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Sorbetto, l’alternativa al gelato in 45 ricette facili

La Cucina Italiana

Il sorbetto non è solo l’alternativa light al gelato o l’intruglio servito nel flûte dopo una cena di pesce prima del dessert, manco fosse uno sgroppino. Quando diciamo sorbetto infatti, parliamo di una prelibatezza freschissima caratterizzata da origini incerte e la cui sorte è inesorabilmente legata a quella del ghiaccio. Prima di regalarvi le nostre originali ricette di dolci e dessert, vi raccontiamo la sua storia.

Cosa significa “sorbetto”?

Partiamo dal nome: cosa vuol dire sorbetto? Alcuni attribuiscono le origini del termine alla parola araba “sherbeth” (bevanda fresca), altri propendono invece per la parola turca “sharber” (sorbire), altri indicano il verbo latino ”sorbeo-es-sorbui” (sorbire o succhiare).  

La storia del sorbetto

“La neve si seppellisce viva, perché viva si conservi e ingentilisca l’estate”, Simonide (V sec. a.C.). Seneca (I sec. d.C.) racconta invece che per refrigerare le bevande si facevano passare più volte attraverso un colatoio d’argento o un panno di lino colmi di neve. Un’arte dimenticata nei primi secoli del Medioevo e reintrodotta dagli arabi in Sicilia nel IX sec. 

Ci spostiamo poi alla corte dei Medici che incaricarono l’ingegnere Bernardo Buontalenti di organizzare “festini da far rimanere come tanti babbei gli stranieri, spagnoli per giunta”. Secondo Giuseppe Averani «Bernardo Buontalenti, uomo di sagacissimo intendimento e nominatissimo per ingegno e per molti meravigliosi ritrovamenti, fabbricò per primo le conserve del ghiaccio». Si innamorarono poi dei sorbetti anche i borghesi del XVII secolo. Il Redi nel “Bacco in Toscana” dice: “oh come scricchiola tra i denti, e sgretola quindi dal l’ugola giù per l’esofago freschetta sdrucciola fin nello stomaco”. 

Ma fu il siciliano Francesco Procopio Cutò tramite il “Café Procope”, aperto a Parigi nel 1686, a diffonderne il consumo in europea. La sua iniziativa ebbe così tanto successo da essere incaricato da Luigi XIV della fornitura a corte di “acque gelate” (granite), “fiori d’anice” e “fiori di cannella” (gelati).

Non è tutto molto magico e romantico? Al via le ricette di sorbetto!

Le nostre migliori ricette di sorbetto da preparare a casa

Sorbetto – mania: le nostre migliori ricette

Calamarata di Giuda, la ricetta calabrese da fare subito

La Cucina Italiana

Per chi ama il sapore piccante, in cima alla lista dei piatti da provare c’è la pasta al tonno secondo i calabresi. Si chiama «Calamarata di Giuda» e già il nome non promette bene (o promette benissimo, dipende dai punti di vista). È fatta con il tipico formato di pasta a forma di calamaro (una sorta di mezzo pacchero) e condita con un sughetto che racchiude alcuni tra gli ingredienti più celebri della cucina regionale. Un sughetto che, un po’ come Giuda, tradisce: a prima vista non ci si rende conto di quanto possa essere piccante. 

Come si prepara la calamarata di Giuda, ovvero pasta al tonno alla calabrese 

Eppure lo è, anzitutto perché per preparare la Calamarata di Giuda serve la ndujia, insaccato fatto con diversi tagli di maiale tritati e poi mescolati con il peperoncino calabrese. C’è chi la spalma, e poi ci sono altri tenaci, che usano la ‘nduja anche per condire piatti di ogni tipo, incluso questo, in cui l’insaccato viene mescolato con il pomodoro e la Cipolla Rossa di Tropea IGP che con la sua dolcezza dona delicatezza. Il grande protagonista della calamarata di Giuda però è appunto il tonno, sia fresco che sott’olio, specialità della cucina locale perché la Calabria ha una lunga e rinomata tradizione di produttori. Ecco perché secondo noi la calamarata di Giuda non è altro che un modo diverso, speciale gustoso per preparare la pasta al tonno, di cui ognuno ha la sua versione (quella romana, per esempio, è un’istituzione).

Si fa spesso nelle località di mare come Tropea. È qui, sulla Costa degli Dei, che pare sia nata questa ricetta. Lo stesso mix di ingredienti, del resto, in zona si usa i anche per condire la pizza

La ricetta

Authentic Italian Calamarata pasta with squid and tomato close-up in a plate on the table. horizontalALLEKO

Intanto non resta che provare, a seconda del grado si sopportazione con più o meno ndujia, anche perché la calamarata di Giuda è buonissima ed è un piatto unico perfetti per la cena, come quelle che d’estate adoriamo preparare anche all’ultimo minuto quando gli amici bussano alla porta. 

Calamata di Giuda

Ingredienti per 4 persone

  • 320 g di calamarata
  • 300 g di tonno fresco o sott’olio (e sgocciolato)
  • 2 cucchiaini di ‘ndujia (o di più, se piace)
  • una cipolla rossa di Tropa
  • un barattolo di pomodori pelati
  • olio e sale qb

Procedimento

  1. -Tritate la cipolla, versatela in una padella con dell’olio evo. Accendete il fuoco e fate imbiondire.
  2. Quando la cipolla comincia a dorarsi, aggiungete i pomodori pelati e salate. Fate cuocere qualche minuto.
  3. Aggiungete quindi il tonno a pezzetti (quando è fresco) o sgocciolato (quando è sott’olio) e fate cuocere altri cinque minuti. Due minuti prima di spegnere aggiungete la ‘nduja.
  4. Cuocete la pasta, scolatela al dente, mantecatela in padella, servite.

Riciclare il cioccolato in 15 ricette estive facili | La Cucina Italiana

Riciclare il cioccolato in 15 ricette estive facili
| La Cucina Italiana

Difficile che avanzi quando lo si ha a portata di mano, ma se capitasse, ecco come riciclare il cioccolato che trovate nella credenza o in frigo. Sono 15 ricette che vi suggeriamo per recuperare il cioccolato in avanzo, così da ridurre gli sprechi e festeggiare questa giornata mondiale dedicata proprio al cioccolato. Qual è il vostro modo preferito per riciclare il cioccolato avanzato?

Giornata Mondiale del Cioccolato

Il 7 luglio del lontano 1847, il cioccolataio inglese Joseph Fry inventò le tavolette di cioccolato. È proprio per questo motivo che il 7 luglio è stato infatti nominato il World Chocolate Day e si festeggia in tutto il mondo. 
Una volta il cioccolato si poteva gustare solo sotto forma liquida, come una bevanda o, al massimo, come piccoli cioccolatini tondi. Da quel giorno in poi, invece, tutto è cambiato, trasformando per sempre il mondo del cioccolato.

Ricette di riciclo

Con le temperature che aumentano sempre più, conviene riciclare gli ultimi pezzi di cioccolato piuttosto che conservarlo, trasformandolo in dolci golosi e antispreco. Non importa se sia fondente o al latte: tutto il cioccolato può essere trasformato in pietanze nuove e invitanti.
Il cioccolato in eccesso può essere utilizzato per preparazioni semplici e davvero versatili, come le ganache e le glasse, o per veri e propri dolci da fine pasto o per la colazione della mattina. Un grande classico è il salame di cioccolato, un dolce perfetto per la sua semplicità e freschezza, ideale nel periodo estivo. Alcune ricette di torte semplici soddisferanno ogni palato, come la caprese o i golosissimi cookie
Uno degli ingredienti di riciclo per antonomasia è il pane, perché non unirlo al cioccolato per un delizioso tortino? Insomma, c’è l’imbarazzo della scelta per riciclare il cioccolato in eccesso, riducendo gli sprechi e deliziando i commensali.

Ecco 15 ricette antispreco con il cioccolato

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