Cappa in cucina: quando è obbligatoria e perché meglio averla

Una domanda frequente per chi sta progettando una nuova cucina o rimodernandola è se la cappa in cucina sia indispensabile, poiché spesso è considerata un optional.
I nostri genitori o nonni non avevano la cappa in cucina, o se l’avevano sicuramente era molto rumorosa e aspirava poco. Negli anni, le cappe si sono evolute sia in termini di performance che di design. Scopriamone di più grazie agli esperti.

Cambiano le case, cambiano le cappe

Rispetto ad altri elettrodomestici, che negli anni si sono evoluti poco in termini di forme e dimensioni (pensiamo ad esempio alle lavatrici o ai forni), la cappa della cucina è forse l’elettrodomestico che è cambiato di più nella storia e che si sta adattando maggiormente alle esigenze del nuovo abitare.

Pensateci, un tempo le cucine erano stanze separate dal resto della casa, addirittura esisteva la cucina e il tinello (anche oggi a volte si preferisce questa soluzione), ma è innegabile che negli ultimi anni, con il restringersi anche delle dimensioni medie delle case, e con altre esigenze (famiglie meno numerose e meno tempo per cucinare), le cucine sono diventate un elemento integrato negli ambienti del soggiorno.

Le nuove abitudini del vivere contemporaneo hanno portato ad avere meno tempo di cucinare e così le cucine sono diventate sempre più piccole e si sono ridotte spesso a angoli cottura.
Nelle classiche opzioni di ambienti open space con soggiorno e cucina integrati il senso estetico è diventato sempre più essenziale. Le cucine in quest’ottica si sono sempre di più integrate nella zona soggiorno fino a “scomparire” a non voler mostrare la loro funzione (o semplicemente il disordine), e con loro gli elettrodomestici, sempre più spesso a incasso, sempre più spesso nascosti.
Gli elettrodomestici che hanno più assecondato questa evoluzione sono state le cappe, spesso non giudicate essenziali dagli utenti, spesso considerate esteticamente non “all’altezza”. E così architetti, mobilieri, ma soprattutto i clienti poco informati hanno tentato di nasconderle o eliminarle del tutto.

Su questo tema ho avuto la fortuna di intervistare chi le cappe le disegna da 19 anni, Fabrizio Crisà, Chief Design Officer di Elica, azienda marchigiana leader globale nei sistemi di aspirazione in cucina, e mi ha fatto ragionare su come sia importante pensare al design in relazione a queste nuove abitudini e a come scegliere la cappa giusta per noi.
Ormai la cucina è diventata a tutti gli effetti la zona living della casa, mentre quello che si chiama generalmente living è diventato l’area entertainement con la classica disposizione divano e tv.” Riflette Fabrizio Crisà, spiegando che la prima domanda da porsi per scegliere una cappa per casa è sicuramente se serva una cappa aspirante o filtrante.

Cappa aspirante: le caratteristiche

La cappa aspirante convoglia i fumi all’esterno dell’abitazione servendosi di un tubo di scarico posizionato a parete o in un camino. La cappa aspirante è dotata di filtri antigrasso.
Pro: La cappa aspirante è la più performante in termine di funzionalità aspirante, poiché butta letteralmente fuori casa i fumi e grassi e aiuta a eliminare maggiormente gli odori.
Contro: dispersione termica, d’inverno aspira aria calda della casa riscaldata.

Cappa filtrante: le caratteristiche

La cappa filtrante non necessita di avere un tubo di scarico verso l’esterno. Ha due filtri: uno antigrasso per assorbire i grassi della cottura e uno a carboni attivi per reimmettere nell’ambiente di casa aria pulita e filtrata.
Pro: facilità di posizionamento, non avendo bisogno di un tubo di scarico esterno.
Contro: generalmente meno performante in termini di aspirazione

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