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Ricetta Ravioli di canapa al formaggio di capra

Ricetta Ravioli di canapa al formaggio di capra
  • 320 g farina 00
  • 150 g ricotta di capra
  • 120 g tomino di capra
  • 100 g formaggio caprino fresco
  • 80 g farina di canapa
  • 50 g bietole da costa
  • 4 tuorli
  • 2 uova
  • Grana Padano Dop
  • latte
  • olio extravergine di oliva
  • brodo vegetale
  • sale

Per la ricetta dei ravioli di canapa al formaggio di capra, Impastate la farina 00 e quella di canapa con le uova e i tuorli; coprite l’impasto e lasciatelo riposare per un’ora. Preparate il ripieno dei ravioli mescolando la ricotta di capra con il formaggio caprino fresco e un pizzico di sale, se occorre. Infarinate il piano di lavoro e tirate la pasta, ottenendo una sfoglia molto sottile (un mm di spessore). Dividetela per il lungo in due strisce uguali, alte 7-8 cm ; spennellatene una con un po’di acqua e distribuitevi sopra piccole noci di ripieno (1 cucchiaino, circa 5 g) , a una distanza di 7-8 cm l’una dall’altra.
Ricoprite con l’altra striscia di sfoglia, facendola aderire bene e schiacciando tutto intorno al ripieno per eliminare l’aria; ricavate i ravioli con un tagliapasta (diam. 6 cm).
Per il condimento: Sbollentate le bietole in acqua bollente salata per un minuto, scolatele
e raffreddatele in acqua e ghiaccio. Strizzatele e frullatele con un mixer a immersione, unendo un filo di olio e un mestolino di brodo, finché non otterrete una salsa abbastanza liquida. Tagliate il tomino a tocchetti e frullatelo con 2 cucchiai di latte, un cucchiaino di grana grattugiato e un filo di olio. Cuocete i ravioli in abbondante acqua bollente salata per 3 minuti, scolateli con un mestolo forato, trasferiteli in una padella unta con un velo di olio e rosolateli vivacemente per un minuto. Distribuiteli nei piatti, conditeli con la salsa di tomino e quella di bietole e, a piacere, con una macinata di pepe.

» Calzoncelli di castagne – Ricetta Calzoncelli di castagne di Misya

Calzoncelli di castagne

Fate bollire le castagnee le pere fino a quando si saranno ammorbidite, poi tritarle. Tritare le nocciole tostate. Sciogliete il cioccolato fondente a bagnomaria.
In una ciotola unire tutti i composti ottenuti ed aggiungete lo zucchero, il cacao, il liquore ed il caffè. Mescolate il tutto fino ad ottenere un impasto morbido ed omogeneo.


Preparare la sfoglia per i calzoncelli. Mettete in una ciotola la farina, fate un buco al centro ed inserite le uova, lo zucchero, lo strutto ed il vino bianco. Impastate fino ad ottenere un panetto omogeneo.

Stendete ora la pasta su un piano infarinato ottenendo una sfoglia con uno strato di circa 2 mm.
Ricavate dei dischi di pasta. Potete sulla metà dei dischetti, al centro, un cucchiaio di ripieno; poi coprire con i restanti cerchietti e chiudete bene i bordi.

Sigillate poi i bordi con i rebbi di una forchetta. Friggete i calzoncelli in una padella con abbondante olio bollente. Rigirateli un paio di volte fino a che saranno ben dorati.


Sollevateli con una schiumarola e poggiateli su un piatto ricoperto da carta assorbente. Una volta raffreddati cospargeteli con lo zucchero a velo e servite.


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Ricerche frequenti:

I 7 migliori maritozzi di Roma

Li abbiamo mangiati tutti, e questi per noi sono i 7 migliori di Roma. Classici, innovativi, persino salati: tutti da provare. E da festeggiare, perché il 1° dicembre è il Maritozzo Day

Come preparazione atletica alle maratone gastronomiche delle feste natalizie, il 1° dicembre a Roma si celebra il Maritozzo Day. Un modo per affermare che il dolce capitolino – che nella versione quaresimale peraltro è tipico della Pasqua – è diventato uno dei must per chiunque viva a Roma. E, per festeggiare, decine di locali hanno risposto all’invito di Tavole Romane, che ha organizzato la manifestazione, proponendo i loro maritozzi gratis (bisogna però scaricare il coupon dal sito). Per i pochi che non lo sapessero, il maritozzo è una brioche allungata, spaccata al centro e farcita solo con panna. Salvo poi decidere che in quella brioche ci si può mettere quel che si vuole, comprese le farciture salate e mangiarla in qualsiasi momento della giornata, dalla colazione all’aperitivo, passando per pranzo e cena. Così dai locali storici come Regoli che non derogano dalla tradizione e propongono solo il maritozzo classico con panna e quello quaresimale con l’uvetta, si è passati ai format monotematici come il Maritozzo Rosso, che si divertono a creare nuovi abbinamenti. Ma quali sono i maritozzi da non perdere a Roma? Ne abbiamo selezionati sette e nella gallery ci sono un po’ di idee sulle farciture (specialmente quelle innovative) che propongono, magari per ispirarsi anche per il menù di Natale.

Regoli

Il maritozzo di Regoli è probabilmente il più conosciuto di Roma e si trova in zona piazza Vittorio. Classicone con la panna o queresimale con l’uvetta: dalla tradizione non si scappa. Per la maggior parte dei romani è praticamente il metro di valutazione per tutti gli altri.

Romoli dal 1952

Anche qui andiamo sul classico, in una pasticceria storica di Roma che è molto amata sia dal quartiere Africano in cui si trova sia dal resto della città. Qui però qualche deroga alla tradizione è concessa e all’ora dell’aperitivo il maritozzo si trova anche in versione salata. Da provare.

Bompiani

Pasticceria di ispirazione francese, ma con qualche deroga in onore della città in cui si trova. La più evidente è proprio il maritozzo, con una fresca crema Chantilly alla francese, ovvero panna addizionata solo con zucchero e tanta vaniglia vera, quella con i pallini. Etereo.

Bonci

Il re dei lievitati non poteva non cimentarsi anche nel classico dei classici della pasticceria romana: il maritozzo. La sua versione, che si può trovare sia nel panificio vicino Trionfale sia nel punto vendita al Mercato Centrale, segue la tradizione, è un classico dalla forma perfettamente allungata e con una generosa farcitura di panna. Goloso.

Cafè Merenda

In zona Marconi, da un paio d’anni Chiara Caruso, già food blogger specializzata in dolci ma non solo, delizia il quartiere dalla colazione all’aperitivo. E se trovate al banco i suoi maritozzi potete ritenervi più che fortunati. Lei è bravissima e in uno spazio limitato riesce a fare cose impensabili.

Il Maritozzo Rosso

È quando finalmente in piena Trastevere è arrivato il “monotematico” dedicato ai maritozzi che questo dolce romano è stato consacrato definitivamente. Dolci e salati, perfino gourmet e da abbinare ai cocktail, qui da Maritozzo Rosso meglio hanno interpretato la filosofia del maritozzo come panino morbido, come tavolozza su cui scatenare la fantasia.

Madre e Up Sunset Bar @ La Rinascente

Fra i primi a proporre il maritozzo salato è stato Riccardo Di Giacinto, lo chef stellato di All’Oro che sia nella sua pizzeria gourmet a due passi da Monti che nella nuova Rinascente ha i suoi indirizzi eleganti ma pop, dove il maritozzo, ribattezzato Maritozz’Oro, si può degustare sia a colazione che in versione salata, magari al bancone con un aperitivo.

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