E se i nostri rifiuti prendessero vita, diventando malinconiche e tenere creature? Il corto animato Wastopia ci emoziona e ci apre gli occhi sulle conseguenze ambientali degli sprechi di cibo
Immaginate di bere una bibita e di gettarne a terra la lattina, andando a contribuire al problema dell’inquinamento ambientale e dello smaltimento dei rifiuti. Come vi sentireste se sapeste che quella lattina, una volta buttata via, prendesse vita, trasformandosi in un’innocua creaturina dagli occhioni dolci e malinconici, costretta a vivere di stenti in un universo parallelo popolato dagli scarti del genere umano? È in questo surreale scenario che ci trasporta Wastopia, il poetico corto animato della cinese Qianhui Yu trapiantata a Londra, che vuole emozionare, ma soprattutto far riflettere sul cambiamento climatico e sulle conseguenze ecologiche delle nostre azioni.
Viaggio nell’universo fantastico popolato dai nostri rifiuti
Qianhui Yu, direttrice e animatrice del corto, ha sempre avuto a cuore il problema degli sprechi, alimentari e no, e dell’impatto ambientale relativo lo smaltimento dei rifiuti e il consumismo eccessivo degli ultimi decenni. Diversamente da tanti film e documentari che affrontano l’argomento, ha deciso però di dare alla sua animazione un taglio diverso, decisamente meno crudo e più emozionale, magari adatto anche ai bambini. Per Wastopia ha infatti sviluppato un universo di personaggi che prima di tutto suscitassero empatia e tenerezza nello spettatore, rendendo più dolce l’amara pillola della drammatica questione ambientale.
Come ha dichiarato lei stessa, antropizzare gli scarti dell’uomo ha lo scopo di «infondere un senso di attaccamento emotivo nei loro confronti», e farci non solo apprezzare di più quello che mangiamo, ma allo stesso tempo farci riflettere su quello che gettiamo via.
E se i resti di cibo e la spazzatura avessero dei sentimenti?
Nel fantastico mondo di Wastopia troviamo personaggi tanto teneri quanto tristi: dalla bottiglia di plastica che ha le sembianze di un pesce malaticcio alle sognanti e nostalgiche bucce di banane. Tra arcobaleni, picnic e montagne russe, si stagliano scenari surreali e deprimenti, con un chiaro rimando ai quadri di Salvador Dalí e di Hieronymus Bosch. L’impatto visivo del corto e l’originale caratterizzazione dei rifiuti animati, emozionano e scuotono sentimenti contrastanti, portando lo spettatore a rivalutare la responsabilità del proprio ruolo di consumatore nella società.
Foto: Wastopia (frame).