Tag: primi e secondi piatti

Polpette di tempeh – Ricetta di Misya

Polpette di tempeh

Innanzitutto grattugiate il tempeh con una grattugia a fori larghi (in alternativa, potete sbriciolarlo con le mani).

Mettete in una pentola acqua e salsa di soia, mescolate, poi unite anche il tempeh.
Portate a ebollizione, quindi abbassate leggermente la fiamma e lasciate sobbollire, mescolando ogni tanto, per circa 10 minuti o fin quando l’acqua non sarà stata completamente assorbita.

Versate il tempeh in una ciotola con pangrattato, sale, pepe, aglio, origano e semi.
Mescolate, quindi unite anche concentrato, passata e prezzemolo tritato e amalgamate.

Con le mani umide, create delle polpette prendendo una noce di impasto per volta, disponetele sulla teglia del forno rivestita di carta forno. irrorate con poco olio e cuocete per circa 20 minuti o fino a leggera doratura in forno ventilato preriscaldato a 200°C.

Le polpette di tempeh sono pronte, non vi resta che gustarvele.

Valdobbiadene: bellezza di fine autunno nella terra del Prosecco

La Cucina Italiana

Le colline del Valdobbiadene.

La consapevolezza della bellezza e del valore del territorio è un elemento essenziale per capire i vini e la loro storia. La bellezza indiscutibile del paesaggio ha sicuramente ispirato il genio di Antonio Canova, uno dei più grandi cultori dell’estetica più classica e pura. Possagno non è affatto distante da Foss Marai e il museo, la gipsoteca e il tempio sono i luoghi che custodiscono l’eredità storica e artistica del più grande scultore del Neoclassico. «Questo territorio non solo bello e caratteristico, ma anche particolarmente curato in ogni dettaglio, rappresenta una culla perfetta per un turismo che ama esplorare la natura e andare alla scoperta di borghi storici incantevoli. Valdobbiadene» continua Andrea Biasiotto, «sorge sugli erti pendii delle Prealpi venete trevigiane, con un clima unico, dove si trovano le migliori uve del Valdobbiadene DOCG. L’uva qui prodotta viene lavorata esclusivamente a mano e, dal momento che i vigneti si trovano su declivi molto scoscesi e privi di terrazzamenti, le lavorazioni sono molto difficili e scomode. La particolare ricchezza del terroir, l’altezza dei vigneti che si inerpicano fino a quasi 600 metri sul livello del mare, il clima unico e il sapere di chi qui opera da tantissimi anni sono fattori qualitativi differenzianti».

Per valorizzare al meglio questo tesoro, Foss Marai ha voluto consolidare i propri standard, rimanendo intenzionalmente non troppo grande nei volumi e posizionandosi in un segmento superiore, specializzato nella produzione di spumanti d’alta gamma ottenuti con Metodo Charmat e distribuiti esclusivamente nel canale horeca. Nelle recenti aggiunte alla produzione di Foss Marai, spiccano Tilio Dosaggio Zero e Marai de Marai Ultrabrut, spumanti distintivi per il gusto nettamente contemporaneo, “Charmat lunghi” con grande sapidità e ampi bouquet. Questi vini sono espressione dell’impegno continuo dell’azienda nella ricerca e nell’innovazione, accanto alle cinque etichette di Valdobbiadene che dimostrano la grande capacità di declinazione di un vitigno come il Glera, quando si trova nella sua zona di eccellenza: Foss Marai Strada di Guia, 109 Valdobbiadene DOCG Brut, Foss Marai Strada di Guia, 109 Valdobbiadene DOCG Extra Dry, Nadin Valdobbiadene DOCG Dry Millesimato, Guia Valdobbiadene DOCG Brut Millesimato, Superiore di Cartizze Valdobbiadene DOCG Dry Millesimato.

Brodo di carne: la ricetta classica

La Cucina Italiana

Il brodo di carne è una preparazione di base che serve per fare tantissime altre ricette, oltre che a essere molto buono nelle serate di inverno. Un buon brodo di carne è indispensabile per la buona riuscita di piatti come la pasta in brodo e i risotti e cambia il sapore di minestre e piatti in umido come gli arrosti. Seguite la nostra ricetta e i nostri consigli per fare un buon brodo di carne.

Quale carne scegliere per il brodo?

Per fare un buon brodo non sono necessari tagli di carne pregiati (indispensabili invece per il bollito): vanno bene spalla, biancostato (ha più osso), punta di petto (più polposo), alette di pollo, collo di gallina (scarti di pollame come le zampe vanno bruciacchiati e poi spellati completamente); la coda bovina rende il brodo viscoso e molto corposo. Per un gusto più ricco, aggiungete ossi misti di vitello e manzo, come ginocchio e femore (potete preparare il brodo anche solo con ossa e ortaggi, ma avrà un sapore molto particolare).

Quali aromi mettere nel brodo di carne

L’aroma è dato da sedano (25%), carota (25%) e cipolla (50%) e dalla parte verde del porro, particolarmente profumata. A piacere, uno spicchio di aglio dà un aroma spiccato e il timo dà freschezza. La patata è invece sconsigliabile perché, oltre a intorbidire il brodo, lo rende più velocemente deperibile. Infine, se volete un colore più intenso, usate una cipolla dorata senza sbucciarla.

Brodo di carne: la ricetta

Cliccate sulla gallery per scoprire la ricetta e i 3 passaggi della preparazione.

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