Testi: Laura Forti; Foto: Riccardo Lettieri, Styling: Beatrice Prada

Proudly powered by WordPress