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Caponata di carciofi – Ricetta di Misya

Caponata di carciofi

Innanzitutto mondate i carciofi (vi consiglio di indossare i guanti, in modo da non farvi annerire le mani) eliminando gambi, punte, foglie esterne e barbe (qui la guida completa per farlo al meglio).
Tagliateli a fettine e lasciateli riposare in acqua acidulata con succo di limone per 20 minuti, in modo che non si ossidino.

Fate scaldare un po’ di olio in una padella antiaderente, aggiungete i carciofi ben scolati e cuocete a fiamma medio-bassa con coperchio per circa 15 minuti o fin quando non risulteranno teneri, quindi salate.

Nel frattempo mondate il sedano, tagliatelo a metà per il lungo e poi a fettine, quindi cuocetelo per 5 minuti in acqua già bollente e scolatelo.

Mondate la cipolla e tagliatela a fettine.

Fate appassire la cipolla a fiamma bassa in un’ampia padella antiaderente con poco olio, poi unite sedano, olive e capperi e lasciate insaporire.

Unite la passata e 1 bicchiere di acqua e continuate la cottura finché il sugo non si sarà ristretto.
(Volendo potete anche farla in bianco: in quel caso aumentate un pochino l’olio e unite solo l’acqua, senza la passata.)

Aggiungete zucchero e aceto e lasciate amalgamare, quindi incorporate anche i carciofi e aggiustate di sale e pepe.

La caponata di carciofi è pronta, potete conservarla in frigo fino a 1 settimana e servirla calda, tiepida o fredda.

Seitan fatto in casa – Ricetta di Misya

Seitan fatto in casa

Innanzitutto preparate il brodo: mondate le verdure, tagliatele a pezzi e mettetele in una pentola capiente.
Aggiungete anche gli aromi, lasciando da parte solo la salsa di soia, coprite con abbondante acqua fredda e portate a ebollizione, quindi lasciate cuocere per 1 ora.


Nel frattempo che il brodo cuoce unite in una ciotola acqua e farina e lavorate per almeno 15 minuti, in modo da far attivare per bene la maglia glutinica e fino ad ottenere un impasto liscio e omogeneo.
Disponetelo quindi in una ciotola e copritelo con abbondante acqua fredda.

Iniziate la fase dei lavaggi: massaggiate il panetto nell’acqua, continuando finché l’acqua non risulterà bianchiccia.
Scolate via l’acqua bianca e ricoprite di nuovo il panetto, stavolta con acqua calda, poi riprendete con i massaggi.
Continuate ad alternare acqua fredda e calda finché anche massaggiando l’acqua non risulterà quasi trasparente, e terminate l’ultimo lavaggio con acqua fredda.
Infine date al panetto una forma più allungata, come se fosse un pezzo di arrosto di carne.

Avvolgete il seitan in un canovaccio pulito (senza stringere troppo) chiudendo le estremità con spago da cucina.
Aggiungete salsa di soia e sale nel brodo, immergete il seitan con tutto il canovaccio nel brodo e lasciate cuocere per 50 minuti, quindi lasciate raffreddare sempre dentro al brodo.

A questo punto potete sollevare il seitan dal brodo, tagliarlo a fette e utilizzarlo.
Non buttate il brodo in quanto vi servirà per conservare il seitan.

Il seitan fatto in casa è pronto, non vi resta che conservarlo in frigo fino a 1 settimana, in un contenitore ermetico e coperto dal suo brodo di cottura, in attesa di usarlo per tutte le vostre preparazioni.

Frittelle senza lievitazione: la ricetta più veloce

La Cucina Italiana

Frittelle senza lievitazione.

Manuel Milan

Come realizzare frittelle tutte uguali

Questa è un’impresa praticamente impossibile perché il composto è abbastanza liquido e va versato nell’olio un cucchiaino alla volta.
Quello che potete fare è cercare di utilizzare il cucchiaino come dosatore per regolarvi con la quantità di pastella.

Poi, versate il composto tenendo il cucchiaino abbastanza vicino all’olio, senza immergerlo. In questo modo le frittelle assumeranno una forma sferica perché la pastella non colerà ma cuocerà immediatamente e uniformemente.

Frittelline dolci.

fotogal

Non chiamatele castagnole

Potrebbero sembrare castagnole, ma in realtà queste frittelle sono molto più morbide e spugnose.
Sembrano a tutti gli effetti delle frittelle di impasto lievitato, ma si preparano davvero in pochissimi minuti.
Potete farcirle, una volta pronte e ancora calde, con la crema pasticcera o la marmellata.
Basta utilizzare una punta di sac à poche molto sottile e spingere all’interno il ripieno.
Tra i vari tipi di marmellata di agrumi io vi consiglio quella di arancia, oppure una confettura all’albicocca o ai frutti rossi.

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