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» Vinaigrette alla senape – Ricetta Vinaigrette alla senape di Misya

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La vinaigrette alla senape è una variante di uno dei più classici dei condimenti: la vinaigrette. Il principio di base è lo stesso, ovvero l’emulsione tra olio e aceto, ma in più si aggiunge per l’appunto la senape, col suo sapore pungente, perfetto per verdure e insalate, ma anche per piatti a base di carne. Anche in questo caso, il mio consiglio è di prepararla all’ultimo momento, in quanto riposando olio e aceto tenderebbero a separarsi, quindi nel caso andrebbero riemulsionati nuovamente. Come per la versione classica, anche qui potete aggiungere aromi a fine procedimento. Ora vi lascio alla ricetta e ci leggiamo più tardi.

 

Mettete in una ciotolina sale, pepe, senape e aceto e mescolate fino a far sciogliere completamente il sale.
Aggiungete quindi l’olio a filo, mescolando nel frattempo con una frusta a mano, continuando a mescolare fino ad ottenere un condimento omogeneo.

La vinaigrette alla senape è pronta: aggiungete spezie o aromi a piacere, oppure usatela subito così com’è.

Pasta fredda vegetariana: spunti e ricette

Pasta fredda vegetariana: spunti e ricette

Non mangiate né carne né pesce o avete voglia di sperimentare? Ecco tanti spunti per delle golose insalate di pasta veg

Leggende narrano che col caldo possa passare l’appetito, ma se abbiamo davanti piatti freschi che richiedano poca cottura (o al massimo possano essere preparati in anticipo), le cose cambiano. Visto che rinunciare alla pasta in Italia è un sacrilegio, d’estate si usa come base per ricche insalate. Solitamente si aggiungono anche del tonno oppure degli insaccati, ma si può fare anche senza: la pasta fredda vegetariana non vi deluderà, anzi.

Ingredienti sì e ingredienti no

Per preparare una pasta fredda vegetariana via libera a uova, formaggi, legumi, frutta secca, pesti di ogni tipo e verdure coloratissime. Gli unici ingredienti da evitare sono carne, pesce, salumi, tonno, gamberetti e würstel. Condite con olio extra vergine d’oliva, spezie ed erbette fresche e, a seconda di gusti e ricette, anche con senape o maionese.

Pasta fredda vegetariana: i grandi classici

Non serve far fatica per trovare dei piatti molto tradizionali che non prevedono l’uso di carne e pesce. La pasta – che va scolata al dente e fatta raffreddare con un filo d’olio – condita con pomodorini, mozzarella e abbondante basilico è un piatto che tutti conosciamo (e abbiamo mangiato). Provate ad aggiungere anche una manciata di pinoli tostati in padella senza altri condimenti per dare una nota croccante in più.
Anche l’abbinamento pomodorini, mozzarella, olive e rucola è decisamente tradizionale e perfetto per chi segue un’alimentazione vegetariana. Se, invece, ieri sera avete fatto una grigliata, rigorosamente veg ovviamente, e vi sono avanzate delle verdure, la classica pasta fredda con verdure grigliate è l’ideale per non sprecarle.

Mai provato con la frutta?

Sì, anche la frutta può dare una nota molto piacevole e particolare ad una pasta fredda vegetariana. Delle farfalle con dadini di melone e feta sbriciolata, condite con olio, origano e pepe nero saranno molto gradite al mare: il melone è pure amico dell’abbronzatura. Tutto sommato, inoltre, è un’accoppiata abbastanza nota e potrebbe, quindi, essere un buon modo per convincere gli scettici.
Chi invece vuole sperimentare può provare la pasta fredda con mirtilli e ribes oppure condire il proprio formato preferito con delle pesche grigliate e condite con olio, sale, pepe e rosmarino e del caprino o pecorino.

Legumi: non solo zuppe

Fagioli, ceci e lenticchie non si mangiano solo in inverno in fumanti zuppe. Soprattutto quelli precotti in vaso di vetro sono l’ideale per condire le insalate di pasta. Ceci, fagioli e piselli sono quelli che si prestano meglio a una bella pasta fredda vegetariana.
I ceci possono essere usati insieme a fagiolini, basilico, pomodorini, scaglie di parmigiano o grana e un filo di aceto balsamico. In alternativa stanno molto bene anche con dei dadini di melanzane saltate in padella con capperi e cipolla di Tropea. Condite poi questa pasta fredda con succo di limone per una nota freschissima.
Se preferite i fagioli provate l’abbinamento cannellini, pomodorini secchi, zucchine e timo: non vi deluderà.

Cibo dell’anima, tra riso e opere d’arte

Cibo dell'anima, tra riso e opere d'arte

Pane o riso? Qual è l’alimento che rappresenta il Nutrimento per antonomasia? Per Bottura è il pane, per Carlo Benvenuto, artista, è il riso. Ecco la ricetta che ci ha regalato

Nel numero di luglio abbiamo parlato con Carlo Benvenuto del suo Pane Metafisico, l’opera che realizzò nel 2015 per il Refettorio Ambrosiano. Con quell’immagine l’artista volle esprimere un’idea molto universale, per un’opera che doveva ornare la parete di un refettorio, con tutti i riferimenti – sacri e profani – che l’operazione conteneva.

Durante la lavorazione del numero di luglio, proprio in occasione del racconto che trovate a pag. 90, Massimo Bottura ha chiesto a Benvenuto quale fosse la sua ricetta di “nutrimento universale”: volevamo affiancare all’immagine della sua opera d’arte, la ricetta di un suo pane preferito. Benvenuto, però, rispose con un riso in Cagnone un po’ rivisitato. “Certo, riconosco che il pane è un simbolo più condiviso, ma di fronte a una domanda del genere, ho voluto essere fedele a una mia storia famigliare”, ci ha spiegato l’artista. “Per noi il pane è sempre stato un alimento di servizio, mentre il riso è ciò che più mi riporta ai valori della condivisione e del nutrimento”.

Ecco la ricetta che ci ha inviato, nella quale “la semplicità del riso all’inglese viene resa unica e speciale dal burro che per una parte viene insaporito dalla salvia e l’altra viene lasciato crudo come nella mantecatura del risotto, completano il parmigiano e un fondo di pollo arrosto che restituisce in concentrazione la ricchezza e la sapidità, che nei risotti tradizionali, è data dal brodo”.

Il nostro consiglio? Preparate per secondo il pollo arrosto, così avrete un menù intero, da completare con un’insalata e un dolce (ne trovate sul nostro numero in edicola). E potrete preparare il fondo per insaporire il riso.

Riso al doppio burro del Lago Maggiore

Ingredienti per 4 persone

320 g di riso da risotto
80 g di burro
6-8 foglie di salvia
abbondante parmigiano grattugiato
sale – fondo del pollo arrosto

Procedimento

Lessate il riso in abbondante acqua salata. In una casseruola sciogliete la metà del burro facendo rosolare la salvia. Una volta rosolata spegnete la fiamma. Tenete da parte un paio di mestoli d’acqua di cottura del riso, aggiungetene un po’ al burro e mescolate. Riservate le foglie di salvia. Quando il riso è cotto ma ancora molto al dente versatelo nella casseruola, dove c’è il burro con la salvia, sotto la quale avrete riacceso il fuoco. Mescolate e aggiungete l’acqua di cottura fino a completare la cottura. Spegnete il fuoco e mantecate con il burro freddo rimasto e il parmigiano.

Per il fondo di pollo

Prendete la teglia dove avete preparato il pollo arrosto, deglassatela sulla fiamma con poca acqua bollente, versate il sugo in una salsiera filtrandola con una chinoise o colino a cono.

Per servire

Riscaldate i piatti (passateli sotto l’acqua bollente, poi asciugateli). Adagiate il riso nei piatti e aggiungete le foglie di salvia. Irrorate con il fondo di pollo o servite il sughetto a parte.

Carlo Benvenuto in mostra al Mart

Chi volesse scoprire di più su Carlo Benvenuto, può farlo visitando la mostra “Carlo Benvenuto. L’originale”, che ha inaugurato la riapertura del Mart dopo il lockdown. Una ripartenza che espone circa 60 opere dell’artista, realizzate dagli anni Novanta a oggi, messe in dialogo con tre capolavori di De Chirico, Morandi e Guttuso, provenienti dalle collezioni del Mart. Nelle opere esposte si ritrova quella metafisica del quotidiano che caratterizza anche il Pane metafisico del Refettorio Ambrosiano: in esse, oggetti della vita di tutti i giorni sono ritratti con grande fedeltà ma, sorprendentemente, risultano quasi astratti, universali.

Dal 26 giugno al 18 ottobre 2020
info e prevendite: info@mart.trento.it , www.mart.trento.it

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