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A Caltanissetta, N’Arancina davvero Speciale: il progetto inclusivo

La Cucina Italiana

I piccoli capolavori di gastronomia prodotti da N’Arancina Speciale, arancineria di Caltanissetta, sono buoni due volte. Intanto, perché sono croccanti e hanno la fragranza dei migliori ingredienti del territorio. Poi, perché sono il fulcro di un progetto di inclusione che coinvolge disabili e persone che hanno avuto un percorso difficile, come ex minori non accompagnati o donne vittime di violenza. Ce lo spiega Fabio Ruvolo, presidente della Cooperativa Sociale Etnos, a cui fa capo l’iniziativa.

Intervista a Fabio Ruvolo

Perché questo progetto?
«In un territorio ancora culturalmente difficile come il nostro, la Sicilia, vogliamo dimostrare che la disabilità è semplicemente un altro modo di esprimere le proprie abilità. Un progetto come il nostro sembra centrare l’obiettivo: N’Arancina Speciale è aperta da novembre, e oggi i clienti già chiamano tutti i nostri ragazzi per nome. Questo, per noi, è un risultato molto significativo, che indica un cambiamento di vedute».

A chi è venuta questa idea?
«Tutti i nostri progetti nascono da incontri. Le faccio un esempio. Noi della Cooperativa Sociale Etnos abbiamo anche gelateria, Equo Cream, di cui si occupa un maestro gelatiere, Salvatore, un omone altro un metro e novanta che era diventato disabile dopo un intervento chirurgico. Si era chiuso in se stesso: non accettava la sua condizione e aveva abbandonato la sua arte. Gli chiesi di venire a insegnarla nella nostra scuola di autonomia per giovani adulti con disabilità, e vidi la grande passione con cui lo faceva. Da lì l’idea di aprire una gelateria, che in effetti è diventata una delle migliori del territorio, perché usa prodotti di alta qualità e una ricetta segreta della famiglia di Salvatore. E così è andata anche per N’Arancina Speciale».

Ci racconti.  
«Avevo conosciuto Alfonso, un grande animatore e organizzatore di eventi. Un uomo da discoteca, molto lontano dal settore della disabilità, ma dotato di una grande energia e di una rara capacità di entrare in relazione con gli altri e farli divertire. Con lui, che è anche un grande cultore della buona cucina, abbiamo pensato di realizzare un progetto che mettesse insieme il gusto e l’allegria. Ed è nata N’Arancina Speciale».

Quante persone ci lavorano?
«Una decina di persone, ognuna con la propria storia difficile. C’è Alina, una mamma ucraina scappata dalla guerra. Poi Famous, 26enne della Nigeria, che è stato in carcere ingiustamente per 3 anni e mezzo, con l’accusa di associazione a delinquere, e che nel frattempo perso una gamba. Ora ha una protesi e una casa, e per N’Arancina Speciale ha imparato a friggere. Ci sono Manuela, Marco, Andrea: sono ragazzi con disabilità che lavorano come personale fisso, mentre altri giovani si stanno ancora specializzando e vengono da noi per fare esperienza prima di essere inseriti nell’organico. A breve cominceranno a lavorare anche due donne vittime di violenza. A coordinare i processi di produzione ci pensa Giuseppe Zuppardo, maestro di rosticceria, che ha deciso di dedicare a questo progetto gli ultimi anni della sua vita lavorativa».

» Arancini melanzane mozzarella – Ricetta Arancini melanzane mozzarella di Misya

Misya.info

Innanzitutto cuocete il riso: portate a bollore l’acqua (gli 800 ml), salatela leggermente, calate il riso e cuocete a fiamma media finché il riso non avrà assorbito tutta l’acqua (ci vorranno circa 20 minuti).

Sciogliete lo zafferano in pochissima acqua calda e aggiungetelo al riso, poi incorporate anche il parmigiano, mescolate bene e trasferite il riso in un contenitore ampio, stendendolo in uno strato sottile, in modo da farlo raffreddare, coperto con pellicola trasparente a contatto.

Intanto preparate la farcitura: tagliate la mozzarella a dadini e lasciatela in frigo, in modo che si asciughi un po’.
Lavate e mondate la melanzana, tagliatela a dadini, salatela e lasciatela a scolare per almeno 30 minuti in uno scolapasta.
Riprendete la melanzana e fatela rosolare in una padella antiaderente con l’aglio e poco olio di oliva; poi aggiungete anche la passata e il basilico, eliminate l’aglio e fate cuocere per circa 10 minuti a fiamma bassa e col coperchio; infine lasciate raffreddare.

Quando riso e melanzane saranno freddi, potrete assemblare i vostri arancini: prendete 1 cucchiaiata di riso abbondante per volta, sagomatelo con le mani appena inumidite, creando una sfera con una conca al centro; riempite la conca con melanzane e mozzarella e chiudete con un altro pochino di riso.
Procedete così anche per tutti gli altri arancini.

Preparate la pastella semplicemente amalgamando la farina con l’acqua e un pizzico di sale.
Prendete 1 arancino per vola e passatelo prima nella pastella e poi nel pangrattato, cercando di creare una panatura omogenea.

Infine fate scaldare l’olio di semi in una casseruola e friggete i vostri arancini, cercando di farli dorare in maniera uniforme e scolandoli poi su carta da cucina.

Gli arancini melanzane mozzarella sono pronti, serviteli subito.

Ricetta Mini arancini di riso ai gamberi e fagiolini

Ricetta Mini arancini di riso ai gamberi e fagiolini

Per mantenere gli arancini più compatti, passateli nell’uovo e nel pangrattato per due volte: questa operazione aiuterà anche a dare la tipica forma leggermente a pera oltre a rendere la copertura più robusta e croccante

  • 500 g gamberi freschi
  • 500 g pangrattato
  • 300 g riso Carnaroli
  • 120 g fagiolini puliti
  • 50 g zenzero fresco
  • 50 g burro
  • 50 g Parmigiano Reggiano Dop
  • 30 g zenzero essiccato
  • 3 uova
  • 1 g gambo di sedano
  • 1 carota
  • 1 cipollotto
  • 1 cipolla
  • aneto
  • limone
  • vino bianco secco
  • olio di arachide
  • olio extravergine di oliva
  • sale grosso e fino
  • pepe

Pulite i gamberi conservando gli scarti: sgusciate le code e togliete il filetto scuro dell’intestino. Poneteli in frigo.
Raccogliete gli scarti dei gamberi e le teste svuotate in una casseruola con la cipolla, la carota e il sedano, una presa di sale grosso e 2 litri di acqua. Cuocete a fuoco basso per 30 minuti dal bollore, infine filtrate, ottenendo un brodo.
Tritate lo zenzero fresco e schiacciateloin un setaccio per ricavarne il succo. Tagliate a cubetti quello essiccato.
Tritate il bianco del cipollotto e rosolatelo in una casseruola con un filo di olio extravergine per 2 minuti, quindi tostatevi il riso. Sfumate con uno spruzzo di vino bianco e cuocetelo con il brodo di gamberi, unendolo poco per volta fino a cottura, in circa 15 minuti. Negli ultimi 6-7 minuti aggiungete i fagiolini tagliati a rocchetti.
Spegnete, mantecate il risotto con il burro e il parmigiano, unite le code dei gamberi tagliate a pezzetti, il succo dello zenzero e i cubetti, un filo di olio e aneto tritato. Aggiustate di sale e pepe, stendete il risotto in un vassoio, copritelo con la pellicola e lasciatelo raffreddare.
Modellatelo poi in arancini grandi come un’albicocca (circa 50 g cad.); passateli nelle uova sbattute, quindi nel pangrattato.
Friggeteli in olio di arachide a 175 °C per 3-4 minuti e scolateli su carta da cucina per eliminare l’olio in eccesso.
Servite completando con scorza di limone grattugiata.

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