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Ricetta Torta soffice alle albicocche e granita di mandorle

Ricetta Torta soffice alle albicocche e granita di mandorle
  • 220 g burro
  • 210 g zucchero
  • 200 g farina
  • 8 g ievito in polvere per dolci
  • 8 pz albicocche
  • 4 pz uova
  • limone
  • 180 g mandorle pelate
  • 60 g zucchero

Per la ricetta della torta soffice alle albicocche e granita di mandorle, montate 200 g di burro morbido
con 200 g di zucchero, incorporate poi un uovo alla volta, e infine la farina e il lievito; dovrete ottenere un composto morbido. Lavate le albicocche, asciugatele, dividetele a metà, eliminate il nocciolo e conditele con il succo di 1/2 limone. Rivestite uno stampo (ø 25 cm) con carta da forno, versatevi l’impasto, e pareggiate la superficie. Distribuitevi sopra le albicocche, con la parte del taglio rivolta verso l’alto; completate con fiocchetti di burro e una spolverata di zucchero; infornate a 175 °C per 45 minuti circa.
PER LA GRANITA: Frullate le mandorle con lo zucchero per circa 30 secondi, unite quindi 500 g di acqua e frullate ancora. Ponete il composto in freezer per almeno 3 ore, mescolandolo ogni 30 minuti; alla fine dovrà avere una consistenza fine e cremosa. Servite la torta di albicocche con la granita di mandorle.

Granita e brioche, la colazione siciliana

Granita e brioche, la colazione siciliana

In Sicilia è la colazione estiva per eccellenza: non una semplice abitudine, ma una vera e propria istituzione che permette di iniziare la giornata con dolcezza e freschezza. Prepariamo a casa la granita siciliana con la brioscia?

Altro che cappuccino e cornetto: in Sicilia la colazione estiva per eccellenza è “a granita câ brioscia”, cioè granita siciliana e brioche, praticamente un binomio inscindibile. Non una semplice abitudine, ma una vera e propria istituzione che permette di iniziare la giornata con dolcezza e freschezza. Se siete in vacanza in Sicilia, non potrete davvero fare a meno di assaggiarla!

La granita a colazione

Tipica della Sicilia, la granita è un dolce freddo realizzato con un composto di acqua, zucchero e frutta che viene ghiacciato lentamente, ma mai completamente, e continuamente mescolato, per ottenere una consistenza granulosa e cremosa allo stesso tempo. Una vera delizia che tradizionalmente si accompagnava a pane fresco e croccante, con il tempo sostituito dalla tipica ‘brioscia‘ siciliana, fatta con pasta lievitata all’uovo e aromatizzata alla vaniglia o agli agrumi. A renderla riconoscibile sono la morbida “pellicina” di cui è ricoperta e la particolare forma, simile a quella di uno chignon: una base semisferica sormontata dal cosiddetto “tuppu”(dal francese tupè: i capelli raccolti sulla nuca). La brioche viene servita calda insieme alla granita, in cui può essere inzuppata. Per quanto riguarda i gusti della granita, ce n’è davvero per tutti e variano anche a seconda della città in cui si gusta. Da provare sono senza dubbio limone, mandorla, caffè, cioccolato, ma anche pistacchio, fragola e gelsi neri.

Quella al caffè di Messina è marchio tutelato

Un vero e proprio marchio tutelato: a Messina la granita al caffè, servita nel classico bicchiere di vetro insieme ad una calda brioche, è stata inserita tra i marchi di denominazione comunale De.Co. Il consiglio comunale ha infatti approvato il regolamento per l’istituzione del marchio, creato per “censire e valorizzare la produzione tipica locale legata alla storia, alle tradizioni e alla cultura del territorio comunale, quale strumento di promozione dell’immagine del territorio e della città”. Se passate per Messina non rinunciate quindi a chiedere al bar la “mezza con panna”, il termine utilizzato in città per indicare la granita al caffè con panna. Potrete scegliere poi se mescolare la panna insieme alla granita oppure se consumare prima l’una e poi l’altra. Due vere e proprie scuole di pensiero, non vi resta che scegliere da quale parte stare.

Dagli Arabi alla Sicilia

Secondo una tradizione avviata dai Greci e proseguita dai Romani, la neve raccolta sull’Etna durante l’inverno veniva stivata nelle cosiddette “niviere” per farla congelare: in estate, il ghiaccio che si era formato veniva grattato e ricoperto di sciroppi di frutta e fiori, una preparazione che oggi sopravvive nella grattachecca romana. Successivamente, con l’arrivo degli Arabi l’isola conobbe lo “sherbet”, una bevanda ghiacciata aromatizzata con succhi di frutta.
Durante il XVI secolo si apportò un notevole miglioramento alla ricetta dello “sherbet”, scoprendo di poter usare la neve, mista a sale marino, come refrigerante: in un “pozzetto”, una tinozza di legno con all’interno un secchiello di zinco che poteva essere girato con una manovella, si metteva la miscela eutettica che congelava il contenuto nel pozzetto, mentre il movimento rotatorio di alcune pale all’interno impediva la formazione di cristalli di ghiaccio troppo grossi. 

Granita e brioche anche a casa: la ricetta

Se in questo momento la Sicilia è troppo lontana per voi, potete provare a preparare in casa una colazione con granita e brioche. La ricetta per un’ottima granita la trovate qui mentre per delle calde e soffici brioche, mescolate 250 g di farina 00 e 250 di farina manitoba insieme a 90 g di zucchero semolato: lavorate il tutto a mano o con il gancio di una planetaria. Aggiungete poi 200 ml di latte tiepido con un cucchiaino di miele e 12 g di lievito di birra. Impastate e unite man mano 2 uova, un cucchiaino di estratto di vaniglia, un pizzico di sale e poi 75 g di burro a temperatura ambiente. Fate lievitare l’impasto, coprendolo e lasciandolo a temperatura ambiente, fino a quando non sarà raddoppiato (3 ore circa). Poi dividete l’impasto in una decina di pezzi, dategli una forma circolare e staccate da ognuno una parte di impasto a cui dare una forma conica con la parte finale schiacciata (ed ecco che otterrete il ‘tuppu’!). Fate quindi una piccola fossetta al centro della pallina e posizionatevi la punta del cono. A questo punto, mettete le brioche su una leccarda rivestita con carta da forno, spennellate la superficie con  un uovo sbattuto con un cucchiaino di latte e un cucchiaino di zucchero a velo. Lasciatele ben distanti l’una dall’altra e fate ancora lievitare in forno spento, con la luce accesa, per un’ora e mezza circa. Il loro volume dovrebbe raddoppiare. Infine, fate cuocere in forno preriscaldato a 185° per circa 20 minuti.

Ricetta Granita cremosa – La Cucina Italiana

Ricetta Granita cremosa - La Cucina Italiana
  • 3 pz banane
  • 300 g yogurt greco
  • 200 g succo di pompelmo rosa
  • 90 g lamponi
  • 40 g miele
  • cereali soffiati
  • granella di pistacchio
  • pompelmo per decorare

Per la ricetta della frutta cremosa, Tagliate le banane a fettine e distribuitele in un vassoio accanto ai lamponi; ponete in freezer per 4 ore. Frullate poi 60 g di lamponi e il resto della frutta con lo yogurt, il miele e il succo di pompelmo. Versate nelle coppe e completate con spicchi di pompelmo, granella pistacchio, cereali e i lamponi congelati rimasti.

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