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Anna in Casa: ricette e non solo: Bibanesi di Nicoletta

Anna in Casa: ricette e non solo: Bibanesi di Nicoletta

 

Quando meno te lo aspetti le cose accadono, magari non sempre sono belle ma importatnte è essere positivi (per chi come me fa fatica lasciamo perdere) farsene una ragione ed andare avanti.

Intanto che aspetto che tutto torni alla normalità ho ripreso in mano le ricette scritte a metà, come quella dei bibanesi di Nicoletta, un’altra amica di Instagram che seguo da tanto tempo e da cui imparo sempre qualcosa.

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La ricetta si può preparare sia con il lievito di birra che con i LiCoLi.

Ingredienti

 

Ricetta con lievito di birra

400 g di farina

7 g di lievito di birra fresco

180 ml di acqua

50 ml di olio d’oliva

30 g di strutto

10 g di sale

 

Ricetta con i Licoli

370 g di farina forte W220

60 g di Licoli rinfrescati e

            riposti in frigo fino

            al raddoppio

150 ml di acqua

50 ml di olio d’oliva

30 g di strutto

 

 Procedimento

 

Sia che utilizziate il levito di birra che i Licoli, il metodo di preparazione è lo stesso.

 

 

Nella ciotola della planetaria o in una ciotola capiente se lavorate a mano, la farina, il lievito, lo strutto e quasi tutta l’acqua. Iniziare ad impastare, unire il sale con l’ultima parte di acqua; infine aggiungere l’olio d’oliva. Continuare a lavorare l’impasto fino ad ottenere un composto omogeneo.

 

Trasferire l’impasto sulla spianatoia, formare un panetto

porlo in un contenitore, fare un taglio a croce ,

coprire e lasciare lievitare fino al raddoppio del volume.

Prendere l’impasto lievitato e trasferirlo nuovamente sulla spianatoia, dividerlo in porzioni. Con ogni porzione formare dei grossi grissini da tagliare a tocchetti di 3-4 cm.

 

 

Adagiare i tocchetti su una teglia foderata con carta forno, coprire con un’altra teglia e mettere a lievitare per due ore circa se avete utilizzato i licoli e un po’ meno se invece avete usato il lievito di birra, in ogni caso, adesso che fa caldo i tempi si potrebbero ridurre ancora un po’.

 

Scaldare il forno a 180°.

Infornare fino a doratura e poi abbassare la temperatura del forno a 150°C, proseguendo la cottura per altri 10-12 minuti, dipende dal forno.

Trascorso il tempo di cottura spegnere il forno, aprire leggermente lo sportello e lasciare raffreddare i bibanesi all’interno.

Caffè di cicoria: proprietà e benefici per l’organismo

Caffè di cicoria: proprietà e benefici per l'organismo

Si ottiene dalla radice tostata della cicoria ed è una bevanda naturalmente senza caffeina che può svolgere diverse azioni benefiche

Il caffè d’orzo o il più di tendenza caffè al ginseng li avrete sicuramente sentiti nominare e probabilmente anche provati. Che dite invece del caffè di cicoria? L’avete mai assaggiato? In Italia, durante i conflitti bellici del Novecento, divenne il sostituto più economico e disponibile del classico caffè. La sua invenzione risale invece al XIX secolo in Francia con un utilizzo diffuso fino agli Stati Uniti. Oggi, il “caffè dei nostri nonni” sta tornando in auge per le sue proprietà benefiche per l’organismo.

caffè di cicoria
Il caffè di cicoria.

Cos’è il caffè di cicoria

Il caffè di cicoria si ottiene dalla radice dell’erba di cicoria (nome scientifico Cichorium intybus), che si caratterizza per le foglie frastagliate e la produzione di fiorellini azzurri. La radice, che si raccoglie in autunno, viene fatta essiccare e poi tostata. Il caffè di cicoria può essere sostituito al tradizionale caffè per chi mal tollera la caffeina, in quanto ne è naturalmente privo, oppure per questioni di gusto, ma anche per i suoi benefici.

Le proprietà del caffè di cicoria

Come le foglie, la radice della cicoria contiene alcuni principi attivi fitoterapici, polifenoli, in particolare flavonoidi, e fibre (inulina soprattutto). Il caffè di cicoria ha, infatti, un apporto calorico praticamente nullo, aiuta i processi digestivi (specialmente in caso di pasti abbondanti e ricchi di grassi) perché favorisce la produzione di succhi gastrici. Inoltre, questa bevanda diminuisce la sensazione di gonfiore, la tensione addominale e i problemi di meteorismo, infine stimola la diuresi depurando l’organismo. 

Che gusto ha e dove trovarlo

Il caffè di cicoria conserva il gusto amarognolo della pianta con in più una nota tostata, ma si può dolcificare con miele o arricchire con spezie. Si trova solitamente macinato così da poter essere preparato con la moka come un caffè tradizionale oppure infuso in acqua calda e poi filtrato. È disponibile anche in soluzione solubile da sciogliere in acqua, ma anche nel latte di mandorla o di soia, per esempio. Esistono anche cialde e capsule per le macchine del caffè. Si può acquistare nei supermercati ben forniti, nelle erboristerie, nei negozi di alimentazione naturale oppure anche online

Sedano: meglio crudo o cotto? Ecco come mangiarlo

Sedano: meglio crudo o cotto? Ecco come mangiarlo

Il sedano oltre il soffritto: consumatelo a crudo nelle insalate, cotto come contorno gustoso. E c’è spazio anche per i primi piatti. Ecco le nostre ricette vincenti

Il sedano è protagonista, insieme alla cipolla e alla carota, del trittico supremo del soffritto, indispensabile per le ricette più tradizionali della cucina italiana (che ragù sarebbe senza soffritto?). Eppure, le potenzialità di questo ortaggio sono molto più varie, soprattutto per via delle sue proprietà benefiche.

Oltre ad essere poco calorico e ricco di vitamine, il sedano è anche diuretico, digestivo, antinfiammatorio ed è capace di contrastare il colesterolo. Ma questi importantissimi motivi non sono gli unici a farci venir voglia di mangiare più sedano: il sapore fresco e la consistenza croccante sono caratteristiche preziose da sfruttare in cucina.

Per preservarne le proprietà è consigliato cuocerlo a vapore, ma soprattutto consumarlo a crudo. Non solo come spuntino healthy o per il classico pinzimonio da aperitivo. Come?

Sedano crudo: come mangiarlo

Partiamo da una domanda fondamentale: le foglie del sedano si possono mangiare? La risposta è sì. Non scartate le foglie, ma aggiungetele nelle ricette oppure usatele per preparare un pesto. Dopo aver lavato il sedano, potete tagliare sia i gambi che le foglie e utilizzarlo per arricchire le vostre insalate. A partire da quelle più semplici ed estive, come quelle con tonno sott’olio e pomodori, fino a quelle creative o autunnali, ad esempio in abbinamento a mele, noci e formaggio.

Con il sedano crudo si apre anche il capitolo centrifughe detox. Provate questa ricetta!

Sedano con formaggio

Sedano e formaggio sono una coppia formidabile. Servitelo crudo, tagliato a rondelle, insieme a scaglie di grana o parmigiano, condito con un’emulsione di olio, limone, sale e pepe: sarà ideale come antipasto leggero e saporito. Oppure farcite le coste con un formaggio cremoso, dal gorgonzola alla ricotta aromatizzata con spezie ed erbe, per creare delle barchette sfiziose da aperitivo.

L’accoppiata sedano – formaggio funziona anche in cottura. Il sedano al parmigiano in padella è un contorno ghiotto ed economico: sbollentate il sedano per 10 minuti in acqua bollente, poi ripassatelo 5 minuti in padella con una noce di burro e infine aggiungete il formaggio grattugiato, aggiustando con sale e pepe. Funziona benissimo anche il sedano al forno, semplicemente gratinato con parmigiano e pangrattato.

Sedano alla molisana

Il sedano è protagonista persino di squisite ricette regionali, come quella del sedano alla molisana. Niente di più facile: lessate il sedano tagliato a tocchetti in acqua bollente salata, mentre fate appassire dolcemente del cipollotto in una padella con olio extravergine di oliva. Ungete una teglia da forno con l’olio, aggiungete il sedano, i cipollotti, delle olive nere e cospargete il tutto con pangrattato, pepe e un filo d’olio. Cuocete a 180° per circa 15 minuti: il contorno è pronto!

Sedano alla pratese

Se pensate che il sedano sia soltanto un noioso ingrediente per la dieta, vi state sbagliando di grosso. Fra le ricette tradizionali del nostro Paese non mancano le idee per chi ama esagerare. Stiamo parlando dei sedani ripieni alla pratese, consumati in particolare nel giorno della Madonna della Fiera (8 settembre). Un’antica ricetta toscana dalle mille varianti e una sola certezza: si frigge!

Una volte sbollentate, le coste di sedano vanno fatte raffreddare e asciugare. La farcia più tipica comprende: carne trita di manzo e di maiale, mortadella, aglio, uova, parmigiano, prezzemolo e noce moscata. Le coste di sedano vengono farcite con questo impasto, ricoperte con un’altra costa, chiuse con spago da cucina e infine passate nella farina e nell’uovo sbattuto. A questo punto si può friggere in olio di semi ben caldo, ma non è finita qui. Dopo aver fritto e scolato le coste di sedano ripiene, vanno cotte ulteriormente nel ragù di carne (tradizionalmente quello di anatra), a fuoco lento per un’ora.

Sedano: le nostre ricette

Il sedano è perfetto anche per preparare zuppe e vellutate, da preparare insieme a carote o patate. Può diventare condimento per la pasta, trasformarsi in salsa o addirittura sorbetto. Se siete in cerca di idee, non vi resta che sfogliare le nostre ricette con il sedano nella gallery in alto.

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