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Ricetta Pettole pugliesi con olive taggiasche e acciughe, l’antipasto di Natale

Ricetta Pettole pugliesi con olive taggiasche e acciughe, l'antipasto di Natale

Le pettole sono un antipasto tipico pugliese che si cucina tutto l’anno, ma che tradizionalmente vengono preparate in occasione delle festività tra novembre e dicembre, San Martino, l’Immacolata e la vigilia di Natale. Vengono chiamate anche pittule e sono delle palline fritte di pasta lievitata. 

Oltre che in Puglia sono diffuse anche in Basilicata, Campania, Calabria e si possono fare in versione salata o dolce a seconda degli ingredienti che si aggiungono al composto di acqua e farina.

Qui vi proponiamo la ricetta realizzata a quattro mani da Sara Foschini, la responsabile della nostra cucina di redazione, di origini napoletane, e Paolo Bussolino, veterinario torinese con origini pugliesi e campane, due amici che hanno cucinato i loro piatti di festa con qualche ingrediente speciale, in questo caso olive taggiasche e acciughe.

Sformato di pane ai funghi

Sformato di pane ai funghi

Innanzitutto tagliate il pane a cubetti e mettetelo in una ciotola, quindi irroratelo con 150 ml di latte, facendo attenzione a bagnarlo tutto, e lasciatelo riposare per almeno 30 minuti.

Fate scaldare dell’olio in una padella antiaderente con l’aglio, quindi unite i funghi (già scongelati, se avete usato il misto surgelato) e lasciateli cuocere per circa 10 minuti, mescolando ogni tanto.

Nel frattempo tagliate lo speck a striscioline o quadratini e tritate il prezzemolo, quindi uniteli ai funghi e lasciate insaporire.

Riprendete il pane e mettetelo in una pirofila rivestita di carta forno, cercando di creare uno strato uniforme (aiutatevi schiacciandolo un po’ con il dorso di un cucchiaio, se serve).

Tagliate la fontina a cubetti e distribuite sopra al pane i funghi e poi anche il formaggio.

Sbattete le uova con il latte restante (500 ml) e un pizzico di sale e versatelo sopra agli ingredienti nella pirofila.

Lavate i pomodorini, tagliateli a metà e distribuiteli sulla superficie, con la parte tagliata verso l’alto.
Cuocete per circa 40 minuti o fino a doratura in forno ventilato preriscaldato a 180°C.

Lo sformato di pane ai funghi è pronto, servitelo caldo o tiepido.

Ricetta Seadas, la ricetta del tipico dolce sardo

Ricetta Seadas, la ricetta del tipico dolce sardo

Le seadas sono uno dei simboli della cucina sarda, dolce storico della gastronomia regionale: sono preparate con un impasto di semola (i Sardi sono maestri nel suo utilizzo), prevedono un ripieno preparato apposta con un pecorino fresco, sciolto e “formato” apposta per l’utilizzo, e si completano con il miele, spesso di corbezzolo, un’altra delle tipicità dell’isola. 

Nel Campidano, a differenza che nel Nuorese, il ripieno si prepara con una caciotta vaccina, che viene poi profumata con scorza di limone grattugiata. La frittura delle seadas può avvenire in olio di arachide o anche nello strutto che, del resto, è presente nell’impasto, con lo scopo di renderlo friabile. 

Ma si dice seada o seadas? Il nome, che pare avere origine dal sardo su seu, grasso, cioè lo strutto che si utilizza per la preparazione della pasta, nasce al singolare, seada o sebada. Con la notorietà, però, è subentrato l’uso di utilizzare questo nome sempre al plurale. 

Le seadas sono nate dalla civiltà pastorale sarda non tanto come dolce, quanto come un sostanzioso piatto unico, molto semplice, preparato con gli ingredienti a disposizione nelle dispense, lavorati con la maestria tipica delle massaie sarde, in grado di realizzare con la semola di grano duro autentici capolavori come anche il pane carasau.  

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