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Parmigiana di melanzane: è siciliana, emiliana o napoletana?

La Cucina Italiana

La amiamo tutti, la parmigiana di melanzane. È buonissima, e quando si prepara in estate con gli ortaggi di stagione, è ancora più saporita. Persino di più, come spesso accade, quando è quella originale, e cioè con le melanzane fritte. Contemporaneamente, però, è un bel grattacapo: da dove viene? Ce la si contende in almeno tre regioni d’Italia, e cioè Sicilia, Campania ed Emilia Romagna. Dove sta la verità? 

La storia della melanzana

Partiamo dai fatti: la melanzana arrivò in Italia nel XV secolo, quando gli Arabi la fecero arrivare dall’India attraverso Spagna e Sicilia. Ma da lì al piatto passò parecchio tempo perché si mangiasse con frequenza e una certa tranquillità: un po’ come il pomodoro arrivato dalle Americhe con Cristoforo Colombo, si pensava fosse tossica. Giovanna Frosini e Monica Alba, esperte di Linguistica e Storia della Cucina Italiana autrici della rubrica «Le parole che arrivano da lontano»  della nostra rivista, nell’articolo pubblicato nel numero di settembre 2023 hanno infatti spiegato che il frutto della «Solanum melongena» trovò molto resistenza: era considerata nociva, capace di portare alla follia. In effetti, spiegano sempre loro, nei ricettari medievali della nostra Penisola non ce n’è quasi traccia. La voce, nella forma plurale «marignani», compare per la prima volta nel Cuoco Napoletano (manoscritto della fine del XV secolo). 

Dalla melanzana alla parmigiana

Da lì alla parmigiana servì tempo: la prima testimonianza storica di una ricetta dal nome «parmigiana» è contenuta nel Cuoco galante (1733) di Vincenzo Corrado: gastronomo e cuoco pugliese al servizio delle più importanti famiglie aristocratiche della Napoli del ‘700. Corrado, tuttavia, nella sua ricetta utilizza le zucchine anziché le melanzane, fritte nello strutto e poi condite con parmigiano e burro e poi ripassate in forno. Più simile alla ricetta di oggi quella descritta nel 1839 da Ippolito Cavalcanti nella sua Cusina casarinola co la lengua napolitana: «E farai friggere le melanzane e poi le disporrai in una teglia a strato a strato con il formaggio, basilico e brodo di stufato o con salsa di pomodoro e coperte le farai stufare».

Perché è corretto dire «parmigiana di melanzane» e non «melanzane alla parmigiana»

«A strato», una parole chiave: è il motivo per cui la corretta dicitura è «parmigiana di melanzane e non «melanzane alla parmigiana». Parmigiana infatti è un sostantivo: come ha spiegato in alcuni suoi interventi lo storico Massimo Montanari, altro celebre esperto collaboratore della nostra rivista, questo termine nel XIV e XV secolo cominciò a comparire in diversi ricettari per indicare una preparazione a strati che al suo interno include vari ingredienti. Non è dunque un aggettivo, utilizzato come un modo di condire le melanzane, e cioè con il Parmigiano.

La Parmigiana e la Sicilia

Questo suggerirebbe che la città di Parma non c’entrerebbe nulla. Altro indizio: lo stesso termine «parmigiana»  deriverebbe dalla voce siciliana “parmiciana”, ossia l’insieme dei listelli di legno che formano una persiana. Il loro sovrapporsi parzialmente l’uno all’altro ricorderebbe la disposizione delle melanzane fritte nella preparazione del piatto. Non solo: altri sostengono addirittura che «parmigiana» derivi direttamente da «petronciana», termine di origine persiana con il quale originariamente veniva indicata la melanzana al suo sbarco nell’Europa meridionale, prima di diventare «mela insana». A supporto di questa tesi si cita nientemeno che l’Artusi, che a fine ‘800 la indicava proprio con questo nome. In ogni caso, la primitiva parmigiana siciliana doveva essere un piatto molto simile alla moussaka turca, fatta di melanzane fritte nell’olio e cosparse di pecorino e altri condimenti. Una tesi affascinante e realistica, ma non documentata: in quell’epoca si ha solo un accenno alla “parmigiana” da parte di Simone de’Prodenzani, ma la ricetta non ci è pervenuta.

Tre formaggi eccellenti e un solo piatto

L’utilizzo del Parmigiano sarebbe stato utilizzato successivamente come alternativa al pecorino. A loro volta i Napoletani ci avrebbero aggiunto anche la mozzarella. Del resto la ricetta della parmigiana siciliana e napoletana sono molto diverse: in Sicilia le melanzane vengono fritte direttamente a fette, in Campania si ripassano in uovo e farina. Non solo, il ripieno è diverso: caciocavallo nell’isola e invece mozzarella a Napoli, che poi resta il ripieno più utilizzato per la Parmigiana.

Una Teano del gusto?

Insomma, un bel rompicapo: se è vero che la melanzana è sbarcata in Sicilia, è altrettanto vero che la versione di Napoli, dove l’ortaggio è arrivato di conseguenza con i Borbone, è la più diffusa. E poi c’è un’altra connessione storica: la dinastia di origine spagnola, prima di entrare a Napoli (1734), per un complesso gioco di alleanze dinastiche, governava proprio il Ducato di Parma e Piacenza. Insomma, vuoi vedere che Siciliani e Parmigiani si sono incontrati a Napoli per far nascere la Parmigiana? Una vera «Teano enogastronomica».

La parmigiana secondo i «big»

L’accordo lo hanno trovato anche chef e grandi pizzaioli. La parmigiana è una delle ricette che più spesso compaiono nei menu dei grandi ristoranti e pizzerie, con interpretazioni che la rendono ancora più speciale e invitante. Due gli esempi su tutti, di due giganti della cucina. Francesco Martucci de I Masanielli di Caserta, primo nella 50 top pizza, prepara la pizza parmigiana con ragù di pomodoro San Marzano (no carne) melanzane, fiordilatte, parmigiano reggiano olio EVO. Massimo Bottura invece la fa con risotto, mettendo l’Italia nel piatto. Sì, un po’ come la storia della parmigiana.

Le nostre ricette di parmigiana e melanzane:

Parmigiana di melanzane è siciliana emiliana o napoletana
Parmigiana nella melanzana

Scopriamo insieme la ricetta di questo piatto magnifico che prende ispirazione dalla ricetta tradizionale ma che si evolve mostrando un nuovo volto

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Parmigiana di melanzane è siciliana emiliana o napoletana

Scopriamo la ricetta di questo piatto tradizionale che unisce tutti coi suoi strati di melanzane fritte, salsa al pomodoro, mozzarella, parmigiano e basilico

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Parmigiana di melanzane è siciliana emiliana o napoletana
Parmigiana di melanzane, la versione moderna

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Parmigiana di melanzane è siciliana emiliana o napoletana
Parmigiana con ragù marinaro

Polpo, moscardini, coda di rospo… una versione della parmigiana ancora più particolare! Chi vuole assaggiare?

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Parmigiana di melanzane è siciliana emiliana o napoletana

Parmigiana di cipolle – Ricetta di Misya

Parmigiana di cipolle - Ricetta di Misya

Innanzitutto preparate la salsa di pomodoro: fate soffriggere aglio, olio e peperoncino in un tegame, quindi aggiungete la passata, condite con sale e pepe e lasciate cuocere per almeno 20 minuti, in modo da ottenere un bel sugo denso, infine togliete l’aglio.

Nel frattempo mondate le cipolle e tagliatele a fette spesse (1-2 cm), cercando di non far separare le rondelle.

Una per volta, passate le fette nella farina di semola, impanandole per bene.

Friggete le cipolle in olio ben caldo, facendole dorare in maniera uniforme e scolandole poi con una schiumarola su carta da cucina.

Assemblate la parmigiana: versate un po’ della salsa di pomodoro sul fondo della pirofila, aggiungete uno strato di cipolle, uno di mozzarella spezzettata e poco grana, poi altra salsa e ripetete fino a consumare tutti gli ingredienti, concludendo in cima con del pomodoro.

Infine cospargete la superficie con tanto grana e cuocete per 25-30 minuti a 1280°C, in forno ventilato già caldo.

La parmigiana di cipolle è pronta: lasciatela riposare per almeno 10-15 minuti prima di servirla.

Parmigiana di patate, facile e golosa

La Cucina Italiana

La parmigiana di patate è una golosa alternativa alla classica versione con le melanzane. Il bello di questa rivisitazione è che si può preparare per tutto l’anno con un ingrediente che non manca quasi mai in dispensa.
Può fare da secondo, da contorno, da piatto unico o essere servita a cubetti per l’aperitivo.

Inoltre, è possibile realizzarla in infinite versioni. Noi vi proponiamo una parmigiana di patate che piacerà a grandi e piccini, con besciamella, scamorza e prosciutto cotto, ma potete modificare facilmente la ricetta in base alle vostre esigenze.

Parmigiana di patate al forno: la ricetta facilissima

Ingredienti

1 kg patate
500 ml besciamella
250 g scamorza o provola
150 g prosciutto cotto
50 g parmigiano grattugiato
sale
olio extravergine di oliva
pepe

Procedimento

Pelate le patate e sbollentatele per circa 10 minuti; lasciatele intiepidire e tagliatele a fette. Affettate la scamorza.

Cospargete il fondo di una pirofila con un filo di olio extravergine di oliva e un leggero strato di besciamella.
Create il primo strato con le patate, regolando con il sale e il pepe, cercando di riempire tutta la superficie. Aggiungete le fette di scamorza, il prosciutto cotto e la besciamella.

Ripetete l’operazione formando un secondo strato con patate, formaggio, prosciutto e besciamella, poi completate la parmigiana con l’ultimo strato di patate, ricordandovi di salarle.

Coprite la parmigiana con un po’ di besciamella, formaggio grattugiato, pepe e un filo di olio. 
Cuocete in forno preriscaldato a 180°C per circa 30 minuti. Verso la fine della cottura spostate la pirofila sotto al grill per ottenere una crosticina croccante perfetta.

Prima di servire la parmigiana di patate, lasciatela raffreddare per un quarto d’ora: in questo modo si assesterà e riuscirete a tagliarla in fette più facilmente.

Parmigiana di patate: quante varianti!

Questa ricetta può essere riadattata facilmente per soddisfare ogni necessità. Diventa adatta a una dieta vegetariana semplicemente omettendo il prosciutto, ma può essere preparata anche in versione vegana, sostituendo burro e formaggio con ingredienti a base vegetale. 

E perché non sfruttare l’idea della parmigiana di patate per svuotare il frigo da quei salumi e formaggi che sostano in frigorifero da un bel pezzo? Non c’è limite alla creatività!

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