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Jesus Christ Superstar… a tavola: intervista a Ted Neeley

La Cucina Italiana

È la storia del Rock. Jesus Christ Superstar è una pietra miliare della musica, del cinema e del teatro. Ed è lui, Ted Neeley, con la sua fantastica voce e i suoi occhi azzurri, ad aver dato vita all’indimenticabile Gesù del film del 1973. Cantante e attore, ma anche batterista e compositore, Neeley ha portato gli ultimi giorni di vita di Gesù sui palcoscenici del mondo e da settembre percorre l’Italia in un tour da tutto esaurito. Buongustaio, ama il cibo del nostro Paese non meno della cucina della moglie Leeyan, che prepara e vende online deliziosi cookies.

Intervista a Ted Neeley, attore iconico di Jesus Christ Superstar

Nome: Ted.

**Cognome: **Neeley.

Professione: Artista.

Il suo motto: La regola d’oro “tratta gli altri come vorresti essere trattato tu”.

Il suo motto in cucina: “Stai alla larga”. Mia moglie, mia figlia e mio figlio sono i cuochi di famiglia. Io sono l’assaggiatore ufficiale.

Il suo piatto preferito: Il petto di pollo alla griglia di Leeyan, mia moglie, con la sua salsa speciale segreta.

Il piatto che detesta: Il polpo.

Buon cibo e musica rock come possono convivere? Guardate me: bisogna mangiare bene per fare rock (Gotta eat to rock).

La sua bevanda preferita: Il vino italiano. 

Il cibo che le ricorda la sua infanzia: La torta di noci pecan di mamma Neeley. 

**Nel suo tour ha visto molti posti in Italia: quale ha amato di più? **Mi piace tutto dell’Italia, dove è facile trovare qualcosa di bello in ogni angolo.

Preferisce il cibo italiano o il vino italiano? Devo proprio scegliere? Non posso avere l’uno senza l’altro. 

**La cosa più buona che ha assaggiato in Italia? **Ce sono così tante… e sono così tante… Se dovessi proprio sceglierne una… e dovessi proprio sceglierne una… ho assaggiato poco tempo fa in una  trattoria di Firenze una zuppa di verdure tradizionale fatta in casa chiamata Ribollita. Buonissima!

**E quella che le manca di più da casa? **Gli straordinari Granger’s Cookies di mia moglie. 

La cucina migliore che ha assaggiato girando per il mondo? Sono ancora impegnato nel mio tour degli assaggi. Però, il tonno scottato appena pescato e cucinato da un caro amico alle Hawaii, finora, è uno dei miei preferiti. 

Lo strumento che non può mai mancare in cucina? Il mio cucchiaio per gli assaggi. 

Intervista apparsa sul numero di La Cucina Italiana – marzo del 2015.

Capri: Stash apre Calamore, gastronomia pop. Intervista

La Cucina Italiana

Stash, frontman dei The Kolors, si lancia in una nuova avventura, stavolta la musica non c’entra. O, almeno, solo in parte. «Quando frequentavo l’accademia di Brera a Milano, studiavo la teoria del colore con tutte le sue sfumature», racconta Stash, all’anagrafe Antonio Fiordispino. «Da lì il nome The Kolors, una band che avrebbe guardato alle varie sfumature dei nostri miti, dai Pink Floyd ai Queen. Non c’era altro per raccontare il nostro concetto musicale. Lo stesso è successo per Calamore», una gastronomia “pop” che Stash ha deciso di aprire a due passi dalla piazzetta dell’isola di Capri, chiamata così proprio come è avvenuto per il nome The Kolors. L’ho raggiunto al telefono per saperne di più.

Classe 1989, Stash tiene tantissimo alle sue origini partenopee: «Sono nato a Caserta ma sono cresciuto a Napoli così come la mia famiglia, per cui il cibo in casa è sempre stato centrale; per lavoro mangio poco e velocemente», eppure «subito dopo aver vinto “Amici” (talent show condotto da Maria De Filippi, ndr) ricordo ancora quando mi chiesero un piatto preferito; “spaghetto a’ vongole!”, risposi in napoletano e i miei fan ancora se lo ricordano». 

Un piatto della tradizione che Stash sa replicare e anche con successo. «Mi piace mangiare ma non cucinare, sono pigro. Però quando mi metto con il sentimento mi riescono bene le linguine (le preferisco agli spaghetti) alle vongole, con la cremina all’aglio, vongole veraci napoletana sporcate con il pomodoro fresco, e una spolverata di prezzemolo, sempre fresco. Faccio saltare la pasta, per risottarla, nel sugo di aglio, vongole e un po’ di pomodoro a pezzetti».

Stash, con il suo socio Manuel d’Alessandro, davanti al bancone della gastronomia pop Calamore.

I cannelloni della nonna

Nonostante l’amore per il pesce («ammetto che quello che ordino di più è la frittura di calamari e gamberi»), c’è un piatto della memoria molto caro a Stash, legato alla sua famiglia. «La domenica non era domenica senza i cannelloni alla napoletana di mia nonna, un momento di festa!». Quelli con la ricotta e il ragù che cuoce per ore con le tracchiulelle (le costine di maiale, n.d.r.). «È un piatto meno famoso della lasagna. Ma c’è meno pasta di quella che si usa per la lasagna e la poesia la fa il ragù della nonna». 

Come nasce Calamore?

Con questo grande amore per la cucina di casa, Stash si è ritrovato a seguire il destino per il suo nuovo progetto nel mondo food.  «Ero in viaggio verso l’Abruzzo con Manuel d’Alessandro, il mio socio in questa avventura. Avevo voglia di mangiarmi uno spiedino di calamari ma in autostrada era impossibile. Allora lui mi fa in napoletano storpiato: “Ma tu tieni proprio l’ammore po’ calamaro”. Avevamo il nome: Calamore!».

Chiara Ferragni, un caffè a Milano: intervista | La Cucina Italiana

Chiara Ferragni, un caffè a Milano: intervista
| La Cucina Italiana

Sebbene il caffè non sia coltivato in Italia, è parte della cultura italiana. Anche Chiara Ferragni non può farne a meno e lo dimostra con la nuova straordinaria collaborazione a quattro mani con Nespresso. E non è la prima volta.

Caffè, Milano, Chiara

Incontrai Chiara in Brera un paio di anni fa quando lanciò la prima capsule collection con il noto brand internazionale e già si era capito che fosse un’ottima partnership. C’è molto altro oltre al what else di George Clooney, Nespresso sceglie di comunicare un’immagine glamour e globale attraverso Chiara Ferragni. Dalla personalizzazione con il logo a occhio e i colori pastello del 2021 siamo passati ad una collezione più matura, proprio come se questa collaboration seguisse la crescita di Chiara stessa – del resto, l’abbiamo vista tutti nella sua esperienza sanremese muoversi con eleganza e professionalità, piaccia o non piaccia.

La collezione Nespresso x Chiara Ferragni 2023 fa parte della gamma Ispirazione Italiana con il caffè Milano Intenso, pensato da Chiara per raccontare lo spirito di una Milano dall’atmosfera urbana e dal ritmo contemporaneo e creativo, e una selezione di accessori e una macchina da caffè, ideati nel design da Chiara stessa per rendere omaggio alla sua città d’adozione. Infatti, nonostante sia nata a Cremona, Chiara Ferragni è spesso identificata come milanese. In realtà, ci è venuta a vivere quando aveva 19 anni durante gli studi universitari (n.d.r. l’imprenditrice digitale ha frequentato l’Università Bocconi, facoltà di Giurisprudenza), poi dopo la paura losangelina di circa tre anni, ha scelto di stabilirsi a Milano, la città che la fa sentire a casa. Ecco che tutto torna. Milano è la città che Chiara definisce internazionale e creativa, non solo nella moda: «è da qui che nascono i trend. Sono fortunata a lavorare con persone creative a Milano, Mi sento felice e onorata di rappresentarla.»

Accanto al famoso storico Filippo Cosmelli, ha trovato in Milano una vera fonte d’ispirazione per il design, il gusto e le note del caffè Milano Intenso, attraverso luoghi storici come Villa Necchi, Palazzo Montedoria e il Duomo. Una curiosità? Lo stesso design delle losanghe verde e oro che contraddistingue questa limited edition arriva proprio dalle decorazioni interne di Villa Necchi Campiglio, progettata nei primi anni ’30 dall’architetto Piero Portaluppi.

Intervista a Chiara Ferragni

Non può iniziare la giornata senza un caffè espresso, ne beve almeno 3 al giorno, adora il profumo del caffè che pervade la casa al mattino. Ormai un’esperta di caffè, ecco tutto quello che vorreste sapere su Chiara Ferragni e la sua routine della colazione.

Preferisci una colazione dolce o salata e perché?
«A colazione mi piace mangiare spesso dolce: dal cornetto con la crema o la marmellata al porridge con granola e miele. Non manca mai però un espresso per iniziare bene la giornata.»

Qual e il tuo caffè preferito e perché?
«I miei gusti sono cambiati negli ultimi anni ma ad oggi il mio preferito è l’espresso. Mi piace il gusto intenso e concentrato in una piccola tazzina. É il modo giusto per iniziare la giornata ma anche per concludere un pranzo.»

Bevi caffè a colazione e qual è la tua colazione preferita?
«Bevo sempre il caffè a colazione, quando sono a casa, su un set o all’estero, ovunque mi trovo la mia giornata inizia sempre con un espresso. La mia colazione preferita è molto semplice: caffè e cornetto.»

Cosa ha Milano Inteso che ti piace?
«Il nuovo caffè Milano Intenso che ho co-creato con Nespresso mi piace perché ha un gusto classico e intenso ma senza essere troppo forte.»

Qualche indirizzo preferito a Milano per la colazione?
«Marchesi in Galleria Vittorio Emanuele, Palazzo Parigi nel loro dehors immerso nel verde e Sant’Ambroeus per rimanere in centro.»

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