Tag: ricette facili per natale con foto

I pistacchi sono lo snack ideale in quarantena: 6 ricette

I pistacchi sono lo snack ideale in quarantena: 6 ricette

Assicurano fibre, grassi buoni e proteine sane.  Sono perfetti per ricaricarsi di energia e buonumore durante le pause dallo studio, dal lavoro oppure dopo il workout. Ecco perché

I pistacchi sono uno scrigno di minerali, vitamine e altre sostanze preziose per il buon funzionamento dell’organismo. Consumati nelle giuste quantità, sono lo snack ideale per ricaricarsi di energia. Grazie alle loro proprietà nutrizionali aiutano a sentirsi più sprint dal punto di vista fisico e mentale. Vediamo nel dettaglio quali benefici hanno e come usarli per preparare degli snack sfiziosi con i consigli di American Pistachio Growers, associazione non-profit che unisce i coltivatori di pistacchi americani, ed Ermina Ebner, biologa nutrizionista ed educatrice alimentare.

Fanno bene ai muscoli

Fare attività fisica e seguire un’alimentazione completa, sana ed equilibrata è fondamentale per mantenersi in salute e in forma. I pistacchi americani sono lo spuntino ideale per chi si allena. Entro 20-30 minuti dal termine dell’allenamento è necessario consumare un pasto o uno snack, digeribile e allo stesso tempo completo di tutti i nutrienti (acqua, carboidrati, proteine, grassi, vitamine e minerali) nelle giuste proporzioni. I pistacchi tostati americani sono perfetti per il recupero. Forniscono proteine complete di tutti e 9 gli aminoacidi essenziali in quantità adeguate. Tra questi spicca la leucina. In una porzione di circa 30 grammi ne contengono 475 mg. I vantaggi? La leucina viene digerita molto rapidamente e fornisce un buono stimolo alla sintesi proteica muscolare.

Combattono la stanchezza fisica e mentale

I pistacchi sono l’ingrediente ideale per ritrovare la concentrazione durante le pause dal lavoro o dallo studio oppure per ricaricarsi di energia dopo l’attività fisica. Sono infatti una buona fonte di minerali. Tra questi spiccano il calcio, il magnesio e il potassio che favoriscono il recupero fisico e mentale. Sono inoltre fonte di vitamine del gruppo B, preziose per contrastare l’affaticamento e sentirsi più scattanti e vitali.

Favoriscono il buonumore

I pistacchi contengono un booster di nutrienti che sostengono il tono. Sono infatti una buona fonte di triptofano, un aminoacido essenziale precursore della serotonina, l’ormone che aiuta a sentirsi più sereni e rilassati. Sono poi fonte di vitamine del gruppo B, coinvolte nella produzione dei neurotrasmettitori del benessere. Contengono infine tirosina, un aminoacido essenziale che favorisce la produzione della dopamina, conosciuta anche come l’ormone della motivazione, che aiuta a sentirsi appagati e pieni di voglia di fare.

6 ricette golose per di snack a base di pistacchi americani

Smoothie sfizioso per ricaricarsi dopo lo yoga

Ricetta per 4 persone. Lasciate 4 bustine di tè verde in infusione in 500 ml di acqua bollente per circa 5 minuti. Fatele raffreddare. Sgusciate e tritate grossolanamente una tazza di pistacchi americani. Lavate, sbucciate e tagliate in pezzi piccoli e regolari 1 mango maturo, 1 kiwi e 3/4 di tazza di ananas a fette. Unite tutti gli ingredienti nel mixer e frullate il tutto fino a ottenere un composto liscio e omogeneo. Versate in 4 bicchieri e guarnite con fette di kiwi o ananas.

Cracker ai pistacchi e semi di girasole per un break veloce

In una ciotola mescolate assieme 200 grammi di farina tipo 0 e 50 grammi di farina di mais. Tritate finemente 15 grammi di pistacchi insieme a 5 grammi di semi di girasole. Aggiungete il trito alle farine e condite con un cucchiaino di paprika, pepe nero e la buccia di mezzo limone non trattato. Aggiungere due cucchiai di olio extravergine d’oliva e mescolate bene con un cucchiaio di legno. Infine unite mezzo bicchiere di acqua, amalgamando il tutto prima con un cucchiaio e poi con le mani. Dopo 5 minuti l’impasto, lavorato sia dentro la ciotola che sul piano di lavoro, sarà omogeneo e pronto per essere arrotolato nella pellicola alimentare e messo nel frigorifero per almeno un’ora. Preriscaldate il forno a 180°C, stendete l’impasto e tagliatelo usando un tagliabiscotto della forma desiderata. Cuocete i cracker per 10-12 minuti circa a 180°C.

Polpette di ricotta, pistacchi e petto di tacchino per l’aperitivo post allenamento

Tritate grossolanamente 60 grammi di pistacchi americani. Mettete 100 grammi di fettine di petto di tacchino in un mixer insieme 120 grammi di ricotta e frullate fino a ottenere una crema morbida. Trasferite il composto in una terrina. Private due fette di pane della crosta e frullatelo con un uovo, 1 rametto di timo e 2-3 foglie di salvia. Amalgamate i due composti, unite 30 grammi di parmigiano reggiano, un pizzico di sale, pepe e noce moscata e un po’ di pangrattato per unire. Con le mani umide formate le polpettine e passatele nella granella di pistacchi americani. Posizionatele su una teglia ricoperta di carta da forno. Fate un giro d’olio e infornate a 200° C per circa 20 minuti.

Pane al pistacchio e formaggio per rafforzare muscoli e ossa degli over

Tritate grossolanamente 70 grammi di pistacchi americani. In una ciotola mescolare 150 grammi di farina 00 e 100 grammi di farina integrale. Create un incavo al centro e versateci 6 grammi di lievito di birra e 150 grammi di acqua tiepida. Lavorate l’impasto facendo assorbire man mano tutta la farina. Aggiungere i pistacchi tritati e 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva. Impastate in maniera energica fino a ottenere un impasto morbido e omogeneo. Mettete l’impasto del pane a lievitare in una ciotola coprendo con una pellicola o con un panno per almeno 2 ore. Una volta lievitato, prendete l’impasto e formate una pagnottella. Adagiate la pagnottella su una placca da forno ricoperta di carta e lasciate lievitare il pane ancora per 1 ora. Con un coltello a lama liscia, realizzate dei tagli trasversali sulla superficie del pane, spennellate con olio e infornate in forno già caldo a 200°C. Cuocete per circa 30/35 minuti, quindi tagliate a fette il pane ai pistacchi e servire insieme a 30 grammi di parmigiano reggiano.

Pistacchine per la merenda dei bambini dopo un’ora di movimento

Per 8 pistacchine pari a 8 porzioni. Preparate la farina di pistacchi americani. Mettete i pistacchi nel congelatore il giorno prima o alcune ore prima di procedere con la preparazione. Aggiungete nel frullatore amido di mais o di riso oppure fecola di patate. Ne basta un cucchiaino ogni 200 grammi di pistacchi. Frullate i pistacchi un po’ per volta fino a ottenere una polvere abbastanza sottile. Procedete a più riprese. Poi, sgusciate il numero di pistacchi tostati fino a ottenerne circa 100 grammi. Inseriteli in un frullatore e aggiungete mezzo cucchiaino di amido (mais, riso, fecola di patate). In una ciotola montate le uova con lo zucchero fino a che risultino belle cremose e spumose. Aggiungete un cucchiaio abbondante di farina 00, la farina di pistacchi e la fecola setacciate pian piano, alternandole a 3 cucchiai di olio extravergine d’oliva da versare a filo. Mescolate bene con l’aiuto di fruste o di uno sbattitore elettrico. Infine aggiungete mezza bustina di lievito per dolci e un po’ di granella di pistacchi. Ricoprite con la carta da forno uno stampo per torte da 10 cm e versate l’impasto. Infornate a 180° per circa 30-40 minuti. Procedete alla prova dello stecchino dopo 30 minuti per verificare la cottura. Se lo stecchino uscirà umido bisognerà far cuocere il dolce un altro po’, altrimenti si può spegnere il forno. Lasciate raffreddare 5 minuti nel forno con lo sportello aperto, poi toglietelo dal forno e fate raffreddare bene fuori prima di rimuoverlo delicatamente dallo stampo. Dividete in 4 porzioni. Sciogliete a bagnomaria (o nel microonde) un quadratino di cioccolata fondente per ogni fetta e la merenda golosa è pronta da gustare lentamente.

Torta allo yogurt di pistacchio per il recupero post workout

In un robot da cucina tritate 30 grammi di pistacchi, aggiungete 200 ml di latte parzialmente scremato oppure di bevanda vegetale di avena o riso e poi 250 grammi di yogurt magro bianco o di soia. Mescolate bene. Aggiungete prima 100 grammi di zucchero di canna integrale, poi 350 grammi di farina integrale e 30 grammi di amido, setacciandoli. Unite 5 cucchiai di olio extravergine d’oliva a filo e per ultimo una bustina di lievito vanigliato. Mescolate molto bene per ottenere un impasto cremoso e omogeneo, ma denso. Alla fine aggiungete altri 30 grammi di pistacchi interi, mescolando delicatamente l’impasto solo col cucchiaio per non sbriciolarli. Trasferite in una tortiera del diametro di 24-26 centimetri ricoperta con la carta da forno. Cuocete in forno preriscaldato a 180 gradi centigradi per circa 30 minuti. Lasciate raffreddare prima di rimuovere la torta dallo stampo. Tagliatela a fette e aggiungete la marmellata o la confettura di frutta.

Le 10 regole per il Gin Tonic perfetto

Le 10 regole per il Gin Tonic perfetto

Gli errori da non commettere e i consigli per adattarsi alla regola #iorestoacasa per uno dei cocktail più facili e amati. Per salvare l’aperitivo casalingo

Dio salvi l’aperitivo. Quando si avvicina il tardo pomeriggio inizia a farsi sentire il desiderio dell’aperitivo e la domanda è: «Che cosa beviamo?». In casa, per carità, perché la regola è #iorestoacasa e non vogliamo certo vanificare gli sforzi fatti finora. La risposta, semplice e cristallina è una: Gin Tonic! Niente ci impedisce di prepararci come se dovessimo uscire e collegarci con qualche amico per un po’ di sana socialità virtuale. Oppure possiamo fare un sano aperitivo in tuta, davanti alla tv, soli o ben accompagnati dai nostri colleghi di quarantena.
Anche se il Gin Tonic è il “cocktail for dummies” per eccellenza non è così semplice come sembra.  Il confine fra un gustoso Gin Tonic e una medicina è estremamente labile, non a caso, sia il gin che la tonica hanno poteri benefici: il distillato di ginepro era utilizzato per curare la gotta, la china della tonica si è diffusa come antimalarico. Quindi? Seguite queste 10 regole per preparare i migliori aperitivi casalinghi della vostra vita. In casa e con quello che avete a disposizione, perché è superfluo chiamare il corriere per un utilissimo jigger, che, si spera, finito il  lockdown rimarrà nel cassetto per anni.

Ghiaccio 

È la regola numero uno: più il ghiaccio è di grandi dimensioni più lentamente si scioglie e vi annacqua il drink. Questo è il motivo per cui si sono diffusi nei bar le “iceball”, ovvero le palle di ghiaccio o i “chunk”, cubi o parallelepipedi sempre di ghiaccio pieno. Se è banale che per fare il Gin Tonic dovete avere il gin e l’acqua tonica, meno scontato è che dobbiate aver preparato il ghiaccio come si deve. Quindi, se non avete le forme in silicone per fare iceball o chunk, prendete le vecchie vaschette formaghiaccio, riempitele con acqua (meglio se confezionata), copritele in modo da ridurre il rischio che prendano i cattivi odori del freezer, sformatele. E siate generosi con il ghiaccio nel bicchiere. Ah, e non vi dimenticate di lavare le mani, sia prima di preparare il ghiaccio che di procedere con il cocktail.

1/3 Gin 

Ovviamente sta a voi scegliere il gin che più si adatti al vostro gusto, purché sia di buona qualità. Normalmente al bancone il bartender vi chiederebbe che stile di gin preferite, fra secco, floreale, agrumato, speziato e così via. Se non avete un amico bartender cui chiedere consigli per gli acquisti, preparatevi cercando le schede delle botaniche e mettete una delle chiavi di ricerca di cui sopra per orientarvi nella scelta. Il gin non è necessario metterlo in frigo perché sarà la prima cosa che refrigererete con il ghiaccio, se lo fate tuttavia non guasta.

2/3 Tonica

Anche qui la scelta è in base ai gusti, ma se siete neofiti vi suggeriamo di partire da quelle più comuni e non aromatizzate, quantomeno per non cominciare con le sperimentazioni dai vostri primi Gin Tonic. Una volta che ci prenderete la mano potrete osare. Ovviamente l’acqua tonica va rigorosamente conservata in frigorifero, altrimenti il ghiaccio si scioglierebbe troppo velocemente.

Ordine

L’ordine di apparizione degli ingredienti è il seguente. Per primo il ghiaccio, fatelo roteare nel bicchiere in modo da raffreddarlo e quando vedrete la condensa sarà il momento di scolare il ghiaccio. Nei migliori bar si butta il ghiaccio utilizzato e se ne mette altro, per accogliere il gin. Altra roteata con lo spoon (il cucchiaio del bartender, ma va bene un cucchiaino qualsiasi o lo stick per cocktail) per raffreddare a dovere il gin, quindi siamo pronti per il top di tonica.

Misurino

Alcuni vanno a occhio, ma in generale il barman si affida alle dosi standard del jigger, il misurino da bartender costituito da due coni rovesciati. Il cono grande è per misurare la dose di gin: 1/3 gin e 2/3 tonica è la misura standard, tuttavia chi scrive ha sempre apprezzato il servizio della tonica a parte nei bar. Non disponendo di un jigger, aiutatevi con una tazzina da caffè, mantenendo le proporzioni.

Bicchiere

Balloon o tumbler: questi i nomi dei bicchieri che solitamente si utilizzano per il Gin Tonic. Il primo è un bicchiere a stelo con una coppa molto generosa, ideato in Spagna, dove il Gin Tonic ha avuto una grande diffusione prima che in Italia. Il secondo un bicchiere alto senza stelo. Se non disponete di questi bicchieri, potete utilizzare un bicchiere a stelo da vino, meglio se rosso che ha una coppa più generosa e somiglia di più a un balloon.

Non mescolare

Avete uno di quei deliziosi bastoncini da cocktail? Ok, è il momento di utilizzarlo, ma non per mescolare il vostro drink. Il bastoncino si usa per versare la tonica delicatamente, salvaguardando le bollicine. Se cominciate a mescolare nervosamente il vostro drink farete doppio danno: le preziose bollicine si sgasano e il ghiaccio si scioglie e vi annacqua il drink.

Garnish

Si chiama così la decorazione del cocktail, ma attenzione a non fare un’insalata. Non esagerate, non ce n’è bisogno: vale la regola del less is more, ovvero qualche bacca di ginepro o una delle botaniche contenute del gin, che sia la buccia di limone (gli agrumi tagliateli con il pelapatate e non calcate mai, per non prendere il bianco) o un rametto di rosmarino o timo.

Pairing

È l’accompagnamento food del cocktail, fondamentale se si sta bevendo a stomaco vuoto. I tarallini o la pizza bianca fanno sempre il loro dovere, ma con il Gin Tonic ci sono degli evergreen con cui non si sbaglia mai come il parmigiano. Il gusto umami, la dolcezza alternata alla sapidità del formaggio si sposa meravigliosamente con la nota amaricante della tonica e del ginepro, inoltre le bollicine sgrassano. Paradigma che vale con i formaggi in generale e anche con molti tipi di salumi. Il fatto delle bollicine che sgrassano vale anche per i fritti, ma in generale per orientarsi nella scelta del cibo in abbinamento si consiglia di andare nel dettaglio delle botaniche del gin. Se si tratta di un gin molto mediterraneo, per esempio, quale accompagnamento migliore di foglie di salvia fritte?

Bis

Beh, un Gin Tonic tira l’altro, anche se vi consigliamo sempre di bere responsabilmente. Tuttavia, #iorestoacasa vuol dire che non dovrete guidare, quindi un secondo Gin Tonic ogni tanto ve lo potete concedere.

Gin Tonic perfetto fatto da me

» Cheesecake pastiera – Ricetta Cheesecake pastiera di Misya

Misya.info

Innanzitutto preparate la base: tritate finemente i biscotti e mischiateli con il burro sciolto, quindi usate il composto per coprire il fondo dello stampo (precedentemente foderato con carta forno) e livellate bene, compattando con le mani o con il dorso di un cucchiaio.
Conservate lo stampo in frigo.

In una ciotola lavorate la ricotta con lo zucchero, quindi aggiungete il grano cotto, i canditi, la fialetta di aroma e la cannella.

Lasciate la colla di pesce in ammollo in acqua calda per 5-10 minuti, quindi strizzatela delicatamente e scioglietela in un paio di cucchiai di panna calda (presi dal totale).

A parte, montate la panna restante, quindi unite sia il composto di gelatina che la panna montata alla ricotta e mescolate bene.

Riprendete lo stampo, versateci dentro il composto di ricotta e rimettete in frigo per almeno 5 ore.
Una volta ben rassodato, sformate il cheesecake e decorate con cacao amaro.

Il cheesecake pastiera è pronto, potete servirlo subito o conservarlo in frigo fino al momento di servire.

Proudly powered by WordPress