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Ricette con i ceci- La Cucina Italiana

Ricette con i ceci- La Cucina Italiana

Impossibile non amarli: lasciatevi conquistare da queste ricette con i ceci, alcune facili e veloci, altre più creative e innovative, adatte a tutte le stagioni

Voglia di provare nuove ricette con ceci? C’è l’imbarazzo della scelta! I ceci sono i protagonisti di tantissime ricette della cucina tradizionale italiana, da Nord a Sud (come non amare le panelle siciliane o la farinata ligure?), ma sono anche alla base di pietanze che arrivano dal Medio Oriente, come l’hummus e i falafel.

Che siano secchi o in scatola, abbiamo raccolto 50 fra le nostre ricette con ceci più buone, dalla pasta e ceci in tante versioni alle nostre ricette originali più sfiziose, come le polpette di ceci o le idee con farina di ceci.

Guardatele tutte nella gallery in alto e leggete qui sotto i nostri consigli.

Ricette con ceci: in scatola o secchi?

Non vi siete ricordati di lasciare i ceci secchi in ammollo nell’acqua per 12 ore? Siete perdonati. Se avete scelto di preparare una ricetta con ceci in barattolo già lessati, la cosa fondamentale è eliminare l’acqua di governo: i ceci in scatola, infatti, possono contenere additivi, sale o zucchero, per questo è meglio sciacquarli bene con l’acqua corrente prima di impiegarli nelle vostre ricette.

Abbinare i ceci

La pasta e ceci è sicuramente fra le ricette con ceci più amate, ma questo antico legume si può abbinare a tanti altri ingredienti. Zuppe e minestre con verdure, riso o cereali sono preparazioni ideali per i ceci, come le creme e le vellutate, ma potete aggiungerli anche nelle insalate fredde per servire un pasto completo. Inoltre, i ceci sono particolarmente amati in abbinamento al pece, soprattutto a crostacei come gamberi e gamberoni.

Fra le migliori spezie ed erbe per i ceci, ci sono sicuramente il cumino, la paprika, il rosmarino, l’origano, la salvia e il timo. E l’abbinamento inaspettato? I ceci non sono adatti soltanto a ricette salate: è possibile sfornare anche deliziosi dolci con ceci, guardatene alcuni qui.

Ricette con ceci neri

I ceci neri sono legumi tipici del Sud Italia, in particolare della Puglia e della Basilicata. Il loro sapore è più intenso rispetto a quelli classici e si abbinano in modo ottimale a verdure, al pesce e ingredienti dal gusto delicato.

Ceci e carne

In origine i ceci – e in generale tutti i legumi – venivano usati in alternativa alla carne, grazie alle loro proprietà e ricchezza di proteine vegetali, fibre e vitamine. Dal punto di vista nutrizionale i legumi possono sostituire la carne e sono ideali per una dieta vegetariana, ma i ceci sono molto apprezzati anche in abbinamento alla carne di maiale, in particolare per preparare zuppe e minestre molto saporite.

Ricette con farina di ceci

Dalla lavorazione dei ceci si può estrarre anche una farina molto versatile, oltre che priva di glutine e quindi adatta ai celiaci. Con la farina di ceci si preparano ricette tradizionali, come la farinata ligure e le panelle siciliane, ma si può impiegare anche in sostituzione alla farina di grano per la preparazione di gnocchi, pasta frescafrittate crespelle senza glutine.

Non perdetevi nella gallery in alto le nostre 50 ricette con ceci da provare assolutamente: gustosi primi con ceci, insalate, zuppe, secondi e preparazioni originali, anche dolci!

Cuore, cosa fare in cucina per mantenerlo in forma

Cuore, cosa fare in cucina per mantenerlo in forma

Il 29 settembre si celebra la Giornata Mondiale del Cuore. Ecco le dritte da seguire per portare in tavola menù e cibi che lo difendono dai rischi e dai disturbi

Le malattie cardiovascolari sono responsabili del maggior numero di decessi nel mondo. A dirlo è la World Heart Federation che ogni anno il 29 settembre promuove il World Heart Day, la Giornata Mondiale del Cuore, per diffondere l’importanza della sua salute attraverso la prevenzione. I fattori che maggiormente lo mettono a rischio, infatti, sono gli stili di vita sbagliati. Non solo fumo e sedentarietà, ma anche le cattive abitudini a tavola. Vediamo insieme a un team di esperti dell’Istituto Clinico Ligure di Alta Specialità di Rapallo (ICLAS) cosa fare in cucina per mantenere il cuore in forma e in salute.

Attenzione a quantità e qualità del cibo

Non conta solo quanto si mangia, ma anche cosa si sceglie di mettere in tavola ogni giorno. «Chi è in sovrappeso ha una maggiore possibilità di sviluppare pressione alta, diabete di tipo 2 e di conseguenza malattie cardiache che mettono a rischio il cuore», spiega Paolo Pantaleo, specialista in cardiologia clinica e interventistica e responsabile dell’Unità operativa di cardiologia dell’Istituto clinico ligure di alta specialità di Rapallo (ICLAS). «È stato dimostrato che un incremento di 10 chili di peso comporta un aumento del 12% di rischio di infarto e del 24% di ictus, oltre a un incremento di 3-4 mm di mercurio di pressione sistolica», spiega l’esperto. «Anche un girovita allargato, la classica pancetta per intenderci, in chi è normopeso, può essere un indicatore importante. Si ritiene che una circonferenza superiore ai 102 centimetri nell’uomo e 88 centimetri nella donna rappresenti un aumento significativo del rischio cardiovascolare. Il tessuto grasso addominale è infatti in grado di attivare alcuni ormoni capaci di modificare il metabolismo e aumentare le probabilità di sviluppare il diabete di tipo 2 e alterazioni della pressione che mettono in pericolo la salute del cuore».

Verdura e frutta sono ottime alleate a tavola

Per proteggere il cuore e mantenerlo in forma la prima cosa da fare è assicurarsi in ogni pasto della giornata vegetali, ricchi di vitamine, minerali e antiossidanti che in sinergia tra di loro rappresentano un vero e proprio “scudo” protettivo per la salute del cuore. «Diverse ricerche hanno messo in evidenza che chi consuma abitualmente frutta e verdura si ammala e muore meno di malattie cardiovascolari», dice Paola Genovese, medico specialista in Scienza dell’Alimentazione e responsabile del percorso di cura per la grave obesità di ICLAS. «A ogni porzione in più si calcola che corrisponda una riduzione del rischio di circa il 10% di ictus», aggiunge l’esperta.

I legumi lo proteggono

Un alimento che non dovrebbe mai mancare nei menù settimanali di pranzo e cena sono i legumi. «Ceci, fagioli, lenticchie, ma anche piselli, fave possono essere consumati anche dalle 2 alle 4 volte a settimana in alternativa alla carne e ai suoi derivati o al pesce. Sono una buona fonte di proteine vegetali, fibre e micronutrienti alleati della salute del cuore» dice Sandra Catarsi, dietista di ICLAS. «Il loro consumo è in grado di abbassare il rischio di obesità e di altre malattie croniche legate alla cattiva alimentazione come il diabete di tipo 2 e le malattie cardiovascolari, che sono tutti fattori che possono mettere a rischio il cuore».

Grassi, occorre scegliere quelli giusti

Non solo il sale in eccesso, ma anche alcuni tipi di grassi nella dieta quotidiana sono nemici della salute cardiovascolare. «Per mantenere il cuore in forma bisogna innanzitutto ridurre in cucina l’uso di grassi saturi, in particolare l’acido laurico, quello miristico e quello palmitico che, consumati in eccesso, aumentano la colesterolemia. Occorre poi sostituire quelli trans con grassi mono e polinsaturi, che riducono il rischio cardiovascolare», dice Paola Genovese. «Nei menù quindi bisogna limitare il consumo di carni grasse e processate come i salumi, quello di formaggi e di altri prodotti trasformati e preferire la carne bianca a quella rossa. Un consumo eccessivo o abituale di carni conservate è associato a un rischio maggiore di diabete di tipo 2 e di malattie cardiovascolari», dice l’esperta. Sì invece al pesce, soprattutto azzurro, che può essere consumato anche un paio di volte a settimana. «Sgombro, alici, salmone e tante altre varietà sono ricchi di acidi grassi polinsaturi Omega-3, benefici per il cuore». Occorre poi preferire ai grassi saturi di burro e strutto i grassi vegetali, in particolare quelli dell’olio extravergine di oliva. «L’olio extravergine di oliva è una fonte eccezionale di grassi monoinsaturi. Apporta in particolare acido oleico che favorisce l’abbassamento dei livelli ematici delle lipoproteine a bassa densità LDL e VLDL, che trasportano il colesterolo e allo stesso tempo incrementa i livelli HDL, un altro tipo di lipoproteine che invece hanno effetti protettivi», dice la dietista Sandra Catarsi.

Cereali e pasta meglio integrali

I cereali integrali (farro, segale, avena, orzo) e i loro derivati hanno diversi vantaggi per la salute del cuore. «Innanzitutto il loro consumo è legato all’abbassamento del colesterolo cattivo (LDL) e totale e, grazie alla ricchezza di carboidrati a lento assorbimento e fibre, favoriscono una migliore modulazione della glicemia», spiega Paola Genovese medico specialista in Scienza dell’Alimentazione. «Pur avendo una densità calorica leggermente minore rispetto a quelli raffinati, grazie sempre alla presenza di fibre assicurano un maggiore potere saziante, che aiuta a ridurre porzioni e quantità e, di conseguenza, ad abbassare il rischio di andare incontro a sovrappeso, obesità e a tanti altri disturbi che possono mettere in pericolo il cuore». Un menù tipo? «A pranzo si può mangiare riso venere integrale con zucca, salmone e noci. A cena invece petto di pollo con arancia e finocchietto, cavolfiore viola e frisella a base di farina integrale», dice la dietista Sandra Catarsi.

Esami e check-up gratuiti

Fino al prossimo 16 ottobre, grazie all’iniziativa Mese del Cuore promossa da Danacol e Policlinico Gemelli sarà possibile sottoporsi a check-up gratuiti per la valutazione dei 7 fattori di rischio cardiovascolare, fra cui il colesterolo effettuati da un team di medici coordinato dal professor Francesco Landi, direttore UOC Medicina Interna Geriatrica Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, docente di Medicina Interna e Geriatria all’Università Cattolica del Sacro Cuore, campus di Roma. Gli screening possono essere prenotati sul sito.

Il ristorante al Porsche Experience Center Franciacorta

Il ristorante al Porsche Experience Center Franciacorta

Al Porsche Experience Center Franciacorta il vino e il territorio sono i protagonisti. Insieme alle meravigliose auto, ovviamente

Un ristorante accanto alla pista Porsche più grande al mondo. Sì, perché non poteva mancare uno spazio importante dedicato alla cucina e al vino nel nuovissimo centro Porsche Experience Center – Franciacorta.
Nato dalla riqualificazione dell’Autodromo di Franciacorta a Castrezzato, il centro, inaugurato qualche giorno fa, è avveniristico, ma al tempo stesso rispettoso dell’ambiente, con un concept architettonico studiato per recuperare il più possibile le strutture già esistenti e l’alimentazione da energia proveniente da fonti rinnovabili. Porsche Experience Center – Franciacorta è l’ottavo impianto di questo tipo nel mondo – dopo quelli di Lipsia, Silverstone, Atlanta, Le Mans, Los Angeles, Shanghai e Hockenheim –, ma è già il primo della lista per grandezza: con i suoi 60 ettari è il più grande del mondo ed è pronto ad accogliere oltre 20mila visitatori all’anno.

La passione per l’auto

L’impianto è diviso in due aree principali: il Customer Center e il Paddock. Il primo (5600 mq) è il portale di accesso a tutte le esperienze rivolte a clienti e appassionati. Da un’agorà centrale si diramano sale briefing per le sessioni teoriche, uno showroom per la configurazione delle vetture, uno shop, un’area kids e un’ampia terrazza panoramica. Sono disponibili anche un Business Center e una Board Room per meeting di lavoro, entrambe prenotabili su richiesta.
Il Paddock, comprensivo di un pit building dotato di 29 box, è invece l’area dedicata a ospitare i grandi eventi motoristici, a partire dal campionato monomarca Porsche Carrera Cup Italia. Il cuore dell’impianto, il circuito, comprende differenti zone di esercizio. La pista, un tracciato molto tecnico di 2,5 km, si dispiega in un susseguirsi di curve di vario raggio e chicane, perfette per mettere a punto la tecnica di guida. L’area di guida sicura comprende una pista a bassa aderenza dove sperimentare sbandate, sovrasterzi e pendoli, un anello irrigabile in cemento levigato, perfetto per affinare la tecnica di controllo di sovra e sottosterzo e un’ampia sezione dove saggiare l’efficienza degli impianti frenanti e la stabilità dell’auto nelle manovre d’emergenza. È disponibile poi un percorso Off Road con rampe, twist e sterrati per esaltare le prestazioni dei fuoristrada, mentre, per chi non se la sente (ancora) di guidare un’auto potente, è possibile dedicarsi ai realistici otto simulatori di ultima generazione (anche con visore) e una pista di entusiasmanti go-kart elettrici con 3 mappature di potenza.
La struttura, costata 28 milioni di euro, avrà a disposizione alcune vetture con un dispositivo di assistenza alla guida che permette alle persone con disabilità di poter vivere senza limiti le emozioni alla guida delle sportive.
«Il Porsche Experience Center Franciacorta», ha detto Pietro Innocenti, amministratore delegato di Porsche Italia, «è la massima espressione del mondo Porsche in un paese come l’Italia, dove la passione e l’amore per i motori si sposa con la cultura e la bellezza di una natura unica. È il luogo ideale per divertirsi, emozionarsi e vivere la passione in diretta, in un ambiente stimolante e con tante attrazioni».

Porsche Experience Center Franciacorta
Brescia, Porsche Experience Center Franciacorta (foto Claudio Lavenia/Getty Images for Porsche Italia).

Franciacorta e ristorante

In una zona di Italia così nota per eleganza e gusto, non poteva mancare un raffinato ristorante panoramico a sbalzo direttamente sull’autodromo. Un continuo omaggio al prestigioso vino di queste terre, un legame di autenticità e passione tra il primo vino italiano prodotto esclusivamente con il metodo classico della rifermentazione in bottiglia ad avere ottenuto il massimo riconoscimento enologico Docg e la Porsche, da sempre specializzata nella produzione di automobili sportive di lusso. Nel ristorante è possibile degustare una serie di piatti legati al territorio, come una tartare di manzo ai funghi con aceto e formaggio Bagoss, pesce salmerino all’aceto di Franciacorta, burrata con sardina d’Iseo e pomodorini, ma anche risotto al formaggio Silter e crema allo zafferano o i casoncelli con burro e salvia per arrivare a secondi come il controfiletto di manzo con olio di Rovato e polenta o il coregone con pomodorini e olive del Garda.
Grande attenzione viene data alla carta dei vini, con una approfondita rappresentazione delle diverse tipologie di Franciacorta Docg, ma anche dei Curtefranca Doc. I vini, in omaggio al territorio, sono anche esposti in una winery in legno brandizzata Franciacorta, con un’ampia vetrina espositiva e frigorifero incassato che può contenere 300 bottiglie.

Dopo la partnership stretta a inizio estate con Porsche Italia in occasione del campionato nazionale della Porsche Carrera Cup, l’apertura del centro è il completamento della collaborazione tra Franciacorta e il prestigioso marchio automobilistico. «Porsche rappresenta un’eccellenza dell’automotive nel mondo», commenta Silvano Brescianini, presidente del Consorzio Franciacorta, «e a nome di tutta la Franciacorta trasmetto l’entusiasmo che ci unisce a questo progetto. Con il suo territorio la Franciacorta è pronta ad accogliere Porsche e i suoi ospiti che potranno divertirsi presso il Centro e parallelamente concedersi un esperienza enogastronomica e culturale nelle cantine, hotel, ristoranti e i luoghi storici della zona».

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