Tag: gourmet

Versilia Gourmet: Franciacorta in riva al mare

Versilia Gourmet: Franciacorta in riva al mare

In Versilia si respira profumo di estate, di vacanza e… brindisi sul mare. Prosegue fino a domenica prossima, 3 luglio, la Franciacorta Week, un vero e proprio wine district su una delle coste più di tendenza d’Italia. I principali locali della Versilia organizzano ogni giorno eventi dedicati, attività, aperitivi in spiaggia e brindisi sotto le stelle, menù ad hoc con abbinamenti e degustazioni di Franciacorta.

«Siamo felici – commenta Silvano Brescianini, presidente del Consorzio Franciacorta – di poter rinnovare questo evento tra gli eventi, in una delle mete turistiche più famose in Italia e all’estero. Le nostre aziende si sono attivate per organizzare degustazioni e aperitivi fino a domenica. Una grande vetrina per Franciacorta che si è aperta con la cena e le premiazioni di Versilia Gourmet, con la consegna di premi importanti: da Aimo e Nadia, grandi protagonisti della ristorazione milanese d’eccellenza al premio alla carriera di Romano, storico ristorante a Viareggio che ha iniziato la sua carriera negli anni Sessanta. La Franciacorta Week è un format che sta riscontrando molto successo sia tra gli operatori sia tra i consumatori. Ci auguriamo di portarlo presto in diverse città italiane e non solo».

E i calici, durante la settimana, arrivano anche accanto agli scaffali dei libri. La libreria Giunti di Forte dei Marmi in via Giuseppe Mazzini ha allestito la sua vetrina con copie di Franciacorta, ieri, oggi e domani. Storie di vigne, cantine e uomini, il nuovo volume di Giunti Editore curato dal giornalista Elio Ghisalberti.

Versilia Gourmet: premiati e Gran menù

La settimana della Versilia dedicata al Franciacorta ha avuto inizio lunedì sera con la tradizionale cena per la premiazione della dodicesima edizione di Versilia Gourmet. Al ristorante La Barca di Forte dei Marmi, gli chef di quattro prestigiosi locali della costa premiati hanno proposto un “Gran menù” con diversi piatti, abbinati con altrettante declinazioni di Franciacorta. 

Versilia Gourmet: i premi

PREMIO VERSILIA GOURMET FRANCIACORTA 2022 MIGLIOR CHEF 
– Marco Artizzu del Ristorante Pino a Viareggio.

PREMIO VERSILIA GOURMET FRANCIACORTA 2022 MIGLIORE IN SALA 
– Fabio Santilli del Ristorante Il Parco di Villa Grey a Forte dei Marmi.

PREMIO VERSILIA GOURMET FRANCIACORTA 2022 PREMIO CARRIERA 
– Romano Franceschini del Ristorante Romano a Viareggio.

PREMIO VERSILIA GOURMET FRANCIACORTA 2022 RISTORANTE DELL’ANNO 
– La Martinatica a Pietrasanta.

Il PREMIO VERSILIA GOURMET FRANCIACORTA 2022 ECCELLENZA ITALIANA è stato assegnato ad Aimo e Nadia Moroni di Milano (ritirato dalla figlia Stefania) “per avere concepito un nuovo modello di ristorazione, basata sulla ricerca capillare degli ingredienti, valorizzando i singoli territori”.

Il Gran menù nel dettaglio

L’aperitivo, di Gaio Giannelli, Querceta, è stato accompagnato da Franciacorta Satèn Brut Sansevé, da Monte Rossa, Franciacorta Satèn Brut – Mirabella, da Franciacorta Extra Brut Animante – Barone Pizzini e da Franciacorta Extra Brut – La Montina.

Sgombro tra saor e carpione con uvetta e pinoli dello chef Nicola Gronchi, ristorante Romano, Viareggio, abbinato a Franciacorta Dosaggio Zero – Vigna Dorata.

Assoluto di scampo dello chef Francesco D’Agostino, ristorante La Martinatica, Pietrasanta, abbinato a Franciacorta Extra Brut Extra Blu 2016 – Villa Franciacorta.
 
Il raviolo nel tramaglio degli chef Claudio Nicolini e Nicola Mannella, ristorante La Barca, Forte dei Marmi, abbinato a Franciacorta Brut Teatro della Scala 2016 – Bellavista.

Manzo, melanzane, pesto di pistacchi e menta, sugo d’arresto dello chef Roberto Monopoli, ristorante Il Parco di Villa Grey, Forte dei Marmi abbinato a Franciacorta Rosé Brut Radijan – Ronco Calino.
 
The dark side of the Moon dello chef Gabriele Vannucci, ristorante Il Pievano, Gaiole in Chianti, abbinato a Franciacorta Demi Sec – Ricci Curbastro.

L’elenco aggiornato dei locali della Franciacorta Week è a disposizione a questo link > https://franciacorta.wine/it/magazine/eventi/versilia-gourmet/

la ricetta (gourmet) delle pennette alla vodka e salmone

la ricetta (gourmet) delle pennette alla vodka e salmone

Dalla Riviera Romagnola al salmone affumicato come tocco chic. Le pennette alla vodka con panna, salmone e pomodoro are back, ma in una versione contemporanea. Ecco la ricetta

Piatto simbolo degli anni Ottanta, le pennette alla vodka erano un must sia dopo una serata a Milano Marittima che nelle occasioni speciali per sorprendere gli ospiti. Con il passare del tempo, complice anche la demonizzazione della panna in cucina, le penne alla vodka hanno perso il proprio fascino, rimanendo nei ricordi d’infanzia di chi ora ha qualche capello grigio. Per rivivere i migliori anni, certe notti d’antan e scoprire che cosa resterà di quegli anni Ottanta, è venuto il momento di ridare dignità a un piatto della memoria. Si sa, olfatto e gusto sono i sensi più evocativi di ricordi lontani, quindi senza badare troppo ai nuovi comandamenti della cucina contemporanea, perché non riportarle in tavola? Ma in una versione reloaded, ovviamente gourmet; come ogni cosa di questo nuovo Millennio.

In principio fu un “Bloody Mary come sugo”

Le pennette alla vodka sono un piatto la cui paternità viene contesa fra diversi personaggi, a partire dall’italiano Ugo Tognazzi, che per primo ne riporta la ricetta nel suo libro La mia cucina del 1974. Ma non è il solo: ci sono chef romani, casalinghe di Voghera e persino uno studente americano della Columbia University che pare che per primo abbia “inventato” l’abbinamento fra vodka e pomodoro (sì, esatto, quello del Bloody Mary). Se le sue origini si perdono nella leggenda, quello che è certo è che la ricetta venne resa popolare nelle discoteche della Riviera Romagnola a partire dalla fine degli anni Settanta. Così si sfamavano gli irriducibili discotecari nel cuore delle ruggenti notti estive, e lì si diffuse anche la versione impreziosita con il salmone, caviale o gamberetti, fino a che divenne un piatto chic.

La versione romana all’amatriciana

A Roma si fusero con l’amatriciana, che divenne improvvisamente alcolica. «Le pennette alla vodka nascono proprio in quegli anni ed erano popolarissime, venivano offerte anche in alcuni locali romani dopo le due di notte, in alternativa alla spaghettata», racconta Claudio Cerati, inventore del pregiato salmone Upstream, finemente affumicato e lavorato in Italia. «Erano gli anni in cui il salmone era sinonimo di qualità e prelibatezza esclusiva, il vero protagonista delle tavole durante le feste di Natale», ed è così che finì a nobilitare anche il piatto più polare dell’epoca.
Le pennette alla vodka sono un simbolo per Claudio Cerati, tanto da averle volute includere nel libro di ricette Evoluzioni e variazioni del divino salmone che raccoglie i piatti di chef da tutta Italia. «Riprendere questa ricetta non è stato poi così difficile. C’è voluto un po’ di coraggio per superare l’idea della panna nei condimenti, il retrogusto dell’aroma dolce e delicato della vodka e la sostituzione della pancetta con il salmone Upstream, per ritrovare quelle tradizioni ed emozioni di una volta in questa sinfonia dal sapore moderno».

Pomodoro e vodka, un connubio scientifico

Dopo il furore degli anni Settanti e Ottanta, il pomodoro venne spesso abbandonato in favore della sola panna, rompendo il connubio – non così eccentrico come sembra – fra vodka e pomodoro. La vodka infatti aiuta a liberare alcune molecole aromatiche del pomodoro che altrimenti non potrebbero rilasciarsi in una salsa con dell’olio. La vodka quindi sprigiona il sapore di pomodoro e in più fa da emulsionante, rendendo il sugo omogeneo. La panna – poca! – serve ad ammorbidire un po’ la salsa al palato e a mitigare il contrasto con il salmone, rendendo tutto più armonioso. Può anche essere omessa se vi piacciono i sapori più netti e decisi. Ed ecco la versione gourmet tratta dal ricettario Upstream, un piatto veloce da preparare anche per chi è alle prime armi con i fornelli.

Ingredienti per 4 persone

150 g di Classico salmone affumicato Upstream tagliato a piccoli cubetti
300 g di pennette rigate
30 g di burro
½ scalogno
250 g di passata di pomodoro
3 tazzine da caffè di vodka
100 g di panna fresca
2 cucchiai di erba cipollina tritata
Pepe nero

Procedimento

Tritare finemente lo scalogno e farlo appassire nel burro; aggiungere una tazzina di vodka, la passata di pomodoro e cuocere a fuoco dolce per 5 minuti. Togliere dal fuoco e lasciare riposare per 3 minuti. Unire la panna e tenere al caldo attorno ai 60°C. Nel frattempo cuocere le pennette in acqua bollente, scolarle e versarle in una padella. Sfumatale con la vodka rimasta, facendole saltare a fuoco vivo sino che l’alcol sia evaporato del tutto. Spegnere il fuoco e aggiungere il sugo di pomodoro, panna e vodka e finire di mantecare bene.

Impiattare e guarnire con il salmone e l’erba cipollina. Profumare con una macinata di pepe.

Testo di Jacopo Giavara e Margo Schachter

Ricerche frequenti:

le box gourmet della Locanda del Gusto

le box gourmet della Locanda del Gusto

Anche il delivery può essere gourmet: è questa la sfida del ristorante palermitano che oltre alle food box a domicilio mette a disposizione, unico in città, una cantina con 150 etichette di vino

A seguito dell’ultimo decreto ministeriale di novembre, la Sicilia è stata classificata come zona arancione, un provvedimento che ha comportato la chiusura al pubblico di bar e ristoranti e il divieto di spostamento da un comune all’altro. La maggior parte dei ristoratori di Palermo si è subito attrezzata per potenziare il servizio a domicilio (o di asporto), venendo così incontro alle esigenze di chi è costretto a rimanere a casa, ma non vuole rinunciare ai piaceri della tavola e di un buon calice di vino. Uno tra questi è la Locanda del Gusto che, dopo qualche giorno di chiusura per organizzare la logistica, ha subito avviato un servizio delivery attivo su tutto il territorio del capoluogo siciliano.

Il ristorante

Nata a seguito della rivalutazione del centro storico di Palermo – culminata con l’assegnazione del titolo di Capitale Italiana della Cultura nel 2018 – la Locanda del Gusto è ricavata nella corte interna di un palazzo storico del Cassaro, oggi via Vittorio Emanuele, la strada più antica della città. A gestirla sono tre imprenditori palermitani, attraverso la cooperativa Florida fondata nel 2014, che controlla altri due ristoranti: Talea all’Orto Botanico e RosaÆLia all’interno del Polo Museale di Palazzo Sant’Elia. «In questi anni il nostro intento», spiega Daniela Sclafani, presidente della cooperativa», è sempre stato quello di avviare un percorso di rinascita del centro storico, recentemente restituito ai cittadini e ai turisti. Con le nostre tre strutture, abbiamo voluto sviluppare una serie di attività di approfondimento della cultura alimentare e delle esperienze enogastronomiche a servizio dei visitatori e, soprattutto, della filiera produttiva siciliana».

Almerita Rosé di Tasca d'Almerita.
Almerita Rosé di Tasca d’Almerita.

Le box gourmet

«Siamo sicuri che anche il delivery possa essere gourmet», aggiunge la Sclafani. «Ed è proprio questa la nostra sfida in un momento così difficile». Tra le proposte del menu a domicilio, tutte realizzate dal giovane e promettente chef palermitano Tommaso Stancampiano, ci sono tre originali box gourmet, cui è possibile abbinare una bottiglia di vino con uno sconto del 10%. E a proposito di vino, la Locanda del Gusto ha voluto puntare proprio sulla cantina, mettendo a disposizione del delivery l’intera offerta della propria carta che vanta ben 150 etichette, tra siciliane e nazionali, al prezzo di enoteca. Per quanto riguarda, invece, il contenuto delle box, la prima è a base di pesce e include: arancinette di pesce spada, panelle e guacamole, insalata di polpo, cocktail di gamberi, polpettine di sarde in salsa di anciova e riso basmati con curry di gambero. Il prezzo di questa box è di 18 euro, cui vanno aggiunti altri 2 euro per il domicilio. Per l’abbinamento vino lo chef consiglia una bollicina siciliana, Almerita Rosé di Tasca d’Almerita. La seconda box – proposta al prezzo di 15 euro – prevede invece: arancinette di Montalbano, panelle e guacamole, tartare di carne, frutti rossi e maionese di nocciole, caponata bianca, spiedi di pollo marinati con spezie, miele e anacardi, riso basmati con curry di pollo. In questo caso l’abbinamento ideale è con un grande vino rosso come il Perricone “del Core” della cantina siciliana Feudo Montoni. Infine la box gluten free – prezzo 18 euro – con panelle e guacamole, cocktail di gamberi, tartare di salmone, riso con curry di gambero e vitello tonnato, da accompagnare al Mareneve, elegante bianco dell’Etna del produttore Federico Graziani.

Come ordinare

Per ordinare a domicilio basta accedere al menu food & wine delivery del sito della Locanda del Gusto e scegliere tra la selezione di antipasti, primi, secondi, sughi pronti e box gourmet. Le consegne a domicilio sono effettuate tutti i giorni (tranne il martedì) al seguente orario: dal lunedì al venerdì dalle 15:30 alle 22:30, mentre il sabato e la domenica dalle 11:30 alle 14:30 e dalle 18:00 alle 22:30. Prenotazioni: https://disv.it/LocandaDelGusto oppure chiamare al numero di telefono 328/9234647.

Proudly powered by WordPress