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enogastronomia e ospitalità, nuove sfide e visioni | La Cucina Italiana

enogastronomia e ospitalità, nuove sfide e visioni
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Enogastronomia e ospitalità: un connubio vincente. Se ne torna a parlare alla sesta edizione di FoodExp Lecce il 12 e 13 aprile, cercando di guardare un po’ oltre: “Explorers – Audaci sfide | Originali visioni”. Tanti i professionisti della ristorazione e della hôtellerie che si alterne: chef, restaurant manager, bartender, amministratori pubblici, giornalisti, giovani talenti, docenti e studenti degli istituti alberghieri di Puglia in un fitto programma di talk, masterclass, degustazioni.

Tra gli ospiti di questa edizione, per segnalare solo alcuni nomi, Davide Oldani per la prima volta a FoodExp Lecce, Himanshu Saini da Dubai e Jessica Rosval da Modena, Yoji Tokuyoshi, che porterà nel Salento la filosofia del suo ristorante milanese Bentoteca, e poi Davide Di Fabio, Paolo Griffa, Michele Lazzarini, Errico Recanati, Franco Pepe, Diego Rossi, Chiara Pavan e Francesco Brutto, Lucia De Luca e Valerio Serino, Alessandro Pipero e Ciro Scamardella, i sommelier Giulia Caffiero e Mattia Spedicato di Geranium Copenaghen, Lukas Gerges, restaurant manager e wine director di St. Hubertu, il pastry chef Andrea Tortora e gli stellati di Puglia, parte integrante del progetto “Secret Sense”.

Al tema principale se ne affiancheranno tre: The new food generation, incentrato sui giovani talenti, esploratori per eccellenza e testimoni della cucina che verrà; Food & Pairing, nuova frontiera della mixology nelle grandi cucine con il contribuito di Domenico Carella, owner di cà-ri-co a Milano, e la partecipazione dei bartender Martina Bonci, Giacomo Giannotti, Edoardo Sandri e Bastien Rémillieux; Grill & BBQ, interpretati in modo magistrale da grandi chef.

Nel Chiostro dei Domenicani sarà facile orientarsi alla scoperta del ricco programma di FoodExp.

Sala Talk: sarà riservata alle attività istituzionali e agli approfondimenti tematici.
Quattro sale (di cui una all’aperto) saranno dedicate a mixology, cook, bbq&grill e pizza, con momenti live, show cooking, tecniche di cucina.
La cripta accoglierà le masterclass dedicate alle Cantine.
Porticato: i banchi d’assaggio “Only the Best”, riservati agli oltre cinquanta espositori.
Sala: per il project work degli Istituti alberghieri del Salento verranno discussi i lavori realizzati dagli studenti coinvolti nel concorso di idee “Digital Communication e Social Media Marketing” promosso da FoodExp.
Area Garden: qui troverà spazio la sezione Foodexp Gourmet Puglia, con specialità proposte da ristoratori pugliesi selezionati.

Panini alle carote – Ricetta di Misya

Panini alle carote - Ricetta di Misya

Preparate il poolish: mettete in una ciotola farina (la farina 0 degli ingredienti del poolish), lievito e acqua, mescolate e lasciate lievitare coperto da pellicola per almeno 3 ore nel forno spento con la lucina accesa.

Mondate le carote, lavatele, asciugatele e grattugiatele alla julienne (dovreste ottenere circa 240-250 gr di carote pulite).

Preparate l’impasto: mettete in una ciotola farina (la farina 00 degli ingredienti dell’impasto), lievito, acqua e iniziate ad amalgamare, poi incorporate il poolish, e quindi anche l’olio e il sale e impastate fio a far incordare l’impasto.
Infine incorporate le carote, spostate l’impasto sul piano di lavoro leggermente infarinato ed effettuate 3 cicli di pieghe a distanza di 10 minuti (qui la guida per farlo nel modo migliore).

Lasciate lievitare nella ciotola, coperto con pellicola a contatto, per almeno 12 ore in frigorifero e poi per altre 2 ore nel forno spento con la lucina accesa: alla fine, dovrebbe essere raddoppiato di volume.

Riprendete l’impasto, dividetelo in strisce e poi in triangolini un po’ allungati, disponeteli già sulla teglia del forno, leggermente separati tra loro, e lasciate lievitare ancora per 1 ora.

Spennellate i panini con un po’ di latte e cuoceteli per circa 20 minuti a 220°C, in forno ventilato già caldo.

I panini alle carote sono pronti, non vi resta che decorarli con un po’ di foglie di sedano o prezzemolo, per simulare le carote, e servirli.

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