Tag: Ricetta Gnocchi

Ricette salate con le albicocche

Ricette salate con le albicocche

Se adorate le albicocche, utilizzatele anche nelle ricette salate. Ecco le nostre idee per antipasti, primi e secondi squisiti, da preparare in estate e non solo!

Durante la stagione estiva le albicocche non mancano mai a fine pasto, magari a colazione oppure nel pomeriggio per uno spuntino fresco e salutare da gustare in spiaggia. Eppure questo frutto così amato può essere portato in tavola anche in modo del tutto inaspettato, dall’antipasto ai secondi, sia a base di carne che di pesce.

Ricette salate con le albicocche

Le albicocche si prestano bene in ricette salate di ogni tipo: potete utilizzarle al naturale, tagliate a spicchi nelle insalate, ma anche cuocerle o abbinarle ad altri ingredienti sotto forma di confettura o salsa.

La dolcezza e il tocco acido delle albicocche si sposa perfettamente con i gusti sapidi. Per esempio, la confettura di albicocca è indimenticabile insieme ai formaggi di capra, il pecorino sardo e persino il gorgonzola.

Servite i formaggi anche nelle albicocche grigliate: dopo averle pulite, tagliate a metà e rimosso il nocciolo, cuocetele per qualche minuto sulla griglia ben calda; sfruttate l’incavo del nocciolo per farcirle con un formaggio cremoso, completando magari con della frutta secca. Fatte così sono ideali per uno sfizioso aperitivo d’estate!
Potete preparare le albicocche ripiene anche direttamente in forno, proprio come abbiamo fatto per la nostra ricetta delle albicocche farcite avvolte nello speck.

Albicocche disidratate in cucina

Le albicocche sono regine dell’estate, ma se ne avete voglia tutto l’anno potete puntare sulle albicocche disidratate, che vi permetteranno di gustarle anche fuori stagione. Le albicocche secche non sono altro che i frutti freschi, privati del nocciolo e dei loro liquidi, ma pur sempre ricchi di proprietà benefiche per l’organismo, fra cui vitamina A e C, fibre, potassio e ferro. Scegliete quelle essiccate senza aggiunta di zuccheri e consumatele come snack per spezzare la fame e ricaricarsi in modo sano.

Le albicocche disidratate sono utilissime anche in cucina: oltre ad aggiungerle direttamente nelle insalate, potete sfruttarle per preparare primi e secondi piatti. In mancanza delle albicocche di stagione, fate rinvenire quelle essiccate in acqua per almeno un’ora e utilizzatele come ripieno per la pasta fresca, come nel caso dei nostri gnocchi di albicocche, da condire con burro fuso o formaggio. Provatele anche nei secondi piatti, per ottenere un sugo di arrosto originale oppure come ripieno.

Guardate la gallery in alto per scoprire le albicocche in 10 ricette salate imperdibili. E per il dessert, non perdetevi tutti i nostri consigli cliccando qui.

I vini e i vitigni della Basilicata

I vini e i vitigni della Basilicata

Se l’Agliano del Vulture è la star assoluta della regione, molti altri vini rossi e bianchi meritano un bicchiere, garantito da La Cucina Italiana

I terreni vulcanici, le vigne piantate in altitudine e in posizioni ben ventilate e le escursioni termiche tra il giorno e la notte assicurano uve sane e profumate, dalle quali nascono vini piacevoli e molto territoriali. L’80% della produzione della Basilicata è in rosso, con il vitigno aglianico del Vulture che è la star indiscussa della regione. La versione Superiore dà vita all’unica Docg della Basilicata, ma il vitigno è molto interessante anche quando è vinificato in rosa e come spumante.

A questo si affiancano alcune uve presenti anche nelle regioni vicine, come il bombino nero e la malvasia nera, e gli immancabili internazionali, quali merlot e pinot nero. Una curiosità tutta lucana è invece il guarnaccino, un vitigno a bacca rossa, della zona di Chiaromonte, nel Pollino, che era quasi scomparso e oggi è stato recuperato per produrre vini speziati e mediterranei. La diffusione dei bianchi è invece ancora molto limitata: quelli più interessanti sono a base di malvasia della Basilicata, in purezza oppure insieme con il moscato, per vini secchi e molto aromatici.

Aglianico del Vulture Superiore Serpara 2013 Re Manfredi – Terre degli Svevi
È un rosso di grande eleganza, che si fa ricordare per i profumi balsamici e speziati e il sapore equilibrato e persistente. Con grigliata di carne. 32 euro, gruppoitalianovini.it

Recepit Rosso 2017 600 Grotte
Da una piccola cantina, alfiere del vitigno guarnaccino nero, è un rosso fruttato e balsamico, di buona struttura e sapidità. Con spezzatino con patate. 14,50 euro, 600grotte.it

Maschitano Rosato 2019 Musto Carmelitano
L’aglianico del Vulture è qui declinato in versione rosa, per un vino vibrante, saporito, fresco e molto gastronomico. Con pizza ai frutti di mare. 13 euro, mustocarmelitano.it

Morbino 2018 Michele Laluce
È un bianco da uve moscato e malvasia bianca di Basilicata, molto aromatico, con intriganti profumi di erbe e frutta bianca. Con insalata di mare. 12 euro, vinilaluce.com

Metodo Classico Brut Rosé
La Stipula Cantine del Notaio A dimostrazione della grande versatilità dell’uva aglianico, c’è anche questo spumante fruttato e verticale, con un sapore ricco e un finale leggermente affumicato. Con fritto di crostacei e verdure. 19 euro, cantinedelnotaio.it

7 specialità pugliesi da assaggiare almeno 1 volta nella vita

#InViaggioConLCI per assaggiare il meglio dei prodotti tipici del Puglia, dalla burrata di Andria alle friselle

BURRATA DI ANDRIA
Morbida stracciatella di pasta filata e panna in un involucro di pasta filata. Tutelata con l’Igp e prodotta con latte vaccino, ha un peso che varia dai 100 grammi al chilo. Delicata al naturale o con un filo di olio, è ottima con ingredienti decisi, come le acciughe, la scorza di limone e lo zafferano.

OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA
La Puglia è la prima produttrice di olio extravergine di oliva: la coratina, diffusa nel nord della regione, infatti, è la cultivar che ha il maggiore quantitativo al mondo di polifenoli, preziosi alleati della salute. Le caratteristiche generali degli oli pugliesi sono una bassa acidità e un sapore intenso, con finale piccante; ogni zona ha poi le sue peculiarità. Le Dop regionali sono Collina di Brindisi, Dauno, Terra d’Otranto, Terra di Bari e Terre Tarentine.

CANESTRATO PUGLIESE
È un formaggio ovino Dop, a latte intero e pasta dura. Deve il suo nome ai canestri di giunco in cui stagionano le forme, che riportano poi le tipiche striature impresse sulla crosta. Per tradizione si mangia con fave, pere o verdure; stagionato è ottimo da grattugia.

CAPOCOLLO
Arrivano da Martina Franca i migliori salumi pugliesi e il capocollo è il più celebre. La coppa suina viene macerata sotto sale per 15‐20 giorni, conciata con vino cotto e spezie, poi affumicata e stagionata fino a tre mesi. In stagione, è buono con i fichi.

PANE DI ALTAMURA
Tra i pani storici d’Italia (per il poeta latino Orazio era «il migliore del mondo»), è prodotto con semola rimacinata di grano duro della Murgia e cotto in forni a legna. Tutelato con la Dop, ha una crosta solida e croccante e una mollica soffice e alveolata; le pagnotte, di solito di grosse dimensioni, si conservano morbide e fragranti per giorni.

FRISELLA
La versione originale di questo «pane da viaggio» biscottato è fatta con farina di semola di grano duro, acqua, sale e lievito. La doppia cottura elimina tutta l’umidità e la rende serbevolissima. Si bagna con acqua e si condisce con pomodori, origano, olio e sale.

ORECCHIETTE
Nate a Bari nel Medioevo, si sono diffuse in tutta la regione e in Basilicata, per diventare poi una delle paste più iconiche del Meridione. L’impasto disemola di grano duro rimacinata, acqua e sale viene modellato a forma di piccolo orecchio. Si condisce con sughi di carne o di verdure, come le cime di rapa.

Ricerche frequenti:

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