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Tapulone, uno “spezzatino” diverso – La Cucina Italiana

Tapulone, uno "spezzatino" diverso - La Cucina Italiana

È una ricetta che ha origine dal lago d’Orta: a base di carne d’asino e accompagnato da polenta è un piatto perfetto per queste giornate autunnali

Il tapulone è un piatto tipico a base di carne di asino, che nasce nella provincia di Novara e, in particolare modo, a Borgomanero, comune a pochi chilometri da quel piccolo gioiello che è il lago d’Orta. E’ un secondo molto ricco, pieno di sapore, che di solito si accompagna con della polenta. È simile a uno spezzatino e la carne viene fatta cuocere almeno due ore nel vino, che per questo piatto è di solito un Nebbiolo, tipico piemontese.

Origine del tapulone

Narra la leggenda che questo piatto ebbe origine dopo che un gruppo di pellegrini, di ritorno dal santuario di San Giulio d’Orta, affamati e senza più provviste, decisero di sacrificare un asinello al loro seguito. Per attenuare la durezza delle carni dell’animale, queste furono spezzettate finemente e cotte a lungo nel vino. La compagnia in seguito si stabilì definitivamente nel luogo del pasto, dove fu fondato un villaggio che costituì il nucleo dell’odierna Borgomanero. Da qui rimase l’abitudine di considerare l’asino una fonte di cibo, una volta che non potesse più essere utilizzato per il trasporto.

La polenta, il giusto accompagnamento

Come ogni spezzatino che si rispetti, anche il tapulone si accompagna benissimo con un ricco piatto di polenta. Per questa potete scegliere tra la versione classica, fatta con la farina di mais, o la taragna, dal sapore più rustico e più verace, preparata invece con la farina di grano saraceno, tipica di una zona della Lombardia, la Valtellina. Entrambe sono perfette anche per chi ha problemi con il glutine: né il mais, né il grano saraceno ne contengono.

La ricetta del tapulone

Ingredienti per 4 persone

800 g polpa d’asino macinata o fatta a tocchetti, 2 spicchi di aglio, 1 rametto di rosmarino, 2 foglie di alloro, mezzo litro di vino rosso, 50 grammi di lardo, una noce di burro, olio di oliva extravergine, sale e pepe.

Procedimento

Mettete il lardo in un tegame largo con l’olio, il rosmarino, l’alloro e i due spicchi di aglio. Fate rosolare tutto dolcemente. Quando l’aglio si sarà dorato toglietelo e unite la carne e con una forchetta separatela e lasciatela cuocere. Aggiungete ora il vino, sino a che la carne non sarà completamente ricoperta. Cuocete a fuoco lento per circa un’ora finché la carne non sarà abbastanza asciutta. Aggiustate di sale e pepe e aggiungete una noce di burro. Prima di servire il tapulone togliete il rosmarino e l’alloro e poi portatelo in tavola insieme a una polenta fumante.

Nel tutorial qualche consiglio in più per un piatto perfetto

» Pasta con crema di patate e polpo

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Innanzitutto pulite il polpo, mettetelo in una pentola ampia, copritelo con abbondante acqua, portate a ebollizione e fate cuocere per circa 30 minuti.
Una volta cotto, scolate, fate raffreddare e tagliatelo a tocchetti.

Nel frattempo che il polpo cuoce, pelate le patate, tagliatele a dadini, quindi cuocetele con un po’ di acqua in una casseruola ampia dove avrete fatto appassire il misto per soffritti con dell’olio.

Quando le patate saranno cotte, conditele con pepe abbondante e il pecorino e frullate con il minipimer fino ad ottenere una crema liscia e senza grumi.

Nel frattempo, fate rosolare il polpo a tocchetti in una padella antiaderente con olio abbondante.

Quando polpo e patate saranno quasi pronti, mettete anche a cuocere la pasta in una pentola con abbondante acqua bollente salata.
Scolatela un po’ al dente conservando un po’ di acqua di cottura, quindi unitela alla crema di patate (aggiungendo un po’ di acqua di cottura se serve), aggiustate di sale, infine incorporate anche il polpo, tenendone qualche pezzetto da parte per decorare i piatti.

La pasta con crema di patate e polpo è pronta: impiattate, decorate con il polpo messo da parte e un po’ di prezzemolo fresco e servite subito.

Ricetta Crioche – La Cucina Italiana

Ricetta Crioche - La Cucina Italiana

Vi sveliamo la favolosa ricetta che ha rivoluzionato la colazione dei milanesi, la crioche del caffè-pasticceria in Galleria

  • 750 g farina per lievitati
  • 490 g burro
  • 180 g uova
  • 135 g lievito madre
  • 130 g zucchero
  • 16 g scorza di arancia grattugiata
  • 13 g sale
  • 10 g miele
  • 1 baccello di vaniglia
  • sciroppo di zucchero

Per la ricetta della crioche formate un preimpasto con 150 g di farina, 135 g di lievito madre e 75 g di acqua a temperatura ambiente (non più di 26 °C). Lasciate maturare per circa 1 ora o fino al raddoppio del volume.
Raccogliete in una ciotola (meglio se della planetaria) 600 g di farina, 180 g di acqua e le uova; aggiungete il preimpasto e amalgamate con energia per non meno di una decina di minuti così che la massa prenda forza (cioè si formi la maglia glutinica), poi unite lo zucchero, il miele, la scorza di arancia grattugiata e i semi raschiati dal baccello di vaniglia.
Impastate ancora e infine aggiungete 160 g di burro morbido e il sale
Dividete l‘impasto in due parti e lasciate lievitare coperto a 24‑26 °C per 40 minuti circa.
Disponete i due impasti sul piano di lavoro infarinato e schiacciateli per eliminare l‘aria che si sarà formata. Rimetteteli a lievitare in frigo per 3 ore, sempre coperti.
Stendete il burro rimanente tra due fogli di carta da forno così da ricavare 2 quadrati spessi 6 mm. Metteteli in frigo per almeno 1 ora.
Togliete dal frigo gli impasti, incideteli fino a 3 cm di profondità con una croce e aprite i quattro lembi dal centro della croce in modo da ottenere una specie di quadrato.
Disponete all’interno dei 2 quadrati di pasta un quadrato di burro e ripiegatevi sopra i lembi di impasto, senza sovrapporli, a mo’ di busta.
Stendete con il matterello per fare penetrare il burro nella pasta e ottenere 2 rettangoli da piegare ciascuno in quattro parti: ripiegate le estremità in modo che coincidano a metà del lato lungo del rettangolo, quindi sovrapponete le due parti come se piegaste un foglio.
Procedete con una seconda piega in tre invece che in quattro e ponete a riposare in frigo per 30 minuti.
Stendete i due impasti a 9 mm di spessore, ritagliate dei rettangoli di 10,5×5,5 cm, divideteli a metà lungo la diagonale ottenendo dei triangoli rettangoli (foto 1): ne otterrete circa 20.


Arrotolateli partendo dal cateto minore: l’effetto sarà quello di avere dei mezzi croissant, cioè le crioche (foto 2).
Accomodate le crioche in più placche foderate di carta da forno e fate lievitare per 3 ore.
Cuocetele in forno a 180 °C per 18 minuti, poi a 165 °C per 3 minuti. Sfornatele e spennellatele subito con lo sciroppo (1 parte di acqua e 1 parte di zucchero), per lucidare la superficie.

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