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Le ricette più gustose per il weekend del 5 febbraio

Le ricette più gustose per il weekend del 5 febbraio

Cosa cucinare nel weekend del 5 febbraio? Ecco i primi, i secondi e i dolci più buoni da preparare questo fine settimana

Se il weekend è la vostra scusa per cucinare ricette più ghiotte del solito, siete nel posto giusto. Per di più, sabato 5 febbraio c’è la finale di Sanremo 2022: quale occasione migliore per preparare piatti sfiziosi da condividere con i vostri compagni di Festival?
Ad esempio, in una serata conviviale non possono mancare ricette come le polpette rustiche di manzo e salsiccia di Bra oppure le pizzette fritte che noi abbiamo accompagnato al prosciutto crudo e allo squacquerone, ma che potete abbinare a qualsiasi altro condimento.

Le ricette più gustose per il weekend del 5 febbraio: primi piatti

Per quanto riguarda i primi, la tradizione ci viene sempre in soccorso quando abbiamo bisogno di portare in tavola un piatto capace di conquistare tutti gli ospiti. È sicuramente il caso degli spaghettoni alla gricia della cucina romana.

E per il vostro pranzo della domenica non abbiamo di certo dimenticato le lasagne. Questa volta, però, vi stupiremo con una ricetta meno convenzionale: le lasagne vegetariane con lenticchie, che piaceranno anche a chi non è vegetariano.

Le ricette più gustose per il weekend del 5 febbraio: secondi piatti

La prossima ricetta da fare nel weekend arriva dalla Lombardia. Avete mai sentito parlare degli uccellini scappati? Si tratta di golosi spiedini di carne che risalgono a un’antica tradizione. Per scoprire il perché del loro nome, non vi resta che provare la ricetta facile degli uccellini scappati.

Se invece state cercando un’idea originale per secondi a base di pesce, provate il tonno scottato con olive e pistacchi. Pronto in 30 minuti!

Le ricette più gustose per il weekend del 5 febbraio: dolci

Come rendere speciale il tanto atteso momento del dessert? Ci vuole un po’ di vino, proprio come abbiamo fatto per la ricetta della nostra torta rustica di pere. Provare per credere: l’aroma sprigionato dalle pere e dalle spezie utilizzate sarà inebriante!

Le sorprese non finiscono qui: sfogliate la gallery in alto per scoprire tutte le ricette per il fine settimana del 5 febbraio.

Ricetta Finocchi al forno con pane alle erbe e mandorle

Ricetta Finocchi al forno con pane alle erbe e mandorle
  • 30 g mandorle pelate
  • 3 fette di pancarré
  • 2 finocchi
  • sale
  • prezzemolo
  • aneto
  • olio extravergine di oliva

Per la ricetta dei finocchi al forno con pane alle erbe e mandorle, pulite i finocchi, conservando le barbe e le estremità, e tagliateli a rondelle di 4-5 mm.
Frullate le fette di pancarré con le mandorle, un bel ciuffo di prezzemolo, uno di aneto con il suo gambo e parte delle barbe dei finocchi, regolando di sale.
Disponete i finocchi in una teglia rivestita con carta da forno e leggermente unta. Infornateli a 190 °C con un pentolino di acqua per 15 minuti. Cospargeteli poi con il pane alle mandorle ed erbe e cuocete ancora per 5 minuti.
Da recuperare: gli scarti del finocchio, i gambi, le guaine più esterne e le barbine si possono utilizzare per preparare un’insalata: tagliate molto finemente gambi e guaine; tritate le barbine grossolanamente al coltello. Pelate 3 arance (potete trattare la scorza come nel risotto di pag 81), tagliatele prima a fette poi a triangoli; unitele ai finocchi, condite con un filo di olio e un pizzico di sale e completate con 30 g di olive taggiasche tagliate a metà.

Ricetta: Sauro Ricci, Foto: Riccardo Lettieri, Styling: Beatrice Prada

il miglior ristorante delle vie dei pastori della Barbagia

il miglior ristorante delle vie dei pastori della Barbagia

Pane frattau, culurgiones, pecora in cappotto, porceddu e seadas sono i piatti della tradizione barbaricina. E Alessandro Borghese è andato alla ricerca del ristorante che la interpreta meglio

Nell’ultima puntata di Alessandro Borghese 4 Ristoranti, andata in onda il 9 gennaio su Sky Uno, lo chef si è spinto fino in Barbagia, la vasta, misteriosa e affascinante zona montuosa della Sardegna centrale che sorge sui fianchi del massiccio del Gennargentu, alla ricerca del miglior ristorante delle vie dei pastori.

Nell’entroterra sardo, dove il numero delle pecore supera quello delle persone, i piatti protagonisti sono stati quelli a base di carne arrosto o bollita, formaggi come il pecorino e la ricotta, le erbe aromatiche della macchia mediterranea, dal finocchietto alla menta.

Anche questa volta, i quattro ristoratori in gara hanno votato – con un punteggio da 0 a 10 – locationmenùservizioconto del ristorante che di volta in volta li ha ospitati, oltre a una quinta categoria, lo Special, che in questo episodio è stata rappresentata dal pane frattau, specialità della zona.

I punteggi si sono sommati ai voti di chef Borghese che, in questo caso, ha confermato il risultato. Scopriamo i ristoranti che hanno partecipato alla puntata in Barbagia e la classifica finale.

4 Ristoranti: il miglior ristorante delle vie dei pastori della Barbagia

Ad aggiudicarsi il titolo di miglior ristorante delle vie dei pastori della Barbagia oltre ai premi in palio è stato Abbamele Osteria a Mamoiada (Nuoro), uno dei maggiori centri della pastorizia, celebre per i Mamuthones, le maschere del carnevale sardo. Il locale è stato aperto di recente da Mauro, 37 anni, un barbaricino doc che ha girato il mondo e poi è tornato nel suo paese con una missione: innovare la cucina tipica della Barbagia. «Mi piace sperimentare», racconta. «La mia è una cucina contemporanea che vuole dare un nuovo corso alla tradizione». E così, in un locale dove lo stile mixa materiali antichi come il granito a elementi di arredo moderno, propone un menù degustazione con l’Ovo frattau (la sua rivisitazione del pane frattau), gli Gnocchi di ricotta con brodo d’agnello, la sua interpretazione della Pecora in cappotto e il Ricordo di una sebadas.

Gli altri ristoranti in gara

Secondo classificato il Ristorante Sant’Elene a Dorgali. Lino, 64 anni, madre pastora e padre agricoltore, ha aperto il ristorante negli anni Ottanta insieme ai fratelli e continua a gestirlo con tutta la famiglia. Con una vista impagabile sulla macchia mediterranea che si gode dalla terrazza, qui si gustano le antiche ricette dei pastori che Lino ha approfondito con letture sulla storia e le tradizioni della Sardegna. «Propongo i piatti dimenticati dove ritrovare l’anima del popolo sardo», racconta. Il suo pane frattau è preparato con pane integrale, pomodoro fresco, uovo e un formaggio misto di latte vaccino e pecorino. In menù anche Ravioli alla dorgalese, Pecora bollita in cappotto, Zuppa del pastore, Seadas.

Terzo in classifica, l’Agriturismo Canales di Dorgali, il ristorante di proprietà di Giovanni (57 anni), detto Nanni. Pastore come il nonno e il padre, un giorno ha chiesto alla famiglia un pezzo di terra per costruire il suo agriturismo dove propone rigorosamente la tradizione dei pastori. Con le materie prime della sua azienda agricola (dove si può visitare il pinnettu originale – il rifugio dove i pastori dormivano e trasformavano il latte – del nonno), Nanni e la moglie preparano Capretto e maialetto arrosto, Pecora in umido con erbe aromatiche, Culurgiones, Casadina e gelato con latte di capra.

Ultimo in classifica (per colpa di una corda di pecora non apprezzata dagli altri ristoratori e per non aver rimediato all’errore) l’Agriturismo Su Pinnettu del 30enne Federico, che si definisce un «pastore moderno». Nipote di pastori, si è laureato in Agraria con la chiara intenzione di lasciare Cagliari e tornare a Olzai, suo paese d’origine dove ha aperto un agriturismo. La sala principale del ristorante si trova all’interno di un pinnettu ricostruito: qui si gustano piatti della tradizione come il pane frattau preparato con un pane fatto in casa, il porceddu, e proposte più contemporanee come il capretto alla birra.

 

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