Tag: Mozzarella

Limoni ripieni di mozzarella e alici

Limoni ripieni di mozzarella e alici

Innanzitutto lavate molto bene i limoni sotto acqua corrente, quindi tagliateli a metà e spremetene il succo, cercando di non rompere la buccia, in modo che resti una sorta di guscio.

Pulite le alici ricavandone i filetti(qui la guida per farlo al meglio) e lasciatele marinare per 15 minuti con i succo di limone.

Nel frattempo tagliate la mozzarella a cubetti e lasciatela asciugare un pochino in frigo.

Preparate un trito di erbe aromatiche (io ho usato rosmarino, timo e salvia) e unitelo al pangrattato insieme a un po’ di sale.

Riprendete i filetti di alici e impanateli, singolarmente, nel pangrattato aromatizzato.

Componete i limoni: disponete i gusci di buccia sulla teglia rivestita di carta forno e riempiteli a strati con mozzarella e alici, concludendo con queste ultime e con qualche aroma (io ho usato timo, peperoncino e buccia di limone).
Cuocete a 180°C in forno ventilato già caldo, per 10-15 minuti, accendendo anche il grill negli ultimi minuti di cottura.

I limoni ripieni di mozzarella e alici sono pronti, non vi resta che servirli.

Ricerche frequenti:

La Zizzona di Battipaglia, la mozzarella “tipica”: dove, come

La Zizzona di Battipaglia, la mozzarella “tipica": dove, come

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Il fenomeno mediatico

La sua forma che rievoca un seno femminile e il suo peso importante celebra la prosperità e l’abbondanza, l’antitesi delle mozzarelline monoporzione in taglia single, La Zizzona è fatta per essere condivisa, ed infatti è diventata prodotto mitico da condividere, anche sui social. Sulla pagina Facebook del caseificio si contano più di 250.000 fan.

A Battipaglia: dove comprarla e il fast-food

A Battipaglia, ad appena quattro minuti dall’uscita autostradale, ci si può fermare allo spaccio aziendale del caseificio (esiste anche senza lattosio e costa da 14.50€ al kg) oppure allo Zizzona Village, inaugurato nel 2021. Mozzarelle, salumi e piatti come la Zizzona ripiena di parmigiana o gnocchi alla sorrentina, le Polpette di carne di bufalo con cheddar e bacon o la ZizzCake, dessert a base di ricotta. Da settembre 2022 aprirà invece lo Zizzona Pub Self Service, area all’aperto che promette piatti decisamente foodporn come panini con hamburger di bufalo, arancini al ragù di bufalo, bistecca di bufalo senz’osso, abbinati a birre artigianali e non.

Come conservarla e come mangiarla

La Zizzona, come tutte le mozzarelle, va conservata al massimo per 3 giorni, e non va mai messa in frigorifero. La mozzarella di bufala, Zizzona inclusa, va conservata a temperatura ambiente (18-25°). Nel caso faccia freddo, prima di mangiarla deve essere portata in ogni caso alla giusta temperatura e va quindi lasciata in acqua calda con tutta la busta o a temperatura ambiente per un po’. Visto il suo peso, da 1 a 5 kg, La Zizzona di Battipaglia non perde la sua freschezza, ma anzi acquisisce sapore col passare dei giorni: consigliano quindi di consumarla almeno 1 giorno dopo la produzione.

La Zizzona a Milano, e a domicilio

A Milano esiste un punto vendita, ma attenzione il camion con il carico di Zizzone rifornisce il negozio 3 giorni a settimana: il lunedì, il mercoledì e il venerdì, con mozzarella prodotta il giorno precedente all’arrivo: dal momento che le Zizzone vanno a ruba, è sempre consigliata la prenotazione. La si compra anche online e viene consegnata direttamente a domicilio in 24/48 ore dalla produzione, in tutta Italia (isole comprese).

10 ricette di pesce e formaggio. È ora di sfatare il tabù

10 ricette di pesce e formaggio. È ora di sfatare il tabù

Nessuno sa bene il motivo per il quale abbinare il formaggio e pesce sia un tabù così severo, ma tutti sanno che non va assolutamente fatto. Perché? La tradizione e cultura gastronomica italiana ha origini antiche e complesse, molteplici sono i fattori che nell’arco della storia hanno influenzato non solo quello che mangiamo, ma come mangiamo

Siete al ristorante, i turisti stranieri al tavolo di fianco chiedono al cameriere di portargli del parmigiano, che poi a cospargono sopra gli spaghetti alle vongole. Osservate, sbalorditi, e vi piange il cuore. 

Perché non si mette il formaggio sul pesce?

In realtà, non ci sono fonti storiche che citano la nascita di questo abbinamento discutibile, nessuno storico gastronomico è riuscito a scovarne l’origine. Il motivo è principalmente legato al fatto che il tabù nasce come identità gastronomica culturale condivisa, di un paese che, distrutto da una guerra mondiale, cerca di mantenere le proprie tradizioni per salvaguardare la propria storia. L’Italia è l’unico fra i paesi al mondo con una forte tradizione sia casearia che ittica che non abbina tradizionalmente i due prodotti. 

Esistono varie scuole di pensiero per giustificare l’esistenza del tabù, tutte facili da sfatare, come racconta Dan Nosowitz, giornalista gastronomico statunitense. La prima giustificazione condivisa da molte persone è che il formaggio, con il suo sapore forte, andrebbe a coprire il sapore delicato del pesce o dei frutti di mare. Questa teoria può essere applicata se si parla di un abbinamento di gorgonzola piccante e gamberi crudi, ma esistono moltissimi formaggi delicati (come il primo sale e la burrata) e altrettanti prodotti di mare dal sapore deciso, come le sarde e le ostriche. 

La seconda teoria sul perché l’abbinamento del formaggio al pesce sia proibito è legato alla geografia: le regioni in cui viene prodotta la maggiore quantità di formaggio sono zone montane, prive del mare e dei suoi prodotti. L’idea che il formaggio sia solamente prodotto nell’entroterra, e che quindi non si mescoli assieme al pesce, è facile da sfatare: è sufficiente pensare a tutti quei formaggi prodotti poco lontano dalla costa, dal fior di latte al pecorino romano e caciocavallo ragusano. 

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