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Mele per ricette salate? 30 antipasti, primi, secondi e contorni

Mele per ricette salate? 30 antipasti, primi, secondi e contorni

I dolci con le mele sono un grande classico. Chi non ha mai affondato i denti nella torta di mele della nonna, magari ancora tiepida? Le mele, però, sono buonissime anche nei piatti salati: tra antipasti, primi, secondi e contorni, l’utilizzo che se ne può fare è davvero ampio.

Ricette con le mele salate

Antipasti con le mele

Con gli antipasti con le mele ci si può davvero sbizzarrire. Acidità e dolcezza dei vari tipi di mela che si possono scegliere possono dare una sferzata di gusto considerevole alle ricette. Nella nostra gallery di 30 ricette vi proponiamo tante idee per tanti gusti diversi: dal Bignè con fegato alla veneziana e purè di mele, un antipasto con le mele dai sapori decisi, all’Insalatina di scampi e mele, delicatissima e fresca.

Primi con le mele

I protagonisti indiscussi dei primi con le mele sono senza dubbio i risotti. Vi proponiamo 5 ricette: si parte dal Risotto alla mela verde, freschissimo anche grazie all’utilizzo della mela verde, la più acida delle mele, passando per il Risotto con mele e curry, dai sapori orientali, fino ad approdare al sapore deciso del Risotto con mele, speck e bitto, in cui i sapori montani la fanno da padrona e scaldano la stagione più fredda.

Secondi con le mele

Qual è l’abbinamento perfetto per i secondi con le mele? La carne con le mele dà il massimo. E la bella notizia è che con le mele stanno bene praticamente tutti i tipi di carne: maiale, cinghiale, anatra, vitello. Ad ogni carne, una ricetta con le mele.

Contorni con le mele

I contorni con le mele vanno a chiudere la carrellata delle ricette salate con le mele. Un contorno golosissimo? L’Insalata di mele, patate e maionese vegana. Voglia di leggerezza? Provate l’Insalata con finocchi, arance e mele e per finire, la frittura: quella non può mai mancare.

Come fare il caffè con la moka a regola d’arte

Come fare il caffè con la moka a regola d'arte

Come fare il caffè con la moka a regola d’arte? Tutti pensiamo di saperlo fare, ma davvero sappiamo utilizzare la moka bene? Tipo, sappiamo davvero la quantità e la qualità di caffè da usare, se lasciare la montagnetta o pressare la miscela, capire quando spegnere il fuoco, versarlo subito o aspettare, girarlo oppure no? Abbiamo così chiesto a chi di caffè e di moka se ne intende. Ma ci sono due premesse da fare legate all’origine della moka, simbolo per eccellenza del consumo del caffè all’italiana. La prima è che il nome rimanda alla città di Mokha, appunto, nello Yemen, famosa per la qualità del caffè. La seconda è che a inventare la macchina della moka è stata Bialetti, icona globale del caffè e, insindacabilmente, simbolo del vivere italiano. L’azienda fondata nel 1919 dal genio di Alfonso Bialetti, proprio 90 anni fa, nel 1933, dava vita alla Moka Express, un progetto di design, ma soprattutto una rivoluzione delle abitudini quotidiane di preparare e bere il caffè.

Oggetto di culto

Presente nelle collezioni permanenti del MoMA di New York e della Triennale di Milano, la moka continua a essere un oggetto di culto legato a un rito che si ripete da 90 anni; venduto in 2 milioni di esemplari nel mondo (60% all’estero), non c’è famiglia italiana (e visti i dati, anche parecchie fuori dai confini nazionali) che non ne abbia almeno una, ereditata dai parenti o acquistata appositamente da esibire in cucina o lasciata accanto alla macchinetta del caffè con le cialde, così da alternare l’uno o l’altro consumo (questo, almeno, risulta da un mio rapido sondaggio tra colleghe e amici). La sottoscritta, per esempio, di moka ne ha a dozzine, sottratte dalle cucine della varie case di famiglia e parenti, in campagna, al mare in città, a tal punto che mia madre ha dovuto ricomprarsene una nuova: «Vedrai, funzionerà anche meglio!», le ho detto per convincerla. Ecco, dunque, come preparare una Moka a regola d’arte (nuova o vintage, poco importa).

La moka secondo l’esperto

Omar Sinanovic è il Coffee plant quality manager di Bialetti. Gli abbiamo chiesto qualche regola da seguire per preparare una moka a regola d’arte.

Ingredienti per una moka da 3 tazze

Come condire gli gnocchi di zucca? Ecco 5 idee

La Cucina Italiana

Salvia, burro e formaggio grattugiato oppure semplicemente pomodoro e basilico. Quando si parla di come condire gli gnocchi di zucca sono questi i primi condimenti che vengono in mente. Ma il rischio noia è dietro l’angolo e soprattutto le soluzioni per sbizzarrirsi in cucina con fantasia sono tante: oltre a questi grandi classici, quindi, ecco alcuni consigli per cinque condimenti diversi, assolutamente da provare.

Sfiziosi con pancetta e gorgonzola

Il primo condimento suggerito per un bel piatto di gnocchi di zucca potrà sembrare un po’ azzardato, ma non lo è. Pancetta e gorgonzola sono infatti due ingredienti che si sposano benissimo tra di loro e riducono l’eccessiva dolcezza, talvolta stucchevole, della zucca senza però coprire completamente il sapore inconfondibile dell’ortaggio arancione principe dell’autunno. Per preparare questo condimento (considerando gli gnocchi con la zucca per tre persone) è sufficiente tagliare a dadini 150 grammi di gorgonzola e far rosolare per qualche minuto 100 grammi di pancetta a cubetti. Una volta scolati gli gnocchi, basta aggiungere e amalgamare bene il tutto, senza dimenticare una bella spolverata di formaggio grattugiato prima di inforchettare gli gnocchi.

Ricercati con la salsa ai funghi

La preparazione di questo condimento è molto semplice: si puliscono e si affettano 300 grammi di funghi misti, si fa rosolare una cipolla tagliata finemente e infine si aggiungono 50 grammi di panna da cucina. Si lascia scaldare la salsa per 10 minuti in una padella, aggiungendo un po’ di acqua di cottura man mano che si asciuga, e poi non rimane che unire il condimento agli gnocchi di zucca, non prima di aver salato e pepato a piacere.

homemade pasta pumpkin gnocchi with mushroom sauce and ricottaPronina Marina

Saporiti con speck e noci

La sola idea è già un tripudio di sapori: per preparare un bel primo a base di gnocchi di zucca, speck e noci basta far soffriggere con pochissimo olio d’oliva 150 grammi di speck tagliato a striscioline e poi unire 70 grammi di noci già tritate. Quando gli gnocchi saranno pronti, cotti e scolati, non resta che aggiungerli al condimento, tenendo il fornello a fiamma bassissima**,** e mescolare. Un po’ di formaggio grattugiato alla fine e il gioco è fatto.

Deliziosi con la fonduta

Fontina, latte e burro: ecco cosa serve per preparare un’ottima fonduta di formaggi per condire e rendere ancora più buoni i vostri gnocchi di zucca. Si comincia tagliando a dadini 350 grammi di fontina (sempre considerando tre commensali) da lasciare poi in ammollo, magari per tutta la notte, in 200 ml di latte. In una casseruola si fanno sciogliere 20 grammi di burro, si aggiunge la fontina ammollata con il latte e si versa tutto in un pentolino, lasciando cuocere a bagnomaria a fuoco lento. Quando il formaggio diventa filante si aggiungono quattro tuorli, uno alla volta, si mescola fino a quando il composto non smette di filare (ci vogliono più o meno 10 minuti). Quando sarà tutto diventato cremoso e liscio, ecco una gustosissima fonduta di formaggi ideale come condimento per gli gnocchi di zucca.

Delicati con zucchine e menta

L’ultimo condimento consigliato, in grado di donare un tocco in più agli gnocchi di zucca è quello a base di zucchine e menta. Dopo aver lavato e tagliato a dadini tre zucchine, si fanno sciogliere in un tegame 60 grammi di burro e si uniscono le zucchine tenendo il fuoco basso. Si lascia cuocere per una decina di minuti e poi si aggiungono quattro o cinque foglie di menta, spezzettate a mano anche in maniera grossolana. Si aggiusta il piatto con un po’ di sale e di pepe (e volendo anche un po’ di succo di limone) e infine si rovesciano gli gnocchi di zucca nel tegame con questo delizioso condimento. Il risultato sarà un mix delicato e al tempo stesso gustosissimo.

Un altro piatto autunnale? Le tagliatelle con i funghi sono una certezza

Ricerche frequenti:

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