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ecco le ricette di riciclo

ecco le ricette di riciclo

Dal timballo alle crocchette, dalla finta pizza alla torta salata passando per la frittata di spaghetti: 5 modi per riutilizzare gli avanzi di pasta e non buttare cibo nella spazzatura

Quante volte vi è capitato di buttare via un piatto (o anche più) di pasta? Un vero peccato se si pensa allo spreco di cibo e alla fatica nel cucinarlo, ma a volte capita di preparare più pasta del necessario o che qualcuno non troppo affamato (soprattutto i bambini) la avanzi. Ma tra la pancia e la spazzatura, un’alternativa c’è. O meglio, noi ve ne diamo cinque. Quale idea vi ispira di più? E la prossima volta, prima di buttare gli avanzi, pensateci due volte, potete ricucinarli!

5 ricette contro lo spreco

Frittata di spaghetti

Spaghetti avanzati? Possono trasformarsi in una sorta di frittata e diventare un insolito piatto unico. Versate la pasta in una padella con un filo d’olio e fate soffriggere per qualche minuto, poi rovesciate sopra delle uova sbattute, un po’ di parmigiano grattugiato e un pizzico di pepe. Coprite e fate cuocere per un quarto d’ora circa a fuoco medio, quindi girate l’originale frittata e terminate la cottura. Così se gli spaghetti erano al sugo, al ragù o comunque abbastanza conditi. Se la pasta invece era in bianco potete aggiungere, ad esempio, della pancetta, della scamorza o delle zucchine.

Pizza di pasta

Sembra una pizza, ma è fatta di pasta. Per prepararla prendete gli avanzi di pasta e uniteli a parmigiano grattugiato, pepe, basilico. Quindi versate in una teglia con un po’ d’olio, livellate il composto dandogli una forma rotonda e condite la superficie con fette di mozzarella, pomodorini, olive e acciughe. Cuocete infine in forno a 200 gradi per una decina di minuti.

Torta salata con pasta

La pasta avanzata può anche diventare il ripieno perfetto per una torta salata. Riducetela in pezzi più piccoli e aggiungete verdure come zucchine, coste, patate e formaggi filanti come provola, fontina oppure del tofu. Versate il composto in una tortiera foderato con un tondo di pasta sfoglia e infornate!

Timballo di pasta

La pasta del giorno prima, meglio se corta, unita a un po’ di besciamella (meglio se fatta in casa), il tutto versato in una teglia, ricoperto con mozzarella tagliata a fette sottili e parmigiano grattugiato e fatto cuocere in forno a 200 gradi per un quarto d’ora: voilà il vostro timballo di pasta! Potete fare anche un timballo in crosta utilizzando la pasta brisée: qui trovate la ricetta.

Crocchette di pasta

Pasta avanzata come aperitivo? Potete farlo, ma servitela sotto forma di crocchette, ottime come finger food. In questo caso va bene qualsiasi formato di pasta perché prima di tutto questa va tritata nel mixer. Aggiungete alla pasta uova, formaggio grattugiato e pan grattato (quanto basta per dare più consistenza all’impasto), quindi date forma alle crocchette e inserite nel mezzo un dadino di fontina. Ripassate le crocchette nel pan grattato e friggete in abbondante olio.

Settembre Gastronomico: dove mangiare bene a Parma

Il fiore di zucca 'primaverile' di Felice Lo Basso

Sino al 27 settembre, la ‘petite capitale’ celebra la Food Valley con una serie di eventi, aperti al pubblico, legati alle sua tradizione e ai grandi prodotti del territorio. Un’occasione imperdibile per (ri)scoprire la cucina locale. Ecco dove

Petite Capitale è sempre stata, da quando – nella prima metà dell’800 – fu il cuore del Ducato di Maria Luigia d’Austria, seconda moglie di Napoleone Bonaparte. Sino al 27 settembre si può ben dire che Parma diventa la capitale del cibo italiano, grazie a ‘Settembre Gastronomico’,  manifestazione che racconta la Food Valley attraverso le sue eccellenze gastronomiche. E’ l’espressione di sei filiere: le DOP Parmigiano Reggiano e Prosciutto di Parma, la pasta, il pomodoro, il latte e le alici. Un mix di tradizioni, artigianalità e passione che la rende Parma una realtà unica al mondo, come riconosciuto da UNESCO, che nel 2015 ha elevato la città ducale nell’Olimpo delle Creative Cities of Gastronomy: è stata la prima città italiana a ricevere questo riconoscimento, seguita poi da Alba. Il progetto ‘Settembre Gastronomico’ ha una natura corale, con l’alleanza  tra Istituzioni, Consorzi di Tutela, aziende alimentari e mondo della ristorazione. I promotori sono Comune di Parma e Fondazione Parma UNESCO Creative City of Gastronomy.

C’è anche una Tasty Box

Tante le iniziative, aperte al pubblico, che si possono scoprire nel sito ufficiale della manifestazione. Forse la più interessante, il 24 settembre, è  In cucina con Verdi, spettacolo messo in scena da Gianmaria Aliverta  per quella di svelare un lato del Maestro, la sua natura di raffinato amante della cucina. Il menu  a 75 euro, per l’evento al Bersò, sarà a cura del team di  Parma Quality Restaurants che comprende 30 ristoratori. Detto che ogni settimana di settembre sarà dedicata a una filiera rappresentativa della Food Valley parmense con proposte a tema in vari ristoranti, si è pensato ai foodie in arrivo con una simpatica idea. Chiunque soggiornerà in una delle strutture ricettive cittadine per una o più notti – purché il periodo comprenda il sabato riceverà una ‘Tasty Box – I Sapori della Food Valley’: un ricordo della gita ma anche un invito a sperimentare in cucina nella propria casa, nel segno dei sapori della città ducale. All’interno, infatti, gli ospiti potranno trovare le DOP Parmigiano Reggiano e Prosciutto di Parma, pasta, conserve di pomodoro, panna e le alici di Parma.

Che prodotti!

Ma il meglio – tra una lunga passeggiata nel centro storico e le mostre d’arte – è che ci si può felicemente dedicare alle gioie del palato. La summa è composta dai salumi tipici (Culatello di Zibello, Prosciutto Crudo di Parma, Salame di Felino, Spalla di San Secondo, Coppa di Parma…) da abbinare alla torta fritta; i tortelli di erbette – qui argomento di eterne discussioni sulle sfumature per realizzarli – e gli anolini; il bollito misto e lo stracotto; la torta Maria Luigia e i tortelli dolci preceduti ovviamente da qualche scaglia di Parmigiano Reggiano, se invecchiato ancora meglio. Ecco la nostra selezione di locali, giustamente non solo tipici, dove vi troverete benissimo.

 

Antica Osteria della Ghiaia

In Piazza Ghiaia, a pochi passi dal mercato storico della città, dal 1950 offre buona cucina parmigiana: molto amati i cappelletti alla parmigiana e la Vecia (la vecchia: piatto che ha come ingrediente principale il pesto di cavallo macinato).

Parmarotta

Mutua il nome dal quartiere: in passato, le piene della Parma (torrente) rompevano qui frequentemente gli argini. Rinomato, oltre che per le paste ripiene, anche per specialità allo spiedo e alla brace, rigorosamente di legna. Su richiesta, anche masterclass in cucina, per imparare a preparare piatti tipici come come i tortelli di erbetta.

I Tri Siochètt

L’insegna significa ‘I tre sciocchi’ in dialetto. Appena fuori città, è un’istituzione della cucina parmigiana. Offre la migliore tradizione culinaria locale: spalla cotta, tortino di borragine, salumi e gnocco fritto, paste ripiene. Aperta da più di 25 anni.

Osteria Virgilio

Virgilio si definisce ‘oste resistente’ alle mode ed è contrario alla filosofia del Km 0: se è giusto guardare vicino (ampia selezione di formaggi, salumi e vini locali), lo è altrettanto allungare lo sguardo alla ricerca del buono. Rispetto agli altri locali, ha la particolarità di trovarsi in Oltretorrente, la Parma del popolo.

Ristorante Cocchi

Parma in tavola, si potrebbe dire: un locale imperdibile per chi ricerca i sapori della tradizione. Locale fondato nel 1925 da Paride Cocchi e ora gestito da Corrado Cocchi e dal figlio Daniele. Tra le specialità: anolini in brodo; paste, tutte rigorosamente tirate a mano. Imperdibile il carello dei bolliti misti

Cortex Bistrot

Propone una ‘nuova cucina italiana’, mutuando ingredienti da altre culture. Lo chef Simone Devoti, affiancato da Diego Sales, ha lavorato diversi anni a Londra alla Locanda Locatelli. Ambiente informale, piatti godibili e contemporanei.

Antichi Sapori

Classica trattoria di campagna, che coniuga semplicità, calore familiare e una buona cucina, incentrata sulle specialità del territorio. Offre anche una verticale di Parmigiano Reggiano DOP con stagionature 30, 40 e 72 mesi. In cucina c’è Davide Censi.

L’Inkiostro

L’eccezione che conferma la regola: in una delle terre più legate alla tradizione, lavora uno dei maggior chef creativi in Italia ossia Terry Giacomello. La sua è cucina senza frontiere, super tecnica, ma non risparmia belle provocazioni al territorio.

Maison du Gourmet

Lo chef è Vincenzo Dinatale, che ha lavorato in grandi ristoranti: propone un menu degustazione di quattro portate (Omaggio alle Petit Paris) che esalta le tradizioni culinarie e i prodotti d’eccellenza del territorio, in modo innovativo. L’ambiente è raffinato e suggestivo, in località Coloreto.

Parizzi

Stellato da oltre 40 anni, è il ristorante per eccellenza di Parma, grazie alla bravura dello chef-patron Marco Parizzi. La tradizione non viene dimenticata ma è più interessante assaggiare piatti eclettici e di classe quale la Faraona in crosta di frutta secca con patate, cipollotti e champignon.

Ai Due Platani

Nella frazione di Coloreto c’è una delle trattorie emiliane ai vertici, regno dell’esperto Giancarlo Tavani. La ‘trimurti’ formata dai grandi salumi del territorio, le paste ripiene e il monumentale gelato alla crema è nota a tutti i gourmet italiani. Solida la cantina, che spazia dai vini locali a quelli d’Oltralpe.

Generation Female Global Summit 2020: ecco chi sono le protagoniste

Generation Female Global Summit 2020: ecco chi sono le protagoniste

Il 16 settembre le top leaders e pioniere si incontrano virtualmente per connettere, stimolare e dare la forza ad una nuova generazione di donne leader

Il 16 settembre si svolgerà l’evento inaugurale di Generation Female Global Summit, con l’obiettivo di riconoscere il ruolo della leadership femminile e rafforzare la prossima generazione di donne leader, riunendo le donne leader internazionali attuali e future di vari settori, nella prima conferenza virtuale del genere.

Nel corso di una giornata di conferenze e panel con una rete diversificata di donne leader, change-makers, visionarie e
innovatrici provenienti da una vasta gamma di settori, il Generation Female Global Summit darà vita ad una comunità
e una conversazione aperte e inclusive, in cui le donne di ogni estrazione possono condividere, esplorare e imparare
insieme.
Tra i relatori principali troviamo donne leader come Francesca Airoldi, Chief Revenue Officer di Condé Nast Italia,
Lynne Hanna, CEO di Clarins South Africa ed Elizaveta Kostyleva Díaz, GM Europe di LifeVantage, che condivideranno le loro esperienze e intuizioni come donne che guidano aziende globali, brand relevance e strategie di trasformazione. La fondatrice del Generation Female Global Summit Anna Shpak, una executive coach certificata, condurrà anche un seminario di formazione per fornire ai partecipanti competenze e strategie chiave per diventare “eleader” di successo nella nuova normalità incentrata sul digitale.
I panels e le discussioni presenteranno leader donne di vari settori che stanno facendosi strada in settori dominati dagli
uomini come la tecnologia, la finanza e le imprese, o guidando un cambiamento positivo in aree come la sostenibilità e
l’empowerment delle minoranze. Tra i partecipanti, Benedetta Arese Lucini, co-fondatrice di Oval Money ed ex GM di
Uber Italia; La Chef stellata Viviana Varese; Hannah Chung, attivista zero waste di Hong Kong; Nurul Jihadah,
fondatrice di The Codette Project, un’organizzazione no-profit di Singapore che aiuta le donne musulmane / minoritarie
a entrare nel campo della tecnologia; Fausta Pavesio, una investitrice esperta nominata una delle 50 donne europee più
influenti in startup e VC. Le chat Fireside offriranno approfondimenti su settori come la finanza e le professioni legali,
nonché la difesa delle minoranze e dei diritti umani, con leader del settore come Legance Avvocati Associati e relatori
come Riccardo Farisi, Head of Family Business di Azimut, e Fiammetta Capecchi, Fondatrice Lexpertise Legal Network.
In linea con l’obiettivo del Summit di sostenere le donne, tutto il ricavato della registrazione sarà devoluto alla
Fondazione IEO-CCM (Fondazione Istituto Europeo di Oncologia – Centro Cardiologico Monzino) per sostenere
lo IEO Women’s Cancer Center.

La Fondazione IEO-CCM è un’organizzazione senza scopo di lucro che raccoglie fondi per la ricerca sperimentale e clinica con l’obiettivo di trovare le migliori cure per i pazienti. Il Women’s Cancer Center IEO (Istituto Europeo di Oncologia) è dedicato ai tumori delle donne, nel campo della prevenzione, diagnosi precoce, trattamento e terapia che si prende cura delle donne prima, durante e dopo il trattamento, con un approccio a 360 ° per la salute delle donne.
Generation Female Global Summit è l’evento di punta di Generation Female, un’associazione senza scopo di lucro
creata per responsabilizzare e supportare le donne leader nelle loro capacità personali e professionali, ed è organizzato
da ARDM Consulting, una boutique di leadership coaching e società di consulenza in materia di risorse umane che
fornisce consulenza e formazione per ottimizzare le prestazioni e la leadership. Spiegando l’impulso per l’organizzazione
del Generation Female Global Summit, Anna Shpak ha spiegato: “Essere una donna leader, imprenditrice e madre me
stessa, aiutare le donne a prosperare e trovare realizzazione è sempre stato qualcosa che mi appassiona. Nel mio lavoro
di coaching delle donne leader e di consulenza alle aziende sulla formazione e lo sviluppo dei talenti, è diventato subito
evidente che c’era un impellente bisogno di una piattaforma ampia e internazionale per supportare e responsabilizzare
le donne sviluppando le loro capacità, fiducia e connessioni. Il movimento Generation Female è stato così creato per
colmare questa lacuna e soddisfare le esigenze delle donne leader “.

Il Generation Female Global Summit è una conferenza virtuale da non perdere per le donne leader attuali e
potenziali e i loro sostenitori, fornirà una piattaforma e una rete che educa, da forza e abilita una nuova
generazione di leadership e voci femminili. Generation Female è più di un vertice, è un movimento: unisciti a noi
per entrare in contatto con leader che la pensano allo stesso modo, creare nuove opportunità e vincere le tue sfide.

 

 

In foto, in alto da sinistra: Anna Shpak, President Generation Female; Francesca Airoldi, Chief Revenue Officer Condé Nast Italia; Lynne Hanna, CEO Clarins South Africa; Elizaveta Kostyleva Díaz, GM Europe LifeVantage; Rossella Paliotto, CEO AET Holding spa; Middle row, left to right: Nurul Jihadah, Founder The Codette Project; Benedetta Arese Lucini, Co-founder Oval Money; Hannah Chung, Head of Business Development Muuse.io; Fausta Pavesio, Advisor, Board Member, Investor; Viviana Varese, Michelin Starred Chef; Bottom row, left to right: Alice and Francesca Villa, Owners Villa Milano; Fiammetta Capecchi, Founder Lexpertise Legal Network; Riccardo Farisi, Head of Family Business Azimut; Monica Colombera, Senior Partner Legance; Vanessa Lim, Co-founder Rebelle Activewear) Premere sul link per le biografie complete: https://www.generationfemale.net/speakers

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