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Giùmanji è il nuovo gioco da provare… al ristorante!

La Cucina Italiana

Trovare nuovi modi per godere di un’esperienza gourmet va aggiunto ai pregi del creativo Giano Restaurant all’eccellente W Rome

Giùmanji EP #1 è il nome intrigante del primo di una serie di appuntamenti ludici che vedrà coinvolti alcuni ospiti d’eccellenza del panorama romano: Retrobottega per il food, Freni e frizioni per la mixology – naturalmente, ospiti dei padroni di casa Ciccio Sultano, Nicola Zamperetti e Mattia Capezzuoli.

Tutti pronti a giocare giovedì 09 novembre ore 20:30, poi il 13 dicembre con Marzapane EP #2

La giocosa serie proseguirà nel 2024 con come co-protagonisti in cucina molte altre realtà di spicco della scena romana tra le quali Zia Restaurant, Trecca, Per Me di Giulio Terrinoni, Antica Salumeria Roscioli e molti altri. 

Come si gioca a Giùmanji?

Previa prenotazione, i partecipanti al gioco si muoveranno attraverso gli ambienti dell’albergo romano – da Giano Restaurant al Giardino Clandestino, passando per Zucchero x Fabrizio Fiorani e il W Lounge – alla scoperta di nuovi, avventurosi, abbinamenti di gusto. A guidarli, il “narratore”, interpretato per l’occasione dall’attore Elio D’Alessandro, e il bistellato Chef Ciccio Sultano insieme al suo Executive Chef Nicola Zamperetti, padroni di casa da Giano Restaurant, e Mattia Capezzuoli, Bar Manager W Lounge.

Geniale questo nuovo modo divertente di sperimentare la cucina come incontro di stili e all’insegna dell’interattività, in collaborazione con alcuni degli interpreti più apprezzati della scena culinaria e della mixology romana e con l’agenzia creativa Cultivar. 

Pronti a lanciare i dadi?

Marta Cavalli: la campionessa di ciclismo e la sua crostata

La Cucina Italiana

Lo scatto veloce, Marta Cavalli, promessa del ciclismo italiano, ce l’ha anche in cucina. Originaria di Formigara, nel Cremonese, venticinque anni, arriva accompagnata dalla mamma Romina. «È lei ad avermi trasmesso l’amore per il buon cibo: lavora in una gastronomia (Cibus, a Gombito, ndr). Ho iniziato aiutandola per i nostri grandi pranzi in famiglia». Adora preparare il pane e le polpette e ricevere gli amici: «Sei è il mio numero perfetto». Da un paio di anni, durante le trasferte, le fa compagnia la nostra rivista che compra in aeroporto. «Trovo sempre qualche idea per compensare la dieta da sportiva, molto basica». 

Intollerante al lattosio, ci propone una croccante crostata estiva con una frolla a base di burro di cocco. Mentre stende la crema sulla crostata con gesti aggraziati e precisi, parla di sé. «La passione per questo sport me l’hanno trasmessa il nonno e il papà. La mia prima bici da corsa era tutta rosa, avevo dieci anni». Campionessa italiana su strada nella categoria Élite nel 2018, nel 2022, dopo aver vinto l’Amstel Gold Race e la Freccia Vallone, è arrivata seconda al Giro d’Italia. E per festeggiare una vittoria nessun dubbio, la soluzione è culinaria: «Porto tutta la famiglia fuori a cena, è sempre una grande festa».

La crostata alla frutta di Marta Cavalli

Marta Cavalli la campionessa di ciclismo e la sua crostata

La crostata alla frutta è un dolce delizioso e senza lattosio. Un guscio di pasta frolla ospita un generoso strato di crema pasticciera e tanta buona frutta di stagione

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A Milano il concerto gospel per la salute di noi donne

La Cucina Italiana

Ci siamo date tutte appuntamento a Milano: il posto è il teatro Guanella (zona Certosa), il giorno è l’11 novembre, e l’occasione è un concerto gospel del coro One Spirit Inside. Un concerto molto speciale, perché è il primo evento di beneficenza per sensibilizzare e sostenere la lotta contro il Disturbo Disforico Premestruale e contribuire al lavoro dell’associazione che se ne occupa. Si tratta dell’Associazione Nazionale Sindrome Premestruale e Disturbo Disforico Premestruale, a sua volta la prima e unica realtà italiana a sostegno delle donne malate che soffrono di questo disturbo, che può diventare invalidante. 

Cos’è il Disturbo Disforico Premestruale

Molto più che qualche ormone sballato per il quale non di rado noi donne siamo tacciate di essere un po’ nervose i giorni prima del ciclo: è una una forma grave di Sindrome Premestruale, un malessere profondo che si palesa con scatti d’ira, depressione, stanchezza estrema, difficoltà di concentrazione, iperventilazione dovuta ad ansia e panico. Ne soffre tra il 5 e il 10% delle donne in età fertile: o almeno, questi sono i dati ufficiali. Perché riconoscere il Disturbo Disforico Premestruale non è semplice: noi stesse, probabilmente, non ci rendiamo conto che certi stati d’animo hanno un nome e una causa, e i medici non di rado non lo riconoscono affatto. Per questo i ritardi diagnostici sono la regola, e così individuare la cura diventa ancora più difficoltoso: servono in media 5 anni per riconoscere il disturbo disforico premestruale.

Il concerto di beneficenza

Anche di questo si occupa l’Associazione Nazionale Sindrome Premestruale e Disturbo Disforico Premestruale: di sensibilizzazione, per far conoscere questa sindrome spesso sottovalutata sia ai professionisti – che hanno il compito di curarci, perché possano fare rete – che a noi stesse, perché possiamo essere le prime a riconoscere il problema e affrontarlo. L’idea di sostenerla con la musica è stata di un gruppo di donne, che soffrono di Disturbo Disforico Premestruale, che lo curano, che ne parlano per esorcizzarlo. Donne che hanno pensato bene di unire le forze per essere più forti che l’11 novembre porteranno sul palco del Guanella il coro One Spirit Inside, formato da 40 elementi che da più di 10 anni portano il cuore e la voce sul palco per sostenere associazioni no profit che hanno bisogno di fare conoscere i propri progetti, l’impegno di Eva in Rosso, associazione no profit che lavora da tempo sulla consapevolezza mestruale, e Black Inside, realtà no profit dedicata allo studio e alla promozione della cultura musicale Gospel. L’iniziativa è patrocinata dal comune di Milano e dal Municipio 8 con il sostegno del Centro Milano Donna 8. Per unirvi, su www.ilfestivaldelciclomestruale.com trovate i biglietti (13 € a persona).

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