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Frutta: quando e come mangiarla per non ingrassare

Frutta: quando e come mangiarla per non ingrassare

Meglio mangiarla a fine pasto oppure lontano da pranzo e cena? Qual è la quantità da consumare? Quali varietà scegliere? Ecco le risposte della nutrizionista

La frutta è uno degli alimenti che non dovrebbe mai mancare nei menu quotidiani. È un vero e proprio scrigno di sostanze benefiche. Ha un elevato contenuto di vitamine, minerali, antiossidanti, utili per il corretto funzionamento dell’organismo. Ma quale scegliere se si è a dieta oppure si ha necessità di sbarazzarsi di qualche chilo in più?
«La frutta contiene anche zuccheri semplici (glucosio e fruttosio) facilmente assimilabili dell’organismo. Un consumo eccessivo di zuccheri a rapido assorbimento favorisce una produzione esagerata di insulina, un ormone che stimola la fame e favorisce l’aumento di peso e l’insorgenza di diverse malattie come il diabete di tipo 2. Il fruttosio, sebbene non sia coinvolto nella produzione di insulina, se in eccesso favorisce l’instaurarsi della steatosi epatica (fegato grasso)», spiega la nutrizionista Nicoletta Bocchino. «Alcune varietà come uva, fichi, banane, melone ne contengono in quantità elevate. Quindi il consiglio è di dare precedenza a tavola alla frutta meno zuccherina come le fragole, i frutti di bosco, le pesche e limitare invece il consumo di quella particolarmente dolce». Occorre inoltre consumarla nel modo corretto. «Per mantenere stabile i livelli di zuccheri nel sangue il suggerimento è di mangiarla lontana da pranzo e cena in associazione a proteine e grassi buoni che ne aumentano l’effetto saziante». Attenzione poi alle quantità. «L’ideale è consumarne 3 porzioni al giorno, da 100-150 grammi l’una», dice la nutrizionista Nicoletta Bocchino che qui dà una serie di suggerimenti su come mangiarla per non rischiare di ingrassare.

Date precedenza alla frutta intera

Un frutto intero rispetto a una macedonia ha un impatto migliore sulla glicemia. «Dopo la macerazione gli zuccheri presenti nella frutta diventano man mano più facilmente assimilabili dall’organismo». Anche la frutta in versione “succo” è più “dolce”. «Ha infatti un indice glicemico più alto perché difetta di fibre, presenti invece nella polpa». Attenzione poi al grado di maturazione. «L’ideale è preferire la frutta acerba rispetto a quella più matura: ha un contenuto minore di zuccheri».

Privilegiate quella di stagione e a chilometro zero

«La frutta di stagione appena raccolta, rispetto a quella esotica che proviene da paesi lontani, assicura un contenuto maggiore in termini di antiossidanti, che sono degli ottimi alleati della linea. Queste sostanze favoriscono l’eliminazione delle tossine e delle sostanze di scarto, responsabili di ritenzione, gonfiore e altri inestetismi». Ma c’è di più. «Molte varietà esotiche andrebbero consumate con moderazione perché sono anche le più caloriche. Cento grammi di cocco, per esempio, forniscono più di 350 calorie», ci mette in guardia l’esperta.

Abbinatela a colazione allo yogurt

La frutta è ricca di fibre solubili che hanno un’azione prebiotica come la pectina presente nelle mele e nelle pere. «Abbinata all’interno dello stesso pasto ai probiotici dello yogurt (oppure del latte fermentato o del kefir) combatte la stipsi e aumenta i batteri intestinali benefici che aiutano a mantenersi in forma e in salute. Le proteine di cui sono ricchi i derivati del latte inoltre riducono l’assorbimento degli zuccheri di cui è ricca».

A merenda mangiatela insieme alla frutta secca

Per aumentare l’effetto saziante della frutta l’ideale è mangiarla come spuntino insieme a qualche noce, mandorla, pistacchio o nocciola. «Le fibre e i grassi benefici presenti nella frutta secca modulano l’assorbimento degli zuccheri della frutta fresca e mantengono sotto controllo l’insulina. Aumentano inoltre la sazietà, danno energia costante e aiutano a stare alla larga dagli attacchi di fame».

Non consumatela come sostituto di un pasto

La frutta non è un alimento completo. «Difetta di proteine, grassi buoni e carboidrati complessi, indispensabili per fare un pasto equilibrato e far funzionare in maniera efficiente il metabolismo. In più, è ricca di zuccheri a rapido assorbimento che assicurano una sazietà ridotta e di breve durata».

Nella gallery quali sono le varietà di frutta di stagione in questo periodo maggiormente alleate della linea

 

 

 

5 errori del gelato fatto in casa

5 errori del gelato fatto in casa

Fare il gelato in casa, con o senza gelatiera, è diventata un’abitudine di tante persone. Si possono scegliere ingredienti di qualità e si possono creare gusti insoliti e particolari. Ma quali sono gli errori che si devono assolutamente commettere? Noi ne abbiamo trovati cinque.

Errore 1: I grassi

Il gelato per essere cremoso ha bisogno di una parte grassa.
Se volete un dessert privo di grassi forse il gelato non è quello che fa per voi.
Certo potete preparare un sorbetto che però è ricco di zuccheri e comunque non è un gelato.
Che sia quindi la panna nei gusti cremosi o l‘olio di cocco in quelli alla frutta, è necessario aggiungere un grasso nella preparazione di base.

Errore 2: La crema

Parliamo ancora di base del gelato perchè alla fine è quella che conta di più.
La base di tutti i gelati è praticamente sempre una crema inglese. Alcuni gusti non hanno le uova, ma hanno la panna, ma comunque si tratta sempre di una preparazione che prevede una prima fase di cottura.
Questa crema deve avere una consistenza perfetta e deve essere filtrata se necessario per evitare la presenza di grumi.

Errore 3: Ingredienti a caso

Dato che avete la possibilità di preparare un buon gelato in casa, non sprecatela utilizzando ingredienti scadenti.
Se scegliete il cioccolato fate in modo che sia il migliore.
Se scegliete la frutta seguitene la stagionalità.
Se il gelato è un semplice gusto crema, utilizzate uova freschissime.
La materia prima fa la differenza!

Errore 4: La temperatura

Per preparare un buon gelato casalingo bisogna utilizzare cestelli freddissimi, che sono rimasti in freezer per almeno un’ora.
Questo vale per le gelatiere, ma anche per i food processor che hanno cestelli in acciaio, come il Bimby per esempio.
E poi occhio alle cotture. Una volta preparata la crema base cuocendo panna, zucchero e uova, dovete lasciarla raffreddare perfettamente prima di lavorarla per trasformarla in gelato.

Errore 5: Congela-scongela

Una volta congelato il gelato può essere conservato in freezer per alcuni giorni.
Se lo tirate fuori dal freezer per porzionarlo, fatelo nel più breve tempo possibile.
Qualora dovesse essere troppo freddo per essere porzionato aspettate che si ammorbidisca un po’, ma poi consumatelo tutto.
I gelati alla frutta, avendo meno grassi, sono quelli che restano congelati già a lungo quindi se ne fate una grande quantità congelatela in porzioni piccole. Una buona abitudine che valo lo stesso per quelli alla crema. Le coppette monoporzione sono sempre la soluzione migliore… anche per non mangiarne troppo!

Come fare il gelato alla crema in casa

500 ml latte intero o panna fresca
100 g tuorli
175 g zucchero
Baccello di vaniglia

Per prima cosa scaldate in una casseruola il latte o la panna e sciogliete lo zucchero.
Poi aggiungete i tuorli mescolando con una frusta e mantenendo il fuoco molto basso.
Una volta raggiunta la temperatura di 85° spegnete il fuoco e mescolate ancora per evitare che le uova coagulino.
Sì, è fondamentale disporre di un termometro da cucina.
Lasciate raffreddare il composto prima fuori dal frigorifero e poi in frigorifero per un paio di ore.
Una volta freddo lavoratelo nella gelatiera con il cestello congelato.
Riponete il gelato in freezer e consumatelo entro 7 giorni.
Se preferite, dividetelo in pratiche monoporzioni.

La ricetta del finto gelato alla frutta

È il gelato più furbo che ci sia.
Si prepara in casa senza gelatiera e può essere la base per tante varianti diverse.
Le banane congelate sono la base. Basta tagliarle a rondelle e riporle in freezer.
Frullatele una volta congelate aggiungendo dell’olio di cocco per rendere il composto cremoso e dei datteri per dare un po’ di dolcezza. A questo punto potete creare il gelato che preferite arricchendolo con il cacao e le gocce di cioccolato per esempio, oppure con l’avocado congelato o i frutti di bosco sempre congelati.
Questo dessert è perfetto per la merenda dei bambini perché nasconde la frutta!

Sfogliate il tutorial per scoprire altri consigli sulla preparazione casalinga del gelato

 

» Salsa Caesar – Ricetta Salsa Caesar di Misya

Misya.info

Mettete tutti gli ingredienti (se volete potete sostituire lo yogurt greco con 1 uovo) in una ciotola e frullate con il minipimer (potete anche usare un normale frullatore, potete sminuzzare le acciughe a mano e semplicemente mischiare tutti gli ingredienti con una forchetta o una spatola) fino ad ottenere una salsa omogenea.

Tutto qui: la salsa Caesar è già pronta, se avete tempo la potete lasciar riposare per 15-30 minuti in frigo, in modo da farla insaporire e assestare maggiormente, oppure potete usarla subito, a voi la scelta.

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